Al via la discussione sul bilancio
Mandrelli: “Troppe frizioni”
Pistarelli: “Ora il funerale alla Giunta”

MACERATA - A due giorni dalle dimissioni del segretario del Pd, l'assessore Blunno presenta i conti e raccoglie le critiche di maggioranza e opposizione. Bianchini: "Non mi piace questo modo di fare politica". Pantana: "Non si possono solo mettere le mani in tasca ai cittadini"

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il sindaco Carancini e l'assessore Marco Blunno

 

di Alessandra Pierini

Se è vero che due più due fa quattro, non è così quando i numeri entrano a far parte di un bilancio comunale in cui la matematica lascia spazio al confronto sulle opportunità e al dibattito sulle scelte. La faccenda si aggrava se, come è accaduto a Macerata, il Pd, primo partito cittadino e di maggioranza, resta senza coordinatore comunale a due giorni dalla discussione, Bruno Mandrelli, a sorpresa,  ha infatti rimesso il mandato in mano ai vertici venerdì sera (leggi l’articolo). Il suo vice Giovanni Scoccianti che ha in questa fase preso le redini del partito, si affretta a precisare «Non faremo lo sgambetto a nessuno» ma Mandrelli non usa mezze parole: «Il Pd non riesce in questa fase a creare le condizioni per un dialogo positivo con l’amministrazione e ogni discussione si trasforma in fibrillazione. Se per cambiare le cose serve un nuovo segretario, non ho problemi a farmi da parte». E a proposito di bilancio afferma: «E’ vero, abbiamo presentato qualche emendamento ma credo sia normale. Sembra che abbiamo il morto in casa per questo». Per finire l’ex segretario guarda al futuro: «Sono un fautore della politica mite, ma non della politica debole. L’auspicio è che le mie dimissioni portino ad una riflessione che rafforzi il partito e l’amministrazione in modo da arrivare al 2015 con dei problemi risolti».

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Bruno Mandrelli ha rimesso il mandato di coordinatore comunale del Pd alla segreteria del partito

Intanto la discussione sul bilancio, che si annuncia lunga e tortuosa con sedute da 8 ore fino alla mezzanotte a partire da domani, è iniziata sottotono. Dalle file del Partito Democratico, senza bussola, nessun consigliere ha ancora osato prendere la parola. In compenso forti critiche sono già arrivate dal Pdl e in particolare da Fabio Pistarelli che ha tuonato: «Non possiamo far risorgere uno che è già morto. E’ ora di fare il funerale alla giunta Carancini».

E’ stato l’assessore Marco Blunno  a presentare il documento: «Le parole chiave sono qualità, innovazione e solidarietà. Non voglio abusare del termine spending review che lascio a personaggi autorevoli ma abbiamo fatto in questi due anni un grande lavoro sulla riqualificazione della spesa, abbiamo contenuto le utenze e varie voci tra le uscite». Blunno ha poi sottolineato i tanti interventi nell’ambito sociale e l’ampia offerta culturale della città per poi introdurre la questione Imu confermando le aliquote sulla seconda casa, comprese tra il 9,9 e il 10,6 per mille e l’applicazione della tanto discussa imposta di soggiorno per poi passare in rassegna le opere da realizzare. «Abbiamo stanziato – ha sottolineato – zero euro per i mutui perchè l’indebitamento non ce lo consente Roma e  non ce lo consente Bruxelles. Dobbiamo sbloccare da qui a fine mese la questione delle piscine in cui non si può andare oltre. I privati saranno chiamati a dare una risposta dal Sindaco. Stiamo portando avanti la realizzazione del parcheggio di Rampa Zara e abbiamo previsto la manutenzione straordinaria e acquisto di una parte della scuola di via Panfilo oltre a  4-500 mila euro per Dante Alighieri di cui metà saranno messi a disposizione dal fondo ministeriale. Ci sono poi 2.800.000 euro per la Montanello- Villa Potenza».

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Fabio Pistarelli, capogruppo del Pdl

Attacca la scelta delle aliquote Imu Fabio Pistarelli, capogruppo del Pdl: «Abbiamo un bilancio che triplica la pressione tributaria,  pieno di artifici, giochi di prestigio, tutta una serie di voci aleatorie, compresa quella dell’Imu. E’ stata applicata molto bene una cosa che sia il sindaco che l’assessore criticano. Oggi sindaco e assessore fanno benissimo gli esattori mentre la coerenza avrebbe voluto che si applicasse  l’Imu alla tariffa base. Con questa manovra daremo un’ulteriore mazzata alla classe media che non è quella composta di impiegati con lo stipendio fisso ma di operatori economici che non avranno così più forza per far girare l’economia. Stessa cosa vale per la Tarsu, ridotta del 3% quando l’anno scorso la aumentammo del 23%. Quest’anno il Cosmari ha cambiato il sistema di tariffazione con un’ aliquota uguale per tutti che viene ridotta a chi rispetta i termini previsti dalla legge. Il sindaco è riuscito a votare contro questa scelta e ha fatto sinergia con la nuova Civitanova ma ci deve spiegare con quale coerenza». Il capogruppo si è scagliato anche contro gli interventi annunciati e mai realizzati: «Il parcheggio di Rampa zara era già nel bilancio lo scorso anno e il sindaco disse che l’Apm avrebbe fatto lo studio necessario. Oggi è tutta un’altra cosa, se si fa lo fanno i privati. Basta con gli annunci, chi portate in giro? Potremmo rigirare a Macerata il film “Non ci resta che piangere”»

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i consiglieri Romoli, Carelli e Pantana

Forti le accuse anche da Deborah Pantana del Pdl: «A Macerata prima  di tutto si mettono le mani nelle tasche dei cittadini. Io invece sono favorevole al taglio degli assessori e il primo che taglierei è quello ai servizi sociali perché l’ufficio ha talmente ben inquadrato i problemi, al contrario di qualche assessore, che i dirigenti e gli uffici potrebbero andare avanti da soli. Il primo atto di Blunno è stato quello di stroncare la Mattei Pieve, fondamentale per la città e lo svincolo di San Claudio non c’è neanche nel triennale. Chiedo perché e c’è il silenzio assoluto. Vogliamo il resoconto su una delibera firmata due anni fa e nessuno sa niente (leggi l’articolo). Basta con la politica dell’isolamento nei  rifiuti e nella viabilità».

Guido Garufi dell’Idv , come al solito, mette i puntini sulle i: «Il parcheggio di Rampa Zara lo faranno i privati ma i soldi chi ce li mette? Vengano nelle competenti commissioni a presentarsi e confrontarsi allora sì che ci prenderemo la responsabilità di dire la nostra».

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Narciso Ricotta e Giorgio Ballesi

Massimiliano Bianchini di Pensare Macerata inizia con l’elogio al lavoro fatto ma poi conclude: «innanzitutto la drammaticità è che stiamo approvando il bilancio a giugno e abbiamo solo 6 mesi di lavoro per realizzarlo. La nostra lista ha sempre chiesto attenzione a non correre dietro alle chimere. In questo momento difficile è meglio puntare al rapporto con i cittadini che alle grande opere. In questa città i rapporti con i privati sono complessi e bisogna stare attenti. L’amministrazione, inoltre, sbaglia a mettere la tassa di soggiorno proprio nel periodo di massimo turismo. Per finire il bilancio non è un atto sterile ma ci si arriva tramite un percorso. Ho paura che la discussione in consiglio non sia utile e servente della città.
I cittadini stanno notando una forte fibrillazione tra maggioranza e giunta. Noi saremo fedeli a questa maggioranza ma questo modo di governare non ci appartiene. Manchiamo di un tavolo politico di discussione».
Ha difeso le scelte dell’amministrazione Pierpaolo Tartabini di Sinistra per Macerata: «Vorrei sapere se chi parla di Imu affermando che sono stati chiesti  3 milioni di euro di troppo si è confrontato con la realtà. Gli uffici dei servizi sociali sono pieni di richieste di aiuto, sono state 450 le domande per una casa popolare a fronte di una disponibilità di 15 abitazioni e moltissime saranno le richieste di rimborso dei canoni di affitto. Non ho sentito finora parlare di sprechi, noi stiamo chiedendo aiuto a chi ha». Sono ben 32 gli emendamenti presentati da maggioranza ed opposizione che dovranno essere affrontati in questi giorni e che intensificheranno una discussione tutt’altro che semplice.

(Foto di Guido Picchio)

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