di Alessandra Pierini
Che il Pd Macerata si stia davvero mettendo in discussione? E’ questa l’impressione, naturalmente tutta da confermare con i fatti, che il partito ha dato durante l’incontro con la stampa che ha aperto questo pomeriggio le Giornate Democratiche, versione sobria delle “fastose” Feste Democratiche del passato. Per una volta le frasi fatte, le consuetudini, il bon ton volto a salvare le apparenze hanno lasciato il passo ad una maggiore schiettezza e sincerità nel far emergere quelle difficoltà evidenti che sarebbbe ridicolo continuare a far passare come dialettica e confronto. Il Pd Macerata, orfano del suo segretario da tre mesi, sembra aver preso consapevolezza delle sue debolezzee gli amministratori che lo rappresentano hanno più volte manifestato in espressioni quali “se andiamo avanti così” e “se non cambiamo qualcosa” la necessità di invertire la rotta, non cullandosi ulteriormente nei successi elettorali ottenuti finora al Comune di Macerata dove il centro sinistra è al Governo da più di 15 anni.
Tanti i temi trattati con una certa libertà quasi che il muro di gomma con il quale troppo spesso sono state affrontate questioni importanti per la città di Macerata si sia un po’ scalfito. Evidenti i conflitti all’interno del partito: tra il sindaco Romano Carancini e il suo gruppo consiliare, tra il primo cittadino e Luigi Carelli, presidente della Commissione Ambiente che ha preso una posizione netta durante l’ultima seduta del consiglio comunale (leggi l’articolo) e tra gli iscritti come ha sottolineato Graziano Pambianchi il quale, minacciando anche di uscire dal partito, ha tuonato questo pomeriggio contro i suoi, colpevoli di non aver difeso lui e Andrea Cirilli, vice presidente del Consorzio Valleverde, dall’accusa di essere parte di una “lobby maceratese” («Vorrei che tu, Scoccianti – ha detto rivolgendosi al segretario facente funzioni- fossi anche il mio segretario e basta trincerarsi nell’anonimato, facciamo i nomi»). Nessuna rivelazione, intendiamoci, ma un po’ più di apertura che non guasta. E il primo cittadino Romano Carancini si è tolto anche più di qualche sassolino dalla scarpa, sempre in nome del bene del Pd.
SPENDING REVIEW E SOSPENSIONE DELLE PROVINCE – Qualunque sia la soluzione che verrà percorsa, è certo che la strada da percorrere sarà molto in salita e l’unico sollievo può essere l’unità regionale. «Dobbiamo trovare una soluzione condivisa – sottolinea Angelo Sciapichetti – e puntare a mantenere nelle Marche quattro Province. L’ipotesi di un accorpamento con Fermo sarebbe interessante ma il presidente Cesetti non sembra per niente disponibile perchè spera di ottenere il ruolo di capoluogo puntando sulla posizione di centralità». Approvata anche la scelta di Giammario Spacca di non presentare il ricorso alla Corte Costituzionale: «La Regione attende ancora dei pareri sull’opportunità – spiega Narciso Ricotta – ed è giusto così, non si può presentare un ricorso se è infondato». Proprio sul rischio sospensione per la Provincia di Macerata arriva la prima strigliatina di Romano Carancini al suo partito: «In questa vicenda è mancata una guida politica forte che potesse appoggiare il presidente Pettinari, è uno stimolo che voglio dare al mio partito. Il Governo ha voluto essere forte con i deboli e ha avviato un’operazione di puro marketing di cui Macerata farà le spese per 20.000 abitanti in meno. Senza nulla togliere a Camerino, ma rischieremo di trasformarci allo stesso modo, perdendo servizi e importanza. Per quanto riguarda il ricorso alla Corte Costituzionale, la Marche avrebbero potuto contribuire a fare massa critica ma la questione, pur presentata da latri enti, sarà affrontata e staremo a vedere».
RAPPORTI TRA CARANCINI E IL GRUPPO CONSILIARE DEL PD – «Se vogliamo fare un servizio ai nostri iscritti – ha ammesso Carancini – dobbiamo essere franchi. Sono iscritto al Pd, col Pd sono stato eletto e vorrei rimanerci ma è evidente che i rapporti tra noi sono di confronto anche aspro per mancanza di identità di vedute. Questo non ha compromesso l’operato della Giunta per il quale saremo valutati. E’ chiaro che dove ci sono buchi tra noi, si infilano le forze di opposizione e altre forze che approfittano della situazione e che dal primo giorno dopo il nostro insediamento hanno tentato di danneggiarci». Sorprende l’intervento di Narciso Ricotta che non solo profetizza che il sindaco giungerà a fine mandato ma addirittura, con inattesa magnanimità valuta con un “sette” quanto fatto finora dalla Giunta: «Tra noi ci sono rapporti dialettici, questo partito non è una caserma e quindi facciamo anche dibattito. Il punto è rimanere nel tracciato dato dal programma. Lungo quel percorso si posizionano contributi di ogni tipo, a volte anche appassionati. Carancini arriverà a fine mandato e credo che l’opposizione, pronosticando che l’avremmo mandato a casa già dal giorno dopo l’elezione, gli ha portato fortuna. Gli dò un 7 di incoraggiamento, sperando che arrivi all’8».
LA DELIBERA DELLA DISCORDIA SULLE COMPETENZE URBANISTICHE – A questo punto Romano Carancini, assente per indisposizione al consiglio comunale di lunedì e martedì, ha approfittato per esprimere il suo disappunto verso l’intervento del presidente della Commissione Ambiente e collega di partito Luigi Carelli che, comunque, durante l’assise, non è stato sottolineato da nessun altro consigliere del gruppo: «Carelli afferma che il sindaco e il segretario sono usurpatori delle competenze del consiglio. Questo è offensivo e detto da un presidente di commissione è grave. Andrebbe censurato dal mio partito mentre così non è stato. Noi abbiamo interpretato una legge sui piani attuativi, il segretario non fa i miei servizi. Abbiamo chiesto di attendere un’interpretazione dell’organo legislativo e di avere prudenza, abbiamo avuto invece una decisione gravemente sbagliata che mette in difficoltà la struttura che si trova ora con atti sospesi». Narciso Ricotta, invece, ritiene che la pronuncia della Regione non sarebbe stata risolutiva: «Il problema è la norma che è disorganica rispetto all’impianto legislativo. Far passare gli atti sia in consiglio che in Giunta può essere una soluzione». Ha definito l’intervento di Carelli sopra le righe anche Giovanni Scoccianti: «Nel Pd non si censura la dialettica ma in questo caso è stata travalicata. E’ necessario tornare ad una ponderatezza della capacità espressiva». Carelli deve dimettersi? «Non sta a me dirlo – dichiara il sindaco Carancini – La sua frase, però non mi sembra da dire e mi verrebbe da dire che non sembra neanche la sua. Nonostante tutto abbiamo ancora entusiasmo, forza e coraggio ma da iscritto al Pd mi chiedo se possiamo andare avanti così, dopo l’intervento di Carelli e di Del Gobbo sulle piscine , cosa possono pensare i nostri elettori? perderemo la fiducia della gente. Non dimentichiamo che la chiave della vittoria di Giorgio Meschini è stata la compattezza». E’ Ricotta a prendere le difese di Carelli: «Non scambierei le intemperanze verbali con altro, in fondo tutte le delibere proposte dalla Giunta sono state approvate».Tira le somme Angelo Sciapichetti: «Dobbiamo riscoprire il senso di responsabilità. Il pd sotto la guida di Bruno Mandrelli ha svolto un ruolo di cerniera in una maggioranza variegata. In questa situazione le parole sono pietre e certe frasi vanno stigmatizzate. Il Pd vuole continuare ad essere perno della maggioranza e a stabilizzare il panorama politico. Dovremo quindi lavorare – annuncia a sorpresa – per proporre anche a Macerata il Modello Marche iniziando fin da oggi un discorso con l’Udc».
IL COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI, L’ELEZIONE DI ANDREA CIRILLI E LE LOBBY MACERATESI– Narciso Ricotta difende la scelta del consiglio, anche se è in realtà espressione della sola maggioranza (esclusi i Comunisti Italiani) visto che l’opposizione non ha partecipato alla votazione: «Cirilli non è stato eletto perchè nel suo curriculum c’era la vice presidenza del consorzio Valleverde ma perchè aveva esperienza di revisore. Il suo ruolo è quello di certificare il bilancio che nulla ha a che vedere con il Consorzio. Cos’è una lobby? Dal punto di vista urbanistico questa amministrazione non ha autorizzato una variante, nè un metro quadro in più di cemento e purtroppo lcuni dei piani approvati sono bloccati dalla crisi economica. La politica del mattone non esiste».
SFERISTERIO – Anche su questo tema il sindaco Carancini è critico nei confronti del suo partito: «Con dispiacere di qualcuno abbiamo dimostrato che lo Sferisterio non è inutile e che si possono fare ottime stagioni riducendo la spesa. Dico a beneficio del Pd che come siamo stati attaccati per i ritardi, mi sarei aspettato un plauso da parte di qualcuno del mio partito. Dire che il Macerata Opera Festival è andato bene, non equivale a dire che il sindaco è stato bravo, non preoccupatevi di questo. Lasciate perdere il sindaco e siate orgogliosi del risultato. Su questo vogliamo dire che il Pd è stato bravo a governare?».
(Foto Cronache Maceratesi – vietata la riproduzione)
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Credo necessiti maggior trasparenza tra sindaco e maggioranza. I passaggi in maggioranza delle decisioni della giunta penso che possano evitare tante incomprensioni e dare compattezza all’azione amministrativa.
Bravo Carancini, nonostante questo PD, o almeno nonostante alcuni di questo PD.
Carelli dovrebbe dimettersi si chiede nell’articolo? Da elettore direi decisamente di si.
Alla fine tutti i conti torneranno e si capirà il perchè di strani silenzi, particolari incontri, strani riavvicinamenti, notturne riunioni, campi di patate che diventano edificabili, sottane maschili che svolazzano ma non sono indossate da scozzesi, ecc. ecc. ecc.
Ma a Macerata -da 20 anni a questa parte- qualcuno capisce chi è Maggioranza e chi è Opposizione???
Cerasi ora capisce
perche’ io e tantissimi come me-pare siamo il 36% sia a livello cittadino che nazionale –
non ci stiamo a capire piu una cippa
e quindi chiediamo aiuto??!
Ora non se ne abbia a male- ma anche dalle sue parti non mi pare che le cose – per quello che si ascolta e si legge – ci stiano aiutando a toglierci i tanti dubbi ….
Per quanto riguarda Carancini che seguito a ritenere una persona onesta – ma politicamente pavida –
anche se l articolo dice che si sta togliendo i sassolini dalle scarpe –
( come poi riesce a sentire i sassolini
quando sopra di loro ci sono le cioccie e’ un mistero ) torno a dargli
un consiglio –
Si defili quanto prima – e quanto prima si dimetta .
Non saranno certamente i 2 anni che gli rimangono a far cambiare idea ai suoi concittadini – visto che purtroppo per lui e per noi le frequentazioni a lui imposte rimarranno poi le stesse .
A sentirli sanno anche loro che la malattia c’è ed e’ grave – ma nonostante tutti i responsi che giornalmente gli arrivano da tutti i medici – di fare terapia non se ne parla – seguitano a darci giustificazioni per il passato e nessuno che prova a dire quali sono le soluzioni per il futuro .
Una piccola tiratina d orecchi la darei pure ad ognuno di noi –
Secondo me stiamo scrivendo troppo
e facendo troppo poco .
Sono contento che il Sindaco si sia prontamente ristabilito. Ero un pò preoccupato non avendolo visto partecipare alle due giornate di seduta consiliare.
@ Claudio Sellone
A)
Nella realtà la tempesta perfetta non esiste, così come non esiste l’onda perfetta, così come non esiste il delitto perfetto….
Sono tutti argomenti buoni magari per fare un film di successo, con trama coinvolente, attori famosi e un sacco di azione.
Pertanto “dalle mie parti” (presumo si riferisca al MoVimento 5 Stelle nato dai Meetup e passato per le Liste CiViche Certificate) ci sono problemi, così come ci sono problemi e incongreunze in qualsiasi formazione politica, gruppo, movimento….
La differenza (non da poco) è che i nostri problemi, grandi o piccoli che siano, cerchiamo di lavarli davanti a tutti (in rete), non come fano gli altri partiti/gruppi che vanno, di notte, a lavarli di nascosto (come ladri) per non fare sapere nulla ai cittadini (ed anzi in pubblico fingono che non ci sono macchie e che tutto è stirato e perfetto :-)
Poi nessuno è perfetto è anche nel M5S si fanno errori, si commettono sbagli…
B)
Per quanto riguarda il Sindaco nessuno, mi sembra, lo abbia accusato di disonestà.
Però se hai tante cambiali politiche da pagare (ed alcune già sono giunte all’incasso) non puoi continuare a fare finta di essere di pura lana vergine quando, invece, sei passato per gli stracci di Prato e sei solo rigenerato
Se nonostante tutti i responsi che, giornalmente, gli arrivano (come lei dice) il Sindaco sembra ostinatamente contrario a prendere in considerazione una cura allora ci sarebbe da domandarsi, visto che non mi sembra sia stupido, perchè sta contnunado per questa sua strada….
Non credo che Carancini, senza motivo, si limiti a fare il veterano giapponese (sull’isola deserta e tagliato fuori dal Mondo) che dopo 30 anni continua la sua battaglia (per cosa poi) in solitaria pensando che la guerra non è ancora finita…
C)
Per quanto riguarda la tiratina d’orecchi a ciascuno di noi è vero che si scrive troppo e di fa poco, ma rispetto al passato almeno adesso e notizie circolano, le persone si formano un’opinione, se ne discutementre prima di queste cose, che accadevano dentro le segrete stanze dei bottoni e del potere, nulla si sapeva, nulla trapelava….
Già che oggi i cittadini prendano coscienza, molto di più di prima, di ciò che accade è comunque un asso avanti….
movimento cinque stelle…ah ah ah ah…ci pensa il comico Beppe Grillo(mancava un comico oramai a Roma) e i suoi pagliacci a salvare l’Italia..
La sede del movimento? alla toys giocattoli o a Zelig?
Ecco le cause del degrado Macerata in una serie di foto.
Questi qui stanno a chiacchierare tenendo d’occhio la poltrona, le prebende, le bustarelle, solo perchè non sento sul collo il fiato del MOVIMENTO 5 STELLE.
Purtroppo, a Macerata i “grillini” sono ancora “in sonno”. Mentre altri, che dovrebbero essere “in sonno” stanno svegli, pronti a continuare a fare gli affari sotto lo sguardo materno della Madonna, protettrice della Città.
E se non funzionerà come in passato, niente paura: ormai, presente in città, c’è pure Lilith, la dea nera della Luna Nera a dare una mano…