Pd verso il congresso, Irene Manzi: “Non sosterrò Matteo Renzi”

La deputata maceratese è "per un partito che lavori al fianco del suo Presidente del Consiglio con spirito di lealtà". Fissate le scadenze dei congressi di circolo, delle unioni comunali e delle unioni provinciali. Daniele Salvi (Resp. Organizzativo regionale) nella Commissione regionale

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Palmiro Ucchielli, segretario regionale del Partito Democratico

Palmiro Ucchielli, segretario regionale del Partito Democratico

Si avvicina la data del congresso del Partito Democratico che eleggerà con lo strumento delle primarie fissate all’8 dicembre il nuovo segretario nazionale. Le tappe di avvicinamento a livello locale sono state fissate dalla direzione regionale del Partito che ha approvato il regolamento per lo svolgimento dei congressi di circolo, delle unioni comunali e delle unioni provinciali. E’ stata anche eletta la Commissione regionale per il Congresso così composta: Daniele Salvi (Resp. Organizzativo regionale), Ugo Ruggeri (Pres. Commissione regionale di Garanzia), Roberto Piccinini, Stefania Benatti, Susanna Marcantognini, Patrizia Casagrande, Roberto Tesei, Mariastella Origlia, Federica Fiordelmondo, Federico Scaramucci, Daniela Lattanzi, Lucio D’Angelo, Franco Antonini.  Dalla direzione è partita la richiesta  al nazionale di posticipare la presentazione delle candidature a Segretario provinciale al 18 Ottobre con conseguente avvio dei congressi il 21 ottobre e la deroga per consentire la candidatura del Consigliere regionale Fabio Badiali a segretario provinciale dell’Unione provinciale di Ancona.  Il percorso congressuale assume così un iter preciso che prevede entro il 6 novembre l’elezione dei segretari di circolo, delle unioni comunali e dei segretari provinciali con i rispettivi organismi direttivi e assembleari. Ai candidati territoriali non sono consentiti collegamenti o apparentamenti con i candidati alla segreteria nazionale. A sostegno di ciascuno dei candidati segretari dei livelli territoriali potrà essere presentata una sola lista. Il segretario regionale Palmiro Ucchielli, al termine della direzione, ha dichiarato: “Abbiamo definito in modo unanime le regole che presiederanno a questo articolato passaggio politico, di grande rilevanza per il futuro del Pd. Ci sono tutte le condizioni perché dal confronto ne esca un partito ancora più forte e coeso, capace di assumersi la responsabilità di governo delle città e del Paese.”

 

La deputata Irene Manzi

La deputata Irene Manzi

A Macerata  prende posizione ufficialmente la deputata  Irene Manzi che smentisce le voci di un suo appoggio a Matteo Renzi: “Leggo, nelle tante ricostruzioni giornalistiche apparse in questi giorni sui quotidiani locali, di fantasiosi appoggi  a questo o a quel candidato nella prossima competizione congressuale. Molti commentatori sostengono un mio possibile passaggio all’area renziana. Ho aspettato qualche settimana a rispondere, pur avendo le idee abbastanza chiare sul punto, perché non ho ritenuto necessario smentire qualcosa che non corrisponde a verità ma che non reputo, in ogni caso, come offensivo visto che riguarda la naturale dialettica democratica in corso all’interno del Partito Democratico. Visto che, però, la chiarezza ha sempre caratterizzato la mia condotta politica e personale, ci tengo a dichiarare che non sosterrò Matteo Renzi alla prossima competizione congressuale.  Le mie idee sono ancora quelle del novembre 2012,  quando, come tanti altri cittadini, ho votato alle primarie per la scelta del nostro candidato premier, sostenendo la candidatura di Pierluigi Bersani. Sono ancora convinta che non è l’uomo solo al comando a fare la differenza, ma la squadra che lo circonda e che lavora con lui. Che non è questione di essere più o meno “cool”, ma che ci sono temi importanti su cui il nostro partito dovrà concentrarsi: la partecipazione, il modello di società che si vuole costruire e la necessità di tornare a parlare ad ampie fasce della popolazione che non si riconosce più nel Pd, il modo con cui vanno affrontate le trasformazioni che i movimenti politici stanno vivendo in tutta Europa ed il loro rapporto con i cittadini.  Obbiettivi che richiederanno un partito radicato e presente nella società, capace di stimolare il dibattito e la riflessione, con un segretario ed una squadra impegnati a lavorare solo per questo, senza finalità ulteriori e senza intendere la guida del partito come un semplice trampolino di lancio verso altri e più prestigiosi incarichi.  Un Pd che lavori al fianco del suo Presidente del Consiglio con spirito di lealtà, collaborazione e consapevolezza del fatto di essere il primo e più importante azionista di questo Governo. Credo nella forza del Partito Democratico, a cui ho aderito sin dalla sua fondazione nel 2007, e sono profondamente convinta che, nonostante le difficoltà avute in questi mesi passati, il partito che rappresento sta dimostrando, con maturità e responsabilità e grazie anche all’azione del Presidente Letta, la sua natura di forza di governo.  Il congresso rappresenterà  un momento importante di confronto dialettico per una forza politica, come la nostra, che deve provare a costruire, dopo questi difficili anni, un’identità politica chiara, non più fondata soltanto sulla semplice contrapposizione ad un berlusconismo ormai al tramonto.  È questo il congresso che ho in mente, un confronto sulla società per quello che vorrei fosse, per restituire al Partito Democratico il posto che gli spetta nel cambiamento epocale che si va compiendo”.



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