Nuovo appello di Bruni a Pezzanesi: “La ciclabile non va smantellata!”

L'ex vicesindaco di Tolentino: "Non distruggiamo e non sprechiamo risorse pubbliche, ma costruiamo e avviamo un percorso virtuoso verso la mobilità sostenibile"

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pista-ciclabileL’ex vicesindaco di Tolentino Alessandro Bruni lancia un nuovo appello al sindaco Giuseppe Pezzanesi per il mantenimento del progetto originario della pista ciclabile. “Dopo una breve vacanza leggo dalla stampa locale “Cambia volto la pista ciclabile. La giunta spende 25 mila euro per cancellare alcuni passaggi”.  Nella mia breve vacanza in una metropoli europea (nelle metropoli si verificano in anticipo tendenze che poi si estendono anche nelle piccole città) ho visto auto elettriche (italiane) in affitto e in ricarica in postazioni lungo le strade, moltissimi punti dove prendere biciclette in affitto, diffuse indicazioni di percorsi ciclabili con l’indicazione dei tempi previsti per raggiungere i punti della città e la polizia municipale in bicicletta.
Ma non c’è bisogno di guardare le metropoli” afferma Bruni “basta andare a Pesaro, uscire dalla Stazione Ferroviaria per trovare un punto di bici in affitto e un parcheggio affollato di biciclette e una diffusa pista ciclabile, la “bicipolitana”. Per la Polizia municipale in bicicletta basta andare a San Benedetto del Tronto. Per la colonnina per la ricarica elettrica basta andare nella piazza della Stazione della nostra città: voleva essere un primo segnale insieme al progetto “Tolentino metrobike”.
Un’altra considerazione. La benzina a 2 euro: tutti (in Italia e in Europa) si pongono il problema della mobilità alternativa all’auto. A Tolentino, invece, si sprecheranno soldi pubblici (25 mila euro) per “cancellare alcuni passaggi”  (che equivale ad abbandonare il progetto) della pista ciclabile realizzata sempre con fondi pubblici su un progetto approvato da una Amministrazione Comunale e dal Ministero dell’Ambiente. Usiamo i 25 mila euro che l’Amministrazione Comunale ha stanziato per prolungare la pista, senza fare grandi opere, fino alla zona del Centro Commerciale “La Rancia” e verso il Castello oppure si valuti quale tratto si può prolungare verso il Lago delle Grazie. Sembra veramente incredibile. Non solo per i 25 mila euro (che già sarebbe un argomento rilevante) ma per il valore simbolico: si vuole “cambiare volto”, nascondere una pista ciclabile che doveva invece esser visibile per collegare il centro della città con la zone est (e non solo) ttraverso il naturale asse costituito dai viali Matteotti e Labastide Murat.
Inoltre, il problema del senso unico in viale Matteotti, che tanto ha fatto discutere, nasce al di là della pista ciclabile, è legato alla larghezza del viale che non può vedere contemporaneamente due sensi di marcia ed un parcheggio.
Ripeto: non distruggiamo e non sprechiamo risorse pubbliche” conclude l’ex vicesindaco di Tolentino ” ma costruiamo e avviamo un percorso virtuoso verso la mobilità sostenibile. La pista ciclabile completata (compresa la prevista segnaletica e la descrizione dei tratti come se fosse una “metropolitana”) troverà sicuramente e gradualmente anche il consenso dei contrari e degli scettici: si vuole realizzare un progetto che migliora la qualità della vita e che spinge – da qui la resistenza – ad alcuni cambiamenti “salutari” per tutti.
Mi appello ancora una volta al nuovo Sindaco che, forte dell’ampio consenso elettorale, potrà avere la forza di mantenere il volto della pista ciclabile così come è stato progettato, finanziato e, in parte, realizzato per continuare un progetto che guarda realmente al futuro e al bene comune”.



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