MPS e Finmeccanica, Di Pietro attacca:
“Denuncerò Monti e il Governo”

ELEZIONI - Il leader Idv annuncia a Macerata una triplice denuncia a livello politico, finanziario ed anche giudiziario presso due procure (a Gela e a Roma) per ‘omissioni d’atti d’ufficio’. Sul voto utile: "E' un ricatto". Sul Papa: "Un gesto responsabile che dovrebbe essere preso ad esempio dalla politica"

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Antonio_Di_Pietro (2)di Maurizio Verdenelli

Fa un po’ impressione vederlo così, un po’ low profile, un po’ casual, con quel maglioncino bleu girocollo (un po’ berlusconiano, addirittura!) e la ‘spilla’ elettorale di Ingroia appuntata al petto come un supporter qualunque, parlare aureolato da quattro manifesti di Rivoluzione Civile e da due grandi foto dell’ormai quasi più famoso Antonio (anche se lui di nome fa Tonino):  il primo, sul tema del Cambiamento vede il magistrato dallo sguardo proteso e un seppur leggero sorriso in volto, l’altro sul tema del Coraggio, lo fissa in uno sguardo preoccupato e gli occhi un pochino aggrondati.

Antonio_Di_Pietro (3)Proveniente da Perugia e Foligno (un tour del Centritalia che lo impegnain serata anche a Pesaro e Ravenna) Antonio Di Pietro, presidente dell’IDV, schierato con ‘Rivoluzione Civile’ arriva a Macerata alle 16,25 con leggero ritardo sull’orario previsto, un nonnulla rispetto ai modi e alle mode di questa convulsa campagna foto ai tempi della crisi. Il ‘faccia a faccia’ con l’uditorio –non affollata la saletta dell’Hotel Claudiani ma qualcuno protesterà di aver saputo quasi per caso-dura fino alle 16,57. Il piccolo corteo di tre auto, parcheggiate in piazza Battisti, riparte dal capoluogo subito dopo, appena attardato da un rappresentante di commercio alle prese con un trasporto di merci nel dirimpettaio notissimo atelier, il quale non si avvede (anche per i vetri oscurati) di chi siede nell’auto di mezzo.

Antonio_Di_Pietro (4)L’arrivo del leader di IDV  rimpiazza e compensa il forfait di Ingroia che era stato annunciato sabato prossimo a Macerata: il leader di Rivoluzione Civile sarà, sì, nelle Marche nella stessa giornata, ma la sua presenza è annunciata ad Ancona, Loggia dei Mercanti, ore 18.

A Macerata Di Pietro è stato accolto dal consigliere comunale dell’IDV, Giuliano Meschini -nei giorni scorsi aveva presentato l’on. Ivan Rota (leggi l’articolo) che tiene giovedì ancora a Macerata un comizio a piazza Battisti, ore16,30- dalla civitanovese Rosanna Bevilacqua, candidata al Senato e da Ennio Coltrinari della segreteria organizzativa regionale dell’IDV. A ‘segnalare’ la presenza ufficiale dell’Italia dei Valori partito c’è solo abbandonata sul pavimento (a terra resterà per tutto il tempo) una borsetta azzurra targata Banca Marche da cui spunta la parte superiore di una ‘targa’ circolare con le insegne del partito della rondine. Nient’altro. Ma Di Pietro è pur sempre Di Pietro. A parte gli svarioni linguistici  immediatamente emendati (segnalati da un ‘Potenziati finanziari’ per potentati e ‘trastullazioni’ per trastullamenti) è sempre lui:  “contadino sì, ma dalle scarpe grosse e dal cervello fino, che le cose le capisce da un pezzo”.

Antonio_Di_Pietro (5)Annuncia, Di Pietro, una triplice denuncia a livello politico, finanziario ed anche giudiziario presso due procure (a Gela e a Roma) per ‘omissioni d’atti d’ufficio’ riguardo ai casi MPS e Finmeccanica. “Per ben 42 volte, attraverso interrogazioni, mozioni, istanze ed interventi in aule ed anche producendo inoltre denunce all’A.G. abbiamo segnalato al Governo la vicenda, e solo adesso Monti procede a riformare la governance della banca: cosa che doveva fare da almeno un anno. Denuncerò lui e il Governo”.

C’è spazio anche per commentare le dimissioni del Papa. In senso positivo prendendosela con chi vede torbidi retroscena “nella scelta di una persona che ha fatto un gesto in piena responsabilità, consapevole di tempi tremendi dove occorre il massimo delle energie. Ed ora questa persona che è il papa viene strumentalizzata, tirata per la giacchetta mentre ha voluto dare un segnale alto, chiedendo un ricambio generazionale per far fronte ad una crisi senza precedenti. Il suo gesto va rispettato e preso anzi ad esempio dalla classe politica dove nessuno vuole andare a casa nonostante l’evidente necessità per lo Stato stesso”. Ed ancora: “Qui c’è chi strilla sul fatto che magistrati si candidino al Parlamento e nessuno dice nulla se a candidarsi siano noti delinquenti. Mi sembra di essere tornato indietro nel tempo –ha dichiarato l’ex Pm di Manipulite con un sorrisetto- io certe facce che avevo conosciuto a San Vittore, le ho poi incontrato nuovamente in Parlamento. Certe inchieste di adesso le avevamo già fatte: Saipem, Finmeccanica… Siamo sempre a punto a capo ed ora c’è chi chiede di votare ancora quegli scandali”.

Antonio_Di_Pietro (6)E sulle alleanze, in particolare quella ‘saltata’ con il Pd di Bersani. “Una classe dirigente ingorda, sicura di aver già vinto, non si è curata neppure di pensare ad un programma insieme. Che vantaggio c’era infatti prendere a bordo un Movimento che ha promosso 4 referendum ‘imbarazzanti’ per il Pd, due sulla riforma del lavoro e due per eliminare il finanziamento dei partiti? Che bisogno c’era prendersi una moglie arcigna con il matterello sempre alzato, come siamo noi? Tanto c’è il volto rassicurante di Casini per rassicuranti alleanze”. E su Grillo: “Ci accomunano tante affinità, ma non l’opzione del governo. Noi proviamo a cambiare effettivamente le cose”.

L’attacco più duro, dopo l’intervento in apertura ‘a supporto’ dei Focolarini (prof. Silvio Minnetti: “Vogliamo un governo stabile con al centro i poveri, i giovani e il lavoro”), Tonino Di Pietro lo riserva naturalmente a Monti, alla sua “Destra che vuol dire Tecnocrazia europea, massoneria finanziaria, lobbies a spese del cittadino onesto che paga le tasse. Le spese vengono richieste agli esodati, non agli ‘scudati’, ai ‘ricchi’ come la mancata applicazione di una tassa patrimoniale e l’Imu segnalano chiaramente”. E sul voto utile: “E’ un ricatto sull’elettore cui si suggerisce perfidamente di votare per il meno peggio. Insomma dovrebbe scegliere tra il nodo scorsoio e il gettarsi dalla finestra”. Ed ancora: “Monti è un uomo dalla faccia pulita ma dalla testa classista e ‘massona’ (testuale ndr) che fa gli interessi della tecnocrazia europea. Prende i soldi degli italiani non per i bisogni del nostro Paese anzi togliendo finanziamenti ai servizi sociali e alla scuola pubblica e facendo salire il costo del lavoro: tutto questo per valorizzare se stesso alla corte delle elites del Vecchio Continente”.  Infine lo slogan: “Rivoluzione civile vuol dire liberare il Paese da questo regime di Destra che non usa l’olio di ricino ma che addormenta sapientemente le coscienze e dove tutti promettono la luna nel pozzo”.

Antonio_Di_Pietro (7)Poi, via per un’altra tappa con alcuni curiosi che ancora s’interrogano sulla mancata alleanza con il centro-sinistra e il consigliere comunale, Stefano Blanchi (Comunisti Italiani), presente in sala con l’assessore comunale Ubaldo Urbani, a spiegare ai perplessi che su ‘Internet’ e su You-tube è chiarito tutto. Basta andare a leggere…pardon a vedere.

 

 

 

 

 

 

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