Un giovane maceratese finito in overdose è stato salvato grazie al tempestivo intervento degli agenti di polizia chiamati sul posto dalla fidanzata del ragazzo. E’ successo ieri pomeriggio in un’abitazione del capoluogo dove un 35enne tossicodipendente era stato colto da malore dopo essersi iniettato dell’eroina all’interno della propria abitazione.
Il giovane era stato soccorso poco prima dalla propria fidanzata che, dopo averlo perso di vista alcuni minuti, lo aveva trovato ai piedi del letto accasciato a terra privo di sensi.
Soltanto il tempestivo intervento degli agenti della “Volante” e del 118, ha consentito di salvare la vita all’uomo che è stato immediatamente sottoposto alle cure del caso e successivamente trasportato d’urgenza presso l’ospedale civile di Macerata.
Gli agenti hanno sequestrato due siringhe da insulina, di cui una ancora piena di sostanza stupefacente.
Sono in corso indagini da parte della Squadra Mobile volte ad individuare la provenienza della sostanza stupefacente che dagli esami di laboratorio effettuati subito dopo il fatto, è risultata essere purissima e quindi potenzialmente mortale una volta utilizzata.
Alla luce di quanto emerso, solo l’immediato intervento degli operatori ha salvato la vita alla persona che a causa dell’alta qualità della droga assunta, poteva finire in arresto cardiaco da un momento all’altro.
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Questa volta ti sei salvato. Non so se leggerai questo commento o se ti arriverà attraverso qualcun altro, ma ti auguro di trovare la forza di farti aiutare. Ci sono associazioni di volontariato estremamente valide che potrebbero aiutarti se tu lo volessi. Chiedi aiuto e ne verrai fuori.
concordo pienamente con quanto scritto da Alberto.
Hai visto e toccato la morte con le tue mani. Abbi il coraggio e la forza di lasciare tutti e tutto e correre immediatamente verso un centro che ti potrà aiutare.
il mio più sincero augurio di smettere con la droga.
Se l’è cavata. Ci ha evitato di scrivere opinioni a gogò su di un fenomeno ormai stantio come quello della droga, dello spaccio, dei soldi criminali e così via.
Uno che muore di droga fa soffrire, sia per lui, sia per i suoi cari.
Ma – diciamocelo fuori dai denti – uno che comincia con la droga deve essere privo di ogni sogno, di ogni aspirazione, di ogni vincolo morale. E’ un essere morto che cammina, in attesa della dose che lo faccia secco.
Tutti ormai sanno dove porta la droga. E se uno non mette in conto la morte e comincia a farsi è un gran coglione.
Un tempo c’erano motivazioni ideologiche, una contestazione del potere…
Oggi, ci si droga perchè si è testa di cazzo.
Chiedo a CECCO di commentare questa mia.
vorrei vedere se avreste avuto un figlio con il problema della droga .se la pensavate allo stesso modo.ma che centra poi stupratori ladri e assassini con un tossicodipendente.io non li difendo anzi a dire la verita mi fanno anche un po pena.quando ti riduci a prendere quella merdaeè difficile venirne fuori.purtroppo tanta gente ancora ci casca ad assumere queste sostanze,poi non riescono piu a venirne fuori.
A 35 anni ha fatto la sua scelta, per dare il buon’esempio ai più giovani, la prossima volta spero che sia solo!
giorgio pensa di sapere tutto…..beh,forse è un po presuntuoso.
che ne sai tu perchè quel ragazzo ha cominciato e continuato.
drogarsi è sbagliato tanto quanto giudicare.
ultimo ma non meno importante,sembra che tu dica che ci si drogava per una questione ideologica.
ma che cazzata è?se ci si droga per protesta va bene.ma facci il piacere.
senza rancore è giorgio
@giorgio rapanelli, non è vero che tutti sanno cos’è la droga, infatti la criminalità ha buon gioco proprio su questo, alimentando il falso mito tra i giovanissimi, è li che bisogna portare la verità e combattere i venditori di morte, poi a 35 anni sono affari loro, non giudico, non mi importa, posso avere compassione per il destino crudele o per chi gli è vicino ma ognuno di noi da adulto è in grado di fare le proprie scelte più o meno consapevolmente e a 35 anni e con il proprio trascorso si sa bene quali sono le conseguenze delle proprie scelte.
Caro Giorgio, in tanto scrivere che fai, negli ultimi tempi hai fatto un paio di uscite in materia di droga veramente inaccettabili. Ed è un peccato, perchè spesso scrivi cose interessanti. Evidentemente, conoscendoti e sapendo che sei, oltre che un amico, una persona seria e onesta, a volte ti fai prendere la mano dalla “penna” e ti lasci andare ad argomentazioni abbastanza sconclusionate. Secondo me (scusami per il consiglio non richiesto) dovresti scrivere più succintamente e controllare meglio ciò che ti viene fuori di getto.
secondo me invece le persone hanno il diritto di scrivere proprio quello che pensano anche se non condiviso,tutti dicono e scrivono quello che pensano e tutti commentano in base a cio’ che conoscono ed a cio’ che disprezzano o condividono,non esistono censure,solo la cina continua a censurare,il comunismo censura esattamente come le dittature militari e o fascismo,
in questa storia di eroina ci vedo altro,la madre di quel ragazzo e suo padre ma in primis c’è la figura della madre perche’ ci sono legami primordiali con la propria madre ,tante mamme rivendicano il diritto di madre e va bene ma poi quando ci sono problemi chiamano in causa il padre,,,storie vecchie ,
chi fa uso di sostanze a mio avviso ha subito negli anni abusi violenze maltrattamenti proprio nella sua famiglia quindi la colpa o responsabilita’ non è della societa’ come spesso ho letto,
ci sono persone precise:
una madre
un padre
e basta il resto sono chiamate concause
appunto! tutti hanno il diritto di scrivere quello che pensano. anche quando credono sia il caso di dare un consiglio ad una persona che credono essere “amica”. non si tratta di censura. la censura è quando uno impedisce ad un altro di esprimersi.
per il resto Cri, credo sia il caso che tu ti documenti un pò meglio. i motivi per i quali un ragazzo comincia fare uso di stupefacenti sono molto complessi e raramente hanno origine da maltrattamenti o abusi subiti in famiglia. qualcuno sostiene il contrario pensa un pò. troppo amore. troppo affetto, troppi si.
in ogni caso io invito tutti sempre a riflettere su un fatto. in una famiglia con più figli, educati più o meno alla stessa maniera, questi crescono e maturano tutti sempre alla stessa maniera? esclusi casi di degrado estremo o “culo” estremo, non accade quasi sempre che ci sia quello più educato e quello meno? quello più studioso e quello meno? quello più responsabile e quello meno? quello che non sa nemmeno come si pronuncia la parola sballo e quello che invece rincasa sempre alle tre del mattino?
@robert
io mi documento sempre e posso dire che nelle famiglie con tanto amore affetto troppi si si cela altro,menefreghismo sembra assurdo ma è cosi’,i troppi si significa “fai quello che vuoi” e tutti sanno che non è cosi’,fa male leggere che i genitori sono i primi responsabili ,tanti si offendono nel sentirlo e vederlo scritto pero’ è verita’ ,la vogliono dai figli e quindi la devono dare.
maltrattamenti abusi non significa botte fisiche o comunque non solo quello,volevo puntualizzare,significa molto altro.
si puo’ rientrare anche alle 3 del mattino,non necessariamente si fa uso di sostanze di ogni tipo,sembra un luogo comune,oramai non sono solo i giovani a farne uso,ci sono gli adulti mai cresciuti,ce ne sono tanti,ci lavoriamo insieme,ci andiamo a fare la spesa ecc ecc
è tema forte lo so,ci sono tanti tabu’ e tante menzogne intorno e per chi viene chiamato in causa è difficile ammettere di avere delle grandi responsabilita’,tentano sempre a puntare un dito altrove…
buona vita a tutti!
@ Bommarito
Caro Peppe, cari Amici,
io scrivo ciò che la gente dice e pensa. C’è una confusione indescrivibile perchè non esistono più i “dati stabili” che fondavano l’esistenza dell’individuo, della famiglia e della società.
Oggi, si dà la colpa a tutto e a tutti: ai “coglioni” di giovani che vanno su droga pur sapendo quale potrebbe essere la loro fine, alla mancanza di dialogo con i genitori, ai genitori che non dialogano con i figli, alla scuola che non forma più ideali di patria, eccetera, ai commercianti della droga, agli imprenditori che “lavano” quei fondi sporchi di sangue, alle pene che fanno ridere, alla mancanza di una vendetta da esercitarsi col patibolo, alla casta politica inetta e ladra che non fa pene severe, e a tutto ciò che ho scritto e che frulla nella testa della gente.
Caro Peppe, non avevo scritto (e non avrei voluto scriverlo) che molta gente pensa che il problema droga è così diffuso e che il fenomeno del “lavaggio” del “denaro sporco” sia ormai in avanzata fase di affermazione che sarebbe inutile opporsi. Sai cosa pensava un buon numero di persone leggendo i tuoi articoli su CorridoMnia? Che, denaro sporco o meno, le maestranze, intanto, lavoravano e venivano creati posti di lavoro. Hai capito a che grado di omologazione del fenomeno droga e del riciclaggio di denaro criminale siamo arrivati? Siamo alla “normalità” della cosa. Quindi, non pensiamoci più. E se qualche giovane ci lascia la pelle che vuoi farci: si muore in tanti modi.
Per estirpare l’organizzazione mafiosa in Italia occorrerrebbe eliminare 600.000 individui, tra capi, organizzazione, fiancheggiatori, politici collusi e “clienti” dei finanziatori criminali. A qualsiaisi livello. Senza guardare tanto per il sottile. Utilizzando qualsiasi sistema, tipo la tortura. Resistere alla tortura è roba da film. Nella realtà non si resiste. Bastava parlare con qualcuno dell’Intelligence Alleata, ai cui agenti veniva fornita pure una capsula di cianuro in caso di cattura da parte della Gestapo…
Neanche alla bruciatura di una sigaretta si resiste, quando viene spenta in una certa parte del ventre: il dolore lancinante arriva al cervello… Lasciatemelo dire.
Si tratterebbe, in pratica, di levare l’acqua in cui sguazzano i pesci mafiosi. Ma servirebbe solo momentaneamente, poichè tutti costoro e tutti coloro che partecipano alla mattanza si ritroverebbero prima o poi a scontrarsi di nuovo tra cento, duecento anni.
Quindi, io non credo minimamente a ciò che scrivo di truculento. I criminali e i loro adepti avranno prima o poi ciò che hanno seminato. Anzi, a qualcosa di spaventoso. E’ una legge alla quale sottostiamo tutti, anche quelli che sembrano innocenti in questa vita.
Caro Peppe, tengo i tuoi libri a portata di vista per non dimeticare mai che la tua lotta è la mia lotta, che tuo figlio è mio figlio. Soffro per quella giovane infermiera che si è suicidata, per quel giovane che tornava a casa dal lavoro e si è sfracellato sotto un TIR. Alle loro madri e ai loro parenti e amici. Soffro per quelle vite che alcol e droga spezzano sulle strade. Io faccio ormai parte del “tutto” e tutto ciò che accade al “tutto” accade pure a me.
Ciò che ancora non tollero è che i politici e le amministrazioni tentino di ingannare il popolo. L’assessore di Civitanova che va a San Patrignano per avere soluzioni al problema droga: povera anima candida!
Ci sarà qualcuno che risponderà alla domanda perchè le istituzioni non interrompono lo spaccio eventuale nelle discoteche?
Ci sarà qualcuno che si opporrà alla proposta del ricovero coatto in comunità di persone ormai incapaci di intendere e di volere di fronte alla droga?
Risponderà qualcuno se su quei mastodontici lavori in cemento che si stanno facendo all’uscita dell’autostrada sono stati fatti – da parte delle istituzioni antimafia – gli opportuni controlli sulla “pulizia” del denaro impiegato?
In fondo dite, entrambi le cose, molto interessanti e che approvo al 100%. Quindi sarebbe bello vedervi più uniti per la lotta a questo triste fenomeno sociale piuttosto che vedervi “punzecchiare ( in senso buono). Tutto ruota sull’inizio delle cose. Se un ragazzino che inizia per “curiosita” a farsi una canna solo perchè il suo amico o la sua amica se la fa, beh forse è da qui che bisogna iniziare. E se qualcuno ( scuola famiglia istituzioni) cominciasse a dire che farsi una canna non è da fighi..ma da sfigati, forse i giovani vedrebbero la cosa a un altro punto di vista ( e ci metto anche il fumare la semplice e puzzolentissima sigaretta). ma finche vedo ragazzini in treno, bus…..passarsi spinelli ridere schignazzare (o guardarti in malo modo anche in senso di sfida) solo perchè ti sei accorto che li stai osservando, e che sanno che stanno facendo una cosa che non s’ha da fare, beh vedendo quelle scene mi viene solo da dire..poveri ragazzi.