di Sara Santacchi
«Siamo soli, è questa la verità» è l’affermazione del un primo cittadino di Camerino, Dario Conti, risentito e sdegnato di fronte alla situazione attuale. Già. Perché la soppressione del Tribunale camerte non sembra soltanto una paura che riecheggia nell’aria o una voce sentita tra i corridoi. Questa volta la probabilità che ciò avvenga realmente è davvero alta e l’ipotesi che non si sia fatto tutto il possibile per evitarlo, non si vuole neanche prendere in considerazione. È questo che emerge fin da subito nell’assemblea pubblica tenuta a palazzo Bongiovanni, nel pomeriggio, organizzata dall’ordine degli avvocati. Il primo a intervenire è uno di quelli che ha sempre combattuto in prima linea “la battaglia pro Tribunale”, l’avvocato Corrado Zucconi, presidente dell’Ordine degli avvocati. Di fronte a un pubblico numeroso, è lui stesso a illustrare punto per punto gli errori che porterebbe chiudere un’istituzione del genere «allontanando così la giustizia dal cittadino» nonchè quanto realmente questa operazione possa portare un effettivo risparmio. Torna a spiegare la manovra incostituzionale dell’ex Ministro Nitto Palma che lo scorso settembre ha inserito nella legge 148 il decreto legge riguardante la geografia giudiziaria.«La commissione voluta dallo stesso Ministro ha stilato una relazione che è tutt’altro che scrupolosa nel seguire i principi e i criteri direttivi della legge e siamo pronti a far valere questo principio di incostituzionalità» ha proseguito l’avvocato Zucconi. Il sindaco Conti ha sottolineato come si stia marciando tutti per lo stesso obiettivo, ma anche come «dalla Provincia e dalla Regione non si sono avute risposte. I tribunali piccoli possono aiutare quelli grandi, ma noi cosa dobbiamo fare? Come dobbiamo muoverci ulteriormente per essere ricevuti dal Ministro della Giustizia, Severino? Io non intendo aspettare che sia cosa fatta per poi avere un’udienza con lui». Importante e molto realista anche l’intervento dell’Onorevole Maurizio Cavallaro che ha valutato come «in poco tempo l’idea del “piccolo è bello” sia stata sostituita dalla preferenza alla “grande organizzazione è bello”. La situazione ad onor del vero non è facile, ma è pur vero che a mio avviso non possono non considerarsi le specificità del territorio e, per queste ragioni mi batterò fino in fondo perché ciò avvenga e manterrò questo impegno anche a livello parlamentare». Una battaglia che, dunque, nonostante molte voci vogliano tutto già per deciso, non sembra placarsi. Senza l’intenzione, comunque, di illudere nessuno, vista la realtà dei fatti, ciò che succederà alla fine si vedrà solo a quel punto. Intanto il primo cittadino incalza « l’intesa deve essere collettiva. Mi aspetto dalla Regione un intervento pubblico».
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Il tribunale di Camerino doveva essere già chiuso da vent’anni, con buona pace di Corrado Zucconi e di tutti quei don Chisciotte che a Camerino si sono posti a difesa di residuati bellici come la facoltà di Giurisprudenza (anche quella senza senso, visto che c’è anche a Macerata). Finché l’amministrazione centrale continuerà a dar credito ai difensori di questi inutili localismi non ci sarà manovra economica che tenga.
camerino rimasta sola? arroccato com’è il granducato non dispiace a nessuno! tutti sono consapevoli degli errori commessi in passato, di come Fabriano si salvi con Jesi.
Flebile lumicino è che rimanga sezione distaccata di Macerata, unica e vera possibilità..non favole!
Chi rimane solo molto spesso deve prendersela con se stesso!!
Ricordo il trattamento ricevuto dal Sindaco quando abbiamo realizzato l’accordo di programma tra le Università di Macerata e Camerino e che, senza conoscere contenuti ed effetti, Egli si e’ scagliato contro tale atto unico , innovativo e salvifico per due piccole Università allora collocate nelle ultime graduatorie di merito e per qualità dell’intero sistema Universitario Italiano. Ancor peggio riusci a coinvolgere in questa devastazione della positività ottenuta Istituzioni e autorevoli personaggi del territorio in una specie di “caccia all’uomo” che si era permesso di aiutare Camerino. Non mi risulta inoltre che Egli abbia fatto quanto andava blaterando in quel periodo e cioe’ che con la caduta del nostro governo della Provincia egli avrebbe modificato l’accordo di programma e non ricordo inoltre che Egli abbia partecipato attivamente (finanziariamente) al rafforzamento dell’Istituzione Universitaria. Senza il suo illusorio contributo comunque, all’Università di Camerinio anche quest’anno sono state garantite maggiori risorse ( parliamo di circa 2 – 2,5 milioni di Euro x anno) ed escluso dai tagli effettuati a tutte le Università….Cio’ ha comportato anche una maggiore attrattività dell’ateneo Camerte con maggiori iscrizioni di circa il 10 %…….
Certamente c’era da fare il contrario invece di quello fatto dal Sindaco. Non essondoci piu’ il Granducato, ora la sfida e’ quella di dare corpo alle indicazione dell’Accordo sulla integrazione dei servizi dei Due Atenei, qualificare e coordinare l’offerta formativa, sviluppare un’azione forte di orientamento con i territori e i bacini di riferimento dell’intera Regione, ma nche dlle limitrofe ma in particolare delle Provincie di Ascoli e Fermo, promuovere insieme – per quanto di competenza – l’istruzione Tecnica Superiore e cercare di razionalizzare le numerose sedi dei corsi distaccati. Questa modalità e’ sostenuta dalla recente riforma del sistema Universitario Italiano (Riforma Gelmini allegata) – prima avversata da tutti ed ora approvata dalla stragrande maggioranza delle forze responsabili di questo Paese e che nei principi e all’Art. 3 prevede proprio una serie di azioni occorrenti a rafforzare l’offerta formativa delle piccole, ma strategiche per i territori di riferimento, Università Italiane.
ma scusate eppoi Lui non ha appoggiato lo schema di centrosinistra ” Provincia e Regione insieme” ??? e ora di che si lamenta!!!
Il Tribunale potrebbe rimanere, se ne sta occupando l’On. Isidori. Invece Capponi non sarebbe contrario alla chiusura per via della LAM.
In questa fase dell’Italia (rischio bancarotta come la Grecia) ha dell’incredibile che ancora si difendano centri spesa inutili e inefficienti. Comunità montane, comuni microscopici, consorzi, tribunali localissimi ecc… servono solo a sperperare denaro pubblico. Privatizzare e liberalizzare economia con taglio delle imposte, questo è quello che serve all’Italia, non difendere interessi corporativi che aggravano le casse dello Stato.
Mettetevi il cuore in pace. Il tribunale di camerino è destinato alla chiusura…onorevoli o non onorevoli interventi.
accorpare il Tribunale di Macerata a quello di Camerino sarebbe un’ottima soluzione visto che ci sono palazzi vuoti e disponibili, ed a Macerata stanno stretti……
Rancori antichi, ripicche politiche…. ma a chi deve ottenere una sentenza, e ottenerla presto, non ci pensa nessuno? L’efficienza e la funzionalità del servizio giustizia, questi dovrebbero essere gli scopi principali, insieme all’eliminazione degli sprechi. Eliminare un tribunale che funziona bene e accorparlo con uno che funziona così male da ottenere dal ministero della giustizia la qualifica di “sede disagiata” è un buon risultato? Franco Capponi si preccupa oggi di “ripagare” le scortesie che il sindaco di Camerino gli avrebbe fatto quando era presidente della provincia? Scopriamo ora i suoi nobili principi…. Se questa è la classe politica che ci governa, la nostra Italia va incontro a ben più gravi disastri.
è arrivata l’ora: abbandoniamo le Marche ed andiamo in Umbria…..! Ci porteranno più rispetto.
è incredibile la totale superficialità con la quale si affrontano problematiche che riguardano non una città, non un localismo, ma un grandissimo territorio che consiste nella META’ della provincia. Mi indigna come i politici, coloro che dovrebbero rappresentare le esigenze e l’istanze della provincia e difenderle, esercitano il mandato loro conferito, sia che si tratti di maggiornaza sia che si tratti di opposizione. Per chiarezza informo che chiudere il Tribunale di Camerino non eliminerebbe nessuno spreco trattandosi della struttura MENO COSTOSA di Italia. Per il suo funzionamento (utenze ecc..) spende meno di €. 200.000,00 l’anno. Il sistema giustizia provinciale è in grande difficoltà proprio per la stasi del Tribunale di Macerata e non è un bel primato trattandosi di una delle provincie meno litigiose del paese e con una popolazione poco numerosa. Le Marche hanno la popolazione di un quartiere romano e la nostra provincia credo che non raggiunga i 200.000,00 abitanti.
Credo che a chi ci amministra, ai maceratesi, ed a tutti noi in quanto cittadini della provincia di Macerata, dovrebbe interessare molto – se è vero quanto si dice circa il fatto che una giustizia funzionante è un presupposto necessario per un economia in crescita – che l’amministrazione della giustizia sia un’eccellenza della provincia in quanto i numeri non giustificano altro. Se non sbaglio a Macerata, e nella limitrofa provincia di Fermo, risiede uno dei più grandi distretti industriali del Paese, quello calzaturiero. Chiediamo agli industriali cosa ne pensano. L’accorpamento del Tribunale di Camerino e della sezione distaccata IMPEDIRA’ l’amministrazione della giustizia in provincia per almeno due anni. Persino le strutture non sono adeguate e sufficienti – già non lo sono – ….ma c’è qualcuno dei commentatori che sa dove esercita la giustizia il Giudice di Pace di Macerata? Non è nemmeno dignitoso. Quanto tempo occorrerà perchè imprese del maceratese spostino la sede legale a Fermo ( se già non lo hanno fatto)…e che strategia sarebbe questa? un suicidio provinciale con il bene placito di chi ci amministra. La provincia è caratterizzata da una parte montana – pari alla metà – ed una parte, assolutamente differente per esigenze e stili di vita, che arriva al mare, la parte che è economicamente più significativa e popolosa. Ma non sarebbe più utile, PER TUTTI, PER LA REALTA’ PROVINCIALE, PER LA CRESCITA E PER LA QUALITA’ DEI SERVIZI, creare un TRibunale della Montagna che amministri la giustizia in un territorio omogeneo che nulla a che spartire con le esigenze per esempio di Civitanove, ed un tribunale che amministri l’altra parte della provincia quella che ha DIVERSE NECESSITA’ E CHE ATTUALMENTE SOFFRE per le risposte della giustizia che hanno tempi biblici.
CREDO che sia una valutazione che TUTTO il territorioorio ed i suoi amministratori debbano fare. La politica di chi ci amministra non può consistere in ripicche nemmeno quando le doglianze siano in parte fondate. Lo dice un’elettrice di destra che non può non registrare una grande delusione. Spieghino gli attuali amministratori provinciali che colpevolmente tacciono e quelli precedenti che salgono sul pulpito (considerando poi che in parte sono gli stessi) agli abitanti di Visso, alle persone anziane del territorio montano (la nostra è la provincia più anziana di Europa) ed ai giovani che vogliono vedersi riconoscere il diritto di vivere e lavorare in questo territorio, che non ritengono che la montagna sia una risorsa della provincia (come invece è) e questo solamente perchè essendo meno popolosa ha un inferiore ritorno elettorale. L’Umbria ha realizzato eccellenze sfruttando la sua montagna, così la Toscana………le Marche ed in particolare la provincia di Macerata non ne è mai stata capace. I localismi non sono quassù….dove si rivendica solamente il diritto di esistere ma emergono laddove si ritiene che la soluzione sia accentrare, dove credono che per esistere devono diventare pesci grandi che mangiano quelli piccoli. E’ evidente la piccolezza e la miseria di tale modo di pensare ed amministrare. In TUTTA ITALIA le provincie, i loro abitanti, gli amministratori, difendono i presidi sul territorio che indiscutibilmente sono una risorsa economica, sociale che aumenta la qualità della vita….alla provincia di Macerata non interessa. E a pensare che nei siti americani la montagna maceratese sale sempre più nelle classifiche dei luoghi dove la qualità della vita è alta e perciò suggeriti per vivere a quei americani facoltosi disponibili a significativi tarsferimenti. Così è già stato per quei tedeschi ed inglesi che già popolano le nostre campagne ed i nostri comuni montani. ma senza i servizi chi verrà più? Qual’è poi il costo sociale dell’operazione? Costringere gente, spesso anziana a grandi spostamenti spostamenti su ruota, la montagna non è servita da ferrovia la quale fra l’altro subisce tagli di servizi quotidiani….l’urbanistica di Macerata, il traffico , le strutture sono in gradi di accogliere un aumento così significativo? e l’inquinamento? ma non è schizofrenico prevedere con i programmi europei ed internazionali ingenti tagli alle emissioni entro i prossimi due anni – pena pagamento si sanzioni magari – ed approvare provvedimenti del genere. ma alla qualità dell’aria della nostra provincia, della città di Macerata non ci tiene nessuno? BoH!
Pian piano le persone che ragionano cominciano a capire che la chiusura del tribunale di Camerino per accorparlo con quello di Macerata non produrrà risparmi ma costi, e che il servizio giustizia della provincia andrà incontro a un vero e proprio collasso. Lo dice anche il Presidente dell’Ordine degli avvocati di Macerata:
https://www.cronachemaceratesi.it/2012/06/09/tribunale-di-macerata-al-collasso-ghio-servono-subito-forze-nuove/203142/
“Se davvero il Tribunale di Camerino dovesse venire accorpato con quello di Macerata – avverte Ghio – non ci sarebbero strutture adeguate, è un appello alla politica perché intervenga”. Per ampliare il Tribunale ci vorrebbero 16 milioni di euro e un lavoro lunghissimo. Era stato proposto l’istituto Pannaggi ma la Provincia ha bocciato l’opzione in quanto non si è detta disposta a spostare il polo scolastico, se le condizioni rimanessero inalterate questo accorpamento rischierebbe di portare davvero il Tribunale al collasso”.