In tempi drammatici per l’economia, dove le manovre economiche cambiano di ora in ora, la richiesta della “patrimoniale” arriva da dove meno te l’aspetteresti. In una accorata lettera al direttore di Libero, Maurizio Belpietro, è l’industriale civitanovese Germano Ercoli, già presidente di Confindustria Macerata dal 2005 al 2009, a farsi portavoce dei “mal di pancia” del popolo delle piccole e medie imprese che non vuol vedere l’Italia andare a picco. E le critiche a quella che era l’area politica di riferimento e al suo leader Silvio Berlusconi sono chiare e difficilmente leggibili in maniera diversa. “Le mie idee di centrodestra” scrive Ercoli nella lettera pubblicata oggi da Libero “sono da sempre note a tutti. Oggi però, caro direttore, assistendo alle piroette dei nostri politici, compreso il nostro presidente, sui temi della manovra finanziaria, onestamente non riesco più a seguire le intenzioni di un personaggio che dal 1994, per molti anni a seguire, mi aveva generato molto entusiasmo”. Ercoli rimarca orgogliosamente di “non aver mai fatto ricorso ad un’ora di cassa integrazione in 35 anni di attività” e si dichiara “avvilito nell’assistere ogni giorno ai saltimbanco romani, al dilettantismo con cui si ipotizzano o si cancellano leggi o disegni di legge”. L’ex presidente di Confindustria Macerata passa poi parlare di economia. “Siamo pronti a pagare, tutti però, comprese le partite iva, imprenditori, commercianti, artigiani. Il 50 per cento delle società di capitali che abitualmente chiude in perdita deve pagare più degli altri, perchè chiudere in perdita è diventato uno sport tutto italiano. Rifacciamo come ha fatto la sinistra, una corposa manovra in contanti e una di egual misura risparmiando e tagliando da ogni parte si annidino spreco e superfluo. Naturalmente la chiamata alle armi dovrebbe escludere i redditi fino a 35mila euro e comporterà un tavolo di negoziazioni intransigenti con il governo: via almeno la metà dei parlamentari, province, auto blu, privilegi, rappresentanze regionali e provinciali sparse per il mondo, enti montani, marini, associazioni, poltrone non più mantenibili”. E l’imprenditore Ercoli rimarca come sia indispensabile aumentare i salari. “Con 1100/1200 euro al mese una persona non va da nessuna parte e se il popolo non ha capacità di spesa, la crescita e i consumi non ripartiranno mai … ogni dipendente dovrebbe avere almeno 1500/1600 euro in tasca ogni mese”. La ricetta del patron di Eurosuole si chiude con il placet alla lotta all’evasione fiscale che deve essere “seria e determinata”.
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Chissà come mai tutti si accorgono SOLO ORA che qualcuno, lassù è sempre stato un buffone e ora lo è più che mai…
siamo nelle mani più sbagliate possibile e toccherà mandarlo via a calci, purtroppo…
Un operaio a 1600E in provincia di macerata? Non ci credo nemmeno se lo vedo. Un ingegnere con esperienza guadagna molto meno (pur lavorando più di 8 ore al giorno). La verità è che ci sono molte persone che prendono ancora 8-900E, specialmente nel calzaturiero: il polo mondiale per eccellenza è qui da noi… Per non parlare dei neolaureati che lavorano pressoché gratis per anni.
Siamo tutti morti di fame, ma anche grandi lavoratori. Manager e politici non sono mai stati minimamente alla nostra altezza.
Leggo l’articolo dell’imprenditore Sig. Germano Ercoli e commento.
Apprezzabile il suo revisionismo sull’area politica e sul “manovratore” verso la quale ha fino ad oggi indirizzato il suo consenso; ho sempre pensato che solo gli stupidi non cambiano mai le loro idee nella vita. Certo non era necessaro essere geni o chiaroveggenti per intuire sin dal 1994 che Berlusconi si dava alla politica come alternativa alla fuga dall’Italia o alla galera, lo diceva e lo conferma tutt’ora il suo compagno di intrattenimenti in mezzo al mare Fedele Confalonieri. Sono felice di non avere mai creduto in questo buffo personaggio di “bassa” statura sotto ogni profilo e di non averlo mai votato. Detto questo penso che la proposta di Ercoli sia semplice e valida, realizzabile con l’impegno di quanti credono nella salvezza della nostra Italia. Un solo dubbio: quando Ercoli parla di escludere i redditi inferiori ai 35.000 euro mi auguro si parli di euro netti, altrimenti, detassati, staremmo parlando ancora dei soliti noti, cioè di quanti guadagnano o percepiscono i classici 1.500 euro al mese che consentono oramai solo di sopravvivere. Sull’evasione fiscale non dobbiamo cercare solamente i grandi evasori che se si vuole sono facilmente rintracciabili, diciamo a vista, ma soprattutto tutti quelli che giornalmente ci sorridono e ci danno il resto senza darci ………lo scontrino. E’ lì che si moltiplicano le piccole cifre quotidiane con i grandissimi numeri ed il totale sono miliardi di euro, quelli sì che insieme alle altre misure sugli sprechi e i costi della politica possono rilanciare la nostra economia. Si può fare.
Cordialmente.
Antonio Oro.
BRAVO ERCOLI! Alcuni mesi fa un amico mi diceva che aveva sempre votato e votava pdl perchè se andava al governo il pd avrebbe messo la patrimoniale, ed era evidentemente terrorizzato da questa tassa. Ora anche i “COSIDDETTI SIGNORI” (Montezemolo, Della Valle, Ercoli …….) suggeriscono che per dare una sistemata (forse) ai conti dell’Italia ci vuole (tra l’altro) una “PATRIMONIALE”. Allora i nostri governanti perchè perdono tempo a discutere ancora del “sesso degli angeli”?
Per la lotta all’evasione meglio metterci una pietra sopra (per il modo in cui viene contrastata), dell’intervento dei comuni poi è peggio che andar di notte.
In USA tutti chiedono lo scontrino perchè i costi si scaricano.
Il governo USA ci rimette l’IVA.. Ma avendo più fatture, scontrini, ricevute emesse ci guadagna con le tasse.
Essendo una cosa MOLTOOOOOO semplice da fare chissà prchè non si fa anche in Italia…..
…. In Italia dove sappiamo che MOOOLTIIIIII professionisti fanno così tante fatture che, talvolta, te ne danno 2 al prezzo di una 🙂
Sertir parlare di patrimoniale in ambienti in cui fino a qualche anno fa si pensava solo al modo di poter occultare (legalmente è ovvio) la propria richezza fa capire che questa gente è ormai disposta a concedere qualcosa di fronte alla prospettiva di perdere tutto. Solo i politici, neo feudatari alla corte di Luigi XVI, non hanno ancora realizzato che siamo alla vigilia di una rivoluzione… sociale.
@gianfranco
e in cina fanno così
http://www.businessonline.it/1/EconomiaeFinanza/1515/contro-evasione-fiscale-scontrino-diventa-gratta-e-vinci-cina.html
Carissimo Germano condivido l’analisi ed apprezzo la generosità e la visione di un imprenditore vero, un condottiero dello sviluppo del nostro territorio, pragmatico e attento agli scenari globali.
” E’ vero che sta’ crescendo nell’opinione pubblica responsabile ed ora grazie a Dio anche nella maggioranza di governo il fronte a favore di una nuova manovra con l’obiettivo preciso di far scendere di un 25% il livello del debito pubblico attraverso, appunto, previdenza (ma con forte attenzione a non bloccare l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro), patrimoniale, condono e io aggiungerei dismissione del Patrimonio Pubblico inutilizzato, sottoutilizzato e le possibili privatizzazioni. E’ assolutamente un atteggiamento responsabile, ora che e’ stata approvata una manovra di salvataggio che sostanzialmente gia’ colpisce chi piu’ ha, presentare un nuovo pacchetto per abbattere il debito anche in risposta ai nuovi record dello spread sui Bund e ai tassi di interesse record dei Btp a cinque anni volati al 5,6% nell’asta di ieri.
Un coordinamento e una riflessione attenta di tute le forze sociali e prodottivedi fronte a tutto questo potrebbero generare una riduzione del debito di 400-450 miliardi sino a ridurre il debito al 90% sul Pil attraverso una patrimoniale, un condono, la riforma delle pensioni e la vendita del patrimonio immobiliare da fare «in un patto con le opposizioni». La riduzione dei costi sul debito potrebbero generare risorse libere per la crescita, la ricerca, l’innovazione e lo sviluppo di politiche per la riduzione degli oneri fiscali e sociali sui lavoratori (aumentare lo stipendio dei dipendenti del 20% cosi diventa possibile) e favorire l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro. Noi abbiamo anche suggerito come e dove andare a razionalizzare e a dismettere e riassumo alcune idee aggiuntive rispetto alle Tue proposte”:
o la dismissione del patrimonio ERAP (Edilizia Residenziale Pubblica) che ha perso la propria funzione sociale con cessione agevolata agli attuali inquilini nelle forme le Regioni potranno prevedere;
o la cessione dei beni immobili disponibili di proprietà degli Enti (Comuni e Provincie) alla Cassa Depositi e Prestiti in cambio della riduzione della loro esposizione finanziaria, funzionale alla riduzione dell’indebitamento pubblico;
o riduzione dei costi della politica in ogni dove ( Revisione ruolo delle Camere Commercio, Abolizione AATTOO Idrico, Rifiuti, Gas, dismissione delle Società pubbliche e ridimensionamento degli emolumenti e numero componenti CDA per le poche che residueranno) ;
o Riduzione del 50 % del n° dei Parlamentari (eletti pero’ direttamente dal popolo);
o Riduzione del n° dei Consiglieri e dei componenti delle Giunte Comunali, Provinciali (sino a che esisteranno) e Regionali e contestuale riduzione (almeno – 40%) delle indennità compresi parlamentari, consiglieri regionali, provinciali e comunali.
La proposta dovrebbe contenere pero’ anche delle riserve specifiche e precisamente
• No riduzione spese sanita’ ma riorganizzazione ed esclusione della gestione politica della stessa ( i dirigenti amministrativi e medici – primari – non potranno essere nominati dai partiti attraverso i Presidenti e gli Assessori delle Regioni come oggi);
• No riduzione spesa sociale ma riforma ISEE e controlli sulle dichiarazioni mendaci,
• si al Ticket con esenzione per i redditi minori di tre pensioni minime con una franchigia per un congruo numero di esami, a scopo prevenzione, esente per tutti o per malattie croniche;
• No ai tagli ai costi dell’istruzione ma accentuazione del merito e qualità di tutti i sistemi di istruzione ma prioritariamente dei sistemi Universitari (riorganizzazione Università, organizzazione manageriale della gestione economica, riqualificazione della formazione e della ricerca, ecc.).
guarda un po’,prima la mercegaglia e poi questo…..qualcosa si muove?? a parole si’!!…..come il chienti….