Verifica, Pambianchi incalza Carancini
Sciapichetti: “Aiutiamo il sindaco”

ALTA TENSIONE AL COMUNE DI MACERATA - La riunione del Pd non si è conclusa ed è stata rinviata alla prossima settimana
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Graziano Pambianchi

 

Si attendeva per oggi la posizione ufficiale del Pd in merito alla verifica politico-amministrativa in corso ma la riunione del direttivo di ieri sera convocata nel quartier generale di via Spalato non si è conclusa e alcuni interventi, tra cui quello del sindaco, sono stati rinviati a lunedì prossimo. Di conseguenza è stata rinviata anche la riunione di maggioranza programmata per venerdì pomeriggio. La posizione del sindaco Carancini sembra essere ferma: il primo cittadino ha dato la sua disponibilità sulle priorità amministrative (da decidere insieme alla maggioranza) e sul metodo (maggior coinvolgimento della stessa maggioranza) ma ha ribadito la sua contrarietà al rimpasto di Giunta rimandandolo eventualmente a metà mandato quando potrà essere fatto un discorso ad ampio raggio sull’attuazione del programma.

Anche nell’incontro di ieri il sindaco ha ricevuto delle pesanti critiche da alcuni membri del direttivo del Pd, in particolare dal capogruppo in Consiglio comunale Narciso Ricotta (guarda il video) che ha chiesto con veemenza chiaramenti su alcune questioni programmatiche, e da Graziano Pambianchi, presidente del Consorzio Valleverde, che più di ogni altro ha attaccato Carancini richiedendo un documento informativo con tutte le cose fatte dall’Amministrazione fino ad oggi.

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Angelo Sciapichetti

Cerca invece di smorzare i toni il consigliere regionale Angelo Sciapichetti: “Al punto in cui siamo occorre più senso di responsabilità – scrive – . Non più tardi di 16 mesi fa, i maceratesi hanno affidato al centrosinistra il compito di guidare la città: oggi chiunque pensi davvero ad elezioni anticipate, tradendo questo mandato, deve uscire allo scoperto ed assumersene le responsabilità. Nei prossimi mesi, a causa della crisi e dei tagli ai trasferimenti da parte del Governo, ci aspettano scelte difficili che andranno ad incidere nella vita di ciascuno di noi. Dovremo affrontare momenti in cui sarà necessario ricercare un’unità istituzionale che vada ben oltre l’attuale maggioranza; occorrono, pertanto, serietà e credibilità che non si acquistano agli occhi dell’opinione pubblica apparendo divisi o litigiosi. Unità ci chiedono i nostri elettori e noi non possiamo deluderli. La verifica di maggioranza, aperta due mesi fa, va chiusa il più presto possibile, anche perché nelle ultime settimane il quadro generale è cambiato velocemente: la situazione economica, morale e sociale italiana sta precipitando. Bene hanno fatto il Pd ed il suo Gruppo consiliare a mettere sul piatto problemi veri che anche il sindaco ha avuto l’onestà intellettuale di riconoscere nei giorni scorsi: metodo, collegialità, rivisitazione del programma. Da mesi sostengo che nel Pd maceratese si è insediata, purtroppo, la ‘cultura del sospetto’, alimentata ad arte non solo da alcuni addetti ai lavori, ma anche da iscritti e simpatizzanti che appartengono a un’illuminata intellighentia che, magari involontariamente, finiscono però per accreditare uno scontro anche laddove non c’è.
Nessuno nel Pd è così irresponsabile da voler mandare a casa Carancini, come invece da qualche parte si vuole far credere per dividere ed indebolire un partito che, al contrario, ha il solo intento di rafforzare l’Amministrazione comunale anche quando ne critica, come nelle migliori famiglie, alcune scelte. Oggi dobbiamo aiutare Carancini a venire fuori da una situazione difficile e metterlo nelle condizioni di dedicarsi di più ai problemi concreti della città e meno alle questioni interne di palazzo. Occorre ricordalo: è lui il sindaco del Pd scelto ,solo pochi mesi fa, dai maceratesi. La verifica di metà mandato sarà l’occasione vera, quella sì, per esaminare senza alibi né veti il lavoro fatto dalla Giunta e gli obiettivi programmatici raggiunti, che vanno adesso ridefiniti. Prima di allora gli assessori, perlomeno quelli del Pd, debbono essere messi nella condizione di lavorare in serenità, evitando, se possibile, dichiarazioni fuori luogo come quelle rilasciate recentemente da qualcuno. Nei comportamenti e nelle scelte del sindaco sta la capacità di tenere unita la coalizione. A lui spettano, sentiti i partiti, le decisioni finali, alle quali il Pd dovrà rimettersi, senza se e senza ma, nella reciproca consapevolezza che alcune criticità vanno recepite e risolte, restituendo fiducia e tranquillità ad una città che ne ha bisogno”.



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