Continua il botta e risposta tra Marco Menchi, consigliere comunale del Pd, residente a Sforzacosta, e il Cosmari. Il consigliere ha infatti raccolto materiale fotografico per denunciare come il materiale accatastato all’esterno dell’impianto sia causa dei cattivi odori che si registrano da anni(leggi l’articolo). Il Cosmari ha accusato il consigliere di aver preso un abbaglio (leggi l’articolo).
Da Marco Menchi riceviamo:
« La mia lettera alla cittadinanza non aveva la pretesa di essere uno scoop ma voleva portare a conoscenza dei cittadini quali sono le motivazione della continua “Puzza” nelle nostre frazioni. Con gli occhi secondo il Cosmari avrò preso anche un abbaglio, ma non sicuramente con il naso. La” Puzza” viene proprio da quel materiale stoccato in attesa di lavorazione , che a causa della grande quantità è ammassato fuori. I lavori a cui il Cosmari fa riferimento devo dire che sono iniziati ,e che degli sforzi nella direzione giusta sono stati fatti però ahimè la “Puzza” rimane e questo è il problema imminente. Per rispondere a qualcuno che parla senza sapere in merito ai fumi sprigionati dal camino preciso che il camino è spento da fine gennaio e il problema dei fumi e della diossina per il momento è rimandato.
Io capisco che quando si hanno dei lavori in casa i problemi si moltiplicano, ma non può essere una scusante e la responsabilità di gestire al meglio la situazione deve essere attribuita ad una buona gestione tecnica non che amministrativa. Vorrei fare alcune proposte : in attesa di ultimare i lavori per quanto possibile, abbancare l’organico in altro sito in modo da poter far eseguire i lavori più rapidamente ,perchè da quello che ho visto non è facile lavorare in quelle condizioni; scegliere in questo breve periodo 30/40 giorni come da comunicato stampa di non produrre compost preferendo un’altra destinazione a quel tipo di materiale; cercare di tenere più possibile coperto il materiale già prodotto,magari con dei teloni affinchè la Puzza non fuoriesca.
Voglio concludere dicendo che non è vero che non sono stato mai all’interno del Cosmari negli ultimi anni ,sicuramente non da amministratore ma da semplice cittadino, e la situazione dove è ammassato tutto quel materiale ora è a dir poco mal gestita.
Il mio auspicio è che come dice il consorzio stesso ( nella persona di chi?? Il comunicato stampa non è firmato a differenza della mia lettera) avrò comunicazione tra 30 /40 giorni che i lavori saranno ultimati e solo allora chiederò venia di aver portato alla ribalta un problema decennale che interessa circa 10.000 cittadini delle frazioni di Sforzacosta, Casette Verdini, Stazione di Pollenza, Passo del Bidollo e dintorni» .
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Almeno Marco Menchi ha avuto il buon gusto di firmarsi ed esporsi in prima persona, dello scorso comunicato non vi è firma (l’avevo infatti notato anche io)
Bravo Menchi.
La cosa buffa è che i lavori ci sono da poco, la puzza c’è da sempre…ma non dicono da dove provenga.
Il compost all’esterno è ” il compost raffinato che è stoccato all’esterno senza alcun problema di odori (così è la normativa e così avviene in tutti gli impianti)”
La normativa dice che non DEVE produrre odori ma non è che il compost legge le normative. Sta nel gestore fare in modo che non si sprigionino odori.
Purtroppo coprire non si può…si otterrebbe il contrario: fermentazione e ancora + puzza.
Portare il compost in altri luoghi? C’è sempre il problema del not in my backyard. Nessuno vuole i rifiuti dietro casa.
Interrompere il compostaggio per i tempi di cantiere. Fattibile? Forse, ma è una soluzione sensata?
Forse allevierebbe la puzza ma
1. sposterebbe il problema in discarica
2. sarebbe la dimostrazione che non sanno GESTIRE. Il rifiuto, i lavori di ampliamento, la loro attività, il servizio ai cittadini.
3. creerebbe un precedente.
Boh… secondo me il primo passo è, come sempre, riuscire a far ammettere al cosmari che c’è un problema.
Io non ci credo che tra 40giorni la puzza finirà. Me lo auguro, ma non ci credo più.
Perchè poi ci sarà il periodo di “rimessa a regime”, poi il caldo troppo caldo, poi un’altra scusa ancora.
Ok, le puzze sono persistenti e molto fastidiose, ma trovo incredibile che si faccia una crociata contro un consorzio pubblico per lo smaltimento dei rifiuti solo per gli odori prodotti dall’impianto di compostaggio, contemporaneamente infischiandosi del fattore incenerimento che invece produce effetti letali sulla salute umana. Il problema cattivi odori è conosciuto ormai da tutti e non serviva che fosse un consigliere comunale a spiegarceli. Così come sono noti i sistemi per mitigarli (meglio sarebbe eliminarli del tutto). Certamente debbono essere applicati. In merito a ciò i rappresentanti del consorzio hanno preso impegni ben precisi, ora sta alle amministrazioni dei comuni coinvolti ed ai cittadini vigilare affinchè questi impegni siano rispettati. Dopotutto le battaglie compiute dai cittadini (sempre e solo i cittadini!!!) hanno contribuito in maniera determinante per l’ottenimento di questi risultati e per me è già molto. Detto ciò, trovo altresì fuori luogo il riferimento fugace alle emissioni del camino, che rappresentano il vero problema davanti al quale molti (politici!!!) continuano a far finta di nulla. Il consigliere Menchi non fa eccezione e la conferma la troviamo nel suo stesso scritto allorquando, secondo me in maniera del tutto irresponsabile per un amministratore locale, afferma che il problema fumi è rimandato, ciò perchè allo stato attuale l’inceneritore è spento. Mi domando se il consigliere Menchi sia a conoscenza del fatto che l’inceneritore verrà presto riattivato e che questo periodo di spegnimento non è stato per nulla colto come opportunità di riflessione per attuare una diversa politica di gestione dei rifiuti. Questa si che avrebbe consentito lo spegnimento a tempo indeterminato. Quale è stato, a tal proposito, il contributo del consigliere Menchi? Non è dato saperlo, almeno pubblicamente. Sarei grato se questi ci dicesse la sua opinione anche sulla questione fumi e se in merito abbia attuato azioni politiche finalizzate alla risoluzione della questione. In pratica ritiene rimandato il problema fino a quando? E soprattutto ritengo che un consigliere comunale debba utilizzare in via prioritaria gli strumenti istituzionali a disposizione e magari servirsi dei media per dare pubblicità alle proprie azioni ed informare i cittadini, non solo per cercare lo scontro e la notorietà. Le puzze per me rappresentano l’ennesima arma di distrazione di massa utilizzata dai nostri politici per nascondere i veri problemi.
Il mondo si cambia un pezzo alla volta. Ognuno partendo dal proprio giardino. Credo che il problema “inceneritore” sia grave e meriti anch’esso una “crociata” ma questo non significa che visto che c’è un problema più grave, dobbiamo lasciar perdere quelli meno gravi.
Il problema “puzza” potrebbe avere una soluzione relativamente sempice. Potrebbe essere un primo passo per cominciare a farsi valere.
Risolvere questo “piccolo” problema potrebbe essere di stimolo anche per i cittadini più pigri per iniziare un dibattito ancora più acceso e provare a risolvere problemi più grandi.
Ammesso che ci sia la volontà di farlo.
…purtroppo troppo spesso bisogna scontrarsi col fatto che le volontà politiche seguono direzioni completamente diverse da quelle logiche.
Leggendo i comunicati del Consigliere Menchi verrebbe proprio da dire “il bue che dice cornuto all’asino”, considerato l’evidente mal funzionamento del servizio di gestione rifiuti offerto dal comune di mc, di cui lo stesso Menchi rappresenta la maggioranza. Il Consigliere Menchi infatti, da “politico navigato” qual’è, si guarda bene dal parlare del “problema inceneritore” visto che il comune che rappresenta è quello che ha la percentuale di raccolta differenziata piú bassa della provincia e come è noto solo con la raccolta differenziata si puó e si potrà chiudere la linea di incenerimento. Ovvio che il “fotoreporter” Menchi abbia messo nome e cognome: questo è l’unico modo che ha per avere visibilità elettorale rispetto a tematiche cui l’amministrazione comunale si dimostra incompetente.
Sui discorsi riguardanti politica/elezioni & co. non entro, non abito a Macerata città e certi problemi credo vadano affrontati dal punto di vista tecnico e non politico.
la politica è quella che permette di asfaltare le strade che portano + voti e non quelle che ne hanno bisogno, quindi per risolvere i problemi non è lo strumento giusto.