di Alessandra Pierini
L’avvocato maceratese Paolo Micozzi, 45 anni, ex presidente dell’Apm, è al suo secondo giorno da segretario del Pd. Ancora molto cauto nelle dichiarazioni, nonostante la bufera sia amministrativa che politica che dovrà immediatamente affrontare, il segretario è senz’altro consapevole di andare a ricoprire il ruolo di quell’anello mancante nella catena del Pd che può servire a ricompattare l’equilibrio o a spezzare definitivamente la serie e Micozzi si pone, anche per indole, come mediatore e non come elemento di rottura. Impegnatissimo nella professione, «vivo del mio lavoro» sottolinea, ha risposto alle domande di Cronache Maceratesi nella pausa pranzo, dopo una mattinata passata tra un’udienza e l’altra.
Micozzi, lei raccoglie l’eredità del segretario Mandrelli, che si è dimesso per stimolare il dibattito nel partito. Qual è lo stato di salute del Pd maceratese?
«E’ un partito plurale in cui coesistono più sensibilità, questo dovrebbe essere un elemento positivo mentre spesso diventa discussione infinita, sterile e fine a se stessa. Invece il confronto sui modi di rapportarsi alla realtà è un momento di grande crescita. Il partito deve porre attenzione particolare alle problematiche che la gente incontra. E’ finito il partito ideologico, ponendosi obiettivi politici deve essere legato alla realtà e ai problemi di tutti i giorni. Per il Congresso, ad esempio, non è stata raggiunta la candidatura unitaria ma alla luce dello spessore che ha raggiunto questo momento assembleare, non è stato negativo. E’ stato un Congresso caratterizzato da grande partecipazione e democrazia in una giornata molto positiva per il partito (leggi l’articolo)».
Lei come si pone?
«Io ho ricevuto questo mandato da amici con una maggioranza lusinghiera. Mi metto a disposizione del partito per porre l’attenzione sui grandi temi politici e le scadenze che interesseranno la nazione, a partire dalle primarie fino alle politiche e per dare il mio contributo perchè l’amministrazione, non solo arrivi a fine mandato, ma che porti anche a casa buoni risultati rapportati alla difficilissima situazione economica».
Come giudica l’operato della maggioranza nel Comune di Macerata fino a questo momento?
«Finora ovviamente delle tensioni ci sono state, è inutile nasconderlo. Va chiarito se sono strutturali o se dipendono da una serie di incomprensioni, malintesi e problemi caratteriali che hanno appesantito la situazione. La votazione della settimana scorsa sulla delibera relativa all’Imu e sul bilancio in Consiglio comunale va chiarita, dobbiamo capire la posizione degli alleati. Per questo sarà necessaria una verifica di maggioranza».
Intanto però la verifica l’ha avviata il sindaco Romano Carancini (leggi l’articolo) che ha convocato per questa sera una riunione di segretari e capi gruppo …
«Naturalmente capire la situazione è nell’interesse del Sindaco. Vogliamo che questa maggioranza porti a termine il mandato lavorando più possibile in modo sereno perché se ogni minima vicenda si apre una discussione, la situazione finisce per diventare pesante».
Quali saranno i tempi della verifica?
«Non sono stati neanche affrontati, intanto oggi andiamo alla riunione del Sindaco e in base a quello che emerge faremo passaggi nel direttivo come è naturale che sia».
Gli obiettivi che si pone per il suo mandato?
«Siamo all’inizio di questo lavoro e l’obiettivo non può che essere quello di fare l’interesse della città».
Della riunione che questa sera terrà impegnata la maggioranza, probabilmente fino a tarda ora, renderemo conto domani.
***
Intanto il Partito dei Comunisti Italiani ha espresso in un comunicato la sua contrarietà all’aumento dell’Imu. «Riteniamo del tutto inopportuno, oltre che ingiusto, – si legge in una nota del segretario Sandro Carucci – colpire cittadini che già a stento resistono alla pressione fiscale e alla crisi economica mentre il sindaco e la sua giunta, senza confronto con la maggioranza che li sostiene, decidono di posticipare riscossioni di cifre ben più elevate di quelle che si otterrebbero con l’innalzamento dell’ IMU nei termini proposti. Si pensi alle necessità della popolazione e di chi è più debole e non agli interessi dei “pochi” e dei “forti”. Noi siamo leali al programma di coalizione e alle scelte condivise in essa, proprio per la vocazione unitaria del nostro partito, ma non intendiamo essere subalterni a giochi di palazzo, tradendo la fiducia dei nostri elettori. Tuttavia il nostro non deve essere inteso come un atteggiamento di chiusura nei confronti del sindaco Carancini, tutt’altro, chiediamo che le scelte amministrative siano il risultato di un maggiore confronto fra le forze politiche».
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Porterò la maggioranza a fine mandato….
Perchè una frase così lieve sembra avere tanto il sapore di una minaccia?
Ed a proposito di verifica: non se ne era gia aperta/chiusa una poco tempo fa con nessun risultato?
Ma sopratutto: non mi risulta che siano stati i maceratesi a crocifiggere gesù cristo, quindi perchè tanta cattiveria? 🙂
Porterò la maggioranza a fine mandato….
CHE AFFARE!!!!
Appena eletto e già con così tanta voglia di terrorizzare la città!!! Gentile Micozzi, dovrebbe considerare con molta più attenzione l’ipotesi dell'”eutanasia” politica, ca va sans dire!
Che si faccia subito una legge elettorale ispirandosi al sistema maggioritario anglosassone dove chi vince governa e chi perde o va all’opposizione o va a casa a lavore. Se non si farà sarà un disastro e l’Italia verrà umiliata come la Grecia ridotta a fare l’elemosina in giro per l’Europa. Senza dimenticare che già gli italiani hanno scelto, agli inizi degli anni ’90, di adottare il sistema elettorale maggioritario, ma la partitocrazia ha avuto troppa paura a rinunciare ai propri privilegi.
BASTA MAGNA MAGNA! SI FACCIA IL BIPARTITISMO!
la foto non è delle migliori…sono venuti poco bene….beati loro che ci credono ancora alle favole …appaiono un po sbalorditi pure loro..non vi sembra? pare si stiano domandando..chissa se qualcuno ci crede ancora.
Un bel tagliando alla maggioranza di centro-sinistra e si riparte alla grande con la “nuova storia”.
Intanto, non si mischi l’Avvocato Mandrelli con la nomenklatura da Basso Impero al comando di Macerata.
Per dire poi che ci penserà il “Movimento 5 Stelle” a rifare i connotati a questa Casta partitica.
Il neo segretario sarà il notaio che prenderà atto della sfascio del PD – Renzi o non Renzi – ad opera del “Movimento 5 Stelle”. Ogni giorno che passa la gente è sempre più disperata e senza speranza, mentre gli ottusi degli alti livelli isituzionali pensano che tutto si sistemerà mettendo in ordine i conti dello Stato… Il Movimento eviterà per un po’ di tempo la rivolta che cova sotto la cenere e che potrebbe esplodere in forma molto violenta contro la Casta politica.
“portero’ la maggioranza alla fine del mandato” dice il neosegretario.
Frase assolutamente sibillina: intende al termine del mandato o proprio alla fine…anticipata?