di Beatrice Cammertoni
(foto di Guido Picchio)
Giulio Tremonti torna a Macerata per presentare il suo ultimo libro, che si intitola Uscita di Sicurezza. Alla nostra città lo lega un ricordo che definisce “straordinario” del periodo che a metà degli anni settanta trascorse qui come docente dell’Università, “La più bella esperienza della mia vita”. Questa volta il soggiorno maceratese comincia dalla Casa editrice Liberilibri, un’eccellenza di Macerata, che ha visitato prima di prendere parte all’incontro alla Bottega del Libro, dove è arrivato dopo una passeggiata da Corso Cavour a Corso della Repubblica con l’amico Aldo Canovari, direttore editoriale della casa editrice maceratese. Troppo poco lo spazio a disposizione alla Bottega del Libro, per l’occasione strapiena al punto che il pubblico si è dovuto disporre non solo nella sala predisposta ma anche nel soppalco che la sovrasta. L’ex Ministro del governo Berlusconi ha illustrato dalla sua postazione tra gli scaffali della libreria da cosa è costituita per lui l’uscita di sicurezza dalla crisi finanziaria ed economica.
Tre i punti fondamentali: separare le attività produttive delle banche da quelle speculative (“non lo facciano con i risparmi della gente ma se proprio devono al casinò”), controllare o vietare l’attività finanziaria sregolata con i derivati (“Mettere ordine al posto del caos”), tornare ad investire nel settore pubblico. Un “New New Deal” che trova fondamento teorico nella presidenza Roosevelt del post-1929, in cui il conto delle scelte speculative smetta di essere pagato dai popoli. Uscita di Sicurezza prende in considerazione la crisi dalle sue origini e cause alle possibili soluzioni, ma rinuncia al focus sull’Italia, che non viene mai nominata nelle pagine del libro. E’ Tremonti stesso che anticipa la domanda sul perché queste prospettive non si siano concretizzate quando lui stesso era al vertice del Ministero dell’Economia. “Ho tentato di dire quello che pensavo in tutte le sedi che mi capitavano, ma da solo non potevo fare molto. Al G20 ero solo uno dei venti ministri dell’economia, in Europa uno dei ventisette e nello stesso governo, uno dei vari membri del Consiglio.” Nonostante ciò, tuttavia, Tremonti difende in molti momenti le scelte compiute al Ministero dell’Economia: “Oggi lo spread nonostante il miglioramento degli ultimi mesi è fermo a 300. Un anno fa, anche se nelle peggiori condizioni di governo era fermo a 150” ed ancora, “Il governo è riuscito a far firmare a 33 paesi il proprio decalogo sulle regole della capitalizzazione”e “Il debito pubblico prima del 2008 stava scendendo e anche durante la crisi aumentava a dei ritmi molto bassi rispetto al resto d’Europa”.
Questi spiegazioni non risparmiano domande e perplessità dal pubblico, come quelle di uno studente che lo interroga sui provvedimenti attuati nel corso del suo mandato sulle aliquote sulle rendite fiscali e sui tagli all’istruzione realizzati insieme all’ex Ministro Gelmini. Ci sono poi altre questioni che pur sollevate non trovano risposta, come quella di che fine abbia fatto il federalismo fiscale o della riforma dell’articolo 18 discussa in questi giorni.
Fuori dalla Bottega del Libro, si è svolta anche la protesta di un gruppo di studenti di Officina Universitaria, che ha atteso l’arrivo dell’ex Ministro dell’Economia manifestando contro i tagli alla cultura realizzati negli scorsi anni. (GUARDA IL VIDEO)
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la coerenza fatta persona: guardatevi questo video del 2001, a proposito del ruolo dello Stato! http://youtu.be/KFGc-XbgBTM
Se Tremonti parla di “New Deal” da un parte mi viene da ridere.
L’ unica parte interessante della visita di Tremonti a Macerata e’ la protesta degli studenti. Bravi ragazzi ma qualche uovo in piu’ avrebbe fatto bene. Bello soprattutto il cartello con le parole di De Ansdre’.
Marco, apprezzo molto spesso ciò che scrivi, ma mi spieghi il senso di una contestazione ad un ex ministro che tra l’altro era a Macerata per presentare un libro e non in visita dentro l’Università? Perché questi ragazzi non vanno a farle dentro le università le contestazioni? Forse la cosa gli darebbe meno visibilità? Apprezzo molto più il ragazzo che è entrato in libreria per pressare Tremonti con le domande, sai? E’ stato molto più intelligente di questi, che tra l’altro usano gli stessi cartelli per ogni occasione…
Liberilibri… boni quelli scì!
@Lupo Alberto
vedi vecchio mio, il fatto che il caro Giulio non sia più ministro di nulla non significa che non abbia delle responsabilità e queste non si lasciano al ministero dopo aver concluso il proprio mandato, esse in effetti ti seguono ovunque, per sempre e parlano di te, della tua etica personale e professionale e tutto ciò è ovviamente “contestabile” da chi le scelte di Tremonti ha subito a torto o a ragione…le responsabilità di governo e/o politiche non si prescrivono mai. Personalmente mi auguro che non manchi mai qualcuno che contesti, non importano le ragioni o i torti, ciò che conta è che ci sia sempre qualcuno che urla il suo no.
@Tommi Gun
Io mi chiedo soltanto perché non contestino mai le scelte del Rettore, questi ragazzi… Poi, prima di parlare mi informerei su chi li manovra e su cosa abbiano ottenuto da rappresentanti in Ateneo! E’ facile prendersela con Tremonti e gridare “Al lupo! Al lupo!”… L’antiberlusconismo va superato e si deve aprire una fase nuova nel dissenso, anche perché il nuovo premier è peggio e l’Italia non è una democrazia… ma probabilmente i “compagni” di Officina stimano la tecnocrazia al potere!
@Lupo Alberto
prima di parlare sarebbe bene informarsi…basterebbe solo scrivere officina universitaria qui su cronache maceratesi per conoscere la nostra attività di rappresentanza all’interno dell’ateneo. cosi saprebbe che abbiamo intrapreso una battaglia contro l’ingiustificato aumento tasse che ha colpito gli studenti maceratesi, che abbiamo presentato insieme a altre forze universitarie marchigiane una proposta di legge sul riordino degli ersu, che abbiamo ottenuto uno stanziamento di fondi per la copertura delle borse di studio, che siamo impegnati nel introdurre una student card che rafforzi il legame tra studenti e città di macerata(solo per citare le attività piu rilevanti che ci vedono impegnati)…la contestazione di ieri è stata indirizzata a uno dei fautori delle riforme in ambito universitario piu dannose per il sistema sapere degli ultimi anni…e gli effetti dei tagli tremontiani si fanno sentire ancora oggi che il governo berlusconi è uscito di scena. noi siamo un sindacato universitario per questo non è nostro compito prendere posizione sul nuovo governo in quanto tale ma stia sicuro che non appena il nuovo esecutivo si occuperà di università faremo sentire la nostra voce come sempre
Tommi Gun (puntuale come sempre…) e Andrea Tonnarelli hanno già risposto alle domande che mi sono state poste da Lupo Alberto. Vorrei solo aggiungere che spero che soggetti come Tremonti trovino sempre contestatori (anche meno educati dei maceratesi…) perchè mi auguro che avvertano il disprezzo con cui sono ricevuti nelle città che visitano. Credo che contestare i politici per il loro operato, per i loro guadagni, per la distanza dalla cittadinanza e poi accoglierli a braccia aperte per presentare un libro sia un assoluto atto di servilismo che caratterizza il popolo italiano. Se non ci fosse questo tipo di sudditanza non ci sarebbero politici pronti a cambiare schieramento sicuri di non perdere la poltrona, non ci sarebbe così tanta feccia nel nostro parlamento. Invece no, noi ci teniamo tutti, sempre a criticare ma anche sempre pronti a riverire. La contestazione deve essere invece sistematica e continua verso tutti gli elementi di questa classe politica, ed in particolare verso i più rovinosi. Questo è il mio parere, non sarei interessato a dibattere con Tremonti ma vorrei gridargli in faccia quanto mi fa schifo lui e quelli come lui, parassiti dello stato. Poi se altri sono più avvezzi ad altre forme di opposizione nulla da dire in contrario.
La politica e’ una foglia di fico, un pochino come la tradizione. La tradizione serve a fare ogni giorno le stesse costose ed insensate ca@@ate senza sentirsi stu@idi, la politica serve a trovare una soluzione stupida a qualsiasi problema senza sentirsi chiamare im@ec…..
google
@Tonnarelli:
Questione Student Card: sono anni che ne parlate, non mi meraviglierei se ne vedessi finalmente la genesi. Questione diritto allo studio: sono mesi che dite le stesse cose, quando la Regione sta andando in direzione contraria… perché non andate a prendere a calci nel sedere Spacca? Oppure il partito non vuole?
Sulla contestazione a Tremonti, ribadisco che non sono contrario a prescindere, però posta come avete fatto voi è solo un modo per farvi vedere, come l’impiegato che ogni giorno timbra il cartellino e poi sta in ufficio senza fare nulla…
L’abolizione legale del titolo di studio non è una proposta di questo governo?
In ogni caso, solo con la solidarietà tra le categorie sfruttate fino all’osso, si possono ottenere risultati, non ha senso far finta che non stia succedendo niente nel nostro Paese, solo perché il ministro Profumo non ha sferrato ancora il suo attacco…