Mamma denuncia figlio diciassettenne. E’ quanto accaduto a Matelica, dove i Carabinieri della locale Stazione si sono trovati davanti ad una donna del posto, che li aveva poco prima allertati, con un astuccio da scuola tra le mani e che nel consegnarlo ha detto: “E’ di mio figlio. L’ho trovato nella sua stanza.”La signora infatti, sospettando qualcosa di strano,visto il comportamento anomalo negli ultimi tempi del figlio diciassettenne, aveva “perquisito” la camera approfittando di una sua momentanea assenza fino a trovare, nascosto sotto il materasso, il contenitore contenente le dosi dello stupefacente, un bilancino di precisione ed un coltello utilizzato per suddividere l’hashish. Il giovane, R.M., è quindi stato denunciato al tribunale dei Minori per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti. Un gesto coraggioso della madre, carico di un forte senso del dovere, nella speranza che possa essere servito per scongiurare situazioni più drammatiche per il figlio.
(Redazione CM)
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Plaudo all’iniziativa coraggiosa e lungimirante di questa mamma di Matelica, che ha saputo ben individuare la strada per cercare di salvare suo figlio.
Mi piacerebbe conoscerla per convincerla a partecipare a qualche iniziativa che periodicamente facciamo in varie località della provincia, nel corso delle quali molti genitori sostengono che non denunzierebbero mai i loro figli “per non rovinarli”, non comprendendo che proprio con il loro lassismo e la loro ingiustificabile indifferenza contribuiscono a rovinarli.
Bisogna avere il coraggio, come ha dimostrato questa mamma di Matelica, di affrontare la situazione in maniera forte; meglio una denuncia da minorenne che una vita da tossicodipendente.
Non ha aspettato che la droga rovinasse il figlio, ci ha pensato lei con una bella denuncia. Una volta si diceva, i panni sporchi si lavano a casa, parlare con un figlio potrebbe essere una soluzione, in fondo ha 17 anni, tutti abbiamo sbagliato a 17 anni,chi più chi meno, ma la mamma non ci ha denunciato. Un figlio va aiutato e non condannato.
….quando la ragione accompagna l’amore!
pover italia!! vorrei ricordare che quello che voi continuate a chiamare “lo stupefacente” con l’arguzia e la consapevolezza dell’ispettore zenigata…. sta venendo legalizzato in molte parti del mondo. Molti stati in USA, Argentina, Uruguay, senza nominare le ormai conosciute Olanda e Svizzera.
Una madre cosí deve andare da uno psicologo o informarsi bene, queste sono le vittime che sta mietendo la vostra informazione!! State facendo propaganda proibizionista, é terrificante! Fermate il vostro opinionista di punta sul tema!
ciao e no care mie,, voi provate una volta a mettervi dalla parte dei genitori,,, per me ha avuto coraggio,, ha fatto bene,, io parlo cosi,, anche per esperienza personale,,
ok lei si metta nei panni di un figlio che vorrebbe che il genitore PARLASSE con lui/lei non LO DENUNCIASSE. vergogna.
Brava signò !! Però io prima di denunciarlo gli avrei anche dato 4 calci su le p..le !
forte..
Semplicemente pazzesco. E ancor di più tutti questi comenti favorevoli al gesto.
Come distruggere definitivamente il rapporto con il proprio figlio. E spingerlo sempre più giù.
Perchè la prima cosa che può pensare il figlio è proprio quello di essere stato tradito dal proprio genitore. Significa perdere la fiducia nella base stessa della propria esistenza. Significa ritrovarsi solo. Significa cercare altrove conforto, non certo nella propria famiglia.
Non credo che per questo reato si aprano le porte di qualche istituto di pena. Non ci sarà nessun insegnamento per il figlio. L’unico risultato sarà quello di aver distrutto i rapporti personali nel momento in cui andavano rafforzati.
Per quanto può sembrare assurdo, credo che questo sia stato alla fine un gesto istintivo di egoismo da parte del genitore, di allontanare da sè una macchia che dal figlio si sarebbe allargata al genitore: non sarebbe stato più un genitore “normale” ma il genitore di un figlio drogato. E tutti i commenti positivi al gesto non fanno altro che confermarlo.
In questi casi penso che non bisogna avere paura a chiedere aiuto a uno psicologo, perchè non si può generalizzare e ogni situazione ha le sue peculiarità, i suoi punti di forza e le sue debolezze, per affrontare la situazione senza ipocrisie.
Diffidate dai luoghi comuni e dal buon senso: sono analisi superficiali e portano disastri.
Secondo me non si può giudicare una persona dalle poche righe di un breve articolo. Non sappiamo qual’è la loro storia, che tipo di rapporti ci sono tra di loro, se il gesto è stato dettato dall’esasperazione, dall’egoismo, dall’incapacità di gestire una simile situazione o semplicemente dall’amore di una mamma per il proprio figlio. Secondo me l’unico modo per poter giudicare simili storie è solo quello di viverle nella stessa condizione e francamente non lo auguro a nessuno.
Il ragazzo che si auto denuncia xchè brillo alla guida, mamma che denuncia un figlio, operaio disperato che si accusa prima di rapinare una banca….. 🙁 🙁 🙁 Per rimanere in linea questa sera vado al ristorante ceno con una buona bottiglia di amarone, chiamo i carabinieri e confesso. 🙂 🙂 🙂
Certe affermazioni contrarie all’azione di quella madre dimostrano che chi le ha emesse non ha avuto un figlio dedito alla droga. Con chi si droga non puoi dialogare né come madre, né come padre, in quanto il suo papà e la sua mamma sono la MAMMA DROGA.
Droga libera: questo è un modo radicale di affrontare il problema. Poiché la droga esiste (e la mafia con quei soldi ci fa poi i centri commerciali), permettiamo la droga libera, così leviamo i soldi alla mafia. Ottimo sistema per drogare la società intera e metterla in mano al Grande Fratello. E pensare che ci sono persone che vorrebbero eleggere a capo dello stato una tipetta radicale…
Il problema della droga si risolverà levando l’acqua ai pesci; ossia, mettendoli tutti – mafiosi e politici pro droga – in un acquario di concentramento con filo spinato ad alta tensione e torrette con mitragliatrici a tiro interno ed esterno. Se lo spaccio della droga è arrivato a questi livelli di pericolosità per la tenuta psicofisica dei nostri concittadini lo dobbiamo all’imbecillità di una Casta politica di sinistra e radicale che non lo ha osteggiato duramente e con sistemi idonei… Io, che ero per lo spinello libero e per la modica quantità ad uso personale, sono stato tra questi imbecilli… Chiedo perdono a questa madre e, se crede opportuno farmi un favore, venga da me e mi dia un calcio sulle palle.
@ sig paolomc 4 righe di mia considerazione; per me il semplicemente pazzesco è il fatto che ci sono migliaia di ragazzini 17 enni che si fanno le canne e assumono altre schifezze chiamate droghe ( poi se leggere o pesanti poco importa, sempre veleni sono). Certo, ogni situazione ha le sue peculiarità e unicità . Ma se ogni 17 enne che ha problemi di droghe, dobbiamo mandarlo dallo psicologo, gli psicologi avrebbero file interminabili di pazienti. La soluzione è molto più semplice, bisogna far capire sin da adolescenti, che l’uso di qualsiasi sostanza chiamata droga non va assunta. E’ da idioti assumere sostanze che il nostro corpo non desidera. Le nostre cellule amano la vita non la morte. Se stai in gruppo e il gruppo ti impone di fumare lo spinello…sei un deficiente! Bisogna far passare questo messaggio ai ragazzini. Se fumi le canne sei un cretino. No che se fumi sei un FIGO!!! (stesso concetto anche per le sigarette). Un figo è colui che risce a dire di NO. Lo so sembra banale..ma è cosi. E tanto anche se coloro che si fanno le canne rideranno dietro queste mie parole, beh ridete pure, liberissimi di fare ciò che volete. Se ci sono questi fenomeni familiari e se il problema dell’ hashish non era cosi grave come sostengono chi lo usa abitualmente, non si alzava ogni volta un polverone su un sequestro di sostanze, o per la cattura per uno spacciatore. Evidentemente la questione è seria, se no non si facevano articolo simili. Abbasso la droga qualsiasi essa sia. (stiamo parlando di droga….e non di alcool altro argomento che meriterebbe approfondimenti specifici). A volte viaggiando in treno vedo sotto i miei occhi, a 3-4 posti distanti, scambi di fumo, di soldi tra ragazzini, e subito il mio pensiero va ai loro genitori (ovviamente a quei genitori che NON si fanno le canne, a quelli che NON sniffano, purché oggi come oggi ci sono genitori 40 enni che sono piu trasgressivi con droghe più dei loro figli) , e quindi bene ha fatto la madre di questo ragazzo che ha fatto un gesto d’amore che il figlio apprezzerà col tempo. Certe cose si risolvono solo con il tempo. Brava mamma. E alle forse dell’ordine proseguite su questo cammino di repressione anche verso il più piccolo consumatore, spacciatore pesce piccolo o grosso che sia. fino ai massimi livelli ( cosa molto più difficile ma fattibile ..basta solo la volontà politica).
@ eldindo
forse le sembrerà strano ma in gran parte sono d’accordo con quello che dice. Io però ci aggiungerei anche l’alcool nello stesso discorso, ancor più subdolo perchè il bere è osannato da tutti i programmi tv (una volta c’era la sigaretta, ora hanno sempre tutti un bicchiere in mano)
Sono anche d’accordo con il fatto che non si può passarle per ragazzate, che non si può aspettare che le cose si risolvano da sole perchè non si risolvono.
Su quello in cui sono perplesso è nella scelta dell’azione (cioè la denuncia): non sono convinto che sia la più efficace. Anzi, temo che rechi più danni che benefici. Il che però non vuol dire che non bisogna fare nulla o addirittura assecondarlo. Credo che si possano attuare altri comportamenti.
Dallo psicologo comunque non ci deve andare il figlio (sarebbe la stessa cosa di denunciarlo) ma il genitore. Non per essere curato, ma per conoscere il comportamento migliore da attuare per avere la giusta reazione da parte del figlio: nella vita di relazione ad azione corrisponde reazione.
Di questa storia si conosce troppo poco per comprenderla e quindi non mi sento di giudicarla. Ma altrettanto, non mi sento di generalizzare come corretto il comportamento.
Se poi però può essere lo spunto per parlarne, ben venga.