di Maurizio Verdenelli
Al posto della pubblica istruzione, la sanità. Di qualità, rara, anche perchè realtà di quel livello e tipo ce n’è per il momento soltanto una in Italia, a due passi da Locarno. Che è città elvetica lontana 750 km dal centro storico di Macerata che conta di rilanciare se stessa con un progetto di altissimo profilo. Un presidio sanitario che nascerebbe per curare una delle più grandi e micidiali malattie del secolo. Parliano dell’obesità che innesca come noto la patologia cardiocircolatoria, la prima causa di morte in assoluto. Si tratta dunque di una Clinica per obesi quella che troverebbe posto all’interno dell’attuale Mestica. Che affacciandosi dalle mura urbiche gode di una vista di fascino unico, allungandosi fin dentro il territorio fermano, ascolano e teramano con il Gran Sasso come ultimo scenario: controcanto pieno d’azzurro e di verde ai ‘leopardiani’ Sibillini.
Se la ‘storica’ Montessori, scuola benemerita per aver formato generazioni e generazioni di maceratesi, chiuderà per mancanza di iscrizioni -lo ha annunciato proprio Cronache Maceratesi (leggi l’articolo)- , se l’antico ‘cuore’ della città vecchia rischia quasi di fermarsi, se le parrocchie diventano solo santuari (l’ultima, quella di San Giorgio in piazza XXX Aprile), l’IRCeR rilancia investendo sulla rinascita della ‘piazza’ dopo che, nel recente passato, anche lo Iacp fu protagonista del grande restauro del medievale quartiere della ‘Cocolla’ che fu soffocato dall’incombenza architettonica dello Sferisterio.
“Abbiamo un progetto anche per la Mestica” si era lasciato sfuggire qualche minuto prima l’assessore all’edilizia scolastica, avv.
Luciano Pantanetti nella presentazione alla stampa della ‘restitutio ad integrum’ della struttura di via Panfilo (leggi l’articolo), appartenente all’IRCeR al pari del grande complesso di via dei Sibillini. “E noi abbiamo in mente di ricavare in quella grande cubatura che s’affaccia sui Monti Azzurri, una clinica per obesi: la seconda in Italia dopo quella di Piancavallo, sopra Verbania sul lago Maggiore al confine con la Svizzera” mi dice Giuliano Centioni a telecamere spente e taccuini chiusi. Il presidente dell’IRCeR è tra gli ospiti alla conferenza stampa convocata stamattina dal sindaco Romano Carancini, con assessori, dirigenti scolastiche ed ingegneri progettisti.
In conferenza stampa, Centioni si era limitato a ricordare come il Consiglio degli Istituti Riuniti avesse già da tempo deliberato di procedere, di concerto e in sinergia con l’amministrazione comunale di Macerata, a valutare caso caso decisioni concernenti strutture di proprietà destinate ad uso eminentemente pubblico, in particolare scolastico. “Perchè -ha chiarito il presidente- abbiamo come principale filosofia di azione e target quella di portare sul territorio i servizi alla persona. E così è emerso, su una singola ma argomentata indicazione, il progetto della Clinica sulla cui fattibilità stiamo studiando”.
La Mestica si farebbe arborianamente molto volentieri più in là. “Per il Comune cambiare indirizzo alla scuola significherebbe risparmiare 500.000 euro in un anno: niente male” dice Pantanetti. Alcune classi della media troverebbero spazio nell’edificio ‘allargato’ (a seguito del recupero) in via Panfilo, che fa parte dello stesso plesso; altre ancora al Convitto, struttura da sistemare come ha annunciato lo stesso assessore.
Gli Istituti di Villa Cozza (il cui nome ricorda una nobile orvietana, la contessa Anna, giunta in città per amore di un maceratese e che qui stabilì il più ricercato salotto liberty del tempo) hanno dunque un particolare feeling con il centro storico. Sull’esempio del caso Cocolla, che continua ad essere il piano di recupero migliore dal dopoguerra ad oggi, l’ente presieduto da Giuliano Centioni ha portato a terminare il restauro di numerosi appartamenti che s’affacciano sia su piazza Mazzini sia su via Trieste con un panorama impressionante fatto di Sferisterio e montagne. “Li affittiamo, quando finalmente le utenze ci verranno allacciate, a partire verosilmente da questo autunno/inverno. Il canone? A seconda della metratura da 400 fino a 700 euro. Sono destinati a tutti. saranno preferiti a parità, gli anziani e i pensionati. Garages? Purtroppo no. Tuttavia contiamo di fare sold out e di rimpinguare le casse per perseguire i nostri obiettivi istituzionali” dichiara Centioni.
Per l’Ircer dunque un programma intensissimo. La conferenza stampa sui banchi di scuola, stamani, è stata anche l’occasione giusta per gustare la mensa destinati ai bambini. Servizio ottimo, mangiare sano ed appetitoso, costi popolarissimi per i genitori: 2,90 euro a pasto, abbiamo già scritto (leggi l’articolo). “E all’Ircer facciamo pagare 3,08 euro” dice da parte sua, Centioni che annuncia l’apertura a fine anno di una mensa per poveri a Villa Cozza mentre si sente…una voce in sottofondo che ricorda come alla Caritas invece il costo sia di 7,50 euro.
“Se si fanno i sacrifici con un occhio alla spesa, perchè i soldi non ci sono più, si possono fare anche questi miracoli” sottolineano ad una voce Carancini, Centioni e l’assessore Ricotta.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Smembrare una scuola, specie una grande scuola come la Mestica , mi pare un delitto.
L’ affare ha un sapore molto……..vetero-DC.
dai su non scherziamo…e’ il primo d’aprile vero? ahahha che scherzo sciocco!!!!….suvvia ……
Speriamo che avere l’obesità nel cuore non faccia male anche a Macerata, da “7 chili in 7 giorni”:http://www.youtube.com/watch?v=pic8ZXnIxDU .
Chi ha scelto di frequentare la Mestica ai propri figli lo ha fatto, oltre che per la professionalità del corpo docenti, anche per un contesto logistico. Spostarla dall’altra parte della citta è una grande porcata, sicuramente a noi poveri mortali non sarà mai fatto conoscere il vero motivo di questo interesse ai locali della Mestica.
Non credo che sia proprio indispensabile occupare i locali della Mestica.
Ben venga una clinica specialistica a Macerata, in locali nuovi al di fuori delle mura urbiche.
Vista la celerità con la quale tirano su i centri commerciali a Macerata, non credo sia difficile tirare su una clinica.
Attento Giuliano, non vorrei che i compagnucci di merenda si infiltrassero nel tuo progetto……. o lo hanno già fatto???
Che finaccia!….gli obesi per dimagrire si nutriranno del panorama.
Invece di inventarvi tante caz..te, perche’ non provvedete ad abbassare i costi delle rette di ricovero? Molti anziani maceratesi sono infatti costretti a trovare ospitalita’ presso case di riposo dei Comuni limitrofi in quanto molto meno costose di quella di Macerata.
Avevo esultato troppo presto per la riapertura dell’edificio di via Panfilo dichiarato inagibile dopo il terremoto; pensavo che i bambini della scuola dell’infanzia e della scuola primaria avessero potuto riappropriarsi dei loro spazi, e invece no! altri interessi ci sono sotto…. mache tristezza