“Il Fontescodella non è agibile”
Il Consiglio cade dalle nuvole

MACERATA - La denuncia del consigliere del Pd Staffolani, peraltro già discussa in Commissione, ha spiazzato tutti. L'ampliamento del palasport trova così ulteriori ostacoli. Qualche spiraglio per le piscine: la soluzione è nel diritto di superficie (GUARDA IL VIDEO). Sospesa la prossima seduta: risparmiamo 2.500 euro

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Romano Carancini e l'assessore Alferio Canesin

di Alessandra Pierini

(foto-servizio di Guido Picchio)

C’è qualcuno nella maggioranza che governa Macerata che vuole l’ampliamento del palasport di Fontescodella? E’ questo l’interrogativo che scaturisce dopo l’ennesima discussione in consiglio comunale sull’adeguamento della struttura sportiva. Il fronte del no si rafforza e aumentano gli ostacoli verso un traguardo che già nelle scorse settimane avevamo definito “lontano” . Il Pd ha tentato, con il pretesto a dir poco discutibile del rispetto del lutto dei familiari di Vigor Bovolenta, morto sabato sera proprio nel palazzetto maceratese,  di evitare il dibattito nell’assise cittadina sulla mozione presentata da Marco Guzzini (Pdl) per chiedere entro 30 giorni la presentazione del progetto definitivo dei lavori. Al di là dei dubbi  sollevati da quanti ritengono inopportunio, in un momento di scarse disponibilità economiche, di valutare l’opportunità di spendere una cifra significativa per un’opera definita non prioritaria, la vera mina è stata però esplosa da Daniele Staffolani che, dopo aver  già denunciato  che il Fontescodella non ha l’agibilità (leggi l’articolo) in sede di commissione, dove il dirigente dell’Ufficio Tecnico Cesare Spuri lo aveva rassicurato, si fa per dire,  «a Macerata ci sono almeno altri  30 casi simili», lo ha ribadito ai microfoni della sala consiliare. «Il palasport non ha l’agibilita – ha detto –  e la convenzione non è firmata dalla Lube ma solo dal dirigente comunale  per una precisa volontà della Lube di non firmare la convenzione. Non essendoci la convenzioni vengono meno le condizioni della stessa quindi mi chiedo qual è la situazione ai fini assicurativi. Sono dell’avviso che il palasport non sia una priorità e se l’ampliamento si deve fare sono per la soluzione minimalista, a meno che non ci sia una compartecipazione della Lube.

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L'intervento di Daniele Staffolani (Pd)

Visto che spende 3,5 milioni di euro per la squadra, potrebbe fare per un anno campionato di minor spessore, potrebbe risparmiare un po’ in collaborazione con Banca Marche che pure ha il suo nome sulle maglie dei giocatori». La dichiarazione ha fatto saltare sui banchi  sia chi sapeva ma non avrebbe mai osato denunciare la situazione pubblicamente, sia chi ha dichiarato di non essere minimamente al corrente della questione. Alla confusione più totale in aula si è aggiunto il silenzio sia degli altri componenti del Pd che del Sindaco che non si sono difesi nè hanno in alcun modo contraddetto il loro compagno di partito, pur lanciandogli sguardi inequivocabili. Situazione diversa nei banchi della minoranza i cui componenti hanno ringraziato per l’assist e ne hanno cavalcato l’onda con Giorgio Ballesi dell’omonimo Comitato («Qui non si tratta più di sapere se la spesa è congrua, questo è un problema di legalità. In questo caso la Procura deve agire d’ufficio. Un consigliere della maggioranza ci è venuto a dire che con il palasport si è inanellata una serie di comportamenti illegittimi di assoluta gravità»), Deborah Pantana del Pdl («questa è una maggioranza che ha tutta l’intenzione di cacciare la Lube da Macerata. Oggi vi accorgete che il palasport è inagibile, che non ha l’assicurazione, che non è adeguato perché è una palestra») e Francesca D’Alessandro («non è agibile neanche la scuola di via Panfilo eppure ogni giorno portiamo lì i bambini»).

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Guido Garufi (Idv) e Massimiliano Bianchini (Pensare Macerata)

Sulla questione della spesa eccessiva si erano già pronunciati diversi componenti della maggioranza. Guido Garufi (Idv) si prepara a presentare un ordine del giorno per chiedere l’intervento delle massime cariche sportive: «Il palasport è un giallo interessante perché non si sa mai chi paga, quando e quanto.  In Europa non servono i 3.500 posti, è una questione tutta italiana.  Chiederei quindi al presidente del Coni Petrucci se lui fosse sindaco se farebbe prima una scuola o il palasport. Vada il sindaco a chiedere una deroga a Petrucci per sbloccare la questione. Per quattro partite non si possono spendere 2 o 3 milioni di euro se no ci facciamo ricoverare tutti». Ha richiamato le vicende nazionali anche Mauro Compagnucci (Pd):  «Monti ha rinunciato alle Olimpiadi del 2020, è un segno. Se si chiedesse di soprassedere sulla questione per questi anni cosa si chiede? Scegliamo le scuole, il palasport non lo rimandiamo all’infinito ma non è questo il momento. Nel bilancio di scelte dolorose ne dovremo fare moltissime». Stefano Blanchi (Comunisti Italiani) ha invece puntato il dito sulla viabilità:  «Ampliamo un palazzetto che si trova in una zona difficile da raggiungere. Oggi le grandi squadre contribuiscono a fare gli impianti o se li fanno da sole».

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Fabio Pistarelli, capogruppo del Pdl

Non meno critico Fabio Pistarelli, capogruppo del Pdl:  «La questione relativa allopportunità o meno della spesa va fatta in altri settori. La musica è più importante delle scuole? Bisogna guardare al futuro con idee nuove  perché con le tasse comunali non si fa niente. Ci sono città che con sforzi enormi stanno creando meccanismi nuovi per la loro città. Fondi europei, partnership, canali di finanziamento del credito sportivo dove sono finiti?». Per finire Marco Guzzini (Pdl), presentatore della mozione ha preso le distanze da quanto dichiarato da Staffolani:  «Ho la massima fiducia nei dirigenti della Lube e non credo che avrebbero mai operato nell’illegalità. Le polemiche sollevate sono fuorvianti». La mozione è stata bocciata. Hanno votato favorevolmente  i 5 consiglieri del Pdl Fabio Pistarelli, Francesco Luciani, Pierfrancesco Castiglioni,  Marco Guzzini e Riccardo Sacchi. Contrari i i partiti di maggioranza e l’Udc. Si sono astenuti Fabio Massimo Conti (Lista Conti), Uliano Salvatori (Gruppo Misto), Francesca D’Alessandro e Fabrizio Nascimbeni di Macerata è nel cuore e Giorgio Ballesi (Lista Ballesi).
La seduta si era aperta con le comunicazioni del sindaco Romano Carancini   sulla situazione dell’iter per la realizzazione dell’impianto natatorio di Fontescodella (GUARDA IL VIDEO CON LE COMUNICAZIONI DEL SINDACO).

 

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Claudio Carbonari (Pdl)

L’intervento non ha soddisfatto Claudio Carbonari del Pdl che ha annunciato una nuova mozione: «La situazione presentata dal sindaco è ingarbugliata dal punto di vista giuridico e contrattuale. Per l’ennesima volta è stata omessa ogni puntuale comunicazione. Mi aspettavo oggi che venisse con una delibera che presentasse le nuove condizioni. Mi costringe perciò ad intervenire con una nuova mozione che impegni a procedere senza indugio alla rescissione del contratto con la Fontescodella Piscine spa aprendo anche una procedura di risarcimento, alla istituzione di una commissione d’indagine, alla ricerca di una valida alternativa, prendendo in considerazione una soluzione meno impattante e meno costosa, eventualmente valutando la collaborazione e l’adeguamento di strutturre esistenti come, per esempio, la piscina della “filarmonica”».

 

consiglio_comunale_macerata-4-300x230Ha chiesto di rimettere in discussione l’intera questione Anna Menghi dell’omonimo comitato: «Questo progetto parte con una gara vinta da un’associazione di imprese con determinate condizioni e patti.  Di lì a brevissimo arrivò una richiesta di maggior costi. Questo saltò agli occhi e l’ex sindaco Meschini congelò la questione perché non si può partire in un modo e arrivare in  un altro. Mi suonò strano anche quando si decise di riqualificare viale Don Bosco. Ora la Filarmonica ha dichiarato di voler riaprire la sua struttura. Quindi rischiamo di avere 3 piscine a Fontescodella  più  la Filarmonica più viale Don Bosco. Credo che valga la pena fare una riflessione seria avendo anche il coraggio di mettere un punto e ripartire in maniera chiara e anche senza paura di andare a cercare i privati con i quali fare accordi tanto più che credo non si possa contare sull’ateneo. Le poche risorse dell’università vanno impiegate sulla didattica». Approvata la permuta di un’area verde in parcheggio nella lottizzazione Pl 12 nel quartiere delle Vergini.
Alle 20,40 dalle file della maggioranza è arrivata la richiesta di sospensione alla quale si è opposto Massimo Pizzichini dell’Udc, presentatore di una mozione sui costi della politica. Ha trovato la soluzione Pierpaolo Tartabini di Sinistra per Macerata: «Sono rimasti due punti da discutere. Se i presentatori sono d’accordo potremmo evitare la seduta di domani e rinviare la discussione al prossimo consiglio». Proposta che ha risparmiato alle magre casse comunali spese per circa 2.500 euro.

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