di Alessandra Pierini
“Chi siete? Da dove venite? Un fiorino”: così i malcapitati viaggiatori Mario e Saverio, interpretati dagli indimenticabili Massimo Troisi e Roberto Benigni, venivano fermati alla dogana e costretti a pagare il dazio ripetute volte dall’integerrimo doganiere per nulla interessato alle loro proteste e ai loro dubbi. Dal 1 luglio dovrebbe essere così anche a Macerata se sarà approvata l’istituzione di quella che è stata ribattezzata in tutta Italia la “tassa ammazza turismo” e che ha creato, ovunque, non pochi dissapori tra amministrazioni e operatori del settore.
Il Comune di Macerata la istituirà definitivamente solo con l’approvazione di bilancio ma ha già manifestato la volontà di applicare quanto previsto dall’articolo quattro del disegno di legge sul federalismo fiscale e ha ribadito la sua posizione questa mattina durante un caldissimo incontro con i rappresentanti degli operatori del settore turistico i quali non hanno per niente gradito il provvedimento e hanno fatto sentire la loro voce.
In effetti l’amministrazione, alle prese con un bilancio disastrato e tutt’altro che facile da redarre, vorrebbe applicare quanto previsto dalla legge nazionale in base alla quale qualunque turista o visitatore decida di soggiornare in una delle strutture ricettive del comune, che si tratti di alberghi, agriturismi o b&b paghi, per ogni notte che passa a Macerata una tassa di un euro (o comunque di un importo compreso tra i cinquanta centesimi e i due euro). La legge prevede anche che il gettito derivante dalla tassa di soggiorno venga impiegato per iniziative volte a favorire il turismo o a riqualificare i beni culturali. «L’imposta non è certo un modo per appianare il bilancio, non useremo i soldi per fini non turistici» fanno sapere dal Palazzo. Comunque in base ai dati forniti dall’Osservatorio sul Turismo Regionale Macerata registra annualmente 250.000 presenze, il che vorrebbe dire un bel gruzzoletto da reinvestire.
I conti non tornano però agli operatori turistici e in particolare ai rappresentanti di Confindustria Turismo e Federalberghi i quali, direttamente impegnati sul campo, vedono la questione in maniera completamente opposta: «Noi albergatori – spiega Giorgio Pietrella di Federalberghi – lo scorso anno, abbiamo registrato 50.000 presenze e abbiamo buone ragioni per credere che le altre strutture ricettive non ne abbiano raccolte più di altre 50 mila. In ogni caso i posti letto disponibili a Macerata sono circa 700 e anche se fossero occupati tutto l’anno non arriveremmo mai alle 250 mila presenze di cui ci hanno parlato in Comune». I dubbi degli operatori, però, non riguardano solo i numeri: «Questo non è il momento giusto – va avanti Pietrella – soffriamo tutti, continuiamo ad applicare le tariffe di 5 anni fa proprio per poter continuare a lavorare, l’Ostello Ricci ha chiuso e molti di noi fanno fatica a gestire strutture. Ci sembra poi insensato far pagare proprio a quei clienti che decidono di dormire in città, è un disincentivo per chi ha in mente soggiorni lunghi quando dovrebbero essere proprio questi i turisti tutelati».
Registra forti difficoltà nel settore anche Alessandro Crucianelli, presidente di Confindustria Turismo Marche: «Rispetto allo scorso anno stiamo registrando un calo di presenze del 28-30 %, in più la tassa di soggiorno è un provvedimento che si è diffuso a macchia di leopardo, quindi non viene applicato nelle regioni confinanti con la nostra e in provincia, finora, è stata istituita solo a Recanati. Questo vuol dire che in molti decideranno di dormire nei comuni vicini per evitare di pagare . Ho quindi proposto di rinviare l’applicazione al prossimo anno o di utilizzare gli introiti della tassa per rimborsare le perdite che, inevitabilmente, subiranno gli albergatori, costretti ad operare in condizioni di disparità rispetto agli altri».
Certo, a far da ago della bilancia, potrebbero essere i turisti stessi. Tutto dipende infatti da quanto la tassa di soggiorno peserà sulla scelta del visitatore ma naturalmente questo sarà valutabile solo con il senno di poi a giochi fatti. Certo, far pagare un’imposta a chi, insegnano gli esperti di turismo, dovrebbe essere accolto con disponibilità e messo a suo agio, non è il miglior biglietto da visita.
Insomma le considerazioni da fare sono molte, tenendo ben presente il fatto che il turismo a Macerata è un fiore appena sbocciato che merita attenzione e cura per diventare grande e resistente.
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perchè a Macerata vengono tanti turisti che vogliono far pagare la tassa di soggiorno? Bah!!!!!.
bravi bravi! quei pochi cambieranno idea pe strada!
L’avevo già scritto e ho pure telefonato al Comune, quindi non comprendo se non capiscono o se lo fanno apposta a discriminare….
Ci sono diverse associazioni turistiche: oltre l’Associazione della Confindustria ci sono pure AUTOTUTELA e la FIAVET
Pessima idea!!!
Nel 1973 sono stati aboliti i “dazi comunali sulle merci” nel 2012 mettiamo i “dazi sulle persone! Geniale! A proposito: “250.000 turisti all’anno a Macerata dove vengono ospitati” ?
ma con quale faccia propongono certe idee…roba da matti…
ahahahha la politica di Carancini “Ammazziamo Macerata” continua!!!!!!
cioè scusate, secondo il comune in un anno Macerata ha 250.000 turisti? no perchè se fosse, facendo due calcoli, sarebbero circa 20.000 turisti al mese…. ovvero circa 700 al giorno…. non mi tornano i conti!!!!! a Macerata ci vivo da 37 anni e tutte ste persone non le ho mai viste!!!!! a dire il vero anche il numero degli albergatori mi sembra un pò elevato ma prendendo per buono quello (50.000 presenze) il comune vuole imporre questa tassa “ammazza” turismo, per 50.000euro l’anno?
E vai !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!………………….. Uccidete pure il turismo …… o quel poco che c’è rimasto !!!!!
CHE BRANCO DI INCAPACI !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!……….. IN UN’ALTRA CITTà VI AVREBBERO GIà CHIESTO LE DIMISSIONI DOPO TUTTE LE CAZZ….. CHE AVETE COMBINATO IN QUESTI ANNI !!!!!!
Mandiamoli pure via i turisti…e basta co sè tasse!!!
Il paese ormai e’ nella fase di autodistruzione socio/economica inoltre i terremoti si stanno occupando di quella fisica, si salvi chi puo’..
Invece di pagarli quei poveri 4 disgraziati che vengono a visitare Macerata……………………..
Io la farei pagare solo a quelli che arrivano qui nelle serate dell’Opera e poi scappano…