di Marco Ricci
E’ stato presentato oggi al Comune di Macerata il bilancio sociale 2012 dell’Apm. Presenti il sindaco Romano Carancini, l’assessore ai servizi sociali Narciso Ricotta, quello al bilancio con delega alle participate Marco Blunno. Per Apm tra gli altri il presidente Francesco Pallotta e il direttore generale Stefano Cudini. E’ stato il sindaco a presentare l’iniziativa, esternando per prima cosa i suoi ringraziamenti a tutto il personale della partecipate e il suo apprezzamento per questo terzo bilancio che oltre ai numeri presenta il bilancio ambientale e la relazione sociale sulle attività dell’azienda.
I numeri del bilancio 2012, a fronte di una produzione di circa 23 milioni di euro, si sono chiusi con un utile netto di esercizio superiore ai 930.000 euro, con risorse destinate agli investimenti pari a 2.5 milioni di euro, con un costo per il personale di circa 6.5 milioni di euro. Le spese per i fornitori di beni e servizi sono stati appena superiori ai 9 milioni di euro, buona parte dei quali, secondo le parole del presidente Apm Pallotta, “ricaduti sul territorio per la precisa scelta, laddove possibile, di utilizzare ditte locali. Questo”, ha proseguito, “permette ad Apm di generare lavoro e ricchezza nella provincia e nelle Marche” dove, nel complesso della regione, ricadono il 50% di queste risorse spese.
I servizi forniti da Apm non solo al Comune di Macerata riguardano il servizio idrico integrato (rete idrica e fognaria) per un totale di più di 110.000 cittadini serviti. Un servizio che vede per il comune di Macerata non solo un tasso di perdita di acqua inferiore al 12% – “un eccellenza a livello nazionale”, come ha ricordato Carancini – ma un sostanziale blocco delle tariffe sull’anno precedente. Oltre a più di seimila controlli sulla bontà dell’acqua distribuita, Apm durante il 2012 ha gestito 17 sistemi di depurazione, con ulteriori 23o controlli interni. Un numero ben più alto di quanto prescritto dalla legge. L’investimento complessivo sul servizio idrico, proseguendo la realizzazione degli interventi previsti dal piano d’ambito, è stato nel 2012 di oltre 5.1 milioni di euro.
Per quanto riguarda il trasporto pubblico che Apm effettua nel comune di Macerata, è stato il direttore Cudini a sottolineare le difficoltà dovuti ai tagli di risorse effettuati dalla Regione Marche. Apm in ogni caso si è dotata nel 2012 di altri 4 mezzi a metano, raggiungendo una copertura di oltre il 90% del servizio effettuata con questi mezzi poco inquinanti. I passeggeri trasportati, nel 2012, sono stati oltre 2.85 milioni, pari a una media di circa 7800 al giorno e i chilometri percorsi circa un milione. Le tre farmacie comunali, quelle di corso Cavour, via Bramante e via della Pace, hanno prodotto ricavi per 4 milioni di euro. Sempre il direttore Cudini ha ricordato, tra i progetti messi in campo l’anno passato, la consegna delle ricette a domicilio per gli anziani e i disabili, oltre alla ristrutturazione della farmacia di Piediripa. Per quanto riguarda i parcheggi, invece, dopo una prima fase di sperimentazione Apm ha posto a regime l’apertura gratuita nelle ore notturne del parcheggio coperto di via Severini. I posti auto complessivamente gestiti, sia all’aperto che al chiuso, sono oltre 2.400. “L’Apm – ha aggiunto Cudini – ha sostenuto iniziative culturali e sociali, con contributi e sponsorizzazioni per oltre 183.000 euro così come ha mantenuto i livelli occupazionali e ha registrato tra il personale la riduzione dei giorni di assenza per malattia e infortuni”.
Positivi i risultati del bilancio ambientale che ha visto nel 2012 una complessiva riduzione del consumo di acqua pari a circa un 20%. Per il trasporto pubblico, come già detto, c’è stato un aumento dell’utilizzo di metano a scapito del più inquinante gasolio la cui quota, nel complesso dei carburanti, è adesso al 6%. Ridotte seppure non di molto anche le emissioni di inquinanti, tra cui le polveri sottili e la CO2.
“Occupiamo e diamo stabilità a tante famiglie”, ha ricordato nel suo intervento il presidente Apm Pallotta, “sosteniamo le iniziative culturali e sociali e cerchiamo di essere una forma di sviluppo per il territorio” mentre il direttore Cudini, al termine della presentazione, ha ricordato come Apm persegua la trasparenza. “Consulenze e affidamenti sono da chiunque accessibili dal nostro sito internet”, ha spiegato, “così come tutti i nostri bilanci”. Chi volesse approfondire, può trovare il bilancio sociale sul sito www.apmgroup.it
(foto di Lucrezia Benfatto)
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Tante volte non comprendo tutto questo elogiarsi per la produzione di un utile di 930.000 Euro, che invece di venir utilizzato per qualche fondo di cui possa beneficiare qualche famiglia povera, o investito in qualche opera urbanistica..ci vengono pagate le tasse.
Soldi derivanti da tasse tassati.BHA!
Che per caso qualcuno percepisce premi produttivitá???
sono costretta ad accompagnare mia figlia , perche’ l’autobus studenti e’ stracolmo…….per non parlare di presenze anomale che infastidscono le ragazzine…….
Il bilancio sociale non è un documento finanziario , ma una elaborazione che la società -in questo caso apm – mette volontariamente a disposizione dei cosiddetti portatori di interesse. È in pratica una relazione rivolta ad utenti e associati , ciitadini e imprese circa la ricaduta dell attività sul territorio.
L utile di quasi un milione è meritorio , per carità.. Un tesoretto che di questi tempi andrebbe messo a frutto. Suppongo si parli di utile al netto delle tasse. Ovvero apm paga le tasse sugli utili prima di redistribuirli agli azionisti . L azionista di maggioranza di apm è il comune. La domanda da profana che faccio è ‘ perchè non utilizzare l utile per finanziare la piscina? ‘.
Non so quest anno , ma egregio primo cittadino, l hanno scorso il cda apm beneficio di qualche migliaia di premio di produzione.
Tutto regolare non c è dubbio. Ma perché allora lesinare sui servizi?
Sarebbe interessante capire come i nostri *cari* politici coniugheranno sia i risultati del referendum popolare sulla “pubblicità” dei servizi che quelli della direttiva Monti sulla dismissione delle partecipate che deve avvenire entro il 31/12 di quest’anno.
Già circolano voci che stanno preparando diverse SPA, privatizzando de facto tutto o quasi (al contrario di quello che abbiamo deciso col referendum citato).
Io una soluzione ce l’avrei: perché non restituiamo ai cittadini quelli che sono i beni comuni togliendoli dalle grinfie dei politici ?