Era in sala d’attesa in un ufficio di polizia a Civitanova per sporgere la denuncia di furto della sua ventiquattr’ore con all’interno tanti importanti documenti ed il suo nuovissimo smartphone. Ma, all’improvviso, la vittima del furto si è ricordata di aver installato nel telefono un’applicazione in grado di rintracciarlo: rinunciando così alla “classica” denuncia, l’uomo si è recato in strada, seguendo la traccia indicata dal software. Lungo la SS 16 Adriatica il professionista, che si era messo alla ricerca del dispositivo, ha incrociato una pattuglia dei carabinieri ed ha chiesto aiuto: i militari, appresa la situazione, si sono subito attivati ed hanno cominciato a consultare la mappa che compariva sul tablet di proprietà del derubato. Lo smartphone era segnalato, in movimento, tra la zona Cecchetti e l’area Ceccotti. I carabinieri, tablet alla mano, hanno cominciato la ricerca seguiti a distanza di sicurezza dalla vittima: la “caccia al tesoro” ha condotto le forze dell’ordine in un casolare abbandonato della zona Ceccotti. Dopo aver visto due stranieri entrare nell’edificio, i carabinieri hanno attivato la suoneria d’allarme dello smartphone rubato, un Iphone, che è squillata a tutto volume dalla tasca di uno dei sospettati.
Bloccati e perquisiti, sotto gli occhi del proprietario del telefono che poteva notare soddisfatto, da zona defilata, i carabinieri all’opera, lo smartphone è saltato fuori. I due tunisini, senza fissa dimora, sono stati condotti in caserma e accusati di concorso in ricettazione. Il professionista civitanovese ci teneva molto al telefono, ma gli erano ancora più preziosi quei documenti di lavoro che erano custoditi nella ventiquattr’ore. Ripercorrendo a ritroso l’itinerario percorso dai tunisini, i carabinieri di Civitanova sono riusciti a recuperare l’importante valigetta e a restituire, in serata, l’intero maltolto al derubato. La verve del professionista e l’intuizione di non perdere tempo ha consentito di rintracciare, grazie al pronto intervento dell’Arma, tutta quella refurtiva ed assicurare alla giustizia i due malfattori. Il professionista vittima del furto, una volta giunto nella caserma Piermanni per ritirare la refurtiva, ha espresso note di apprezzamento ai due carabinieri della pattuglia che hanno condiviso con lui l’esigenza di “fare presto”. Ed ha ringraziato oltremodo il capo pattuglia che, esperto conoscitore dei luoghi e dei vicoletti della zona San Marone, ha ottimizzato le tecnologie degli smartphone per condurre a termine le veloci indagini.
(Redazione CM)
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È successo anche a me! E infatti – ma senza Polizia- ho ritrovato il mio tel proprio nell’abitazione del ragazzo che me lo aveva preso seguendo il puntino sulla mappa da un altro dispositivo Apple.
La Apple…….
ma questa app ce l’hanno solo gli apple o anche gli altri smartphone? se ce l’hanno tutti…allora per i ladri è davvero vita difficile anche se di sicuro troveranno escamotage per raggirare l’ostacolo. Una domanda alla Sig.ra Mercuri, ma lei è andata a bussare nella casa del ladro dicendogli…”mi scusi mi ridà il telefonino che è mio?” se si..complimenti per il coraggio!!! 🙂
si perché si vede che non avevano altro da fare! un anno e mezzo fa a mio padre a milano rubano tutto il borsello incluso cellulare, io telefono il ladro risponde, allerto la polizia e sai che mi dicono? signora lei vede troppi telefilm!
è un’app dell’AVG, è possibile installarla credo su qualunque smartphone, è per android
Sarebbe bello sapere dal proprietario del telefono quale app ha installato nel suo smartphone.
Di sicuro nel web ce ne sono molte da scaricare, ma do per certo che la app installata dal professionista funzioni veramente !!
è stato fortunato.
a me hanno rubato l’iphone in spagna, e hanno subito disattivato l’opzione “find my iphone” con il gps.
nonostante ero tornato in hotel subito con il portatile alla ricerca gps…questi si vede che sono dei pivelli.
l’app è all’interno di icloud attivabile in tutti i dispositivi apple, laptop imac e quant’altro…bata che sia attiva e il gioco è fatto.
monica non sai di cosa parli 😀
quest’app sta anche su android probabilmente, ma nel specifico caso è un dispositivo apple (che ce l’ha nativa) come riporta anche l’immagine.
bravi babbei di ladri, e che culo al propietario del telefono io spesi altre 700 euro per ricomprarlo
come si chiama l applicazione?
ma no impossibile c’è da stupirsi