Vive in auto, gli viene sequestrata
“La mia vita è rovinata”

MACERATA - Antonino Cacciola circolava con il suo veicolo privo del tagliando di assicurazione. Davanti ai vigili scoppia in lacrime: "Non ce l'ho con voi, fate il vostro lavoro, ma io dove vado?". Poco dopo Caritas e polizia municipale gli trovano la sistemazione per la notte all'Ostello Ricci, ma per riavere la sua Audi dovrà pagare 850 euro che non ha

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L’auto viene rimossa nel pomeriggio

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Antonino Cacciola

di Filippo Ciccarelli

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Antonino Cacciola a collquio con il personale della municipale. A sinistra il capitano Giuseppe Porfiri

Quando Antonino Cacciola ha visto i vigili avvicinarsi alla sua auto, a cui in mattinata erano state poste le ganasce, si è precipitato dagli agenti per chiedergli di non portargli via la sua casa. Da oltre un anno, infatti, l’uomo abita all’interno della vecchia Audi A6 con cui in mattinata si era recato a Macerata, per chiedere alla Questura di aiutarlo ad attivare i servizi sociali, ma la sua corsa è stata fermata lungo la salita di Rampa Zara.

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Le ganasce messe all’Audi

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Cacciola in lacrime mentre parla con gli agenti

Cacciola, nativo di Messina, è arrivato 20 anni fa nelle Marche. Ha vissuto a Sarnano e poi a Villa Potenza, fino a quando la polizia non ha fatto irruzione nel suo appartamento che condivideva con alcune prostitute. Senza un’occupazione da anni, Antonino vive di espedienti e facendo lavori saltuari: alle spalle ha anche precedenti penali proprio connessi al favoreggiamento della prostituzione. Ma prima di finire in mezzo a una strada Antonino era un autotrasportatore: “Ho tutte le patenti – dice orgoglioso, mentre mostra anche la carta di qualificazione del conducente, il Cqc – ma da 5 anni non ho più trovato un lavoro. Con la crisi della Merloni il giro d’affari si è ridotto tantissimo, prima si guadagnava”.

E cosa ha fatto dopo aver perso il lavoro?
“Mi sono sempre arrangiato. Ho vissuto a Villa Potenza, in un appartamento in via De Nicola che condividevo con delle prostitute. Poi la polizia ci ha sgomberato e mi sono trasferito nell’area industriale di Montecassiano, rimanendo sempre dentro la mia auto”.

C’è qualcuno che le dà una mano?
“Nessuno: io non rubo e non spaccio, a  volte lavoro un paio di giorni a settimana e con quei soldi mangio. E pago i debiti che ho, ne ho tanti. L’altra settimana sono dovuto tornare in Sicilia perché è morta mia madre”.

E le istituzioni?
“I carabinieri di Montecassiano e anche il Comune conoscono la mia storia. Hanno contattato i servizi sociali di Sarnano, sollecitandoli, ma non mi hanno mai trovato un posto. La Comunità Montana mi ha offerto un pacco viveri: ma come faccio a cucinarlo se non ho un posto dove stare? Io una casa non posso pagarla…”.

A questo punto arrivano i vigili urbani di Macerata e il carro attrezzi dell’Apm. Antonino spiega la sua situazione in Antonio_Cacciola (13)lacrime, agli agenti chiede di non portare via la macchina perché è l’unico posto che ha per poter dormire. Stretto nel suo giaccone strappato e sotto la neve, il 50enne non riesce a trattenere le lacrime. Gli uomini della polizia municipale lo ascoltano e gli spiegano che non possono fare altrimenti: la macchina, sprovvista del tagliando assicurativo, non può circolare. “Non ce l’ho con voi, fare il vostro lavoro e siete padri di famiglia. E’ che mi vergogno di essere italiano, nessuno mi aiuta, i servizi sociali non mi rispondono” si sfoga Antonino. I vigili urbani prendono a cuore la situazione dell’uomo, e lo accompagnano alla vicina Caritas per cercargli un alloggio. Il capitano Giuseppe Porfiri si attiva, e dopo qualche telefonata ecco la sistemazione per la notte: il signor Cacciola sarà ospitato all’Ostello Ricci, la sua stanza sarà pagata dalla Caritas.

Ma poco dopo la brutta sorpresa: per riavere la sua macchina, Cacciola dovrà pagare una multa di 850 euro, oltre alle spese per l’assicurazione senza la quale il veicolo non può circolare: “La mia vita è rovinata, l’unica cosa che avevo da mangiare, un panino, era lì dentro. E’ già difficile trovare i soldi per l’assicurazione, quando ho saputo che c’era anche quella multa sono rimasto senza parole. Sono costretto a fare una rapina per pagarla? Domani andrò in Comune, spero che possano aiutarmi. Altrimenti non so che cosa fare”.

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