Il Consiglio limita la Orim
Meno rifiuti tossici

MACERATA - La questione relativa all'azienda di Piediripa ha diviso per l'ennesima volta l'amministrazione e il consiglio ma soprattutto a farne le spese sono stati i tecnici, i cui pareri sono stati presi di mira dai componenti dell'assise

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Montaggio_Orim_Consiglio_Comunale

Enzo_Valentini

L’assessore Enzo Valentini

di Alessandra Pierini

Norme, pareri, regolamenti e burocrazia, nati per assicurare la democrazia nel nostro “povero” Paese diventano sempre più  appigli per conflitti e diatribe tra le parti in causa. Emblematica è la situazione che si è verificata questo pomeriggio nel consiglio comunale di Macerata che rispecchia perfettamente la situazione nazionale in cui politici e tecnici non sono più fianco a fianco, gli uni sostenuti dagli altri nelle scelte, ma sono persino in contrasto. Così mentre i tecnici italiani hanno dovuto abbandonare il Governo, presi di mira dai politici  e si preparano ad affrontare, chi più e chi meno, la campagna elettorale, i tecnici maceratesi hanno dovuto affrontare questa sera le pesanti critiche dei consiglieri comunali che ai pareri sono diventati ormai piuttosto insofferenti tanto da metterli continuamente in discussione. Se i tecnici normalmente incarnano una posizione neutra, nel Comune di Macerata invece vengono identificati dalla componente politica come braccia dell’amministrazione («Noi abbiamo un segretario comunale che fa politica » ha tuonato Deborah Pantana del Pdl)e questo è bastato a scatenare la discussione finchè il presidente Romano Mari non ha riportato la situazione alla normalità esclamando «Non siamo in una bettola».

Gabriella_Ciarlantini

Gabriella Ciarlantini de I Verdi

Materia del contendere era in questo caso una delibera di indirizzo del Consiglio sull’istanza della ditta Orim che si occupa di smaltimento rifiuti, anche pericolosi, a  Piediripa. L’azienda ha chiesto un ampliamento e la produzione di un maggiore quantitativo di rifiuti, tossici e non (leggi l’articolo). Una riunione della Conferenza dei Servizi avvenuta ad agosto, e di cui l’assise cittadina si lamenta di essere stata tenuta all’oscuro, ha rinviato la decisione. A questo punto il consiglio comunale si è inserito con una delibera di indirizzo, e non prescrittiva ha precisato la maggioranza, accusata di volersi sostituire all’amministrazione. Tra gli indirizzi da recepire c’è la limitazione del quantitativo complessivo dei rifiuti da trattare mantenendo il livello massimo tenuto begli ultimi tre anni, oltre all’adeguamento di strutture e impianti. Inoltre si chiede all’azienda un confronto con l’amministrazione per verificare la possibilità di delocalizzare il sito.
Sulla delibera confezionata dalla Commissione Ambiente pesa però il parere negativo del dirigente del settore tecnico Cesare Spuri e poi quello del segreatrio Le Donne sugli emendamenti proposti da Luigi Carelli (Pd).

«Non c’è contrarietà dell’amministrazione – ha spiegato l’assessore Enzo Valentini – ma bisogna capire qual è lo strumento migliore per ottenere l’obiettivo. Una delibera del consiglio con il parere negativo dei dirigenti non è il miglior biglietto da visita per presentarsi in Conferenza dei Servizi. Per quanto riguarda la distinzione dei ruoli , se ognuno di noi non svolge il proprio e ne assolve altri viene meno la democrazia. Oggi non facciamo un buon servizio ai cittadini di Piediripa». L’affondo è arrivato dal capogruppo del Pd Narciso Ricotta: «La tecnica qui è diventata un ostacolo e non un ausilio. Ai cittadini interessa poco il gioco da azzeccagarbugli che facciamo qui però assessore la trasparenza scritta nel programma presupponeva che lei andasse a Piediripa a spiegare cosa stava accadendo anzichè nascondere la Conferenza dei Servizi di agosto».

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Narciso Ricotta del Pd

Stessa replica è arrivata dalla Commissione Ambiente i cui commissari hanno ritenuto di dover intervenire, a loro dire, perchè non coinvolti dall’amministrazione. Stessa critica è arrivata da Guido Garufi (Idv): «Non essendo parenti di Pasqualina Pezzola, né così fedeli da avere illuminazioni divine, se non avessimo fatto questa delibera non avremmo parlato di quintali rifiuti che saranno abbancati a Piediripa». Mentre i consiglieri si sono divisi invece sulla necessità di difendere un’azienda che dà lavoro a molti, tra questi il coriaceo Ivano Tacconi dell’Udc, e la tutela della salute,  Michele Lattanzi dei Comunisti Italiani ha sottolineato: «La Giunta non può andare avanti da sola in un tema così delicato. Un’azienda deve essere solidale col suo territorio, se no si fa la fine dell’Ilva». Sulla delibera Il Pdl si è spaccato a metà, da una parte Fabio Pistarelli, Marco Guzzini e Francesco Formentini che si sono astenuti, dall’altra Deborah Pantana e Francesco Luciani favorevoli all’atto. Mentre Pierpaolo Tartabini di Sel ha partecipato attivamente alla discussione, evidenziando quanto fatto finora dall’amministrazione, neanche una voce si è alzata dal banco dei Verdi per Macerata occupato da Gabriella Ciarlantini. La delibera è stata approvata con 15 voti favorevoli (alla maggioranza si sono aggiunti  Deborah Pantana e Francesco Luciani del Pdl), 7 contrari (Macerata è nel cuore, Udc, Giorgio Ballesi, Uliano salvatori e Anna Menghi) e 4 astenuti.
Critica  l’associazione Cluentum del presidente Massimiliano Montecchiari che ha assistito alla seduta: «Siamo alla follia. Proprio le liste civiche Macerata è nel Cuore, Anna Menghi, Pensare Macerata, Udc  e Uliano Salvatori votano contro la salute dei cittadini. Il nostro diritto alla salute non può essere offuscato da una politica che pensa solo agli interessi di pochi».

(Foto Cronache Maceratesi – vietata la riproduzione)

Canesin_Pantanetti   Carelli_Lattanzi_Borgiani   Castiglioni_Pantana  
 
  Ivano_Tacconi   Luciano_Borgiani   Marco_Menchi  
  Pierpaolo_Tartabini   Romoli_Carelli   Staffolani_Compagnucci_Ricotta



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