Ultimo saluto a Carlo Alberto Nittoli
Medici, sportivi e la bandiera dell’Italia

MACERATA - Nella chiesa di San Giorgio l'addio al notissimo medico sportivo, recordman di lauree. Il sindaco Carancini: "Qualche mese fa mi ha detto che dovevo fare qualcosa per il palazzetto". Il presidente dell'ordine dei medici Sbriccoli: "Era un tampinatore, ha ottenuto persino dal Padreterno il privilegio del funerale nel giorno dei santi"

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In tanti questa mattina davanti alla chiesa di San Giorgio

 

Il dottor Carlo Alberto Nittoli

Il dottor Carlo Alberto Nittoli

di Alessandra Pierini

Il mondo medico, quello sportivo e la cittadinanza maceratese si sono riuniti questa mattina nella chiesa di San Giorgio a Macerata per l’ultimo saluto a Carlo Alberto Nittoli, medico sportivo di 85 anni, conosciutissimo in città, morto nei giorni scorsi (leggi l’articolo e i messaggi di cordoglio).  

Moltissimi i presenti tanto che la piccola chiesa del centro storico non è riuscita a contenerli tutti. Tra gli altri il sindaco Romano Carancini e il presidente del consiglio, nonchè medico, Romano Mari, il presidente del Cus Totò De Introna, il dirigente della Lube Albino Massaccesi e Maurizio Mosca che con lui ha condiviso all’epoca della sua presidenza della Maceratese diversi momenti e il presidente dell’Ordine dei Medici Americo Sbriccoli. Tutti si sono stretti intorno alla moglie  Marianne Steinmeyer e ai figli Sara e Rocco davanti alla bara coperta dalla bandiera italiana.
«Carlo Alberto è tra i poveri di spirito  – ha detto il parroco don Pietro Parisse durante l’omelia – e nonostante tutte le cose che aveva fatto – ha continuato elencando le 7 lauree, le numerose specializzazioni e la pratica della scherma  – era comunque uno di noi. Ringraziamo Dio per avercelo dato e accogliamo il suo testamento di umiltà».
Sentita la testimonianza del sindaco Romano Carancini, in rappresentanza dell’intera città: «Ho incontrato il dottor Nittoli – ha raccontato – mentre era ricoverato in ospedale e guardava ancora al futuro. Mi ha detto che dovevo trovare una soluzione per il palasport».

Ha catturato i presenti i quali al termine sono esplosi in un applauso e in chiesa si è persino levato un “evviva”, l’intervento di Americo Sbriccoli dell’Ordine dei Medici il quale,  amico di Nittoli da 60 anni, ne ha ricordato il grande attivismo oltre alla sua voglia di essere protagonista: «Era molto generoso e si dava un gran da fare – ha detto –  ma  eraanche quello che in dialetto definiremmo un tampinatore. Quando voleva qualcosa lo otteneva e credo che abbia ottenuto anche dal Padreterno di avere il privilegio del suo funerale nella festa di Ognissanti. Non dimentichiamo che è stato lui a inventare lo skip test per la verifica delle attività motorie, un metodo di cui si parla in tutti i testi di medicina ».

 

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