(foto-servizio di Guido Picchio)
“Vede tutti quei camion? Da quando siamo qui ne saranno passati chissà quanti… non si sa da dove vengono, cosa trasportano… Siamo preoccupati, da tanto tempo ormai siamo preoccupati, eppure sembra di sbattere contro un muro di gomma”: questa è la voce di uno dei tanti cittadini che questo pomeriggio è tornato davanti al Cosmari a manifestare tutti i timori e il sacrosanto diritto alla propria salute. Hanno esposto sul cavalcavia della superstrada diversi striscioni con sopra scritto “benvenuti a Sforzapuzza”, “No inceneritore”, “Fare compost non è per voi”, “Riciclare no incenerire”, le persone arrivate da Sforzacosta e Casette Verdini, ribadendo i loro timori per la presenza dell’inceneritore del Cosmari. “Non chiediamo certamente di smantellarlo, perchè ci rendiamo conto che sarebbe praticamente impossibile, ma attuare una politica che in qualche modo possa tutelare la salute di chi vive qui intorno non ci sembra una richiesta impossibile da esaudire”. Sono arrabbiati, ma non hanno alcuna intenzione di abbandonare le loro proteste. Nelle settimane scorse hanno appeso striscioni alle terrazze delle case, cercando di sensibilizzare quanto più possibile l’opinione pubblica, ma tutto sembra inutile.
La protesta di questi cittadini è sempre stata molto civile, mai sopra le righe, ma si capisce che le persone sono esauste: “sente questo odore? Immagini d’estate quale incubo siamo costretti a vivere…”. Alla manifestazione erano presenti anche gli esponenti dell’associazione Nuova Salvambiente che hanno chiesto la possibilità di partecipare alle assemblee del Cosmari per una maggiore trasparenza delle linee direttive intraprese dall’impianto per la tutela dei cittadini e di riuscire finalmente a ottenere un impianto di filtraggio dell’aria che elimini il cattivo odore che invade il territorio circostante, oltre alla creazione di un programma operativo di riciclaggio che miri al superamento dell’inceneritore di vecchia generazione. Tutte richieste già espresse da tempo ma che, ad oggi, per Salvambiente ancora non hanno trovato risposte esaustive. Gli unici dati oggettivi sono arrivati dall’Asur che ha comunicato le esenzioni 048 dal ticket (per patologie tumorali) dalle quali si evince un aumento di esenzioni molto importante per le città di Tolentino e Macerata. Su questo argomento il gruppo consiliare del movimento civico Voce alla Città di Tolentino ha presentato una interrogazione al sindaco Luciano Ruffini nella quale si chiede anche il ripristino del registro tumori. Ripercorrendo la storia del registro tumori, i consiglieri ricordano come “nel 1991 con fondi destinati alla ricerca nell’Università di Camerino e fondi dell’assessorato regionale alla sanità veniva istituito presso l’Università stessa un registro delle neoplasie maligne, meglio conosciuto come registro dei tumori.
Questo registro è stato costantemente aggiornato fino al 2003, mentre nel 2004 è stato soppresso per mancanza di fondi. I dati forniti dalla Asur competente dimostrano che a Macerata il rilascio di esenzione per patologie tumorali passa da 152 nel 2009 a 229 nel 2010 e a Tolentino da 67 nel 2009 a 97 nel 2010. Gli studi effettuati dai dottori Stefano Montani e Antonietta Gatti dell’Università di Urbino hanno provato un forte aumento delle malformazioni fetali e dei tumori nell’arco di 32 km da inceneritori per effetto delle nano particelle”. Nell’interrogazione si chiede se “l’amministrazione conosce queste informazioni e, vista la presenza nel nostro territorio di industrie insalubri e Cosmari, quali misure intende adottare per approfondire queste tematiche? L’Amministrazione non ritiene doveroso adoperarsi perchè venga ripristinato il registro tumori? Il Sindaco in qualità di garante della salute quali atti concreti intende adottare?”.
I dati forniti dall’Asur vengono commentati ovviamente anche da Nuova Salvambiente. «Nei Comuni che si trovano nei dintorni dell’impianto – spiegano i responsabili – le richieste di esenzione per le patologie tumorali sono aumentate a vista d’occhio. Le analisi fatte dall’Arpam, invece, sui campioni di terra prelevati a Casette Verdini, Corridonia, Tolentino e Sforzacosta, non avevano fatto emergere situazioni di particolare gravità. Chiediamo perciò nuove analisi in termini di nano particelle che farebbero venir meno i dubbi sulla pericolosità dell’inceneritore per la salute umana».
2006 |
2007 |
2008 |
2009 |
2010 |
|
Corridonia |
50 |
44 |
41 |
41 |
44 |
Macerata |
136 |
171 |
132 |
152 |
229 |
Pollenza |
20 |
14 |
14 |
38 |
26 |
Tolentino |
65 |
62 |
66 |
67 |
97 |
Urbisaglia |
6 |
9 |
10 |
13 |
10 |
Totale |
227 |
300 |
263 |
311 |
406 |
In base ai dati forniti dall’Asur, riportati nella tabella, le richieste di esenzione per patologie tumorali, unico dato disponibile dopo la chiusura del Registro provinciale dei Tumori, sono passate nel comune di Macerata sono quasi raddoppiate in 5 anni e nel comune di Tolentino sono passati da 65 a 97 . In totale, nei cinque comuni interessati dall’indagine, le richieste totali sono passate da 227 del 2006 a 406 del 2010.
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Controlli… fare sempre più.. controlli
Vorrei inoltre ricordare che in territorio di Corridonia, per la precisione a Colbuccaro c’e’ un deposito di rifiuti speciali di una ditta fallita da circa 10 anni che giace in un capannone non si sa in che stato.Tanto a noi aumentano i costi per lo smaltimento dell’immondizia, se ci beccano a mettere la plastica nel sacchetto della carta ci fanno la multa e lo per decenni se ne fregano! io dico che potrebbe pure bastare no? SVEGLIA
Che aspettate a chiamare Striscia?
Magari chiedere anche un monitoraggio a qualche agenzia “indipendente” e non locale???
Quanti di voi lettori e commentatori di CM lavora in una azienda privata? penso molti…quando l’azienda per cui lavorate effettua un investimento o richiede consulenza ad un’altra azienda privata cosa pretende? RISULTATI, RISPOSTE concrete, FATTI (..e non pugne…. come dice il comico).
Bene perchè quindi l’ARPAM, l’ASSAM, l’ASUR e altre benemerite aziende pubbliche (che si fregiano di chiamarsi aziende perchè sennò figlie di un dio minore) non producono reports, pubblicano i risultati delle loro analisi, delle loro indagini, rendono pubblici (avendone tutti i mezzi)lo stato di salute del territorio? Eppure anche dagli articoli e commenti passati di CM sappiamo bene che ci sono menti illuminate e finissime all’interno di queste “aziende” che sfornano (gratia dei) perle di saggezza!!… me ne è cara una (..”le polveri sottili PM10 sono minori d’estate perchè l’aria calda le spinge verso l’alto”… )…GENIALE!!!! .. e poi durante le notti estive quando la temperatura cala dove finiscono? nell’infinito spazio siderale?
Almeno i vostri colleghi di Milano (loro si veramente geniali ) hanno fatto pubblicare tra i fatti di cronaca di questi giorni che LA NEVE CHIMICA (COMPOSTA PERO’ DI FILAMENTI NATURALI) RIPULISCE L’ARIA DALL’INQUINAMENTO DELLE AUTO. coup de theatre
Sono contento, finalmente l’attenzione si concentra sulle conseguenze nefaste per la salute e non sulla puzza. Una eccessiva attenzione verso gli odori, per quanto sgradevoli siano, avrebbe potuto portare la cittadinanza a credere di aver risolto il problema nel momento in cui si fosse trovata la soluzione tecnica a trattenere il fetore.
Gli inceneritori fanno male, chi pone dubbi a questa affermazione o è disinformato, oppure ci guadagna sopra qualcosa.
Non ci sono altre soluzioni che il riciclo di tutto il materiale consumato. Serviranno anni per arrivare al 100%, ma è ora che iniziamo a capire che è l’unica soluzione. Occorre un accordo globale per eliminare le parti non riciclabili da ogni prodotto (la globalizzazione dovrebbe servire a questo, non a sfruttare la manodopera), sennò ci troveremo a discutere all’infinito dello stesso irrisolvibile problema.
Nel frattempo paghiamo con sangue e dolore la “vaporizzazione” del rifiuto.