di Claudio Orazi
1. Ho appreso da questa testata (leggi l’articolo) di una mia candidatura alla direzione dello Sferisterio.
Io non mi sono mai candidato, perché al punto della mia carriera non spetta a me farlo.
2. La stima ed il sostegno di una significativa parte del mondo musicale e di tanti artisti ed amici, mi onora. Credo sia il frutto di un lavoro fondato sull’etica ed il rigore morale. Ho intrapreso professionalmente la carriera dello spettacolo a 16 anni e non l’ ho mai abbandonata, anche se oggi devo osservare come la politica “dirotti” in questo settore “neo-professionalità”, che di tutto altro si sono occupate nella loro esperienza professionale e ciononostante tendono a pontificare, spesso senza contraddittorio.
3. A questo punto della mia carriera, dopo essere stato chiamato a dirigere:
– MacerataOpera dal 1992 al 2002
– Il Teatro delle Muse di Ancona, per l’inaugurazione dopo 60 anni di chiusura
– La Fondazione Arena di Verona dal 2002 al 2008
Se qualcuno desidera propormi qualcosa, mi chiami.
Lo ha già fatto, da un paio di anni, la Fondazione Pergolesi-Spontini di Jesi, dove sono consulente per le relazioni internazionali e mi trovo molto bene. E’una realtà dinamica, giovane ed altamente professionalizzata.
Per il resto ho concentrato il mio lavoro su di un progetto, esteso a livello nazionale, che promuove i Beni Culturali con la grande musica. Parlo di “GRANDE MUSICA.PICCOLI TEATRI”, dedicato ai teatri storici ed avviato in collaborazione con l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, insieme con “ARMONIE DELLO SPIRITO. Meditazioni Musicali per le Basiliche”, cui hanno aderito prestigiosi musicisti e cantanti, con la promozione ed il patrocinio del Pontificio Consiglio per i Beni Culturali della Chiesa e del Progetto Culturale della Conferenza Episcopale Italiana. Il progetto contempla una terza sezione, dedicata ai teatri antichi, che partirà a breve. Punto alla massima qualità artistica degli eventi ed alla loro restituzione mediatica, attraverso un grande network che ha già ripreso una produzione e seguirà le prossime.
4. Il motivo per cui intervengo è a salvaguardia della mia gestione di MacerataOpera ed in particolare sulla questione del deficit di bilancio, su cui direttamente o allusivamente qualche politico e giornalista sono intervenuti. In mancanza di qualsiasi contributo da parte di quegli (tanti) amministratori che condivisero politiche e bilanci di esercizio, mi trovo costretto a ripetere che.
– E’ agli atti della Provincia di Macerata una dettagliata relazione sui miei esercizi che evidenzia, senza tema di smentita, la correttezza e trasparenza nella gestione.
– Ogni aspetto gestionale è stato condiviso e deliberato dai Consigli di Amministrazione che si sono succeduti, dal 1992 al 2002. I titoli d’opera prodotti sono stati fino a quattro allo Sferisterio, tutti realizzati con importanti interpreti e registi. I costi erano contenuti ed il pubblico vasto.
– Ricordo che in quegli anni lo Sferisterio era divenuto, per qualità ed interesse artistico, il primo teatro all’aperto del mondo (si vedano in proposito le esplicite dichiarazioni della stampa nazionale ed internazionale). Il conseguimento di numerosi premi nazionali ed internazionali della critica musicale lo ha testimoniato, con un benefico riflesso sulla valorizzazione del Marchio MacerataOpera: una circostanza che gli economisti della cultura sempre di più tendono a valorizzare come asse strategico di ogni Azienda della Cultura e Spettacolo.
– Lo Sferisterio era anche un centro di produzione artistica che dava lavoro e formava tante maestranze tecniche e figure artistico-organizzative. Si è parlato, in proposito, di una vera e propria Scuola Maceratese e di una leadership culturale indiscutibile. Per essere chiari alcuni ex allievi dell’Accademia di Belle arti di Macerata, che si sono formati con i nostri Maestri, oggi dirigono settori tecnici e di costume nei maggiori Teatri italiani.
La chiamata all’Arena di Verona e la conferma all’unanimità per un secondo mandato è stato il frutto di questo lavoro che nessuno, per quanto si sforzi, può rimuovere.
– I benefici e l’indotto economico che lo Sferisterio produceva, in quegli anni, erano enormi e sono stati studiati e pubblicati, a cura del Prof. Calafati.
– La crisi economica di cui si parla oggi è altrettanto significativa come in quegli anni. Forse qualcuno ha dimenticato la crisi economica dei primi anni novanta? O il fatto che nel ’93 il Ministero del Turismo e Spettacolo venisse abrogato? O il fatto che l’intero comparto dello Spettacolo fosse sostanzialmente auto-convocato e che la Presidenza del Consiglio, delegata al settore, procedesse per circolari? O il fatto che la riforma del ’96 di Veltroni penalizzasse, di fatto, lo Sferisterio che godeva di una attività e fama largamente superiore rispetto ad altri teatri di tradizione? O il fatto che un nuovo Ministero nascesse solo nel 1998? Questo è parte del contesto entro il quale si è lavorato.
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Per il bene di Macerata e dello Sferisterio, spero torni Orazi a dirigerlo.
Parole chiarissime, Claudio.
Le uniche.
Il resto è solo bla, bla, bla.
Orazi,volevo dirti che ci sono sempre quelli che ti hanno mandato via, ancora… vuoi tornare? Sei fesso? Per chi lo fai? per la sinistra? Ma aspetta 5 anni che torna la destra vincente e ricominciamo da capo… intanto con loro lo Sferisterio tra 5 anni ha chiuso… Mi raccomando non ti chiameranno, ma nel caso… non tornare!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Maestro, in quel decennio tutti le opere in cartellone erano pura magia… Giovanna
TOTALMENTE D’ACCORDO CON I POST PRECEDENTI.
SOLO ORAZI PUò FAR RIVIVERE ALLO FERISTERIO E A MACERATA LA MAGIA DEI TEMPI ANDATI.
BASTA MERCENARI. MACERATA AI MACERATEI CHE LA AMANO
Anch’io sono daccordo. Basta con stravolgimenti del melodramma. Rivisitare ed interpretare un’opera è anacronistico, ed il pubblico, in maggioranza, lo detesta.
Arena di Verona “docet” , cartellone con opere conosciute, ottime voci ed interpretri uguale Sferisterio pieno.
In altre parole, ritorno al passato ed alla tradizione.
possibile che bisogna tornare sempre indietro? non c’è nulla di nuovo? dai post precedenti sembra che dopo orazi ci sia il nulla… io voglio poter sperare che vi possa essere di meglio!
Non necessariamente bisogna sempre tornare indietro, ma i risultati parlano da soli, sicuramente non stiamo andando avanti.
preferisco di gran lunga la staticità piuttosto che il rimpasto… la staticità la conosco e la posso affrontare, il rimpasto può dare luogo a sorprese non del tutto positive… l’attesa e la ricerca del nuovo mi permettere di vagliare…
in ogni caso ci può essere l’errore, ma andarselo a cercare….
Sarà un caso, ma la decadenza è cominciata proprio con il cambio della guardia allo Sferisterio….
Sovr ci manca tanto!
Per il bene di Macerata aspetto una seria discussione sull’opportunità di continuare a spendere in questo settore, in modo particolare in un momento di crisi come questo. Nelle migliori famiglie quando i soldi non bastano si tagliano le spese non necessarie, perchè quelle sociali non si possono eliminare. L’idea di carancini di unirsi con altre città potrebbe essere un punto di partenza per affrontare la discussione.
Sarebbe doveroso ricordare anche le gestioni precedenti che hanno dato ad Orazi la possibilità di crescere in un ricco incubatore, come lui stesso riconosce. Sarebbe forse giusto ricordare, solo come dato valoriale di esperienza e non per amara polemica, anche i partiti e gli uomini che allora si battevano contro lo Sferisterion e le stagioni liriche. Sarebbe infine interessante indagare sulla curiosa (?!) coincidenza tra la discesa precipitosa della qualità e l’aumento irrefrenabile dei costi delle stagioni post Orazi con il subentro delle amministrazioni di sinistra.
Il dott. Liuti passava nottate intere a dibattere al bar dello Sport sulla priorità o meno delle stagioni liriche rispetto alla costruzione della rete fognaria nelle campagne, come sosteneva l’illustre capogruppo di allora del PCI
Tanto è inutile, stanno facendo accordi con cani e porci pur di non richiamarlo. Dopotutto lhanno mandato via LORO, è davvero impensabile che lo richiamino… Tanto Carancini durerà poco, poi la richiameranno i nuovi vincitori… aspetti un annetto su su…
Sicuramente quando c’era Orazi sui cartelloni era ben chiaramente visibile chi fossero i cantanti, mentre mi sembra che ultimamente si sappia di chi è la regia, di chi le scene, di chi i costumi (guarda guarda che coincidenza, sempre la stessa persona!!) ma dei cantanti non vi sia traccia (http://www.sferisterio.it/category/cartellone/47/)
Sicuramente quando c’era Orazi “Macerata Opera” era una realtà riconosciuta in ambito internazionale e non era raro che avessimo primi piani, copertine e intere pagine dedicate sulle migliori riviste di musica; ora mi sembra che se ne parlino in giro del SOF non è che ne parlino tanto bene.
Quando c’era Orazi Macerata Opera (come “nome”) era conosciuto a livello mondiale; solo chi di marketing e di comunicazione non ne capisce un .@zzo poteva cambiare il nome (in SOF) dilapidando tutto quanto si era costruito in anni e anni di pubblicità.
Ora può anche darsi che sia solo un caso che, quando c’era Orazi, c’era da essere orgogliosi che la nostra Stagione Lirica (pur essendo organizzata da una piccola città) fosse conosciuta e stimata in tutto il Mondo mentre ora la nostra stagionina lirica (nonostante si cerchi in tutti i modi di contrabbandarla come un qualcosa di importante) assomiglia sempre di più ad un evento organizzato da dilettanti (che non viene tenuto in alcuna considerazione tra gli amanti e gli esperti della Lirica e del bel canto).
Guarda guarda che coincidenza: Orazi ora è libero e potrebbe essere richiamato….. Male che vada male (ma deve andare proprio male male male… ma male malissimo) NON potrà fare certo peggio di chi lo ha preceduto…
Perchè peggio di Ricciarelli e Pizzi credo sia umanamente impossibile: anche se uno si impegnasse (e si impegnasse tanto) non potrebbe certo superarli.
Quanto esposto dal Cerasi è INCONFUTABILE. Bravo, ha sintetizzato alcuni, ma non tutti, gli errori fatti.
Perseverare non è diabolico?
Eppure non ricordo tutto quest’entusiasmo quando c’era Orazi,n’è tanti pianti quando se ne e’ andato.
Oggi un signore davanti all’ennesima vessazione burocratica ha urlato: “Ci vorrebbe una piccola guerrettaccia civile”. Concordo. Ciao Gianfranco alunno appassionato dei Beatles:-)