di Mauro Nardi
“Hanno giustiziato la Recanatese, è una vera vergogna”. I fatti accaduti al “Nicola Tubaldi” hanno mandato su tutte le furie anche il Sindaco di Recanati Francesco Fiordomo, presente sugli spalti per assistere all’ultima di campionato dei giallo rossi contro la Sambenedettese (LEGGI LA CRONACA). “E’ successo qualcosa di incredibile, gran tifo, tutto tranquillo e poi ci si mette di mezzo l’arbitro che ha pilotato la partita dal primo all’ultimo minuto” continua il primo cittadino al quale non è andata giù una retrocessione che sino all’ottavo minuto di recupero poteva essere evitata attraverso i play out. L’1-1 che stava maturando avrebbe infatti consentito alla Samb di staccare il biglietto per la Lega Pro di Seconda Divisione (l’inseguitrice San Cesareo era stata bloccata in casa dal Celano), e alla Recanatese di giocarsi il tutto per tutto ai play out nella sfida con l’Isernia. Il punto andava bene ad entrambe ma nel lungo recupero il direttore di gara decide di punire con la massima punizione una presunta trattenuta di Patrizi su Pazzi, con la palla che ormai irraggiungibile, stava rotolando verso il fondo.
In campo e sugli spalti si vivono momenti concitati anche perchè nel contempo giunge il finale tra San Cesareo e Celano che da il via libera ai festeggiamenti della tifoseria rosso blu. Il tam tam raggiunge anche i ragazzi di Palladini che a quel punto sanno bene che sono ufficialmente tra i professionisti, indipendentemente dal risultato del “Tubaldi”. Sulle tribune i sostenitori giallorossi più ottimisti confidano in un atto di amicizia della Samb, i più pessimisti scuotono la testa. Passano ancora lunghi istanti e Pazzi si presenta sul dischetto e realizza con estrema freddezza battendo l’incolpevole Paniccià. A quel punto gli animi si accendono e l’arbitro stenta a mantenere l’ordine mandando tutti negli spogliatoi. In campo entrano anche le forze dell’ordine per prevenire eventuali scontri tra giocatori mentre sugli spalti il tifo rossoblù si contrappone all’angoscia di quello giallorosso. La dirigenza della Recanatese preannuncia il reclamo per i minuti di recupero non rispettati e per un atteggiamento troppo amichevole tra la giacchetta nera e alcuni uomini della Samb. Ma ormai la frittata è fatta. La Recanatese saluta la
serie D dopo sei intense stagioni,ma la retrocessione lascia tanto amaro in bocca. L’ultimo atto contro la Samb è infatti lo specchio di una stagione iniziata male e finita peggio, contrassegnata da tanti infortuni e da una dea bendata che non ha mai baciato i ragazzi di Baldarelli prima ed Omiccioli poi. Gridano vendetta i tanti gol subiti in pieno recupero che numeri alla mano hanno privato i leopardiani di almeno dieci punti, così come lasciano il segno altre situazioni a dir poco dubbie che hanno contrassegnato il cammino di Patrizi e compagni sino all’ultima giornata. Anche ieri poteva starci infatti un rigore per una uscita del portiere Barbetta sull’under Palmieri, ma l’arbitro e i suoi assistenti hanno lasciato correre per poi vedere la fantomatica trattenuta in piena zona Cesarini. Un ultimo atto di un campionato che i ragazzi, la dirigenza e i tifosi ricorderanno a lungo come il più disgraziato della storia.
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Ecco i passaggi salienti della lettera che il presidente della Recanatese, Sandrino Bertini, ha inviato al presidente della LND, Carlo Tavecchio:
“Prima dell’inizio della gara due nostri dirigenti, Angelo Camilletti (vicepresidente) e Marco Cipolletta (vicepresidente), notavano all’interno degli spogliatoi, più precisamente nel corridoio che porta verso lo spogliatoio della squadra ospite, il Dott. Giulio Spadoni, direttore generale della Sambenedettese, salutare in maniera molto confidenziale l’arbitro della gara, dandogli anche appuntamento a dopo la partita. Gli stessi non si erano accorti della nostra presenza, dato che eravamo all’interno della sala medica adiacente agli spogliatoi, e che si affaccia sul suddetto corridoio. Inoltre, durante i minuti finali della partita, l’arbitro si rivolgeva ai giocatori chiedendo insistentemente se gli stessi fossero a conoscenza del risultato della partita San Cesareo-Celano. La confidenzialità iniziale, tra l’arbitro e il d.g. della Sambenedettese, e la continua richiesta del risultato del San Cesareo potevano sembrare curiosità e consapevolezza dell’importanza della partita, invece, nei minuti di recupero, l’arbitro fischiava sorprendentemente un rigore che neanche le telecamere della Rai sono riuscite ad individuare e, nel caos generale, espelleva il nostro giocatore Luca Patrizi per doppia ammonizione, quando lo stesso in realtà non era stato precedentemente sanzionato. Nel frattempo alcuni tifosi della Sambenedettese, venuti a conoscenza del risultato di San Cesareo, invadevano il campo prima ancora che fosse battuto il calcio di rigore che l’arbitro faceva battere comunque, nonostante la presenza in campo dei tifosi e subito dopo fischiava la fine della gara, senza aver atteso tutti i minuti di recupero assegnati. Per tutto quanto sopra esposto, ci riserviamo di fornire tutte le prove e le documentazioni a sostegno della nostra tesi, comprese le immagini televisive”.
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strana questa cosa, prima l’incontro che si doveva giocare a Civitanova, poi un rigore dubbio al 97°, ma non è che qualche squadra aveva paura di andare ai play out e si è fatto un favore a qualcuno? Beh comunque speriamo che la Samb inizi a pagare gli stipendi ai giocatori, perchè così è troppo facile se anche la maceratese avesse fatto così sarebbe lei a vincere il campionato, però l’onestà a lungo tempo paga sempre.
CHE COSA PATETICA ! PICCHIARSI PER UNA SOTTOSPECIE DI SPORT
Poi tutti ad insultare Buffon quando dice che “meglio due feriti che un morto.” Che nazione di ipocriti che siamo..
la farsa di ieri è solo l’ultimo di una serie di partite pilotate a favore della samb.
Durante tutta la stagione hanno goduto di rigori e rigorini oltre a gol a tempo strascaduto,non c’è niente da meravigliarsi.
Se poi consideriamo che a vincere è la società che non paga gli stipendi ai giocatori o li paga quando vuole il dado è tratto.
Adesso vediamo se la lega accetterà di iscrivere una squadra che per vincere il campionato ha comprato giocatori senza poterli pagare,nelle altre serie c’è la penalizzazione mi pare,qua invece va bene cosi’.
Invito la presidentessa tardella a fare come loro,ovvero comprare giocatori professionisti,poi a campionato vinto si vedrà…magari qualche sponsor che ne so qualche cosa si troverà per fare la serie c…
Ma la lega che fa?? invece di preoccuparsi di far giocare gli under 14,15 e 16 perchè non esclude queste società indebitate,dove sta la correttezza in questo campionato ridicolo??
bestie è un complimento.
Caro Monnezza, lei parla senza essere informato sui fatti. La Sambenedettese ha usufruito di 5 rigori a favore in tutto il campionato, un numero sicuramente inferiore rispetto a quelli subiti. Non mi sembra un numero apprezzabile per una squadra che ha segnato 75 reti. Quali sarebbero i favori arbitrali? Quelli di Pesaro dove non hanno fischiato un rigore decisivo al novantesimo a nostro vantaggio con tre falli evidenti nella medesima azione? O quelli che ci hanno comportato 4 giornate di squalifica del campo di cui 2 in una gara dove i tifosi della maceratese hanno lanciato diverse bombe carta nel rettangolo di gioco e noi acceso un solo fumogeno rimasto peraltro in gradinata?
A me spiace, tra recanatese e isernia preferivo la salvezza (o meglio la possibilità di salvezza) di una marchigiana, ma quello che ho visto ieri mi ha fatto capire che la recanatese non è retrocessa per caso. Aprire una gazzarra del genere per un fallo netto, Patrizi sfila la maglia a Pazzi ed è impossibile sostenere qualcosa di diverso, e sostenere che un portiere che anticipa nettamente ed indiscutibilmente un attaccante commette un fallo da rigore è francamente ben oltre il ridicolo. Che poi questa cosa venga sostenuta da un amministratore pubblico a mente fredda è veramente grave.
Saluti
La partita l’ho vista in tv ed il rigore alla fine è nettissimo! Patrizi sfila completamente la maglia a Pazzi come se volesse strappargliela di dosso….. se l’arbitro avesse voluto, poteva non fischiare sapendo già che il San Cesareo aveva finito la partita in parità e quindi con l’1-1 entrambe le squadre avrebbero raggiunto il loro obiettivo. La verità finale (lo dico da tifoso maceratese) è che la samb è arrivata prima ed ha vinto il campionato, la recanatese retrocede per un punto e non ha senso starsi a scellerare per un punto perso all’ultima giornata dato che ce ne sono state altre 37 di partite in cui potevano fare quel punto. Il calcio è anche questo…. quando retrocedemmo a cecina con un autogol di onorato all’ultimo minuto abbiamo vissuto un dramma simile, ma lo sport è fatto di momenti di gioia ed altri di dolore. La Rata ha fatto il suo grandissimo campionato, poteva finire prima ma non c’è riuscita perchè ha perso punti stupidi nelle ultime settimane…. peccato… la samb ha tenuto duro fino alla fine ed ha sfruttato il calo del san cesareo ed ha vinto. punto e basta.
caro mario ponti,
in effetti è vero non sono informato perché quest’anno mi sono preoccupato piu’ delle vicende della maceratese che non della sambenedettese e devo dire che nelle due partite che ho visto contro di voi entrambe le volte avete avuto aiuti arbitrali.A macerata goal dell1-1 regolare annullato,al ritorno tuffo di napolano e rigore.
Toglliamo solo queste 2 partite e finivate a pari punti con la maceratese,tanto per essere precisi.
Resta il fatto che se per gli arbitri potete camuffare come succede sempre in italia,per il fatto che avete vinto un campionato in cui dovevate finire penalizzati o esclusi per gli stipendi non pagati non avete giustificazioni.
Festeggiate la vittoria ma non venite a criticare chi giustamente si è risentito e non poco, per questo campionato che dovevate vincere e avete vinto,sul come lo avete vinto poi è un altro discorso.
Ma vergognatevi imparate a perdere
Nel calcio ci sono molte ombre basta vedere errori arbitrali in serie A e serie B. Incidenti di percorso o altro? Nel caso di questa partita credo che non deve essere recriminato nulla ai giocatori della Samb. Il loro giocatore cosa doveva fare ? Tirare fuori il rigore? Se ci sono delle responsabilità sono solo dell’arbitro.
E già, per fare il biscotto con l’arbitro ai danni della Recanatese lo faccio nel corridoio dello spogliatoio di Recanati. Come già detto si è molto oltre il senso del ridicolo. La Recaantese ha giocato la partita con le sue armi e l’ha persa. A me dispiaceva che retrocedesse una marchigiana, adesso non più perché passi per la reazione a caldo, e sono anche troppo tollerante, ma scrivere una lettera piena di falsità assolute come quella qui sopra il giorno appresso, con approvazione anche del primo cittadino, è francamente intollerabile.
E’ evidente che il rigore per la Recanatese non c’era (netto l’anticipo di Barbetta), evidente è il fallo di Patrizi su Pazzi (maglia completamente sfilata), Patrizi è stato in un primo momento ammonito e solo successivamente espulso su richiamo del guardalinee con rosso diretto, quando il rigore è stato battuto nessun tifoso rossoblù era all’interno del terreno, ma solo al triplice fischio una decina di persone è entrata nel rettangolo di gioco.
Ripeto, a caldo si può dire tutto, ma a mente fredda, è grave, addirittura inaccettabile se a fare dichiarazioni prive di logica è un sindaco.