di Laura Boccanera
Da oggi la polizia municipale di Porto Recanati gira armata di una pistola Glock 9×21. Sono stati presentati questa mattina in Comune, gli agenti che hanno svolto il servizio formativo per l’armamento. Una decisione fatta dall’amministrazione, discussa e che ha generato un vasto dibattito, ma di cui oggi il governo cittadino si ritiene soddisfatto: “non siamo né sceriffi né guerrafondai – ha detto l’assessore Carlo Sirocchi – ma la scelta di armare il corpo dei vigili è nata da un’esigenza ben precisa, anzitutto per il controllo del territorio perchè se la polizia municipale non è armata ad esempio non può svolgere il servizio notturno e per una città come Porto Recanati d’estate diventa un problema. Il secondo aspetto è l’autodifesa, controllare i propri territori in luoghi sensibili spesso diventa rischioso”. Questa mattina alla cerimonia di presentazione hanno partecipato anche gli altri comandanti locali delle forze dell’ordine, il luogotenente Giuseppino Carbonari, che dirige la stazione dei carabinieri di Porto Recanati, il luogotenente della guardia di finanza, Luciano Giacò e Adriano Capponi della polizia stradale, oltre a Pierluigi Fabracci, comandante della municipale del Comune di Montemarciano. “Abbiamo dovuto studiare parecchio – ha spiegato il comandante della polizia municipale Sirio Vignoni – ma principalmente queste armi serviranno anzitutto come strumento
di difesa, oggi alla municipale si chiede molto di più di quando non si chiedesse al vecchio vigile urbano. Abbiamo predisposto anche una sala ad uso armeria, con tutti i requisiti di sicurezza e porta blindata, le armi in dotazione sono di ultima generazione e anche la fondina ha un doppio sistema di tenuta e protezione”. A formare i vigili è stato l’istruttore di tiro Stefano Grassetti: “abbiamo curato la parte tecnica e psicologica della formazione – ha detto – non è semplice armare una decina di persone che prima d’ora non hanno mai tenuto o visto un’arma. L’obiettivo ovviamente non era farli diventare tiratori scelti, ma consentire un utilizzo in sicurezza dell’arma. Le lezioni teorico pratiche si sono svolte all’inizio e poi abbiamo simulato con armi bianche non solo la tecnica, ma abbiamo anche riprodotto la scena operativa, il tutto con pistole del tutto simili a quelle in dotazione, ma a salve con pallini. Poi siamo passati al tiro vero e proprio e sono tutti operatori all’altezza della funzione che svolgono”. Il corpo della polizia municipale di Porto Recanati attualmente è composto da 12 persone, di cui 10 sono state armate, mentre 2 non sono risultati idonei alla visita medica. Il costo dei beni (armi, manette, fondina) e del servizio di formazione che il Comune ha investito è pari a 16mila euro. “Mi auguro che non occorra mai tirarle fuori queste pistole – commenta il sindaco Rosalba Ubaldi – affiderò a Don Bosco che domani passa per la città la polizia municipale”.
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€ 1.600 per pistola, fondina e manette??
Mi sembra un pò tanto
La stessa pistola di MATRIX e RESIDENT EVIL…..buon divertimento!!!!!!
Geniale il sindaco, perché così da domani la polizia municipale di Porto Recanati potrà a giusto titolo essere definita Il Braccio Armato di Don Bosco.
Uno strumento di difesa contro chi contesterà una multa? Una bella responsabilità portarsi dietro il “cingilletto”.
se prima non erano armati, non rischiavano piu di tanto, adesso con la pistola sono un bersaglio! complimenti a chi ha avuto la brillante di armare anche i vigili!
Perchè non munire anche gli operatori ecologici di pistola? Magari poi la differenziata funziona….
Finalmente una cosa saggia! Solo che la usino non solo per difendersi, ma per difendere i cittadini attaccati.
Ma xchè la Beretta “italiana” costa di +. E poi non si poteva risparmiare comprando delle balestre o pugnali alla Rambo?. Sembra che anche il personale di Equitalia abbia fatto richiesta di pistola e Dobermann. E’ vero?
Solo in Italia la pistola da arma diventa strumento sindacale per poter avere qualcosa di più’ in busta paga.
qualcuno si fara’ male….
Continuo a leggere commenti non certo a favore della decisione presa. O mi sbaglio ?
Una Beretta 92-FS cal. 9*21 nazionale, adottata fra l’altro da diverse Polizie tra le quali negli USA, forse costava troppo poco?
@ sari46
Un sacco di corpi dei vigili urbani (o polizia locale, che dir si voglia) adotta la Glock che, rispetto alla Beretta, è meno pesante (e, se non ricordo male, costa meno).
In USA molti corpi della polizia, dopo che l’avevano originariamente adottata, hanno abbadonato la 92-FS.
Quello che stupisce, come ho scritto prima, è che se acquisti 10 pistole e 10 fondine e 10 manette tutte insieme il costo di € 1.600 è troppo alto.
Il problema non è pistola si o pistola no,il problema è che come sempre in Italia si passa da niente a troppo, probabilmente anche per motivi di indennità in busta paga, ormai è normale vedere ragazzine (questo sono spesso le nostre vigilesse) dotate di pistoloni che non useranno mai. Anche nel malaugurato caso di una rissa con coltelli non è che si possa far altro che, al massimo, sparare in aria. E allora perchè non usare come in Germania o negli USA strumenti meno cruenti ma altrettanto e forse più efficaci: spray urticanti, pistole Taser, proiettili di gomma, manganelli telescopici???