“Sotto choc non è il Pdl per la sconfitta elettorale subita dopo 17 anni, ma tutti quei civitanovesi che ogni giorno assistono al progressivo degrado urbano, ambientale e culturale della città”. Risponde così Sergio Marzetti, esponente dell’opposizione di centrodestra al capogruppo del Pd Mirella Franco. “Se questo succede ad appena cinque mesi da quando si è insediata la giunta Corvatta – continua Marzetti – figuriamoci quel che succederà in futuro. E’ vero che in tanti anni, anche le nostre giunte hanno fatto dei dietro front, ma se in 17 anni ciò è successo solo nelle tre occasioni citate dalla Franco, vuol dire che siamo stati all’altezza del mandato che in modo plebiscitario gli elettori ci hanno sempre conferito. Con il centrodestra, il confronto democratico non è mai mancato, ed è stato sempre un confronto non di copertura di scelte già ratificate nell’aula stagna di un partito. Mirella Franco, come tanti altri componenti di questa giunta e di questa maggioranza, è vissuta in una realtà esterna a Civitanova e non conosce come si era ridotta la città quando, negli anni novanta, gli elettori hanno cacciato senza appello i suoi amici di sinistra. Abbiamo ereditato una città senza acqua, scuole e progetti, l’abbiamo trasformata, abbellita e arricchita di strutture e servizi, pur senza negare qualche inevitabile errore che fa parte degli umani. So che la Franco è persona attenta e intellettualmente onesta. Ed allora cerchi di non rovinarsi difendendo l’indifendibile o adeguandosi a quella sinistra arrogante e presuntuosa, che i civitanovesi hanno cacciato dal Palazzo ove oggi è rientrata più per demeriti propri al centrodestra in fatto di comunicazione non certo per programmi e contenuti, grazie a un pugno di voti risicati attribuitigli da un terzo dei cittadini. Per concludere – termina Marzetti – una cosa riconosco alla sinistra di cui la Franco è parte rilevante per il ruolo che svolge: la coerenza con cui ha prima annunciato e poi confermato la pesante bastonata a famiglie e imprese applicando l’Imu nei termini massimi. Provvedimento nefando giustificato con la storica tecnica della menzogna, facendo cioè capire che la colpa è dei debiti, inesistenti, ereditati da chi gli ha lasciato la stecca”.
(l. b.)
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a volte è meglio tacere e sembrare stupidi ke aprire bocca e togliere ogni dubbio.
Neanche Marzetti ha resistito alla tentazione. Ribadisco quanto già affermato più volte: con certi oppositori, quando arriveremo ad un modo diverso di amministrare!?
Sai le risate di Sindaco, Vicesindaco e via discorrendo!
http://www.giornalettismo.com/archives/645953/il-ritorno-dei-berlusconi-viventi/
Marzetti aveva le pezze al sedere quando cominciò ad amministrare… vogliamo promuovere una bella inchiesta sull’incremento e la congruità degli stili di vita prima e dopo?
Caro Marzetti, BASTA con la storia di accusare l’attuale giunta e maggioranza di essere una legione straniera. Cito le parole che del Suo intervento mi hanno maggiormente toccata: “Mirella Franco, come tanti altri esponenti di questa giunta e di questa maggioranza, è vissuta in una realtà esterna a Civitanova…” Ma mi faccia il piacere! E’ vero: non sono nata a Civitanova, non è un mistero. I miei genitori erano di Mesagne (BR), cittadina purtroppo fatta recentemente oggetto di attenzione per la morte della povera Melissa nella strage di Brindisi; io sono nata a Taranto e sono cresciuta a Lecce fino a 12 anni, e poi a Portici (Napoli) fino a 30 anni, città alla quale DEVO la mia formazione professionale e non solo…, poi ho vissuto ad Osimo per quattro anni e infine definitivamente a Civitanova. Essendo mio padre un appartenente alle forze dell’ordine e dovendosi di conseguenza trasferire spesso, praticamente io non ho un senso di appartenenza esclusivo per nessuna di queste realtà, ma solo un grande sentimento di riconoscenza per tutte esse, ognuno delle quali ha contribuito a suo modo a fare di me la persona che oggi sono. Ho pianto ad ogni cambio di residenza dalla nascita fino all’89: ha la minima idea di cosa significhi? Vivo a Civitanova dal 1989, lavorandovi ininterrottamente dal 1987 presso la stessa ASL: secondo Lei, caro Marzetti, non bastano 25 anni della propria vita per sentirsi un cittadino civitanovese? Lei mi considerà sempre una persona “estranea alla realtà civitanovese”? GRAZIE DI CUORE! A differenza di chi ci è nato, io ho SCELTO Civitanova come città nella quale lavorare e far crescere i miei figli; dico “ho scelto” in quanto in realtà ai tempi abitavo a Osimo e avevo vinto anche lì il concorso alla ASL e lavoravo presso l’ospedale di Castelfidardo. Io, quindi, ho scelto Civitanova, effettuando nell’89 quello che per me e la mia famiglia voleva essere l’ultimo e definitivo trasloco; ho scelto Civitanova e avevo le mie ragioni; evidentemente non l’avevo trovata la città squallida che Marzetti descrive, ma una città viva, ospitale, accogliente, sensibile, inclusiva. Ho dato tutta me stessa alla città, lavorando con l’impegno che ho sempre profuso (e lo sa bene chi mi ha conosciuto lavorativamente, sia esso di destra, di centro, di sinistra o per niente interessato alla politica). Ricordo benissimo chi era al governo della città all’epoca, e non era il centrodestra, ma ciò, onestamente, ha poca importanza in quanto non era l’amministrazione, ma i cittadini e la città che io e la mia famiglia abbiamo scelto. Un consiglio di cuore a tutti voi di centro-destra: iniziate a considerare lo status di non civitanovese (da sette generazioni) come una ricchezza e una risorsa e non come una pecca irreparabile da tirar fuori ad ogni iccasione (ben altre dovrebbero essere le cose di cui vergognarsi!) e iniziate a riservare un minimo id gratitudine a tutti coloro che, pur non essendo nati e cresciuti a Civitanova, abbiano arricchito la città con la propria esperienza, la propria cultura, il proprio impegno, la propria voglia di fare, senza chiedere MAI niente in cambio, per sé e per la propria famiglia, se non l’essere considerati parte integrante di questo tessuto cittadino. Ebbene, la società civile di Civitanova mi ha sempre fatto sentire a casa mia, … solo Marzetti e pochi altri tentano ancora di farmi sentire un’estranea alla città; evidentemente, caro Marzetti, se avete perso le elezioni (anche se per un pugno di voti) c’è più di una ragione!!!
A tutti costoro risponderà nel 2013 il Movimento 5 Stelle, che passerà a Civitaniova Marche dal 12 e qualcosa per cento al 22 e qualcosa per cento.
a casa tutti, quelli cha fanno politica per voglia di fare, quelli che pensano gli anni 90 e quelli che passano al 22%
Grande signora Franco. Una bella lezione di vita per Marzetti e non solo!