Il consigliere provinciale Noemi Tartabini passa dal Pdl a “Fratelli d’Italia” dei leader nazionali Giorgia Meloni, Guido Crosetto e Ignazio La Russa.
«Comprendo pienamente la disaffezione di molti cittadini verso la politica e nei confronti delle Istituzioni; condivido l’amarezza per l’attuale situazione nonché il timore per il domani. Negli anni abbiamo assistito alla sofferenza di molte aziende, a padri di famiglia che stentavano ad arrivare alla fine del mese, a giovani che uscendo dalle università trovavano un vuoto sociale e professionale, a persone malate o disabili che, oltre a lottare contro la sofferenza, hanno provato a far capire le proprie difficoltà e chiesto sostegno.
Mentre la realtà si esplicava così critica e preoccupante, qualcuno o qualcosa si è completamente distaccato da essa, facendo finta di non vedere e non sentire le istanze e le grida di tutte le fasce della società italiana.
Il modo alquanto curioso di alcuni nel gestire il potere, il modo poco sano di governare costellato da false promesse, da inganni, da personalismi e, non poche volte, da ruberie, ha allontanato i cittadini e annientato il vero significato del termine Politica.
Proprio spinti dal senso di delusione e di malessere in cui ci troviamo, dobbiamo sempre più partecipare, anziché allontanarci, e trovare la forza per credere nell’utilità della politica soprattutto in quella parte composta da persone elette democraticamente che si impegnano con dedizione, onestà e coscienza.
Pur essendo consapevole che, soprattutto in questo momento, gli elettori desiderano sentir parlare di soluzioni ai loro problemi piuttosto che delle scelte politiche di qualcuno, mi sento in dovere di comunicare che ad oggi il movimento che meglio mi rappresenta è “Fratelli D’Italia”.
Ne apprezzo la coerenza e la fermezza della cofondatrice Giorgia Meloni nel votare contro a molti provvedimenti del governo tecnico, stimo il suo percorso politico fatto tra la gente e sul territorio nonché il suo coraggio nel tentativo di portare rinnovamento all’interno del centrodestra».
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scontato…..era ovvio…
Una persona inesistente per un partito inesistente, ottima scelta!!!
Non fare qualcosa di testa tua è troppo difficle, troppo difficile, meglio scegliere quello che fa Acquaroli ed andargli dietro… brava!!!
E’ l’ultima moda: il rinnovamento si fa cambiando casacca. Personalmente ho sempre creduto che se uno ha idee ed etica, combatte e rinnova in qualunque schieramento politico con linearità ed onestà intellettuale; se invece cerca visibilità, spazio politico o, peggio ancora, tornaconto personale e “posticino al sole” allora cambia cambia casacca e la gente si disaffeziona e non vi crede più cara Noemi, con tutto il rispetto per lei e per la Meloni.
Signor Travaglio Marco, la ringrazio per i complimenti: percepisco che vengono proprio dal profondo del suo cuore. Un cuore, a quanto pare, carico di negatività e amarezza verso qualcuno che neanche conosce ( almeno penso). Stimo Francesco Acquaroli come persona, come concittadino e come figura politica che ha gettato le basi per un sano progetto politico a livello comunale e provinciale di cui sono fiera di farne parte. Le motivazioni che mi hanno indotto a sposare il progetto Fratelli d’Italia le ho già descritte nelle righe che lei avrà sicuramente letto attentamente. Il suo commento va molto sul personale, sarei curiosa di saperne le ragioni e soprattutto di comprendere per quale motivo, un uomo così spigliato come lei, si nasconde dietro uno pseudonimo. A mio avviso l’Italia ha bisogno di azioni trasparenti, serie e costruttive; di certo, però, non possiamo provare a cambiare l’attuale deludente situazione socio-politica se prima non troviamo serietà, buonsenso e trasparenza dentro ognuno di noi. Resto a disposizione per chiarimenti e per un VERO confronto.
Egr. sig.ra/ina Tartabini, le consiglio di tenere lo scontrino del cambio di casacca: probabilmente le ritornerà utile in caso le vada stretta. Dai saldi ai salti?
Contrariamente ai precedenti interventi, a me il passaggio dal pdl a fratelli d’Italia sembra più una prova di coraggio che un salto della quaglia. Ognuno la può vedere come vuole…
Un mio amico al quale veniva rimproverato di cambiare spesso idea rispondeva sempre: “solo i morti e gli imbecilli non cambiano idea”. La coerenza non è la virtù degli Italiani, infatti ci viene rimproverato che non abbiamo finito mai una guerra con lo stesso alleato che avevamo all’inizio.
Conosco Noemi da molti anni e se ha ritenuto opportuno cambiare “casacca” , non è per seguire o copiare il Sig. Francesco, ma per i motivi che ha ben descritto sopra. Poi chi nella vita nn cambia idee???
Siamo alle solite. Adesso che la barca di pompetta Berlusconi sta affondando tutti quelli che prima mangiavano dal piatto del vincitore ora cercano di RICICLARSI.
MA TANTO SIETE DESTINATI A SPARIRE E TROVARVI UN LAVORO,SEMPRE CHE RIUSCIATE A TROVARLO DATO CHE PER MERITO VOSTRO TROVARE LAVORO E’ QUASI IMPOSSIBILE.
Chiaramente un patetico tentativo per salvare la poltrona in provincia riciclandosi per riproporre la stessa ministra che ha distrutto l’Italia, ma con un nome diverso…
Se questa gente avesse un po’ di dignità istituzionale si dimetterebbe ……ma….si sà….La poltrona prima di tutto !!!
Potete anche cambiare il simbolo e la bandiera ma siete sempre gli stessi e rimanete responsabili di aver distrutto il paese.
Non capisco l’acredine di certi commenti forse dettati dal periodo critico in cui versa il nostro paese e di conseguenza di antipolitica dilagante. Mi sembra a dir poco superficiale accusare un consigliere provinciale, di qualsiasi parte politica esso sia, di attaccamento alla poltrona o di posto al sole. Magari fra questi c’è anche qualcuno che per questa passione impegna il proprio tempo libero, trascura affetti, fa le ore piccole e la mattina dopo va normalmente a lavorare. Di certo tutto questo non merita encomi o riconoscimenti particolari visto che nessuno obbliga nessuno ad impegnarsi in politica, ma trattare tutti quelli che lo fanno come il malandrino di turno mi sembra eccessivo. Non penso ci sia nulla di male nel lasciare un partito per un altro se si rimane nella stessa aerea poltica, perchè continuare a vivere in una casa che non si sente più propria per valori e soprattutto modi di fare? Per parlare poi del caso specifico, dove sarebbe la convenienza nel passare dal PdL a Fratelli d’Italia? A me sembra più un atto di coraggio politico.
La giusta scelta…penso!!!
per Marco Travaglio de MC
il 30 gennaio 2013 alle 19:27
Una persona inesistente per un partito inesistente, ottima scelta!!!
Non fare qualcosa di testa tua è troppo difficle, troppo difficile, meglio scegliere quello che fa Acquaroli ed andargli dietro… brava!!!
Si chiama Tartabini Noemi e il partito esistente si chiama Fratelli d’Italia,tu invece come ti chiami?e a quale finto partito ti sei candidato?perchè sicuramente Marco Travaglio non sei e,il partito dei “se io fossi…farei” non esiste
Credo onestamente che, commentare una scelta, anche in maniera pesante,come ho letto precedentemente ,sia sciocco e superficiale tanto più che i commenti sono fatti da persone che poco conoscono la realtà dei fatti. Il gruppo politico capitanato da Francesco Acquaroli, ma con teste pensanti autonome, abbia deciso di uscire dal PDL, per entrare nel partito Fratelli d’Italia, denota una scelta coraggiosa spinta a ricreare un centrodestra nazionale vero ed indispensabile per l’attuale momento politico che stiamo attraversando. Il percorso politico svolto all’interno del Pdl è stato in nome e per conto della comunità, del territorio e di quanti credevano nelle capacità degli eletti, ma quando si vedeva non rispettati i valori e gli sforzi di ogni singolo amministratore di far crescere una coscienza sociale, quando ogni giorno ci si scontrava con un partito mal gestito e mal governato che non può più rappresentare l’elettore di cdx che crede in quei valori di onestà, trasparenza, solidarietà e aiuto da parte della politica, allora è nato in tutti noi, consiglieri comunali, consiglieri provinciali e consiglieri regionali, parlamentari, il bisogno di allontanarci da una parte politica che non ci rappresenta più e che non sentiamo più poter appoggiare, confluendo in Fratelli d’ Italia. Mi sento di non aver tradito nessuno, di non aver cambiato casacca a seconda di chi scende in campo, mi sento solidale con Giorgia Meloni, Guido Crosetto e Ignazio La Russa che pur avendo posti GARANTITI ed elezione scontata abbiano deciso di mettersi in discussione, a servizio della comunità, degli elettori e contro chi li chiama traditori solo perchè non hanno ceduto davanti alle angherie di pochi che soffocandoli avrebbe continuato a essere burattinai anche al prossimo mandato elettorale.
La Sig.ra Tartabini ha un cervello per ragionare, non credo abbia bisogno di consigli e critiche futili, di solito chi critica lo fa per invidia e la maggior parte delle volte è di sinistra. Per quanto mi riguarda se la Sig.ra Tartabini sta a destra o sinistra non fa differenza, il fine giustifica i mezzi, lei ha un posto in provincia e io cittadino pago !!!!