di Alessandra Pierini
La direzione provinciale delle Poste Italiane di via Gramsci si trasferirà nelle prossime settimane nei container già allestiti ai Giardini Diaz nel Terrazzo dei Popoli. La nuova location scelta per l’ufficio non è piaciuta ai commercianti e alle attività del centro storico che hanno manifestato forti dubbi (leggi l’articolo).
Anche i consiglieri comunali di minoranza hanno manifestato il loro dissenso questa mattina in una conferenza stampa che si è svolta proprio nella nuova sede mobile dell’ufficio postale tenuta da Fabio Massimo Conti della Lista Conti -Macerata vince e da Marco Guzzini del Pdl.
«Avremmo voluto che la decisione venisse presa in consiglio comunale – spiega Conti – avevamo anche manifestato all’amministrazione le nostre preferenze che erano piazza Cesare Battisti o piazza Mazzini o ancora i locali dell’ex Upim. La scelta di posizionare i container ai giardini Diaz avrà contraccolpi evidenti per le attività del centro storico e il consiglio comunale, oltre a non essere stato interpellato, non ha avuto comunicazione di alcun tipo».
Duro anche Marco Guzzini: «Siamo alle solite: questa Giunta prende le decisioni importante nelle segrete stanze. L’assessore Luciano Pantanetti ci assicurò, quando Poste Italiane sollevarono la questione, che si voleva trovare insieme la soluzione migliore e così non è stato. Tra l’altro quando abbiamo proposto l’ex Upim ci dissero che aveva un costo elevato mentre abbiamo visto che i locali sono stati resi disponibili per eventi organizzati dall’amministrazione». Marco Guzzini e i consiglieri di opposizione hanno già previsto delle iniziative concrete: «La direzione provinciale delle Poste parla di 6 o 7 mesi di lavoro, l’amministrazione invece riferisce di un anno e mezzo di chiusura, in ogni caso è un colpo mortale ai commercianti del centro perciò da lunedì raccoglieremo firme contro la scelta della Giunta, poi presenteremo in consiglio un ordine del giorno per proporre soluzioni alternative. Chiederemo anche l’esenzione dal pagamento della Tarsu per le attività del centro storico».
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
se i commercianti puntano tutto sull’ufficio postale non stanno messi bene …
ecco..proprio quello che pensavo anch’io….
Ma ai maceratesi c’è qualcosa che aggrada?
Sì, c’è qualcosa che ci aggrada: il mare a 25 km e la montagna a 30.
SECONDO ME ,
ANCHE IN PIAZZA SAN GIOVANNI POTEVANO ESSERE MESSI I CONTAINER , DI FRONTE ALLA BIBLIOTECA COSI’ RIMANEVANO VICINI ALLA VECCHIA SEDE SENZA CREARE PROBLEMI AGLI UTENTI E FORSE SI RIDAVA VITA ANCHE A CORSO DELLA REPUBBLICA !!!!!!!!!!
..piazza san giovanni è stata appena restaurata…un bel container ci stava proprio bene….o no ?
Ma che ve state a inventa’! dove li vuoi mettere i container nel centro storico, secondo me state proprio fuori dal mondo, direi che i giardini sono la soluzione migliore, lasci la macchina vicino, in un attimo fai quello che devi fare alle poste e se poi ti vuoi vedere i saldi prendi l’ascensore e vai in piazza, che problema c’è?
Con i moderni sistemi informatici, accessibili a tutti, le poste permettono di fare moltissime operazioni comodamente da casa o dal proprio ufficio, tramite internet. Si possono anche spedire raccomandate, ma in particolare, una delle cose più comode è la possibilità di pagare i bollettini postali o le bollette.
Anche altri conti online permettono ciò, quindi per evitare l’ufficio postale e per renderlo meno ‘indispensabile’, si può agire in questo modo.
CHE QUALCOSA VADA BENE. E’ UNA SITUAZIONE PROVVISORIA !!!!
TANTO I NEGOZIANTI DEL CENTRO PROTESTANO SEMPRE: SE DEBBONO TENERE APERTO VOGLIONO STARE CHIUSI, SE DEBBONO STARE CHIUSI VOGLIONO STARE APERTI !!!
PERCHE’ NON PENSANO AD INIZIATIVE CHE POSSANO INCENTIVARE I MACERATESI AD ANDARE AL CENTRO ANZICHE’ A CIVITANOVA O NEI CENTRI COMMERCIALI? PERCHE’ NON FANNO PREZZI CONCORRENZIALI ANZICHE’ MANTENERLI INACCESSIBILI? BASTA QUESTA STORIA DEI NEGOZIANTI DEL CENTRO, I NEGOZIANTI SONO IN TUTTA MACERATA!!!!
ma che vi lamentate!!!!!! finalemente le poste in un “posto” dove c’è parcheggio!!!! EVVIVA!!!!!!
senza considerare tutte le macchine in meno che transiteranno in centro e che avrebbero parcheggiato in seconda fila o “ad canem penis”!!!!
Macerata mia in che mani sei…….si critica chi governa , ma guarda a cosa si attacca l’opposizione ………
Se si pensa che l’ufficio postale poteva essere l’ossigeno per il commercio credo si sbagli proprio e di grosso e chi conosce Macerata ed i Maceratesi lo sa bene.
Quando mi trovo costretto ad andare alle poste in piazza ci vado di corsa all’ora di pranzo o subito dopo ed anche abbastanza scocciato, quindi non proprio dell’umore giusto per andare a fare acquisti.
non e’ che il commercio a Macerata dipenda dall’ufficio postale,ma mettetevi nei panni del tabaccaio,del ghiottone,del bar e del barbiere che servivano gli impiegati ed i clienti.Poi il problema e’ sempre lo stesso cosa ci faranno con quei locali,saranno abbandonati come gli ex vigili urbani?
Che vi sarà un disagio per certi esercenti come quelli citati da Pietroni soprattutto, è certo. Però, parlare addirittura di ” colpo mortale “, è eccessivo. Io penso che le poste centrali, abbiano come utenza per lo più quella residenziale, la stessa, che se non andrà alle poste, andrà nella vicina banca o in qualche altro ufficio di frequentazione pressochè quotidiana, dunque, l’incidenza negativa ci sarà, ma non sarà così tragica per il commercio. E resta sempre il mercato settimanale , a dar vitalità e ossigeno e gli universitari a movimentare le fotocopisterie, mense, tabaccherie ecc. più tutti gli altri impiegati residuali all’annoso decentramento, che non sono quelli delle Poste centrali.
Bisognerebbe sapere quanta è l’utenza fissa e quanta quella occasionale delle Poste centrali, per stabilire concretamente il danno di questo spostamento temporaneo, ma io non credo che superi il 20 o 30% ,quella occasionale. Deve essere proprio alla frutta chi viene da fuori, per andare in quelle centrali a fare una raccomandata, un pagamento o spedire un pacco.
Forse si poteva trovare qualche locale come ‘alternativa ai container per far rimanere le poste in centro, ma la soluzione di collocarli in una zona neutra e accessibile , come quella dei giardini, mi sembra nel contesto quella migliore.
Qualche tempo fa, scrissi a proposito dei locali dell’ex Upim, che il Comune avrebbe dovuto investire con lungimiranza nel loro acquisto , ma ci furono le solite critiche e invettive alla mia idea. In questo caso, ad esempio sarebbe tornato utile e proficuo con la riscossione dell’affitto alle Poste, che ci si poteva ben compensare qualche rata di mutuo. E si salvava capra e cavoli.
il colpo mortale forse e’ stato la telecamera,che e’ andata a colpire,per il vanto di sindaco ed assessore,soprattutto persone che venivano da fuori comune,che sono sempre state molto importanti.Avrei anch’io molte cose da dire sui commercianti maceratesi,ma lavorare qui’ e’ obiettivamente difficile.Quando da Tolentino si fa prima ad arrivare in centro a Civitanova che a Maverata.Lasciamo perdere la seconda parte del mio commento della settimana scorsa.Quella in cui dicevo che tutti i maceratesi avrebbero potuto parcheggiare in Piazza della Libertà ed andarsene da dove sono venuti.La prima.troviamo 50 posti auto in piazza e mettiamoci le auto dei residenti che ora stanno in via Gramsci e Corso Matteotti.Mettiamo delle fioriere in via Gramsci lasciando lo spazio per i tavolini del bar.Cerchiamo di rendere tutto più accogliente. Penso che neanche i più accaniti pseudo-ecologisti sarebbero contrari.Delle poste sinceramente possiamo anche farne a meno.
Sono curioso di sapere se, per caso, l’ufficio postale fà, come credo, anche operazioni di incasso delle pensioni corrisposte. Questo potrebbe essere un buon motivo per collocare l’ufficio ai giardini Diaz lontano dalle banche del centro. Ma guarda tu che vai a pensà, e ‘rripusa!!
Cari Fabio e Marco, oltre a cavalcare l’onda emotiva dei commercianti del centro storico, sapete dire, quantificare, tradurre in danno concreto questa vostra affermazione?
” La scelta di posizionare i container ai giardini Diaz avrà contraccolpi evidenti per le attività del centro storico ”
Dov’è l’evidenza del contraccolpo, IN TERMINI ECONOMICI ?
Occorre in casi come questi, argomentare coi numeri, le cifre, e quindi sapere per rendere noto, qual’è l’indotto fisso dell’utenza delle Poste centrali che incide sul commercio, quale quello esterno non servito da altri sedi prossime al centro e infine quello occasionale.
Sul resto, che la decisione doveva essre presa in Consiglio Comunale, d’accordissimo e anche sulla proposta di Piazza Mazzini ( anche se scomoda e fuori mano per tanti anziani che vanno a riscuotere la pensione e anche poco servita per i parcheggi in prossimità delle mura che non bastano mai, a meno che, non ci si serva del direzionale) . Al momento , no invece per quella sui locali dell’ex Upim , perchè non sono a norma oltretutto, dovreste saperlo.
Il centro si vitalizza o ri-vitalizza con iniziative interessanti, come quella dello scorso anno fatta proprio da Tamara.
Ciò attrae gente, quindi fa girare l’economia.
@ Stefano Pietroni
Lei ha scritto che i bar,barbieri ecc. non avranno piu’ come clienti i dipendenti delle poste. Perchè, vorrebbe dire che andavano in tali esercizi commerciali durante l’orario di lavoro? All’ora di entrata ed uscita dal lavoro i negozi sono chiusi. Suvvia signor Pietroni, non arrampichiamoci sugli specchi.
Ben altri sono i motivi che spingono i consumatori verso altri lidi, principalmente i prezzi. Ha mai provato a verificare quanto costa un determinato prodotto (parlo dello stesso identico prodotto) in centro a Macerata o lungo il corso a Civitanova?
Inoltre l’allontanamento dai centri storici è un fatto che si verifica in tutta Italia.Nascono nuove tendenze, i centri commerciali (brutti ma attraggono),piu’ negozi qualificati disseminati nel territorio ecc. Non è piu’ il tempo in cui dalla provincia se volevano acquistare un capo alla moda dovevano venire necessariamente a Macerata. Allora i commercianti debbono adeguarsi, sviluppare nuove strategie,trovare nuovi modi per attrarre i clienti. Non è piu’ il tempo delle rendite da posizione purtroppo.
Perchè non pensare al centro storico come ad un centro commerciale in cui i negozi anzichè essere divisi da un canterto in cartongesso, sono divisi da un vicolo,una piazzetta? Nei centri commerciali tutti i commercianti finanziano le attrazioni ed i servizi che vengono predisposti dal Centro. Perchè nel centro storico invece a questo dovrebbe pensare la pubblica amministrazione?
Il bello è che gli stessi commercianti del centro generalmente non fanno acquisti in centro…..
Sai axel, non avevo altra pretesa infatti , di indicare una strada da percorrere con quella iniziativa, ma l’amministrazione che decide, ha solo saputo chiudersi a riccio su tutto, durante e poi.
L’idea delle carrozze, l’ho anche suggerito, era da sfruttare almeno una volta al mese, di sabato o domenica, da primavera ad estate inoltrata. E, soprattutto, andava sfruttata come anche ho detto agli interessati, per lo Sferisterio, per andare di sera a prelevare dall’albergo o dal ristorante, chi viene da fuori , specie straniero, francese o tedesco o spagnolo, che va in visibilio per questo genere di cose. E bastava anche poco, per realizzare questa piccola favola da far vivere ai turisti che consumano lirica. Bastava includerla nel pacchetto .
Le carrozze, per inciso, sono mezzi che possono tranquillamente andare su strada come tutti i veicoli a motore, hanno targhe e sono coperte da assicurazione, dunque possono benissimo convivere col traffico urbano per simili iniziative, senza dover cambiare la viabilità. La segnaletica, sia per gli automobilisti che per i conducenti di carrozza ,è la stessa da rispettare. Considerato poi, che abbiamo la fortuna di avere il Museo della Carrozza e chi può rendere questo servizio perchè di Macerata e dispone non solo di carrozze , ma fa anche gare sportive in carrozza con tanto di trofeo, la cosa era ben da sfruttare come attrattiva esclusiva per Macerata. Poco dopo infatti quella manifestazione, mi hanno chiamata non so da quanti paesi dei dintorni, per sapere come contattare chi fa questo tipo di servizio.
Macerata no, ha perso un’altra occasione che era da cogliere al volo già da quest’anno, per proseguire con niente, su quel convogliamento di pubblico . Questione di costi? NO, tutto tranne questo – nemmeno per la sporcizia che avrebbero potuto lasciare in giro gli animali, in quanto i cavalli hanno apposita imbracatura quando svolgono tale servizio in città-
Perchè allora, non utilizzarle per il servizio passeggeri verso piazza nei fine settimana, con arrivo e partenza dai giardini per esempio, dove chi viene da fuori con famiglia al seguito, può lasciare tranquillamente l’auto per farsi poi una scarrozzata fino in Piazza della Libertà? Perchè sarebbe gravato sull’amministrazione? No. In tante città del nord , del sud , del centro, si fa regolarmente e chi sale in carrozza per un giro turistico, paga il suo biglietto, che va dai 3 euro ai 5 di Verona o Milano nei pressi del Castello Sforzesco. Quindi, trattandosi di un percorso più modesto per Macerata, si faceva una convenzione con chi fa il servizio per contenere il prezzo del biglietto massimo sui 2 euro ( in qualche modo, allinenando il costo di questo diverso servizio a quello dell’autobus o del parcheggio di via Armaroli per la sosta , che arriva a costare pari o anche di più per qualche ora passata in centro) e/o anche il Comune poteva fare una convenzione con l’APM, includendo per chi lo avesse voluto, nel costo del parcheggio anche il mezzo a cavallo per arrivare in centro.
Chiunque dica o pensi, che questa non sarebbe una valida attrattiva, si sbaglia e molto, perchè posso testimoniare attraverso i conducenti di quelle carrozze , che chi ci è salito per quel breve tratto dai Cancelli allo Sferisterio o viceversa – ed era dicembre con una temperatura glaciale- non avrebbe più voluto scendere.
Naturalmente questo, tutto rivolto per attrarre verso il centro nei giorni meno frequentati e in concorrenza più spietata coi centri commerciali o la via di fuga verso Civitanova , ma non da meno, sarebbe stato poter far fare giri alternativi per Corso Cairoli o Cavour o verso altri luoghi caratteristici come Fonte Maggiore , appena fuori città.
Altra cosa da fare di sabato e domenica nella bella stagione o in particolari occasioni, per attirare le famiglie verso il centro storico, è il SOMABUS: guardate quello che ci fanno in Nord Italia.
Poi da qui, da questa e altre inziative collegate, il commercio saprebbe organizzarsi da solo se c’è movimento e rinascita di pubblico per le vie del centro.
Certo che con questo comune di centrosinistra che non gli frega niente del centro storico per i commercianti qualsiasi cosa succede è un lago di sangue… un minimo inciderà comunque credo, anche se il grosso è dovuto alla politica di NON sviluppo del comune…
@ Giuseppe
vede Giuseppe immagino che tra un po’ porteranno via dal centro anche la caserma dei carabinieri,se ne stanno andando le banche e le assicuro che molti esercizi commerciali soffriranno della sparizione di tutti gli impiegati ed il problema sara’ che nessuno avrà il coraggio di riaprire questi locali.Non so quanto costano i prodotti a Civitanova,probabilmente lei non si riferisce al mio settore e io non vado mai comprare giu’.Per quanto riguarda i centri commerciali invece il mondo per noi si divide in due tipi di persone:quelle che amano passeggiare e guardare le vetrine sotto le stelle e tra palazzi storici anche d’inverno e quelle a cui piace farlo sotto i neon del centro commerciale.A noi il primo tipo basterebbe,ma la concorrenza e’ sleale e non parlo di prezzi,ma della facilita’ di raggiungere il posto,di parcheggiare gratis,in pianura a 20 o 50 metri dai negozi.Continuate tutti a portare l’esempio di Civitanova,ma a Civitanova sul lungomare sud non si paga neanche per andare al mare.Loro hanno 10 volte più di noi la concorrenza dei centri commerciali eppure il centro e’ sempre pieno di gente,gireranno pure più soldi,ma cosa volete dire che sono tanto più intelligenti di noi?Lasciamo perdere che non hanno l’isola pedonale perché penso che nessuno pensi più di toglierla a Macerata,ma giu’ non esisterebbe mai che arriva la Domenica un cliente di Corridonia,il box dell’apm e’ vuoto e la telecamera comunque gli fa 70 euro di multa.Non mi dite che piazza della Libertà oggi e’ un bello spettacolo.Non ci sono negozi n’è appartamenti,ci sono sempre una ventina di macchine parcheggiate in mezzo oppure,appunto la Domenica,e’ un deserto da agorafobia.Visto che voi siete così bravi perché non prendete in affitto uno dei locali vuoti in corso della repubblica?Potrete anche dirmi che pagando 2 euro si può entrare ( scusate ma che isola pedonale e’?),ma poi chi entra dove lascia l’auto?sapete che se non trova il parcheggio e fa un altro giro prende la multa?Torno a dire che i commercianti maceratesi hanno molte colpe,ma mi rifiuto di parlare di queste,perché lavorare nelle condizioni in cui ci hanno messo e’ veramente difficile.Non ci portano più neanche la merce prima di mezzogiorno e mezzo perché anche chi lavora deve pagare 2 euro.Penso che i geni di Civitanova sarebbero entrati in comune con le loro barche. Scusate,ma e’ troppo facile di quei ladri dei commercianti,le Domeniche d’estate non c’e neanche un bar aperto.Qualcuno di voi pensa che esiste un barista che resterebbe chiuso se convenisse aprire?Stiamo 44 ore la settimana dentro i negozi e molti di noi sarebbero disposti a starci anche di più?Pensate che le 4 o 5 gestioni del Bar Venanzetti che hanno mollato siano tutte un branco di imbecilli?e l’Upim gestito da coglioni? ci vuole tanto a capire che senza la pasticceria un bar così non si tiene? e che nessuno al mondo parcheggerebbe sotto le mura per andare a prendere la domenica le paste in piazza?C’e rimasta una sola gelateria e nessuna pasticceria.Volete dire che in centro non sanno fare le paste?o che costano troppo o che sono tutti scortesi? Avete fatto caso che Feltrinelli diminuisce sempre di più le ore di apertura? Vogliamo aspettare che se ne vadano pure loro? Per me non manca tanto. Tamara per me vanno bene anche le mongolfiere.Almeno tu hai qualche idea.
i maceratesi hanno quello che si meritano perchè sono solo bravi a giudicare e criticare! fate sindaco l’avvocato bommarito che con le sue millanterie e mensogne si è conquistato l’intera popolazione bigotta e repressa maceratese!
@ Ballini
Per scrivere tante coglionerie in tre righe ci vuole del genio. Ma forse è il frutto di un’incarnazione compiuta del suo cognome…
@ Tamara
Più dimostri di saper fare il tuo lavoro e più ti scavi la fossa, in questa città. Sai che effetto produce la tua proposta, in chi potrebbe applicarla? Nasce subito il primo pensiero: “L’hai pensata tu e non io? Non possiamo farla!”. E non la faranno mai per non darti la soddisfazione.
Purtroppo, in questa città la mentalità è figlia della mezzadria. Mancano – culturalmente – la libertà contrattuale del bracciantato, la circolazione delle idee, il mutuo sostegno. Proponi la stessa cosa – a pari condizioni – in una città come Fermo (che è simile a Macerata, ma città aristocratica ieri e operaia oggi) e vedi che succede.
Sicché, vorrei dirti, non guastarti il sangue più del dovuto: Macerata è un equivoco.
Filippo, tu l’hai detto, io lo penso.
Hai centrato in pieno la quintessenza di ciò che guasta dal profondo la città, al di là di qualsiasi politica e schieramento che ci vai a fare o mettere sopra : il suo carattere ambizioso , ma tenuto a freno da tanti individualismi e protagonismi.Tutto è parcellizzato, settorizzato per categorie, tutto demandato a qualche personaggio politico o di spicco di turno. Manca la visione globale . Manca la voglia di aprirsi. Manca la voglia di dare senza avere. Manca l’umiltà. .La risultante è quindi, la staticità su tutto.
Sono perfettamente cosciente che sta così e non sai quanto. Non immagini quante volte ho letto nelle facce di tanti interlocutori, quei tristi sentimenti che affossano sul nascere ogni creatività, anche collaudata da esperienza ( tranne quando c’è un nome altisonante dietro, e allora, si calano le braghe, aprono tutti i portafogli, poi come va va, importante è riempirsi la bocca di crema).
Quella che hai còlto, è una delle reazioni, una delle due facce della medaglia, quella della “finta indifferenza “, che tutto fa cadere nel vuoto per piccineria d’animo o interessi di bottega. L’altra è la “finta differenza ” di chi ascolta, che si manifesta non appena hai finito di comunicare un’idea e lì su due piedi cercano di smontartela.Ma qui , in questo caso, non sai quanto mi diverto a vederli impegnati nell’opera, quando cominciano a macchinare ad alta voce come fare e quindi balbettano, sì… però, boh, ma come fai…ma dopo….ce vurrìa…bisugneria parlanne con…vidimo che se po’ fa…se se po’ fa.
E non se fa. Mai. Se aspetti loro.
E io rilancio pubblicamente quindi, con le idee. Che bastarda.
Altra iniziativa che ho fatto avanti lo scorso agosto ( e ha dato anche quei balbetìì in qualcuno) a chi andava proposta per ruolo pubblico e che basterebbero due persone del reparto amministrativo per portare in porto, un telefono e pochi contanti , è quella del Palio dei Comuni.
Premesso che Macerata, città capoluogo di provincia, è l’unica a non avere le sue tradizionali feste medievali, che invece tanto danno e tanto fanno da primavera all’autunno anche nei più piccoli Comuni d’Italia, ho suggerito di istituire il Palio di Macerata , facendo semplicemente questo.
Macerata, con la prima edizione, si fa città ospite dell’ ‘apertura dei giochi medievali , richiamando tutti i Comuni del maceratese che li tengono con le loro varie disfide /( Camerino, con quella della spada, Treia col bracciale, San Ginesio col Palio della Pacca in cui si sfidano i cavalieri, Montecassiano idem. ecc. ecc..) ; Comuni che sono federati o associati e mi sembrano siano 27 in tutto, scusate ma vado a memoria ora.
E quindi immaginate, giungere da ogni lato d’accesso alla città oltre le mura – Via Cavour, Porta San Giuliano, Via Cairoli, le Scalette, questo colorato e suggestivo corteo con strumenti musicali d’epoca -chiarine, tamburi – e coi figuranti in costume di tutti i Comuni che sfilano per raggiungere Piazza della Libertà, dove Il Sindaco , Il Vescovo, le Autorità tutte, presenterebbero il Palio di questa “istituita tradizione” del millennio in corso e darebbero il via ai giochi che si terranno durante l’estate nei vari Comuni.
A fine stagione poi- quindi verso metà settembre, passato San Giuliano e giocato l’ultimo dei Pali che si tiene a Corridonia con quello della Margutta ai primi di settembre, Macerata ,diviene terreno della disputa del Palio della Provincia di Macerata suddiviso per categorie, fra tutti i vincitori della varie disfide di ogni singolo Comune e quindi allo Stadio dei Pini o a villa Potenza o in altro spazio idoneo si dovrebbero tenere i giochi a cavallo , allo Sferisterio ( finalmente utilizzato anche per altro e per cui in passato era utilizzato ) quelli a bracciale o della fune o della Spada e simili.
E ora immaginate anche, oltre ai sensi, agli occhi, nel vedere uno spettacolo come quello, quanto bene possa fare alle attività commerciali , simili giornate piene di pubblico in circolazione .
Sì, direte, ma dov’è il vantaggio per i Comuni partecipanti al Palio di Macerata o dei Comuni, o della Provincia ‘? ( il nome si trova) Innanzitutto l’enfasi che deriva loro da una pubblicità più ampia con la presentazione ufficiale in anteprima dei loro giochi, ma soprattutto, perchè il Comune , piccolo o grande, vincitore del Palio di Macerata – importante simbolicamente perchè del capoluogo, una specie di supercoppa sportiva – dalla seconda edizione in poi, sarebbe esso ad ospitare l’apertura dei giochi verso aprile e quindi godrebbe di una forte affluenza di pubblico in una qualsiasi giornata domenicale, .
Quindi:
Prima edizione, Macerata dà il via ai giochi medievali della stagione, ospita la disputa finale tra i vari vincitori delle singole disfide dei Comuni nello stesso anno e poi da ogni anno , con la consegna del Palio giocato al termine a Macerata, trasmette il suo premio al Comune vincitore , che darà il via a sua volta a partire dal secondo anno, all’apertura dei giochi ospitando tutti i Comuni e avanti così.
Qyesta l’idea di fondo, poi ci s lavora per oleare tutti i meccanismi e le regole di gioco , se istituire un solo premio o per categorie e quant’altro.
A mio avviso, questo è un buon esempio anche di traduzione di quel termine tanto amato dai poltici: sinergia.
p.s. Filippo, se non mi scrivi, mi contatti tu, io non so come fare, non ho il tuo telefono ,nè email.
@ Tamara
Per una curiosa coincidenza, proprio ieri sera con alcuni amici rievocavamo l’unica edizione del Torneo delle Quattro Porte, che si tenne – con uno smisurato successo di pubblico – qui a Macerata, durante l’amministrazione Maulo. Venne organizzato in collaborazione con l’Associazione Commercianti. Se – al di là dei problemi contrattuali con la Società esterna che l’aveva imbastito – si fosse andati avanti con quell’idea, oggi esso sarebbe già una tradizione. Anche perché non poggiava il proprio criterio fondativo su un’invenzione odierna, bensì si rifaceva ai documenti storici della nostra città a proposito dei festeggiamenti per San Giuliano.
I commenti che sentii in quell’occasione negli ambienti politici erano, in buona sostanza “Non va bene per Macerata. Noi siamo un capoluogo, queste cose vanno bene nei paesini dell’entroterra”. E non si fece più.
Quanto a me, scrivimi a pafinisterrae@gmail.com e così ci ridiamo i recapiti.
@ Filippo
Più che smisurato il successo di pubblico è stato fenomenale, fantascientifico, oltre ogni più rosea aspettativa….
Da quanto era piena di turisti la città è’ stata l’unica volta che ho visto le auto parcheggiate IN TRIPLA FILA dallo Sferisterio fino a oltre Rampa Zara, i locali non pieni ma stra-zeppi, la folla che si accalcava CONTEMPORANEAMENTE in Piazza della Libertà, in Piazza San Giovanni e in Piazza Mazzini…
Prova solo ad immaginare dove saremmo adesso se ci fossero state oltre 15 edizioni…
Tamara definirei le tue idee leggermente folk.Certo che vedere Filippo fare il potestà seduto sul trono di Macerata vestito da sommo poeta non sarebbe male.Comunque a parte gli scherzi ben vengano questo tipo di iniziative,ma penso che a Macerata serva un piano che duri tutto l’anno.Serivirebbero amministratori che abbiamo il coraggio di cambiare il volto della città.Io ho detto la mia idea.altre potrebbero essere anche migliori.
@ Filippo
@ Cersai
Verissimo…
me la ricordo…
e mi ricordo pure cerasi vestito da capitano se non erro..
e tu filippo? che eri? nn me lo ricordo
comunque veri gli aggettivi usati da cerasi
il combattimento con la spada in piazza della libertà è stato divertentissimo…
così come le locande con i camerieri vestiti a tema..
mi ricordo ancoro paolo e francesco del pozzo
l’atmosfera era davvero magica…
ma i maceratesi hanno votato per non riaverla più…
metteteci una croce sopra
@ il vegliante
Si con uno spadone che pesava l’ira di dio e con le brache DI LANA (ti lascio immaginare quanto stessi comodo e fresco).
L’unico rimpianto è pensare: chissà dove saremmo arrivati se si fosse replicata (ingrandendosi ogni anno di più) dopo 15 anni…..
Ma perché e’ stata già fatta una cosa del genere? e Filippo ha partecipato? peccato me la sono persa.
Stefano, non c’è niente di folle ( o folk, che hai scritto?) in quella idea.
Guarda qui.
http://www.maremmanews.tv/it/index.php?option=com_content&view=article&id=11347:capalbio-ospita-il-1d-palio-dei-comuni&catid=39:cultura-a-spettacolo&Itemid=57
E’ di maggio di quest’anno ,prima Edizione.
E guarda qui
http://www.palio10comuni.it/i_10_comuni.aspx
In genere, non mi esprimo mai, se prima non ho collaudato 100 volte quello che ho in testa. E’ un collaudo mentale mio, certo, che non si può comunicare a parole. Bisogna crederci o non crederci, tutto qua, specie se non ci sono precedenti analoghi che invece in questo caso ci sono e sono confortanti.
Se dovessi ogni volta arrendermi per ” impossibilità pratica” o perchè piovono critiche, sarebbe un altro film.
Ti do dimostrazione Stefano, proprio da queste pagine, del perchè mai ascoltare le voci contrarie, quando si è giunti a convinzione su qualcosa. . Quando lanciai quella delle carrozze, non faccio nomi perchè non lo leggo più da tanto qui, commentò più o meno così disperatamente ” ecco quello che sanno fare quelli di sinistra! ci riportano indietro di cento anni, ci fanno riaccendere le candele e andare a piedi!!! ”
E adesso ti dico, anche, che mentre un anno fa ormai, elaboravo quella idea e quindi , cercavo informazioni varie,, scopro che a Tolentino organizzano una sfilata simile, mi sembra a maggio, con quell’associazione dei Comuni. Fanno solo una sfilata, ma la fanno intanto e richiamano pubblico da ogni parte. Con la mia idea, si andrebbe più oltre, La fa Ascoli Piceno la Quintana, che c’è di folle iniziare adesso qualcosa di simile a Macerata ,sulla scia delle tradizioni che altri prima hanno riscoperto o mantenuto vive?
.Penso basti a convincerti questi pochi esempi, almeno,della fattibilità., della non astrusità dell’idea.
Farlo a Macerata, embè, qui ti do ragione, diventa pressochè impossibile.
E voglio sottolineare, che non servirebbe personale esterno al Comune. Basterebbe quello amministrativo e dirigenziale a mettere in piedi il tutto.
Che sia stato fatto in precedenza a Macerata lo so, ma non è stato fatto con lo stesso criterio e da quanto so, a costi altissimi a chi era stato affidato, perchè certo, se devi vestire tutti i tuoi figuranti….ma qui sarebbe diverso, verrebbero gli altri Comuni a sfilare e competere e quindi andrebbero fatti solo pochi abiti per le autorità e il palio. Costi quindi da sostenere una sola volta per tutte.
Non a caso infatti, ho parlato di Macerata come città ospite del Palio dei Comuni, che dà il suo Palio prestigioso.
Come ci siamo finiti , dai container delle Poste al Palio dei Comuni, …..boh!?
Adesso state tutti tranquilli, che non vi tormento più con le mie idee stravaganti, da domani stacco la spina al computer, basta con l’estate parlare delle solite cose e con questo caldo africano poi….
No,non folle ma folk:le carrozze,il somabus,il palio.Vorrei invitasti a riflettere su quello che viene prima di queste idee.Tutto e’ cominciato quando il mio pur caro prof.Maulo decise di creare l’isola un isola pedonale piuttosto blindata convinto,in buona fede,che i maceratesi avrebbero cominciato a prendere l’autobus,a farsi un paio di volte al giorno le scalette o a fare trekking urrbano per salire dal parcheggio Garibaldi.Ciò non avvenne,cominciarono ad andarsene dal centro oltre le pasticcerie,faccio i complimenti a Franco ed Elio che intuirono per primi che le loro millefoglie sarebbero rimaste ad acidirsi sugli scaffali se non se ne fossero andati via,il videonoleggio,poi la salagiochi per ragazzi.In venti anni le varie amministrazioni,quasi tutte di centrosinistra,vedendo ciò hanno cominciato ad allentare la presa.Prima i residenti potevano entrare soltanto sulla via di residenza ora in tutto il centro storico (anch’io sono residente ed una delle auto parcheggiate spesso in via Gramsci e’ la mia),e’ stato riaperto la sera dopocena ed anche il giorno e’ l’orario di chiusura e’ diminuito.Ma il centro continuava a vuotarsi ed i negozi dedicati ai giovani a chiudere (quello di videogiochi per esempio).Intanto gli pseudo-ecologisti maceratesi quasi sempre al governo,impedivano di realizzare il parcheggio sotto rampa Zara,che perlomeno avrebbe permesso di togliere le auto da Viale Leopardi causa di rischi,rallentamenti ed ingorghi con relativo aumento di inquinamento,perché dovevamo difendere gli ecosistemi delle lucertole sotto le mura di tramontana.Tutto fino al capolavoro della giunta Meschini,che avrà fatto bene a pensa prima alle strade che ai parcheggi,ma si e’ completamente disinteressata del centro storico,la telecamera e l’entrata in centro con 2 euro.Riepiloghiamo.
Ora abbiamo una telecamera a guardia di un’isola pedonale che non c’e perché si entra con 2 euro.Chi entra non può parcheggiare perché i parcheggi non sono sufficienti neanche per i residenti.L’unico posto dove si potrebbe parcheggiare,piazza della Libertà e’ una delle tre zone dove c’e l’isola pedonale,ma nessun pedone si e’ mai sognato passeggiare li e comunque ci sono spesso gli autobus a destra e una ventina di auto non so di chi a sinistra.La seconda zona e’ corso della Repubblica cioè il simbolo della decadena del centro,una volta luogo di ritrovo di tutti i ragazzi.Ia terza zona,via Garibaldi e’ l’unica che funziona per un mero motivo di altitudine e perché e’ ai margini del centro storico.Ecco vorrei che qualcuno si occupasse di questa assurda situazione prima di organizza il palio che riempirebbe il centro un solo giorno l’anno.
qualcuno mi ha detto che le varie amministrazioni non si sono più accupate del centro perché oramai i residenti sono talmente pochi che elettoralmente non contano più.Ma in fondo alla gran parte di loro sta bene così.
@ il Vegliante
Caro amico-ombra,
nonostante dimostri di essere informatissimo (e lucidissimo di testa), ti è sfuggita la mia partecipazione al Torneo delle Quattro Porte. Dipenderà dall’imprendibilità della poesia? Comunque, a parte le boutades, nonostante la mia partecipazione del cuore alla mia Porta (San Giuliano) – dove c’erano tra gli altri anche Maurizio Angeletti (uno dei volti storici degli sportelli delle Poste centrali) e Oberdan Pantana – venni destinato al Gruppo cittadino nei panni del Vescovo: una palandrana di lana pesantissima, con un Saturno (il cappello ecclesiastico rotondo) più pesante della palandrana (che, per non farsi mancare nulla, era corredata anche di mantello, sempre ovviamente di lana). Nel gruppo c’erano anche – tra gli altri – Manuela Tombesi (l’instancabile organizzatrice del Barattolo) e l’indimenticabile Sergio Fantuzzi. Conservo un sacco di foto di quell’edizione.
@ Stefano Pietroni
1. Innanzitutto Forza Juve.
2. La tua rilettura topologica del centro è ineccepibile. Ricordo perfettamente Mario “Ermete” Buldorini che mi diceva – penso nell’unica intervista televisiva che gli venne fatta (da me per l’allora TeleMacerata) – che il passeggio del Corso lo ricordava da quando era giovane e costituiva la nota più bella e speranzosa della città. Significava, ai suoi occhi di artista alimentarista, il passaggio del testimone di generazione in generazione. Era addirittura convinto che – fosse successo di tutto e di più – quel passeggio non sarebbe finito mai. E’ passato a miglior vita prima di ricordare l’attuale sfacelo.
3. Quanto a Maulo, che faceva le ronde notturne col comandante dei Vigili urbani per salassare gli eventuali contravventori della zona pedonale (in mezzo a un deserto imbarazzante), ce lo ricordiamo un po’ tutti, non solo del centro. Fu l’inizio della fine. Che peraltro aleggiava da decenni, perché la comica tragedia del parcheggio di Rampa Zara la ricordo da quando ero piccolo e i miei genitori erano in piena attività in vicolo Ulissi con l’ingrosso di maglieria (lì dove ora c’è l’Hotel Claudiani che, con buona pace delle brochures, non esiste da sempre in quella location). All’angolo c’erano ancora il mitico Ettore Pompei (con le pizzette che gli cucinava Lucio Piergentili) subito a sinistra, e il farmacista Cappelletti subito a destra. Era sindaco Ireneo Vinciguerra (o Giuseppe Sposetti?). Lo Sferisterio funzionava perfettamente, sotto l’egida di Carlo Perucci, che chiamava i cantanti che hanno fatto la storia e non gestiva di certo i soldoni che l’Arena ingoia da tempo senza pietà. Se penso a come siamo riusciti a scivolare sempre più in basso, mi prende la malinconia. Meglio non pensarci più.
4. Sommo poeta meglio di no: a parte Guido Garufi, amico e sodale da una vita, l’ambiente letterario (al di là della qualità dei poeti e dell’apparente pensiero debole che lo anima) è ricco di coltelli. Quanto al Podestà, poi, di meno ancora. Non fosse che per richiami di memoria poco felici. E assicuro che non è solo per questo.
Non era l’idea dell’isola pedonale sbagliata, e’ stata quella di farla senza parcheggi.Non so,forse il comitato residenti (ma poi chi sono?)cominciera’ a lamentarsi quando chiuderanno la farmacia e Valentino.
Non fare il modesto la tua bella nickfoto ti colloca tra Dante ed Hitchcock.
Per la Juve penso che ci sara’ da soffrire ancora finche’ non se ne andrà Marotta e arriverà Capello.Vediamo un po’ chi compra.
@ stefano pietroni
I parcheggi ” a servizio del Centro” secondo la vecchia visione erano quelli del Park Si (Giardini Diaz) e quello Garibaldi (sotto la ex Standa).
Una visione alternativa, senza questi 2 parcheggi, prevedeva un grande parcheggio a raso sotto Rampa Zara.
Purtropo il complotto giudo-pluto-mattonaio maceratese ha preferito eliminare Rampa Zara e favorire altro.
Perchè si è fatta questa scellerata scelta (sponsorizzata da DC e PRI all’epoca per il Park Si e da Maulo per il Garibaldi) senza tener conto dei flussi, dello svuiluppo cittadino, delle strade di ingresso, ecc. è la classica domanda da 100 milioni di euro.
Ora quando se ne parla (e nemmeno tanto poi) del aprcheggio di Rampa Zara si vocifera di un parcheggio pluripiano, con annessi negozi e sueprmercato, cioè di ua cosa completamente dioversa a come era stato progettato 20, 30, 40 anni fa…. Senza minimamente tenere conto che nons sarà certo il Parcheggio (se e quando verrà realizzato) a mutare le sorti della città.
Anche l’idea, l’abbozzo di proposta di oramai più di 10 anni fa di fare un parcheggio sotto Piazza Mazzini (ed impianti di risalita) è stata scartata, ripiegando sul parcheggio dietro Corso Cairoli, altra scellerata idea.
Insomma sembrerebbe che per quanto riguarda viabilità e parcheggi (oltre che nuove lottizzazioni e strade di scorrimento) i nostri passati amministratori abbiano fatto tutto così bene però TUTTO QUELLO CHE NON ANDAVA FATTO….
Tutto questo, ovviamente, nel disinteresse generale dei cittaidni che per decenni si sono visti passare sopra la testa centinaia di porcherie, cose stupide, urbanizzazioni idiote prima di svegliarsi (per fortuna) sulla Giorgini
Con il rischio che i cittadini (in ritardissimo) si siano rotti gli zebedei ecco perchè ora sull’urbanistica c’è una corsa (sotterranea) a fare tutto e di più in poco tempo: non sia mai che i cittadini si organizzino di nuovo e mandino a rotoli i piani di qualcuno….
Stefano
preferisci una bella sfilata di moda lungo le scalette ( lumacone permettendo) per fare qualcosa che non sia folk, con dei mega screen che la proiettano in contemporanea in Piazza della Libertà, Piazza Veneto, Piazza Mazzini fino allo Sferisterio? Oppure sistemare un’attrattiva stabile in Piazza San Giovanni e Piazza Mazzini ? Benissimo. Sono tante altre le cose che si potrebbero fare, di cui l’una non esclude l’altra, perchè il pubblico è vario ed ha gusti diversi, ma se continuate a fare le analisi e le dietrologie degli sbagli passati senza fare un passo in avanti, resterete sempre allo stesso punto. Da qualche parte bisogna cominciare. E bisogna farlo dandosi obiettivi , con vedute chiare, determinazione, un po’ di risorse, collaborazione e coordinamento tra le forze interessate, coraggio di fare le scelte da fare.
Invito te a riflettere: fatti la domanda del perchè penso prima a quelle iniziative che chiami folk? Perchè sono quelle che più smuovono il largo pubblico che è il primo da riconquistare. Basta col pensare solo alle cose di nicchia, solo di nicchia. Quelle sempre, perchè Macerata è una città universitaria, ” di cultura” .E anche le sue bellezze sono lì, nessuno le porta via, ma bisogna che la gente si avvicini o riavvicini per vederle , riscoprirle con altri occhi, quindi vanno valorizzate. Se serve la storia a questo, usiamola. Tutto poi lascia un segno, anche se dura un solo giorno. Un segno che non è soltanto quello degli incassi di una giornata, ma anche di soddisfazione, di speranza ,di fiducia nel cambiamento, che per ogni persona, per ogni attività economica , conta .
Un commerciante sa, che per rilanciare un’attività , deve puntare innanzitutto su due aspetti: darsi una nuova immagine e colpire .
Ne consegue, che è sbagliatissimo pensare che non sia opportuno cominciare da due, tre, quattro iniziative che ” riempiano un solo giorno l’anno” , perchè qualsiasi siano , se funzionano , se sono all’altezza delle pretese, lasciano il loro strascico e indicanoi una ripresa di marcia che crea altre aspettative.
Se però, uno affamato, di fronte a uno stuzzichino pensa, ” inutile mangiare qualcosa” se sono giorni che sono a digiuno, se non poi non trovo i servizi che mi servono dopo mangiato, se tanto questo non mi calma la fame” alla fine , ci muore di fame .
Quindi, continuare a fare le analisi senza arrivare a una soluzione, perchè poi manca questo, manca quello, manca l’altro, quello è storto, è come il cane che si morde la coda. Parti da una cosa intanto, da qualcosa, falla bene, falla crescere, poi vedrai che piano piano tutto intorno cresce e si rinnova.
Liberissimi di accogliere o meno queste mie riflessioni, vi saluto come ho detto ieri. Stacco .
Stacca pure, ma scrivimi ‘sta benedetta mail.
per me vanno bene le tue idee folk (solo il somabus mi sembra eccessivo) ed anche le idee glamour di Micarelli che attirano anche esse molta gente a Macerata.Le considero pero’ come hai detto tu un crostino da aperitivo dato ad uno che sta morendo di fame.Ti ripeto comunque che spero tu riesca ad organizzare il palio,ma anche i commercianti maceratesi l’aperitivo tutto l’anno.Chiudo anch’io,in bocca al lupo.La prossima volta interverrò sull’idea di Natali per l’ex UPIM se capiterà.
io invece andrò a sentire il consiglio comunale lunedì prossimo. E’ sempre una imperdibile kermesse.
Certo che commentare dopo un tale fuoco di artificio non è impresa da poco, volevo semplicemente mettervi a parte di un’ idea estemporanea; vedendo i container delle Poste ai Giardini, i turisti (ogni tanto ne incontro alcuni, italiani o stranieri) penseranno che il terremoto del ’97 abbia danneggiato Macerata più di quanto sia stato detto.
e dajè…sto ancora qua . Non mi allontano finchè non mi arriva il messaggio ” ” urgente”” di Davoli…ma hai voglia ad aspettare la mail Filippo!!! la mia te l’ho scritta, ma non è arrivato niente, se mi dai la tua , un recapito telefonico, ce la facciamo , vedrai, o non restano che i segnali di fumo, qualche piccione volenteroso, che a te piacciono pure ( e anche a me)
Te la riscrivo :stellamariavera@libero.it
e lasciami il tuo cell. che ti chiamo, ciao.
Fine comunicazione di servizio.
@ Stefano
io non voglio organizzare proprio niente, nè palio nè altro, forse non ci siamo capiti. IO NON VOGLIO ORGANIZZARE NI-E-NTE! Ne ho parlato, solo perchè si stava qui in argomento. Faccia chi lo deve fare, se lo vuole fare. O questo o anche questo, o altro ancora.
Il somabus.
Ma mica ci si deve fare una linea urbana,, sostituirci gli autubus, che hai capito??!:)) Ecco perchè le cose bisogna sempre farle e mai dirle.
Va usato e dosato come attrattiva, e non sempre. Le famiglie vanno portate in centro, !!! e ce le porti, se c’è anche – soprattutto- qualcosa che piace specialmente ai bambini e che non sia del tipo , passeggiare imbambolati in mezzo alle vetrine e alle merci dei centri commerciali, ma che gli faccia vivere qualsiasi vera esperienza, nella loro città reale.
Bambini, che passano dal nido alla materna, alle elementari, attraverso ore e ore di compleanni, palestre, piscine, giardinetti e dentro i centri commerciali, ma che raramente passano per la Piazza Centrale o il Corso ,come luoghi simbolo di socializzazione primaria verso la propria città .Giusto svolge questa funzione la Biblioteca Comunale , con le iniziative di lettura per ragazzi e il Lauro Rossi col Teatro per Ragazzi. Anche per questo sono una buona cosa, perchè insegnano a praticare il centro cittadino ed entrare a contatto con le proprie radici storiche.
Senza parlare degli adulti . Ci sono maceratesi che non sanno nemmeno dell’esistenza del museo d’arte contemporanea, che pittori, che dipinti contiene o che è la Sala dell’Eneide….
Con tutto rispetto per gli aperitivi culturali dunque, con cui non vai tanto lontano. meglio il somabus a far da traino verso il centro. Non fosse altro a spingere, la curiosità.
Passo e chiudo.
Scusa mi sembrava di aver capito che lo scorso anno avessi organizzato qualcosa.Se me lo dici così mi piace anche il somabus,speriamo che non capita il tipo del lumacone che cade dall’asino.
Filippooooooooooooooo
Aspetto e spero
Ancora
@ Stefano
sì, infatti non ti sbagli, l’anno scorso sì,
ma che cascano! é più sicuro del lumacone…:))) Te lo spiegherò a voce, se capita di presentarci.
Ti chiamo oggi pomeriggio (domenica), al più tardi lunedì mattina. Puoi staccare, dunque! 😉