L’allarme di “Città prestata”:
“Con il wi-fi aumentano i campi elettromagnetici”

"L’amministrazione comunale, nonostante le ripetute esortazioni dei cittadini, tralascia di considerare che Potenza Picena non è un paese come gli altri"

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La conferenza stampa di presentazione della videosorveglianza

Cercare di prevenire atti di vandalismo e reprimere i reati è certamente un buon intendimento, ma l’associazione Città Prestata manifesta apertamente i suoi dubbi sulle recenti iniziative prese dall’Amministrazione Comunale di Potenza Picena (leggi l’articolo). “Crediamo che la videosorveglianza non sia risolutiva, ma serva semplicemente a spostare il problema in altre zone meno controllate. Quello che però rammarica di dover constatare è che non si è scelto un sistema cablato, ma un sistema wi-fi, che espone inconsapevolmente e passivamente i cittadini all’ennesimo campo elettromagnetico. Dire che il wi-fi rende il comune di Potenza Picena “all’avanguardia” è decisamente anacronistico. Paesi che già hanno adottato questo sistema” afferma Città Prestata “lo stanno rimuovendo. Ne è un esempio il comune di Parigi che sta staccando le antenne per motivi di salute pubblica.

“La comunità scientifica e istituzionale, riconosce ormai i rischi, anche gravi, che le installazioni di wi-fi fanno correre soprattutto a bambini, ragazzi e giovani in età riproduttiva. Raccomanda che l’uso delle tecnologie wi-fi sia limitato il più possibile, chiede di revisionare i limiti correnti all’esposizione alle radiofrequenze, di far sì che gli utilizzatori del wi-fi siano allertati con avvisi sulla pericolosità, raccomanda di evitare l’uso di questa tecnologia nelle scuole, nei luoghi residenziali e nei luoghi pubblici, promuove le reti cablate, scoraggia l’uso del telefonino soprattutto da parte dei più giovani. Il Parlamento Europeo il 2 aprile 2009 ha votato una risoluzione sulle “Preoccupazioni per la salute connesse ai campi elettromagnetici”, riconoscendo che talune conoscenze sono ormai unanimemente condivise, ad esempio quelle che riguardano il carattere individuale delle reazioni all’esposizione, la necessità di effettuare test di esposizione per valutare gli effetti non termici associati alle radiofrequenze, la particolare vulnerabilità dei bambini in caso di esposizione, ed esorta a tenere conto, nelle scelte, del potenziale impatto sulla salute della radiazione elettromagnetica, considerato anche che alcuni studi hanno evidenziato gli effetti più dannosi ai livelli più bassi. L’Organizzazione Mondiale della Sanità, OMS, ritiene che circa il 3% della popolazione dei paesi occidentali denuncia i sintomi dell’elettrosensibilità: emicranie, sudorazione, tachicardia, vertigini e stanchezza, ma anche disturbi del sonno, del comportamento, dell’attenzione, ansia, perdita della memoria e stati depressivi. Il 27 maggio 2011 il comunicato dell’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro, IARC, colloca i campi elettromagnetici a radiofrequenza, microonde, wifi e cellulari, tra i fattori potenzialmente cancerogeni. (http://it.wikipedia.org/wiki/Wi-Fi Rischi per la salute)”.

“Tutto questo” sottolinea Città Prestata “non va ignorato e per Potenza Picena purtroppo la situazione è ancora più preoccupante. L’amministrazione comunale, nonostante le ripetute esortazioni dei cittadini, tralascia di considerare che Potenza Picena non è un paese come gli altri. Ha un radar Nato di elevatissima potenza, due elettrodotti, la linea ferroviaria, numerosi e ravvicinati ripetitori per la telefonia e, per non farsi mancare niente, ora anche il wi-max ed il wi-fi, che addirittura è stato collocato anche in luoghi adibiti all’infanzia come piazza Douhet, parco giochi per bambini e sede della scuola elementare. Ma è tutto perfettamente in regola, perfettamente a norma di legge, una legge che però non tutela adeguatamente la salute. L’Associazione Città Prestata continua a promuovere una campagna informativa e di sensibilizzazione sui rischi legati all’elettrosmog con una serie di iniziative come incontri nelle scuole, pubblicazione manifesti nuovo radar, assemblee con la cittadinanza, eventi a carattere internazionale”.

Città Prestata invita tutti i cittadini a prendere contatto con l’associazione e a collaborare.(www.cittaprestata.it – e-mail: [email protected])



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