“Sono loro ad aver rubato a casa mia!
Riconosciute da un’anziana
le ladre col pancione arrestate a Macerata

Silvana Jankovic e Vera Graber (entrambe incinta, devono scontare un cumulo di pene pari a 21 e 11 anni di carcere) erano state scoperte dalla Polizia mercoledì in viale Indipendenza dopo aver svaligiato un appartamento

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Silvana Jankovic e Vera Graber

Avevano già colpito a Macerata le due “professioniste del furto” arrestate mercoledì dagli agenti della polizia di Macerata in via Indipendenza (leggi l’articolo). A riconoscerle senza ombra di dubbio come le autrici di un furto messo a segno giorni fa nella sua abitazione è stata una anziana che si è subito presentata in Questura dopo aver visto le foto in un giornale.

La donna ha raccontato che nel corso della mattinata del giorno in cui era stato consumato il furto, mentre si trovava da sola a casa a letto, aveva sentito il portone che si apriva notando due giovani donne, delle quali ha fornito una dettagliata descrizione. Dopo essere entrate nella sua camera, avevano iniziato a rovistare  nel como’, nell’armadio e nei comodini dicendo alla donna di stare tranquilla perchè erano “amiche”.

Prima ancora di riuscire a dare l’allarme, le due giovani erano uscite in fretta da casa facendo perdere le loro tracce. Il furto, a seguito del quale sono stati rubati svariati monili in oro tra cui una catenina, un ciondolo d’oro con brillantini, una fede nuziale a cui la donna era particolarmente legata, e alcuni braccialetti, era stato denunciato in Questura il giorno stesso.

Per questo motivo, le due donne (Silvana Jankovic, 31 anni e Vera Graber, 21), già individuate come responsabili di numerosissimi furti in abitazione perpetrati in tutta Italia, saranno denunciate all’Autorità Giudiziaria anche per questo ennesimo furto. Si rafforza dunque l’ipotesi degli inquirenti secondo cui le donne potrebbero far parte della banda che da qualche settimana sta razziando la provincia. Le due ladre nomadi, entrambe incinta, utilizzavano una tecnica ben precisa: citofonavano, se qualcuno rispondeva chiedevano l’elemosina, se invece non c’era nessuno in casa entravano forzando la porta con un cacciavite.

Silvana Jankovic e Vera Graber vivevano in un campo nomadi tra Civitanova e Porto Sant’Elpidio, che è improvvisamente scomparso. In totale devono scontare 32 anni di carcere, hanno nove figli e 260 identità false. Proprie perchè sono state sempre scoperte quando si trovavano in stato di gravidanza, le due giovani nomadi non sono finite in carcere perchè la legge impedisce misure cautelari a chi si trova nel loro stato.

(redazione CM)



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