di Matteo Zallocco
Un disegno ben congeniato, con tanto di lettere anonime inviate a Romano Carancini. Non c’è più un sindaco che asseconda i partiti e questo al centrosinistra proprio non va giù. I segnali di tempesta si vedono da tempo ed ora il “golpe” è partito. Stasera in Commissione urbanistica Carancini si è ritrovato contro tutta la maggioranza, la sua delibera sulla Minitematica non solo non è stata accolta ma ne è stata presentata un’altra dai componenti di Pd, Comunisti Italiani, Italia dei Valori e Pensare Macerata.
Pierpaolo Tartabini, capogruppo di Sinistra per Macerata (che non fa parte della Commissione ed era tra il pubblico) si dice scandalizzato: <<Io disconosco completamente quanto fatto dai consiglieri di maggioranza presenti in commissione. Un atto da comprendere fino in fondo nella sua pesantezza perchè va a disegnare una sfiducia verso il sindaco, cosa che non condivido affatto. Carancini sta facendo bene e ha l’appoggio dei cittadini, ma questo per qualcuno non conta>>.
Eccezion fatta per Verdi, Borgiani di Rifondazione e la stessa Sinistra per Macerata, il resto della maggioranza si ritrova schierato contro il sindaco. Il centro destra se la ride, stringe la mano e ringrazia.
Il terreno era stato preparato ieri sera in una riunione di maggioranza dai toni molto accesi (come al solito). E’ intervenuto l’assessore Canesin (presenti per la Giunta anche Pantanetti e Valentini) e a quel punto Narciso Ricotta, capogruppo del Pd e coordinatore comunale, lo ha letteralmente cacciato dalla sede di via Spalato: “Vattene, tu in questa riunione non c’entri niente”, avrebbe detto. La discussione va avanti, i principali contestatori di Carancini sono gli ex assessorri Michele Lattanzi (Comunisti) e Massimiliano Bianchini (Pensare Macerata), Guido Garufi (Idv) oltre agli uomini del Pd (Carelli, Compagnucci, Orazi e Ricotta su tutti). La delibera sulla Minitematica presentata dall’Amministrazione viene contestata con toni e argomentazioni che non piacciono al sindaco che a sua volta lascia la sede del Pd, arrabbiatissimo.
La Minitematica è una variante del piano regolatore che interessa piccole aree e nasce per soddisfare la richiesta dei cittadini che chiedono una migliore valorizzazione delle loro proprietà. Quella che il Comitato Menghi, durante l’Amministrazione Meschini, ha definito “una delibera che serve per fare contenti gli amici degli amici”. L’urbanistica a Macerata è sacra e gli uomini del centrosinistra non lasceranno decidere Carancini e la sua amministrazione dopo che alcuni sono rimasti scottati dall’essersi ritrovati con le spalle al muro, costretti a dire no al Suap Giorgini (a proposito, dopo una serie di rinvii ad hoc sarà discusso nel Consiglio comunale di lunedì assieme alla Minitematica, salvo sorprese non certo impossibili).
E stasera i componenti della maggioranza in Commissione urbanistica (Garufi, Carelli, Orazi, Staffolani, Lattanzi e Carlini) non hanno preso in considerazione la delibera dell’Amministrazione, presentandone una di propria iniziativa, in cui vengono approvate tutte le osservazioni arrivate dalla Provincia, così come deciso l’11 agosto, quando il presidente Luigi Carelli convocò la Commissione senza invitare l’assessore all’urbanistica Pantanetti e il sindaco Carancini.
Ed ora sembra ufficialmente iniziato il percorso che porterà alla sfiducia del sindaco. Percorso già scritto, nel senso che nell’ultima lettera anonima arrivata a casa di Carancini qualcuno gli ha già raccontato quello che succederà da oggi in poi… Anche questa è Macerata.
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Non sia mai che qualcuno si permetta di ostacolare il partito del mattone!
che giretto di ex assessori che non avendo più un lavoro cercano di sbarcare il lunario in altro modo!!!! andate a lavorare, la città non ha alcun bisogno di voi. Chissà perchè questa fretta nel voler approvare la minitematica da parte del presidente della commissione urbanistica?!!!! Mi complimento con lui per la dedizione che dedica al suo ruolo consultando scrupolosamente ogni carta e dedicando cosi’ tanto tempo ad un lavoro che gli frutta solo qualche misero rimborso.
Tanta fretta tanti interessi, non si vuole mica correre il rischio di aprire un dibattito come per il Suap Giorgini, siamo matti, la città deve restarne fuori….ed il sindaco pure, che strano!!!
Pantanetti è assessore ai lavori pubblici
La delega all’urbanistica è detenuta dal sindaco.
…non so se è giusto, ma a me è stato insegnato a collegare la testa prima di parlare…
1)Il partito del mattone in questa occasione ha solo interesse a non far approvare la minitematica…se tanti piccoli proprietari non mettono sul mercato i loro metri cubi, il partito del mattone ha tempo e nodo di vendere i propri metri cubi…in questo caso il sindaco fa il gioco del partito del mattone…
2)la fretta di approvare la minitematica…se una variante è stata adottata dal conume, è andata in provincia, è tornata con piccoli aggiustamenti…perchè il comune dovrebbe lasciar passare del tempo senza approvare definitivamente?? con quale motivo?? Ah giusto il sindaco si è preso del tempo x riflettere su eventuali controdeduzioni…ma non le ha fatte!! Quindi?? ora cosa altro si deve aspettare?? Bhe in fondo se il tempo passa e non si arriva all’approvazione definitiva, i priprietari non possono fare nulla della loro terra, il partito del mattone ha tempo x vendere i propri metri quadri, e il comune…intanti incassa l’ici su terra che è diventata edificabile x la prima adozione, ma che i proprietari non possono sfruttare x costruire finchè non cè l’adozione definitiva…in fondo ci quadagnano tutti…tranne i proprietari…
3) permettetemi una considerazione sul sindaco…sicuri che solo lui sia dalla parte della ragione e tutti gli altri dalla parte del torto?? Di sicuro la sinistra ha eletto un sindaco che non “controlla”, magari se il sindaco va a casa si perde ancora tempo e il partito del mattone ha ancora piu tempo x vendere i propri metri quadri…ma ricordate nulla è come sembra…sopratutto in politica…
Se non ricordo male, nella precedente amministrazione Meschini, tra i più forti oppositori della Minitematica trovavamo alcuni soggetti responsabili (per decenni) dello scemio urbanistico di Macerata.
Coloro che hanno, di fatto, sempre rappresentato i palazzinari in Amministrazione (indipendentemente dall’Amministrazone in carica, si badi bene) avevano già messo il bastone fra le ruote in precedenza ed ora tornano all’attacco…
Detto in soldoni è una delle cambiali (ma ce ne saranno molte altre!) che è stata presentata all’incasso, e siccome chi la presenta è in ampio credito la cambiale verrà incassata…
Situazione difficile per il Sindaco che è stretto fra 2 fuochi, interni ed esterni al proprio partito.
Fuochi multipli in cui dentro ci sta un pò di tutto e di più: politica (poca ijn verità), scelte amministrative, mancati assessorati, ripicche, veti incrociati, volontà dui avere incarichi remunerati, pressioni, ricatti….
Da un lato deve (ancora) dimostrare che è iniziata una nuova storia (ancora perchè fino ad oggi è copia conforme delle pastine e dei giochini politici del passato) dall’altro lato si è accorto che chi tira i fili ha dato poca corda lasciandogli poca libertà di movimento.
Poichè non è stato in grado di portare in Consiglio un suo “nucleo” di fedelissimi (dentro il PD) il Sindaco si trova costretto a passare sempre nelle force caudine del proprio partito che, talvolta, in maniera trasversale le forche le fa utilizzare anche ad altri partiti di maggioranza.
Perchè la drammatica debolezza del Sindaco è proprio questa: il Sindco non ha “suoi” Consiglieri (e lo si è visto nella nomina del Capogruppo e del Vicecapogruppo PD)e pertanto in Consiglio è di fatto disarmato.
Quindi al momento è costretto a giocare sempre la stessa carta (se cado io andiamo tutti a casa perchè le prossime elezioni NOn si vincono)non comprendendo appieno che nessuno della Maggioranza lo manderà a casa (mica sono scemi: chi rema contro sa benissimo che se si sfiducia il Sindaco poi il Comune si perde) ma se lo terranno ben stretto epr 5 anni, ma “depotenziato”.
Quindi non perdiamo tempo con l’Amministrazione.
Parliamo invece seriaente di chi ancora una volta muove le fila da dietro, quali sono i veri interessi economici-mattonari in gioco, cerchiamno di capire chi prendce le decisioni importanti e dove….
Non perdiamo tempo con i gregari (che hanno ampiamente dimostrato di non alzare nuolla e di non valere nulla, altrimenti non si limiterebbero a fare i servi), ma andiamo a scoprire le carte dei burattinai….
Come è stato scritto sopra la delega all’urbanistica è detenuta dal sindaco. Scusate per l’errore
Carancini tieni duro!
Il saggio demolisce per ricostruire, il criminale costruisce per demolire.
Ma in che consiste questa Minitematica? Mi date qualche delucidazione? O meglio, i circa 300mila metri cubi della variante minitematica, sono da aggiungersi alle varianti del piano casa o sono da considerare “al posto” del piano casa?
Pur non avendolo votato, il mio giudizio sul suo operato dalle elezioni è decisamente buono. Mentre con la passata amministrazione la città era abbandonata a se stessa, ora si sente una favorevole aria di cambiamento, non c’è che dire.
Il problema fondamentale non è tanto capire chi sia il rappresentante del partito del mattone. Secondo me, considerato anche che tra giunta e consiglio gran parte delle persone sono le stesse della passata amministrazione, ne fanno parte tutti, anche se magari in modo diverso. Più probabilmente ognuno ha da tutelare specifici interessi, e non essendoci più il sindaco che riusciva ad accontentare tutti, ecco che ci si scanna perché nessuno vuole rinunciare alla sua fettina.
In mezzo a questo squallido spettacolo chi ci rimette?
– i proprietari che, legittimamente, chiedono da anni di poter fare i loro PICCOLI interventi e sanare gli errori
– tutti i cittadini che assisteranno all’ennesima colata di cemento, visto che oltre a piccoli interventi e sanatorie (per questo nasce in teoria la minitematica) vedranno nascere nuove costruzioni che invece dovrebbero seguire altri percorsi
– l’ambiente e la qualità degli edifici (e quindi di nuovo i cittadini) perché si perde l’ennesima occasione per innalzare il livello dei requisiti di costruzione (itaca)
– la chiarezza e la trasparenza perché tutta la faccenda, con la scusa che è molto tecnica, rimane confinata a poche persone e non viene fatto un confronto pubblico per informare i cittadini di cosa si sta facendo e del perché
… al di là del giusto o sbagliato che sia, noto una cosa leggendo questo articolo: i nomi della politica maceratese sono sempre gli stessi da venti anni a questa parte se non più… come si può pretendere di “cambiare” le cose per migliorarle se alla fine le decisioni le prendono sempre gli stessi? a mio avviso ci vorrebbe una pulizia “generale” ma probalimente il problema è che chi fa politica a macerata oggi non ha altre alternative perchè ha fatto sempre e solo qeusto. e non credo che non ci siano giovani disposti a presentarsi, credo piuttosto che chi si avvicina alla politica venga semplicemente escluso per non modificare lo stato delle cose…
@ massimiliano
Le proposte alternative alle ultime elezioni c’erano: sia come liste che come persone.
I maceratesi hanno SCELTO di eleggere gli stessi che c’erano prima, per cui deduco che la maggioranza di loro era soddisfatta della gestione precedente.
E alle comunali non è come per il Parlamento: si può votare il singolo consigliere, quindi non ci sono scuse.
Non entro nel merito dell’articolo in quanto ci penserà eventualmente la Lista Pensare Macerata, noto che le vostre fonti sono inattendibili in quanto personalmente non sono neanche intervenuto nel merito della Minitematica l’altra sera, bensì il mio intervento, tra l’altro dopo che
Carancini era già uscito dalla sede, rifletteva sui rapporti interni della maggioranza. Inoltre Compagnucci non era nemmeno presente alla riunione. E’ evidente che si gioca al massacro.
Mi dispiace costatare che Tartabini aveva già espresso coerentemente con quello che aveva votato nella scorsa amministrazione, l’astensione a qualsiasi delibera avente ad oggetto la Minitematica, tanto per capirsi anche a quella portata dalla Giunta Carancini, per chiarire ancora meglio, mentre Carancini, come il sottoscritto, pensa che la Minitematica debba concludere il proprio iter procedurale, il consigliere Tartabini già precedentemente aveva preannunciato le proprie perplessità. Mi pare di capire che ci sono tifoserie accese ma in questo caso non sta emergendo chiarezza sui fatti ….la Minitematica fu approvata in Consiglio Comunale nella scorsa amministrazione …e tutti sanno che l’input di tale delibera partì dai vecchi Consiglieri Comunali e che l’allora Sindaco Meschini fu accusato più volte di non voler attuare in tempi rapidi tale deliberazione.
Mi dispiace ma a questo giochetto delle tifoserie non partecipo (tra l’altro le lettere anonime non possono diventare argomento politico).
Cordialmente
Massimiliano Sport Bianchini
@Peppe Dantini
sono perfettamente d’accordo sul fatto che le alternative c’erano alle ultime elezioni, forse il problema è dovuto ai maceratesi che per paura di cambiare hanno preferito un voto “di fiducia” piuttosto che uno di “ribellione”. anche se, dal mio punto di vista, i candidati erano anche parecchi… se non ricordo male una decina di liste con circa 40 candidati a lista, ovvero circa 400 nomi per un comune di 40mila abitanti. ed i partiti di “punta” a presentare come capolista “i soliti”. Magari se fossero anche gli stessi partiti più importanti a voltare pagina in merito alle persone…ma questo è un argomento che potrebbe non avere mai una fine: di fatto chi guida un movimento e si candida alle elezioni, è normale che si presenti come capolista. Se poi lo fa per spirito sociale o spirito personale, è ancora più difficile da comprendere…
e invece no…si torna alla vecchia aria respirata per 50 anni, come si conclude giustamente questo articolo…questa è macerata, e non merita assolutamente niente…
@massimiliano principi
Un dato di cronaca, per pura pignoleria.
I candidati alle elezioni comunali 2010 erano complessivamente 558. Nel 2005 erano 564.
Erno troppi? Erano pochi? Boh?! Comunque erano più o meno quelli soliti (come numero) e quelli soliti (come nomi) sono stati eletti.
In ogni caso la questione dei capolista non c’entra perché le preferenze sono solo quelle ottenute personalmente. Il voto dato solo alla lista, senza specificare alcun nome, NON va al capolista.
Il fatto non è
1)che chi va a votare vota sempre gli stessi
ma che
2) chi va a votare lo fa perchè sa che l’eletto farà i propri interessi
perchè
3) la società civile (50% mi sembra no?) non è andata a votare
PERCHè
4)LA SOCIETà CIVILE NON VA A VOTARE?
perchè
punto 2 comma secondo.
Carancini, resistere, resistere, resistere!
La degna fine di una amministrazione che sin dalla campagna elettorale ha avuto come scopo solo quello di vincere le elezioni non per governare per il bene della città ma solamente per i propri interessi privati. E a pensare che mercoledi sera al teatro di villa potenza quando si è tenuto il dibattito sulla 46° settimana sociale dei cattolici italiani, l’assessore Stefania Monteverde nel suo intervento mi aveva favorevolmente impressionato circa la volontà di questa amministrazione di fare tanto per il sociale, per gli anziani, per i ragazzi, per le famiglie in difficoltà. E invece purtroppo i “veri interessi” alla fine prevalgono sempre.
Addirittura lettere anonime all’indirizzo del sindaco? Bè, clima politico decisamente infuocato… Mi piacerebbe leggere qualche commento a tale proposito, magari da parte di avvocati che siedono in Consiglio Comunale, o di assidui commentatori on line, o di signorotti maceratesi che hanno tempo da dedicare a siffatte questioni…
A proposito di elezioni…
Alle elezioni comunali sono sempre meno quelli che votano per ideologia o partito e sempre più di quelli che votano l’amico, il conoscente, il parente, il proprio medico o il proprio commercialista… Anche se milita in uno schieramento che non è quello tuo di riferimento.
Ecco che quindi le varie liste fanno a gara nell’acapparrarsi i “noti”: il medico, il notaio, l’avvocato, il barista, il commerciante, il professore (cioè tutti coloro che hanno un “propio” bacino di voti, indipendentemente da dove si presentano).
Quindi se una lista possiede 7-8 candidati “forti” (cioè coloro che superano le 100 preferenze personali) è già ben piazzata.
Semmai il problema è un altro.
I 40 Consiglieri eletti rappresentano SOLO circa 5.000/6.000 voti (cioè la somma delle loro preferenze) rispetto al totale dei votanti (oltre 20.000).
Complessivamente quindi il “peso” del totale dei 40 Consiglieri rappresenta SOLO il 25-30% dei votanti; in pratica il 75% degli votanti NON ha voce in Consiglio visto che non ha eletto nessuno.
In soldoni si può dire che SOLO circa il 15% degli elettori, tramite i Consiglieri di maggioranza eletti, governa la città…
Meglio allora ripristinare le preferenze multiple dove gli eletti dei partiti necessitavano di MINIMO 500-600 preferenze (nei partiti più grossi i primi degli eletti prendevano anche 1.500 preferenze, talvolta 2.000)… Ciò significava che TUTTI gli eletti dovevano essere PIU’ popolari del loro solito giro di amicizie, conoscenze, clienti…
beh, dire che gli eletti rappresentano solo il 15% degli elettori mi pare davvero una forzatura, sarebbe come dire che chi non esprime preferenze non vota o non concorre all’elezione dei consiglieri (cosa non vera, perchè definisce il numero di consiglieri delle singole liste)…
non capisco come le preferenze multiple dovrebbero risolvere il problema (ammesso che lo sia): se oggi solo il 15% esprime preferenze, domani solo il 15% esprimerà preferenze, seppur multiple.
Il vero problema è l’astensionismo: come sostengo da tempo, i partiti non hanno nessun interesse a che esso cali, visto che in questo modo è più facile controllare i flussi di voti.
Quando si vuole vincere a tutti i costi questi sono i prezzi da pagare. Vale per tutti, vale per ogni posto. Non si vince più con la persuasione delle idee e dei programmi, ma con gli accordi e la compravendita dei consensi che puntualmente si presentano allo sportello dell’incasso. Certo tipo di accordi si sono sempre fatti, ma ora è solo ed esclusivamente questo. A volte, per il bene del proprio Partito e dei cittadini, è preferibile decidere per una sana e combattiva opposizione. Si perde un giro, è vero, ma si ritorna fortissimi.
In pratica i cittadini potrebbero nuovamente essere richiamati alle urne per:
1) provinciali 2) comunali 3) politiche nazionali
http://www.youtube.com/watch?v=CRyIkdxKARY
@Sopranzetti
Con al preferenza unica 100 votanti votano 1 candidato (che sarà probabilmente eletto poichè il 99% degli altri a 100 voti non ci arrivano)
Quindi, indirettamente il 90% dei candidati di una singola lista portano acqua solo ai più forti.
Con la preferenza multipla invece quello che ha un suo pacchetto di 100 voti (e che oggi sarebbe eletto al 99%), pacchetto formato da colleghi, amici, parenti non andrebbe da nessuna parte poichè al 99% non sarebbe eletto.
Gli eletti con la preferenza multipla avrebbero bisogno, oltre che del proprio pacchetto di voti, anche di essere fortemente popolari.
Popolari ben oltre i voti che potrebbero prendere dagli amici, colleghi e parenti.
Fino al 1990 i candidati “poco” popolari (che pur prendevano 300-400 preferenze) talvolta non arrivavano nemmeno quarantesimi su 40….
Ora con 300 preferenze fai l’Assessore…
Quindi oggi 100 persone eleggono un Consigliere, cioè egli è gradito da 100 votanti (e rappresenta soprattutto quei 100 voti)… Prima il Consigliere doveva essere gradito dal 300-400-500 votanti per essre eletto, quindi rappresentava più persone.
Fino a che ci sono state le preferenze multiple molti degli eletti (delle 5-6 liste principali) non di rado prendevano oltre 800 voti
15 anni fa chi poteva contare su un pacchetto di SOLI 100 voti di sicuro NON contava quasi nulla, oggi invece (oltre che essere eletto) rischia anche di esser determinante sulla Giorgini, sulla Minitematica, sulle decisioni importanti….
Sarà un caso ma oggi, con questo modo, chissà perchè la delinquenza ha più facilità a far eleggere i priopri candidati…
@Cerasi:
già questo discorso è piu sensato: in pratica afferma che con le preferenze multiple il singolo consigliere rappresenta più persone, anche se questo non vuol dire che la somma dei consiglieri rappresentino più persone (date le preferenze multiple).
da un certo punto di vista però si potrebbe anche affermare che con le preferenze multiple in pratica solo i “soliti noti” hanno qualche speranza di essere eletti, perchè riescono a far confluire su di loro le seconde o terze preferenze di molti elettori..
Insisto su un dato, per quanto lapalissiano: se la politica non offre di sicuro un bello spettacolo la colpa è anche (io direi soprattutto) dei cittadini, pronti a mugugnare ma non a mettersi in gioco direttamente (e con questo non intendo la candidatura riempi-lista dell’ultimo minuto, ma un impegno concreto e continuo).
L’astensionismo troppo elevato, o la tendenza a dare la preferenza al vicino di casa, deriva dallo svilimento della Politica a “una cosa zozza”, da cui tenersi alla larga: come diceva qualcuno «Perché il male trionfi è sufficiente che i buoni rinuncino all’azione.»…
Come prevedevo, nessuno ha raccolto dal mio intervento di cui sopra… Chissà, forse ciò che è accaduto al Sindaco non è un caso a sè…
Vorrei fare una critica a cronache maceratesi. In questi articoli si fa molta attenzione alla parte scandalistica e ai giochi delle parti ma nessuna vera informazione viene data al cittadino. Per chi non ha tempo di leggere tutti i giorni i programmi e le delibere comunali parlare di “minitematica” o suap o altre cose del genere significa brancolare nel buio. Se non fornite qualche dettaglio oggettivo su questi temi è impossibile farsi una propria opinione e decidere se i “cattivi” stanno da una parte o dall’altra. Altrimenti qui scrivono commenti solo i soliti faziosi e i pochi informati e chi non è troppo dentro le questioni (perchè magari tutta la settimana lavora e deve leggere altre cose) capisce solo il senso di disagio che si respira a Macerata.
Scusate lo sfogo ma tutte le volte che leggo articoli del genere resto sempre più disorientato.
Potreste almeno preparare degli specchietti informativi e rimandare al link ogni volta che si parla di questo e/o quel tema. Altrimenti meglio leggere novella 3000. Almeno si capisce di che si parla.
TARTABINI….. Ciò che lei definisce la parte scandalistica, per altri può avere un risvolto più serio.. Non è detto che chi invita a commentare l’episodio scandalistico, voglia necessariamente fare gossip…
Comunque, gli assidui commentatori on line, proprio in quanto tali, sono molto abili a sviare gli argomenti.. i signorotti maceratesi molto impegnati e molto appassionati a seguire manifestazioni.. e gli avvocati che siedono in Consiglio Comunale.. mà.. forse non sono avvocati, bensì docenti universitari, o notai.. Comincio ad invecchiare e a confondere le generazioni e le professioni…