Piscine, altre sorprese in Consiglio

MACERATA - La delibera d'indirizzo dell'amministrazione Carancini è approdata in aula: la maggioranza appare coesa e, salvo colpi di scena, la approverà. La discussione è stata animata dalla comunicazione di un'azienda che aveva partecipato al bando e dalla richiesta di illegittimità avanzata da Anna Menghi. Il consigliere Claudio Carbonari annuncia un esposto

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Bruno Mandrelli, Narciso Ricotta e Andrea Netti del Pd

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Fabio Pistarelli (Pdl)

di Alessandra Pierini

Le piscine di Fontescodella sono finalmente approdate in consiglio comunale in forma di delibera, quindi per la prima volta con un atto concreto dell’amministrazione e già nella prima seduta non sono mancate le sorprese, questa volta non geologiche come quelle riscontrate dalla Fontescodelle Spa ma di tutt’altra natura. Questa mattina infatti tutti i consiglieri comunali hanno trovato nella loro casella di posta una comunicazione della Gpl costruzioni generali, azienda di Ancona che aveva partecipato al bando per la realizzazione dell’impianto natatorio. Nella lettera a firma dell’amministratore unico Paola Lanari, l’azienda sottolinea come «l’offerta da noi presentata è stata considerata la migliore dalla commissione giudicatrice ma è stata esclusa dopo l’apertura delle offerte economiche . Rispetto a quello posto a base di gara, il nostro progetto prevedeva una maggior offerta di piscine con l’incremento dell’importo dei lavori di circa 1,3 milioni di euro. L’esclusione è stata causata dalla richiesta di una garanzia del Comune di Macerata per la sola parte eccedente l’importo a base di gara a fronte di una nostra adeguata contro garanzia, senza ulteriore esborso da parte dell’amministrazione. La concessione è stata aggiudicata a favore dell’altro concorrente che ha proposto un’opera con inferiori qualità tecniche».

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Il sindaco Romano Carancini

A questo punto l’azienda registra quanto è avvenuto negli ultimi mesi: «La variante che sta per essere approvata modifica sostanzialmente l’offerta presentata dal concorrente vincitore e con essa le condizioni di gara. Ciò richiede l’indizione di una nuova gara d’appalto. Se fosse stata prevista una piscina da 25 metri anziché da 24 non saremmo stati costretti ad inserire la richiesta che ha determinato la nostra esclusione. Quanto alla sorpresa geologica la Gpl ha incaricato il geologo Umberto Fiumani di eseguire sondaggi sulla cui base è stato redatto il progetto, escludendo così incertezza dovuta allo stato del terreno. La GPL si dichiara disponibile a rinnovare la propria proposta con i progettisti se l’amministrazione indirà una nuova gara. Ci spiacerebbe che una pregevole iniziativa, finalizzata a dotare Macerata di un eccellente impianto natatorio, si trasformi in una banale operazione immobiliare da palazzinari anni ‘70».

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Claudio Carbonari

Seconda sorpresa è l’esposto presentato da Claudio Carbonari del Pdl all’Autorità garante dei Contratti Pubblici proprio in merito all’annosa vicende piscine e per chiedere un controllo sui contratti stipulati che non rispettano la legalità. Per finire la seduta è iniziata con la richiesta di pregiudiziale, poi respinta dalla maggioranza e dal parere del segretario, da parte di Anna Menghi dell’omonimo comitato che ha chiesto di  non discutere la delibera in quanto secondo lei illegittima per i cambiamenti previsti nel progetto rispetto a quanto indicato nel contratto.

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Pierfrancesco Castiglioni (Pdl)

Il sindaco Romano Carancini ha illustrato la delibera difendendo con forza le sue scelte: «L’Università è stata formalmente aggiornata in tutti i passaggi e c’è stato un rRapporto collaborativo e dialogico. Non è assolutamente vero che c’è un ridimensionamento della struttura, siamo perfettamente all’interno del contratto. Sarà una delle strutture più importanti del centro Italia e risponderà alle esigenze di tutti coloro che potranno usarlo. Non è assolutamente vero che vogliamo fare favori ai privati, non c’è stato nessun favoritismo e si è rispettato il contratto».

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I banchi dell’Udc

Dure le critiche da parte dei consiglieri di opposizione Fabio Massimo Conti della Lista Conti – Macerata Vince («La sinistra governa da molto tempo a Macerata, di opere se ne potevano fare. Questa delibera mi dà lo spunto per dire che la riduzione della piscina grande ricorda l’operazione fatta per realizzare un palasport troppo basso. Non dotiamoci di un’opera monca»). Fabio Pistarelli, capogruppo del Pdl («Noi siamo per le piscine ma anche per la legalità. Siamo ancora una volta di fronte allo scempio della via di mezzo con la trattativa ad oltranza nelle segrete stanze e su non si sa quali basi, per poi chiedere al consiglio di appoggiare scelte già fatte. L’aggravio di un milione e mezzo  è stato scongiurato durante l’approvazione del bilancio) e  Massimo Pizzichini dell’Udc ( «Questa delibera è un ricatto per la città. La Giunta ci chiede di prendere o lasciare. La parte pubblica è stata ridotta da 5.200 metri a 2.400 metri ma ci dicono che è la soluzione migliore).

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Anna Menghi

Giorgio Ballesi della Lista Ballesi riporta pronunce di Corte di Cassazione e Consiglio di Stato in materia contrattualistica, rapportandole al contratto firmato e sottolinea: « Se si richiamano le norme contrattuali, perché queste non sono state fatte valere fino ad arrivare a quello che di fatto è un ridimensionamento?». Critico anche Pierfrancesco Castiglioni (Pdl): «Si chiede al Consiglio di supportare le azioni dell’amministrazione  ma qui vi stiamo solo sopportando. Parlate di quilibri mantenuti? Ci troveremo di fronte a un mega centro commerciale con in mezzo una vasca da bagno. Qui alla fine faremo tutti centri commerciali per un tornaconto miserrimo, è acaduto ad esempio in via Cincinelli dove si è fatto un centro commerciale per avere una rotatoria».

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Narciso Ricotta e Andrea Netti (Pd)

Il Pd si è compattato, come gran parte della maggioranza, e  hanno preso le difese del sindaco Narciso Ricotta («Prima viene la piscina poi gli interessi politici. Intanto c’è un punto fermo, quel milione e mezzo di euro in più non è stato dato, quindi regali non se ne fanno, a nessuno») e Bruno Mandrelli («L’amministrazione ci dice che nel rispetto della legge possiamo muoverci ridimensionando il progetto. Il mio sindaco sa che non mi è cosa grata se la piscina grande sarà ridimensionata. Oggi diamo un lascia passare per chiudere la strada ma dire no oggi a questo tentativo è politicamente un errore») mentre hanno espresso qualche dubbio dai banchi della maggioranza Massimiliano Bianchini di Pensare Macerata  che ha anche criticato il Pd per aver fatto pensare che chi vota la delibera vuole la piscina e chi non la vota no (« Questa storia che non ci si mette un euro in più perciò è bello non funziona. Non vorrei che il privato diventasse quello che detta le linee. Approveremo questo indirizzo per correttezza verso la maggioranza. Ben per il progetto ma niente enfasi ») e Guido Garufi dell’Idv («Il contratto è stato fatto nella preistoria, ai tempi degli pterodattili.Ora con questo contratto all’italiana abbiamo rischiato di rimanere  incastrati nella palude, nelle sabbie mobili»).

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Bruno Mandrelli (Pd)

Sulla stessa linea gli interventi di Fabrizio Nascimbeni di Macerata è nel cuore («Bisogna vedere la discrepanza tra il desiderabile e quello che si realizzerà. Ancora una volta devo registrare che ci sarà l’ennesima dimostrazione di quanto in questa città sia impossibile fare una politica diversa») e di Anna Menghi («Ci vorrebbe una discussione al mese sulla piscina per vedervi così coesi ha detto rivolgendosi alla maggioranza – un contratto prevede un reciproco impegno. Il Pd si è mostrato con enfasi quando doveva abbassare la testa per non essere riuscito ancora una volta a portare a casa la piscina. Finalmente qualcuno parla nella maggioranza sulla discrepanza tra interesse pubblico e privato. Io ho qualche dubbio sulla bontà dell’opera innanzitutto per il ritardo, poi per le inadempienze della parte pubblica. Non vorrei che si ripeta la questione di via Trento che dissi allora era un favore agli amici. Quando non c’è politica non si fanno neanche gli interessi del privato. Noi ad oggi, con lo stesso investimento pubblico, due piscine non avremmo potuto farle?». La seduta è terminata oltre le ore 21 corso e la discussione proseguirà anche nella seduta di domani.

(Foto Cronache Maceratesi – vietata la riproduzione)


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