Un’occasione gradevole per assaporare il clima di serie A con uno dei protagonisti del massimo campionato di calcio, il difensore argentino del Catania Nicolàs Federico Spolli. I ragazzi del settore giovanile della Settempeda, lunedì pomeriggio, nella Sala Sisto V del Comune di San Severino, hanno avuto l’opportunità di incontrare il centrale argentino dei blaugrana siciliani grazie all’amicizia del co-presidente della Settempeda Sandro Teloni con il procuratore Luzi, il quale ha consentito l’approdo nel team sanseverinate anche del tecnico del settore giovanile Marcos Saldari, ex compagno di squadra di Spolli ai tempi della serie A argentina con il Newell’s Old Boys di Rosario. Cappotto nero con bavero rialzato e barba incolta da “duro”, Spolli si è rivelato invece un ragazzo solare, capace di calamitare l’attenzione dei rampanti aspiranti calciatori di San Severino. “Fino a 14-15 anni mi divertivo molto a giocare al calcio – ha ammesso Spolli – adesso invece per me il football è un lavoro a tutti gli effetti che richiede una grande applicazione e la voglia costante di imporsi. Non è stato facile approdare dapprima nella massima serie del mio paese d’origine dopo appena 7 partite con la formazione Primavera e, successivamente, trovare un ingaggio in Italia. Però, credendo in se stessi e lavorando alacremente, tutto è possibile. Anche se, è indubbio, occorre anche una buona dose di fortuna per affermarsi ad alti livelli. Ai ragazzi della Settempeda, di cui sono diventato tifoso, dico che il calcio resta innanzi tutto un gioco, un divertimento. Ma se sognate la serie A dovete credere molto in voi stessi. Quando nella vita si ha uno scopo e si lotta quotidianamente per raggiungerlo, spesso l’obiettivo viene raggiunto. Società piccole come la Settempeda, che stanno però lavorando molto bene, devono puntare innanzi tutto a formare gli uomini che resteranno dopo che il calciatore si sarà eclissato”. I giovani biancorossi si sono poi scatenati in una serie di domande al numero 3 del Catania. “Qual è l’attaccante più forte in circolazione? Io dico – ha risposto Spolli – Eto’o, Pazzini e Ibrahimovic. Senza dimenticare Del Piero. Ho pure scambiato la maglia con il capitano bianconero. Il mio difensore ideale è invece Lucio, senza dimenticare il mio connazionale Samuel e Nesta, che resta il mio giocatore italiano preferito insieme a Materazzi”. Spolli ha salutato la folla accorsa alla Sala Sisto V ricordando che il calcio “è un grande veicolo di amicizia. Giocando al gioco più bello del mondo ho avuto l’opportunità di trovare tanti amici in tutte le parti del globo”.
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