di Giancarlo Liuti
Nel lontano 1944 uscì un film che s’intitolava “Accadde domani” e successivamente, in anni più recenti, c’è stata una serie televisiva dal titolo “Ultime dal cielo”. In entrambi i casi s’immaginava che per misteriose ragioni qualcuno potesse leggere il giornale del giorno dopo, con dentro la cronaca di fatti che non si erano ancora verificati ma lo sarebbero stati nel giro di ventiquattr’ore. Ebbene, anche a me, prodigiosamente, è capitata la stessa cosa, anche se con maggiore anticipo. Ed ecco l’intervista a Deborah Pantana, sindaco di Macerata, realizzata da tale L. G. e pubblicata il 28 aprile del 2011.
“Congratulazioni, signora. La sua vittoria è stata un trionfo, addirittura duemila voti di vantaggio su Narciso Ricotta, candidato del centrosinistra”.
“La ringrazio, ma ancor più ringrazio i tanti maceratesi che hanno avuto fiducia in me e nella coalizione che mi ha sostenuto, compresa una parte di quello che fino a sei mesi fa era il locale Partito democratico”.
“Il suo slogan è stato ‘Comincia una nuova storia’. E ha fatto breccia. Guarda caso, lo stesso slogan di Romano Carancini, il vincitore delle elezioni dell’anno scorso. Ma poi, nel giro di poche settimane, ricominciò la storia vecchia, quella del logoramento intestino, dei rinvii, dei sospetti, dei personalismi, delle manovre sottobanco e del frazionismo mascherato da unanimismo”.
“Non sottovaluti l’efficacia dell’opposizione consiliare, che con intelligente tempismo e innumerevoli strizzatine d’occhio riuscì ad allargare quelle crepe e a determinare la crisi. Io stessa, già nel mese di settembre, dissi che Carancini si sarebbe dovuto dimettere”.
“Sia obiettiva, signora Pantana. La fine di Carancini non fu un legittimo omicidio politico commesso da voi del centrodestra, ma un folle suicidio dello schieramento che l’aveva eletto”.
“Sì, in un certo senso. Del resto un suicidio lo facemmo pure noi, nel 1999, silurando il nostro sindaco Anna Menghi. E per dieci anni fummo messi in quarantena. Ma stavolta non si ripeterà. Abbiamo imparato la lezione e il centrosinistra si rassegni a restar fuori dai giochi almeno per altri dieci anni”.
“Una nuova storia l’aveva cominciata anche Carancini, mettendo due donne in giunta, sostituendo tutti gli amministratori precedenti, garantendo massima trasparenza e battendosi contro l’ideologia dei capannoni dovunque. La gente ne era contenta, sembrava che fosse in massa dalla sua parte. Perché, secondo lei, non ha funzionato?”
“Cominciamo a dire che la mia nuova storia è molto più nuova della sua. Qui c’è una donna sindaco, mentre allora le donne erano semplici assessori. Che poi, considerando il caratterino un po’ ombroso di Carancini, non avevano gran voce in capitolo. Ma non è questo il punto. Qualunque coalizione non regge se al suo interno proliferano i frenatori, i cacciatori di poltrone, i contestatori più o meno occulti o gli interessi più o meno confessabili”.
“Di questi personaggi ce ne saranno anche dalle sue parti, signora Pantana. Le tormentate vicende nazionali di quell’estate e di quell’autunno lasciarono intendere che nel Pdl le cose non andavano affatto bene. E non erano rose e fiori neanche a Macerata, col dissidio fra Pistarelli e Conti. Adesso è diverso?”
“Sì, molto diverso. Berlusconi ha messo le cose a posto e pure da noi la ragionevolezza ha prevalso sulle dissennatezze, come le chiamava lui riferendosi a Fini. Insomma, siamo compatti. E realizzeremo il nostro programma”.
“Cioè?”
“Dobbiamo ancora definirlo nei dettagli. Ma dai nostri grandi elettori giunge la pressante richiesta di freni all’immigrazione, fraterno rapporto con la Curia, la Fondazione della Banca delle Marche e la Camera di Commercio, sviluppo dell’iniziativa privata nella gestione del territorio, copertura dello Sferisterio e, in modo particolare, la sacrosanta conquista di ‘Tuttingioco’ come pietra miliare del rilancio culturale della città”.
“E le risorse?”
“Le ricaveremo dal federalismo, come vuole la Lega Nord, nostra preziosa alleata, che speriamo ci dia qualche spicciolo delle ricchezze padane. Macerata cambierà volto, glielo garantisco. Ha dormito per troppo tempo, ma ora, finalmente, si sveglierà”.
“Stia in guardia, signora Pantana. Il caso Carancini dimostra che alla classe dirigente di questa città le scelte troppo nuove e troppo chiare piacciono poco e alla fine quel che prende il sopravvento è sempre, per parafrasare la situazione di Valleverde, il pantano della politica insalubre di prima classe”.
“Ha detto pantano? Cos’è, un’allusione al mio cognome?”
“Per carità, signor sindaco. Era un semplice gioco di parole”.
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… le scelte troppo nuove e troppo chiare piacciono poco … sinceramente io non ho capito, ma quali sarebbero?
C’era un altro grande film, della Disney….
La canzoncina diceva: “i sogni son desideri….”
Ma non vedo la scarpetta di cristallo ai piedi dell’amica Pantana….
finalmente una bella notizia per Macerata..
Spiace vedere come un bravo giornalista cerchi di confondere le acque affermando cose non vere. Carancini non ha nessun consenso di massa anzi ad oggi risulta non essere amato neanche più dai suoi amici più cari che lo avevano sostenuto e caparbiamente candidato alle primarie del PD. E’ un uomo solo perchè i cittadini hanno capito che non è in grado di far iniziare nessuna nuova storia: basti pensare alla nomina del Presidente dell’APM, il commercialista della GIorgini!!Purtroppo Macerata sta attraversando un momento disperato e solo il PD unito può riuscire a farci venir fuori da questa situazione.
Per quanto riguarda il futuro mi auguro che la Sig.ra Pantana accetti di andare oltre ogni schieramento ed essere veramente un SIndaco illuminato.
Egregio Sig. Liuti mi permetto di intervenire in fondo alla sua intervista in quanto ritengo che i giudizi che lei ha espresso nei confronti del Sindaco Carancini siano un pò troppo tirati e di parte. Ad oggi non vi è stata nessuna nuova decisione presa, anzi secondo me il Sindaco sta rispolverando un passato già visto dove tutti erano contro tutti e non si governava. Il clima di litigiosità e di sospetto che il Sindaco sta creando in Comune automaticamente si sta riversando in città, provocando negli animi dei maceratesi un profondo malessere nei confronti di questa nuova amministrazione. Ben venga un tocco di novità soprattutto se di color rosa.
Alla faccia che il programma non è ancora stato definito:
1)freni all’immigrazione: come se non bastasse l’umiliante politica nazionale riversiamo anche nel locale le vergognose posizioni italiane riguardo l’immigrazione… e pensare che fin’ora Macerata è stata considerata un esempio di integrazione;
2)Fraterno rapporto con la Curia: che significa? non c’è già Casini per queste buffonate? Ci meritiamo forse un secondo caso Englaro?
3)sviluppo dell’iniziativa privata nella gestione del territorio:quale modo migliore per continuare a tutelare il nostro territorio se non affidarlo ad imprese private il cui unico scopo è fare profitti? Sicuramente si occuperanno soprattutto di sostenibilità…
4)però almeno saremo premiati con “la sacrosanta conquista di ‘Tuttingioco’ come pietra miliare del rilancio culturale della città”.
E le risorse?
“Le ricaveremo dal federalismo, come vuole la Lega Nord, nostra preziosa alleata, che speriamo ci dia qualche spicciolo delle ricchezze padane.
Sbaglio o questa frase suona leggermente secessionista? perchè non aggiungere …”qualche spicciolo delle ricchezze padane sottratte a Roma Ladrona?” e la contropartita di questi spiccioli quale sarebbe? Un maggiore consenso leghista a Macerata?
Macerata cambierà volto, glielo garantisco: di questo non ne dubito se le premesse sono quelle che sono!!
In ogni caso tra i programmi manca il punto principale:
FARE UN PO’ DI SANO POPULISMO!
Solo l’idea che un “intellettuale” e attento osservatore della città come Liuti, abbia immaginato sia pure per gioco una simile evenienza per il 2011, è emblematico del profondo, irreversibile e generale declino della città. Liuti ci prospetta un futuro terrorizzante e dovrebbe essere aiutato da specialisti che temperino le sue visioni oniriche. Qualche spirito un pò debole, vista la mancanza di ogni speranza per questa città, potrebbe essere indotto al suicidio.
cito quanto scritto sopra: Sì, molto diverso. Berlusconi ha messo le cose a posto e pure da noi
ma che articolo è questo? a che serviva scusate?
E’ un onore essere stati intervistati da Lei, un giornalista sempre attento alle dinamiche locali.. rimaniamo che la prossima intervista, se ci sarà, dovrà essere quella “possibile” con un vero programma elettorale.
Grazie, un saluto cordiale.
Il PD il PD …la maggioranza nostra…
Mi chiedo a questo punto: ma fanno finta di andare d’accordo o fanno finta di litigare? Un malessere c’è e se Liuti ha scritto questo articolo di fantapolitica o “pantapolitica” , ha tentato di interpretare i segni della malattia e ha azzardato anche la cura. Ricotta futuro candidato del centrosinistra contro Pantana per il centrodestra? Si vede che entrambi spiccano nelle loro compagini per qualche motivo. La Pantana riesco a capirlo, ma Ricotta perchè, in questa battaglia tra corpi e anticorpi? Le doti di Liuti come giornalista le conosciamo bene tutti; vedremo se ha anche quelle di preveggenza. Vuol dire che aspetteremo anche l’aprile 2011 prima della fatica data del 2012.
Non ci resta che aspettare.
E’ probabile che per l’aprile 2011 il PDL a Macerata non ci sarà più, ma se la prospettiva è quella paventata da Liuti può darsi che sparisca anche prima.
Se la prospettiva per l’aprile 2011 è quella tratteggiata da Liuti è molto probabile che il PDL di Macerata sparisca prima di quella data.
“…alla fine quel che prende il sopravvento è sempre,…. il PANTANA della politica insalubre di prima classe…”.