Mini Imu, bufera su Corvatta:
“Vada a Monte San Giusto e non a Roma”

CIVITANOVA - L'opposizione dice al sindaco di recarsi nel paese del distretto calzaturiero, dove la tassa non si paga. Il primo cittadino precisa: "Le somme del fondo di riserva sono già state usate"
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federazione centrodestra

di Laura Boccanera

E’ valanga di polemiche a Civitanova sulla mini Imu (leggi l’articolo) che dovrà essere pagata entro il 24 gennaio. Questa mattina nel corso di una conferenza stampa il centrodestra ha attaccato il sindaco e la giunta: “Corvatta dichiarò che quelle cifre non sarebbero mai state versate dai cittadini e che si sarebbe attinto dal fondo di riserva, salvo poi spendere il fondo di riserva – dice il consigliere di opposizione Ciarapica – si risparmi il sindaco di andare a Roma, basta arrivare a Monte San Giusto, lì la mini Imu non si paga, anzi hanno creato un fondo per le famiglie in difficoltà. Facciamo un appello alla maggioranza e al loro senso di responsabilità, fino a quando continueranno a sopportare queste bugie?”. Il centrodestra avanza anche delle ipotesi: “Noi una proposta ce l’abbiamo e chiediamo che i soldi che entreranno nelle casse pubbliche del Comune, tolta la parte dovuta allo Stato, vengano utilizzati per creare un fondo da utilizzare a sanatoria di eventuali ulteriori tassazioni”. A distanza di qualche giorno arrivano però le precisazioni del sindaco in particolare sul fondo di riserva: “Quella somma è stata

Il sindaco Tommaso Claudio Corvatta

Il sindaco Tommaso Claudio Corvatta

adoperata – spiega Corvatta – in sede di approvazione del bilancio di previsione, per ridurre le aliquote su altre tipologie di immobili come gli opifici di categoria D1 e gli immobili dati in comodato ai parenti di primo grado. Si tratta quindi di risorse che questa amministrazione ha messo in campo per ridurre il carico fiscale, in particolare sulle attività commerciali, in un momento particolarmente delicato. La soluzione individuata dal governo per la mini Imu, che prevede di far pagare il 40% ai contribuenti, anche in assenza dell’aumento dell’aliquota nell’anno 2013, chiamerebbe nel nostro comune al pagamento tutti i titolari di prima casa, anche quelli appartenenti alle categorie catastali A2 e A7, per le quali già vigeva l’aliquota del 6 per mille deliberata nel 2012”. Corvatta sottolinea però come in tutta Italia i Comuni si stiano mobilitando e che la certezza del pagamento ancora non c’è: “Parliamo di un provvedimento non ancora convertito in legge, sui cui contenuti l’Anci sta opponendo una decisa resistenza, qualora le indicazioni del decreto legge vengano confermate, e i cittadini siano quindi chiamati a versare la mini Imu, valuteremo tutte le possibili soluzioni praticabili con la nuova tassa Tasi per riuscire a recuperare quel gettito e di fatto rimborsare i contribuenti”.



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