di Alessandra Pierini
Norme, pareri, regolamenti e burocrazia, nati per assicurare la democrazia nel nostro “povero” Paese diventano sempre più appigli per conflitti e diatribe tra le parti in causa. Emblematica è la situazione che si è verificata questo pomeriggio nel consiglio comunale di Macerata che rispecchia perfettamente la situazione nazionale in cui politici e tecnici non sono più fianco a fianco, gli uni sostenuti dagli altri nelle scelte, ma sono persino in contrasto. Così mentre i tecnici italiani hanno dovuto abbandonare il Governo, presi di mira dai politici e si preparano ad affrontare, chi più e chi meno, la campagna elettorale, i tecnici maceratesi hanno dovuto affrontare questa sera le pesanti critiche dei consiglieri comunali che ai pareri sono diventati ormai piuttosto insofferenti tanto da metterli continuamente in discussione. Se i tecnici normalmente incarnano una posizione neutra, nel Comune di Macerata invece vengono identificati dalla componente politica come braccia dell’amministrazione («Noi abbiamo un segretario comunale che fa politica » ha tuonato Deborah Pantana del Pdl)e questo è bastato a scatenare la discussione finchè il presidente Romano Mari non ha riportato la situazione alla normalità esclamando «Non siamo in una bettola».
Materia del contendere era in questo caso una delibera di indirizzo del Consiglio sull’istanza della ditta Orim che si occupa di smaltimento rifiuti, anche pericolosi, a Piediripa. L’azienda ha chiesto un ampliamento e la produzione di un maggiore quantitativo di rifiuti, tossici e non (leggi l’articolo). Una riunione della Conferenza dei Servizi avvenuta ad agosto, e di cui l’assise cittadina si lamenta di essere stata tenuta all’oscuro, ha rinviato la decisione. A questo punto il consiglio comunale si è inserito con una delibera di indirizzo, e non prescrittiva ha precisato la maggioranza, accusata di volersi sostituire all’amministrazione. Tra gli indirizzi da recepire c’è la limitazione del quantitativo complessivo dei rifiuti da trattare mantenendo il livello massimo tenuto begli ultimi tre anni, oltre all’adeguamento di strutture e impianti. Inoltre si chiede all’azienda un confronto con l’amministrazione per verificare la possibilità di delocalizzare il sito.
Sulla delibera confezionata dalla Commissione Ambiente pesa però il parere negativo del dirigente del settore tecnico Cesare Spuri e poi quello del segreatrio Le Donne sugli emendamenti proposti da Luigi Carelli (Pd).
«Non c’è contrarietà dell’amministrazione – ha spiegato l’assessore Enzo Valentini – ma bisogna capire qual è lo strumento migliore per ottenere l’obiettivo. Una delibera del consiglio con il parere negativo dei dirigenti non è il miglior biglietto da visita per presentarsi in Conferenza dei Servizi. Per quanto riguarda la distinzione dei ruoli , se ognuno di noi non svolge il proprio e ne assolve altri viene meno la democrazia. Oggi non facciamo un buon servizio ai cittadini di Piediripa». L’affondo è arrivato dal capogruppo del Pd Narciso Ricotta: «La tecnica qui è diventata un ostacolo e non un ausilio. Ai cittadini interessa poco il gioco da azzeccagarbugli che facciamo qui però assessore la trasparenza scritta nel programma presupponeva che lei andasse a Piediripa a spiegare cosa stava accadendo anzichè nascondere la Conferenza dei Servizi di agosto».
Stessa replica è arrivata dalla Commissione Ambiente i cui commissari hanno ritenuto di dover intervenire, a loro dire, perchè non coinvolti dall’amministrazione. Stessa critica è arrivata da Guido Garufi (Idv): «Non essendo parenti di Pasqualina Pezzola, né così fedeli da avere illuminazioni divine, se non avessimo fatto questa delibera non avremmo parlato di quintali rifiuti che saranno abbancati a Piediripa». Mentre i consiglieri si sono divisi invece sulla necessità di difendere un’azienda che dà lavoro a molti, tra questi il coriaceo Ivano Tacconi dell’Udc, e la tutela della salute, Michele Lattanzi dei Comunisti Italiani ha sottolineato: «La Giunta non può andare avanti da sola in un tema così delicato. Un’azienda deve essere solidale col suo territorio, se no si fa la fine dell’Ilva». Sulla delibera Il Pdl si è spaccato a metà, da una parte Fabio Pistarelli, Marco Guzzini e Francesco Formentini che si sono astenuti, dall’altra Deborah Pantana e Francesco Luciani favorevoli all’atto. Mentre Pierpaolo Tartabini di Sel ha partecipato attivamente alla discussione, evidenziando quanto fatto finora dall’amministrazione, neanche una voce si è alzata dal banco dei Verdi per Macerata occupato da Gabriella Ciarlantini. La delibera è stata approvata con 15 voti favorevoli (alla maggioranza si sono aggiunti Deborah Pantana e Francesco Luciani del Pdl), 7 contrari (Macerata è nel cuore, Udc, Giorgio Ballesi, Uliano salvatori e Anna Menghi) e 4 astenuti.
Critica l’associazione Cluentum del presidente Massimiliano Montecchiari che ha assistito alla seduta: «Siamo alla follia. Proprio le liste civiche Macerata è nel Cuore, Anna Menghi, Pensare Macerata, Udc e Uliano Salvatori votano contro la salute dei cittadini. Il nostro diritto alla salute non può essere offuscato da una politica che pensa solo agli interessi di pochi».
(Foto Cronache Maceratesi – vietata la riproduzione)
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Questa delibera d’indirizzo mi sembra decisamente un passo avanti rispetto alla procedura amministrativa seguita per la Giorgini. Tuttavia voglio sperare che la limitazione dei quantitativi, in pendenza della modifica dell’iscrizione nel registro provinciale, non conduca alla delocalizzazione in altro Comune l’importante attività economica della Orim.
Precisazione: sicuramente per esigenze di cronaca non e’ stata riportata per intero il mio intervento.
Noi non abbiamo nulla contro la Orim anche perché non abbiamo le conoscenze tecniche per commentare e giudicare il suo operato, ma chiediamo la massima sicurezza per i cittadini di Piediripa E frazioni limitrofe. Se una azienda particolare come la Orim non si chiude dietro mura alte tre metri ma si apre alla società, se applica sistemi che allertano la popolazione quando succedono incidenti anche se fanno del tutto per evitarli, se si fanno delle esercitazioni per preparare la cittadinanza ad eventuali incidenti la Orim può tranquillamente convivere con la popolazione dove essa è allocata È far stare tranquilli i residenti.
Questo è l’ultimo consiglio comunale secondo la profezia Maya… SPERIAMO!!!!
Da questo articolo non si capisce niente. Vorrei sapere da chi lo sa: quali sono i limiti di trattamento rifiuti che aveva l’ORIM; quanti rifiuti in media ha trattato l’ORIM in questi anni; da quando è scaduta l’autorizzazione; quanto tempo aveva la provincia per rinnovarla; quali sono le prescrizioni che ORIM non ottempera; quali sono i pareri tecnici; perché si dovrebbe limitare i quantitativi; qual è l’area in alternativa offerta per il trasferimento; che competenza ha il consiglio comunale ha dare indicazioni non prescrittive. Su tutte le altre questioni ovvero sul parere di Carelli, della commissione ambiente, ecc. CHI SE NE FREGA?!
MMMMmmmmmmm……
C’è un piano d’emergenza comunale/provinciale per eventuali allarmi (terremoto, fuoriuscita materiale chimico/pericoloso, ecc.)???
Oppure c’è la solita prcedura, grattata di zebedei e “che dio ce la mandi buona”???
Trovo personalmente molto esaustivo l’articolo dell’amica Alessandra P(omp)ierini, anche stavolta impegnata in un difficile esercizio ginnico-linguistico per salvare l’immagine della Giunta riuscendo, nel contempo, a raccontare che cosa sta succedendo a proposito della Orim.
Da quello che ci ho capito (non troppo, in realtà, perché – come dice il lettore claudiob – si parla di tutto ma mancano i numeri…), con una mossa quasi riuscita (“quasi” perché stanata dal consiglio e dalla commissione…) la Giunta, questa volta, si era imbarcata nel sostegno della Orim e della sua produzione di rifiuti tossici: strano, ho pensato. Per la Giorgini tutto quel casino e per la Orim tutto di nascosto! Eppure – come dice Montecchiari – sulla salute pubblica i rifiuti tossici in forti quantità sortiscono lo stesso effetto, quale che ne sia l’emittente!
L’assessore Valentini – “zittu e chiottu”, come diceva la mia povera mamma – si muove, altro che defilato!
Per il resto, è il consueto teatrino a maschere fisse: Tartabini che loda la Giunta, i Verdi che si astengono (non fa ridere che si astengono proprio su una questione che dovrebbe stare loro molto a cuore?), le civiche – sia di maggioranza che d’opposizione – che votano contro, i tecnici che diventano politici mentre i politici diventano tecnici, Guzzini che si emancipa da Pistarelli astenendocisi insieme, e via baloccando.
Personalmente mi sento molto d’accordo con la dichiarazione di Michele Lattanzi. Che peraltro amplierei a tutte le altre questioni, dove – seppure è vero che la Giunta è autonoma nella messa in opera di quanto peraltro indicato dal Consiglio – è altrettanto vero e auspicabile che vi sia sinergia tra i due comparti istituzionali, trattandosi di due membra dello stesso corpo.
Hai voglia, il caro Tacconi, con le sue omelie… come dice Garufi, se non ci fosse stata questa presa di posizione del Consiglio, non avremmo saputo quanti rifiuti tossici si sarebbero abbancati a Piediripa. Faccenda che, al di là delle anfibologie e delle favole belle che ci raccontano, è l’unica cosa che mi interessa.
A leggere l’articolo ti viene in mente una cosa… che c’entra la Ciarlantini coi verdi??????? Oo
Effettivamente Filippo Davoli ha ragione.
Si è capito solo che la Giunta ha sinore trattato la questione in via molto riservata, sebbene il diritto alla salute richieda il massimo della partecipazione e sebbene la trasparenza sia stata tante volte sbandierata – purtroppo falsamente – come caratteristica di questa Amm.ne Carancini. Si è capito invece ben poco circa le motivazioni dei voti contrari e delle astensioni: si è fatto leva sul metodo seguito dalla Giunta oppure sul merito della questione?
E’ possibile ottenere dagli interessati qualche chiarimento al riguardo?
Per il resto, mi sembra che Claudiob abbia ben centrato i veri nodi tecnici del problema. Le sue sono domande determinanti per comprendere le scelte della Giunta, della maggioranza e della opposizione.
Al responsabile politico della Ass.ne Cluentun Montecchiari,Lei è stato presente in consiglio comunale e non si è accorto che la delibera votata a maggioranza per la Orim di Piediripa è solo una presa in giro per voi? Inoltre caro Davoli continua a frequentare il Bar Venanzetti questo cose di alta responsabilità non sono fatte per te. Siamo noi i veri difensori della popolazione interessata basta solo caperci qualcosa.
Grazie Davoli per aver cercato di spiegarmi qualche cosa, ma non ho capito lo stesso, benché Lei dica che l’articolo sarebbe chiaro. L’unica cosa che ho capito è che ci sarebbe in consiglio una maggioranza che ha cercato di mettere qualche bastone fra le ruote dell’ORIM, non importa adesso se giustamente o no. Invece i tecnici erano dell’idea di rinnovare e accogliere le richieste di ORIM. Qual è il risultato? Che i tecnici sono stati messi in difficoltà perché se danno retta al consiglio significa che decidono in base ad un atto che non poteva far parte del procedimento (essendo il consiglio incompetente, come giustamente ha detto Lei, non essendo i politici dei tecnici) e se invece ignorano la delibera rischiano il posto. Sono proprio confuso e non mi sembra di essere il solo. Si figuri che Lei dice che l’ORIM produce rifiuti e io invece pensavo che li smaltisse.
Al Sig. Tacconi Ivano; si informi meglio prima di scrivere, perché sia l’Associazione Cluentum che il sottoscritto, non siamo e non vogliamo essere politici. La nostra Associazione nata due anni fa si occupa di argomenti un po’ più seri della politica attuale, ci autofinanziamo da soli e facciamo beneficenza reale. Se io dichiaro che pretendo di vivere in una località dove possa stare sicuro almeno sotto l’aspetto sanitario non penso ne questa sia politica e personalmente non intendo proprio immischiarmi in questo campo perché, ad oggi non c’è uno schieramento serio in cui credere. Lei può pensare quello che vuole, ma se guardava bene non parlavo solamente con una persona, ma fortunatamente essendo amico di molta gente sono stato salutato da vari esponenti sia della maggioranza che dell’opposizione. Comunque, perché non organizzate una serata prima della conferenza dei servizi a Piediripa dove illustrate ai cittadini le vostre opinioni nei riguardi della Orim?
si ricordi bene, il sottoscritto e la Cluentum non fa e non farà politica.