Da Deborah Pantana, consigliere del Pdl, riceviamo:
«Purtroppo oggi la politica sta vivendo un momento molto difficile,dove chi urla di più sembra avere sempre la meglio, dove ogni antagonismo al sistema viene applaudito, dove ogni semplificazione appare venga premiata; al contrario sono convinta che è proprio adesso che la politica deve agire con una proposta che sappia garantire una vera prospettiva al futuro di tutti noi, una proposta di cambiamento perseguita con sincerità, onestà e coerenza, che sappia guardare avanti , alle generazioni future. Siamo testimoni di una nuova crisi totale di civiltà, che non riguarda soltanto lo spread e le classifiche di Rating, ma principalmente un insieme di componenti politico-sociali, morali, filosofiche e religiose. Ci troviamo dinanzi ad una crisi profonda, una crisi che investe i valori morali e spirituali, che coinvolge la perdita del senso di comunità umana. Purtroppo il clima intorno a noi non ci aiuta, il governo nazionale che va avanti con un accordo tra PDL – .PD. e UDC, è logico poi pensare che anche a livello locale alcune situazioni possano confondersi fino a far pensare che vi sia una trasversalità anche nel governo della città . Prendendo ad esempio le ultime vicende apparse sulla stampa locale, di chi da un lato accusa, come me, l’amministrazione di non fare nulla e dall’altro di chi invece sostiene, che è l’opposizione a non essere incisiva nello svolgimento del suo ruolo, posso solo portare qualche dato personale, di cosa ho fatto in questi due anni e mezzo, insieme a qualche collega: ho presentato bel 82 documenti in consiglio comunale tutti ad oggetto molti problemi irrisolti della città, diverse mozioni sono state accolte altre no e di questo ne sono sempre rammaricata quando esco dal consiglio, però credo che non bisogna mai mollare, anche quando si è criticati; lo stesso modo di lavorare l’ho usato nei cinque anni trascorsi con Meschini, dal 2005 al 2010, quando sono stata eletta per la prima volta nelle file di Forza Italia, dove insieme ai miei colleghi abbiamo fatto un ‘opposizione durissima, vedi il caso Ircer e molte altre discussioni. Comunque vi è da dire che in questi due anni e mezzo vi sono stati i consigli comunali solo perché l’opposizione ha presentato diverse richieste, ed ha mantenuto più volte il numero legale, visto che l’amministrazione attuale ha portato pochissime delibere, giusto il bilancio , preventivo e consuntivo e qualche variazione. Comunque nessuno fa la corsa per avere il primato di chi fa opposizione, oggi la politica deve dare una prospettiva.
Personalmente credo che sia prioritario ricostruire una cultura dei legami, che è antidoto all’individualismo, lasciando da parte ogni ostilità, per ripartire da zero, dando ai giovani un segnale concreto che la politica deve ritornare ad essere ispirata solo ed esclusivamente al perseguimento del bene comune, rivolta al cittadino, come una missione. Quando tutto crolla, c’è qualcosa che permane: la realtà e gli occhi educati per guardarla. È un invito a guardare la crisi come opportunità: essa, infatti, costringe a rendersi conto del valore di cose a cui non si pensa finché non vengono meno: per esempio, la famiglia, l’educazione, il lavoro.
Ed è proprio il lavoro ad essere oggi una priorità, per questo gli enti locali devo insieme progettare un nuovo piano sociale per aiutare chi è disoccupato, è necessario finanziare interventi che vanno nella direzione, ad esempio, di sostenere i tanti maceratesi, alcuni insospettabili, che oggi si rivolgono ai servizi sociali perché non sanno come arrivare alla fine mese. Basta con i premi di produttività ai dirigenti del comune o delle aziende partecipate, per poi chiedere aumenti delle tasse locali: imu , tassa sui rifiuti, l’acqua, addizionale irpef, ed altri balzelli incomprensibili, con il taglio addirittura dei servizi essenziali. La gente vuole lavorare, le imprese chiedono di ripartire, ed è per questo che vi è una richiesta esasperata di cambiamento che i cittadini rivolgono alla politica, di interessarsi finalmente di cose concrete. Noi stiamo vivendo un tempo che ci mette seriamente alla prova, ci sfida a ricalibrare noi stessi, le regole dell’amministrare e del fare politica: c’è da lottare controcorrente per rimettere in piedi, nel verso giusto la scala delle priorità, e rifondare un etica nell’uguaglianza di tutti i cittadini. Quindi è ormai evidente a tutti che il governo della città di Macerata, dopo anni, ha bisogno di un cambiamento rigenerante, che potrà passare solo se vi sarà una vera alternativa costruita dal basso con il popolo, perché alla fine sarà premiato chi saprà dare delle risposte concrete ai problemi della città. Purtroppo Meschini ci ha lasciato tante incompiute ed ha rinviato tutte le questioni più cruciali al suo successore, però senza un euro in cassa, quindi Carancini per quanto abbia tentato di urlare ai quattro venti di essere una nuova storia, altro non ha fatto che perseguire in maniera zelante un vecchio percorso politico in cui si doveva dire sempre di Si’ a tutti e poi non si realizzava nulla. Il motto oggi è:” cambiare si deve e con coraggio”.
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Bla, bla, bla! E chi lo legge tutto sto sproloquio!?
Impara a comunicare, è importante. Almeno quello il vostro Silvio lo sapeva fare!
“Comunque vi è da dire che in questi due anni e mezzo vi sono stati i consigli comunali solo perché l’opposizione ha presentato diverse richieste, ed ha mantenuto più volte il numero legale…”
E’ questa la vergogna della politica! Sarebbe un merito aver permesso il raggiungimento del numero legale? E’ un DOVERE!
Tutto fumo e niente arrosto…
Il classico gioco delle parti, fatto pure male….
Cara Deborah hai perfettamente ragione, non bisogna mollare nulla a questi incapaci, sono arrivati al collasso amministrativo e secondo alcuni inetti la colpa sarebbe dell’opposizione?? Ma chi è che governa a Macerata? Allora la responsabilità la deve prendere colui che è anche profumatamente pagato, ovvero la giunta! Se non hanno soldi per fare iniziative e governare iniziassero a togliere gli assessori che non servono e ne sono almeno 2!
Se da oltre 15 anni l’amministrazione è sempre dello stesso orientamento politico la colpa è anche di una opposizione che non è riuscita a convincere i cittadini sulla necessità di cambiare… o fa comodo così?
Non chiedo tanto, ma almeno tre proposte programmatiche concrete per affrontare i tre problemi individuati ( la famiglia, l’educazione, il lavoro).
In realtà i problemi di Macerata sono molti di più, ma visto che questi sono quelli individuati dalla Pantana, non sarebbe stato meglio dare delle risposte reali piuttosto che fare dei sermoni pseudo-pedagogici?
Le ricette del centro sinistra non piacciono più ma le conosciamo da decenni; quelle del centro destra restano ignote e per questo inquietanti.
tiu,tiu,tiu…..
La Pantana è uno scolopacide di medie dimensioni immediatamente riconoscibile per il lungo becco rivolto leggermente all’insù e per il colore verdastro delle zampe e dei piedi; altro carattere distintivo è il generale colore grigiastro della parte superiore, mentre, in volo, spicca il groppone bianco e lo specchio alare privo di fascia bianca. Quando si invola allarmata, emette un chiaro “ tiu-tiu-tiu”, meno musicale del verso emesso dalla pettegola.
grazie Sisetto per la spiegazione dell’enciclopedia treccani, comunque sono molto fiera del cognome di mio Padre.
Boezio: 1) più lavoro ( APM, Sferisterio, Palazzo Buonaccorsi, piano turismo e nuovo piano dei servizi sociali) 2) incentivi alle coppie giovani che decidono di vivere a Macerata, soprattutto nel centro storico 3) nuovo sistema tariffario e fiscale locale a misura di famiglia 5) incentivi al commercio 6) recupero dei palazzi antichi del centro storico, come la Banca d’Italia 4) recupero dei progetti per la grande viabilità ( svincolo di San CLaudio e Mattei-Pieve) 5) sviluppo della vallata del Potenza 6) impiantistica sportiva
A presto.
L’ultima tornata elettorale con le sue novità mi aveva fatto ben sperare in un netto miglioramento della mia gastrite ma oggi leggendo la lettera della Pantana (?) ho dovuto ricorrere di nuovo agli antiemetici..
..eppure leggendo avevo avuto come l’impressione che quelle della Pantana fossero parole dense di significato,responsabili, alte si direbbe oggi, oserei dire quasi da leader..beh che la Pantana voglia legittimamente far carriera nella politica lo sapevamo già..chi frequenta gli ambienti sa che da tempo si prodiga con i suoi fidi in una fronda interna al PDL che mira alla destituzione di Pistarelli..che voglia essere il prossimo candidato sindaco del centro destra? ammesso e non concesso che per le prossime elezioni ancora esista sto centrodestra…ai posteri l’ardua sentenza. Per tornare però alla lettera nella quale si cimenta nell’esegesi della crisi del modello culturale occidentale, mi ha colpito quel richiamo ai valori fondamentali di “sincerità, onestà e coerenza” che dovrebbero caratterizzare la “proposta politica che sappia garantire una vera prospettiva al futuro di tutti noi” …beh egregia Consigliera si lasci dire che il suo partito di appartenenza non ha certo brillato quanto ad onestà..la sincerità lasciamola perdere percarità altrimenti dovrebbe spiegarci da quali fonti ha copiato quell’incipit tanto roboante della sua lettera, almeno ci si fa un idea su quali sono i suoi modelli culturali di riferimento..resta la coerenza..personalmente ho una posizione Sartriana al riguardo, non giudicando la coerenza uno dei miei difetti..mi dica che è stata una svista, forse voleva scrivere incoerenza..mi sarebbe piaciuta di più..francamente spero che il futuro che si prospetta non abbia più bisogno di questa classe politica.
A giorni alterni, da decenni, ogni politico strilla al mondo la sua volontà di “cambiare”, ogni giorno effettivamente una motivazione valida la si trova. La si trova perché la classe politica italiana è talmente incapace (quando non corrotta) che fa danni, e ne fa veramente tanti, quindi un cambiamento ci vuole sempre, ma purtroppo arriva sempre in peggio.
Io, sinceramente, non capisco come si faccia a parlare di onestà, sincerità, coerenza e futuro dal pulpito del PdL.
Oramai, mi sembra che su C.M. Il diritto di parola senza insulti lo abbiano solo in pochi. Certo mi si obietterà che chi viene insultato o contraddetto evidentemente se lo merita, quando i rossi (pollice verso) sono piú dei verdi, c’è poco da fare! E già: i commentatori, strana specie! Mi ricordano quegli oramai pochi frequentatori del centro storico di Macerata, che incontrandosi sempre tra loro e concordando quasi su tutto si convincono che tutto il mondo la pensi come loro!
@ Il Cinico
ne arguisco che essendo lei qui a commentare..anche lei fa parte della “strana specie” e che magari frequenta assiduamente il centro storico