di Matteo Zallocco
Udc e Pd sono sempre più vicini in vista delle prossime elezioni provinciali che con ogni probabilità si terranno il prossimo aprile. Da diverso tempo il Partito Democratico sta lavorando per ripetere l’alleanza delle regionali che ha portato alla netta vittoria del candidato di centro sinistra, Gian Mario Spacca. Il documento dei 50 che si è poi notevolmente allargato testimonia la precisa volontà di andare verso un’allenza Pd-Udc-Idv in vista del Congresso provinciale del Pd che si terrà ad ottobre. “Dare vita ad un’alleanza nuova ed ampia per il governo della Provincia di Macerata – si legge nel documento – costituita da Pd, Udc e Idv e che si apra ad altre forze per delineare un nuovo centrosinistra”. Un’alleanza dove dunque la sinistra sembra avere un ruolo marginale, come successo alle elezioni regionali.
Le riunioni nelle segrete stanze vanno avanti da tempo: stando ai ben informati per far nascere questa unione l’Udc ha chiesto la candidatura alla presidenza della Provincia. In un primo momento il nome più in auge era quella del senatore recanatese Luca Marconi, attualmente assessore regionale ai Servizi Sociali. Ma Marconi sembrerebbe intenzionato a rimanere al suo posto in Regione e a lasciare strada alla presidenza della Provincia ad Antonio Pettinari, treiese, vice presidente nell’Amministrazione Capponi. E’ lui il maggior indiziato ad essere il candidato della nuova coalizione di centrosinistra anche se l’ex presidente Giulio Silenzi non demorde e giocherà tutte le sue carte fino alla fine.
Intanto anche il centrodestra (Il Pdl è comunque convinto di riuscire a rinnovare l’alleanza con l’Udc) sta iniziando a pianificare le strategie per le prossime elezoni provinciali, anche se ora l’attenzione è maggiormente rivolta ai due ricorsi che l’ex presidente Capponi depositerà questi giorni a Roma riguardo l’annullamento delle elezioni. Massimo riserbo da parte dello stesso Capponi che in questo periodo ha lavorato in silenzio (probabilmente anche per qualche disaccordo all’interno del centrodestra) e che la prossima settimana, di ritorno dal Micam, convocherà una conferenza stampa per illustrare l’intera situazione. L’ex presidente della Provincia è seguito da un pool di avvocati che da tempo stanno lavorando ai ricorsi contro la sentenza con cui il Consiglio di Stato ha annullato le elezioni provinciali del 2009, che avevano incoronato Capponi presidente a capo di una coalizione di centrodestra al cui interno c’erano sia l’Udc che la lista civica Una Forza per Cambiare capitanata da Fabio Corvatta.
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Quell’UDC che ha fatto vincere Capponi alle scorse elezioni, sembra ora andare verso il PD senza elle!!! In Comune però l’ UDC resta con la destra?
Questa politica fa ribrezzo ed il mestierante di turno potrebbe trovarsi a fare il Presidente della Provincia dopo aver sconfitto un amico (Capponi) col quale fino a pochi mesi prima faceva bisboccia.
Ma è normale tutto questo? come ci si può meravigliare dell’astensione o dei voti di protesta dati ai razzisti della lega?
Spero tanto che i cittadini almeno questa volta si organizzino per fare proposte diverse.
Questa vicenda testimonia che le differenze tra PDL e PD senza elle sono impercettibili.
Se dovessi fare soltanto un ragionamento utilitaristico e di parte, e guardare semplicemente ai numeri, dovrei dire “ben venga l’accordo del centrosinistra con l’UdC poichè aumentano le possibilità di sconfiggere la destra”.
Ed è questo, più o meno, il PROFONDISSIMO discorso che è stato fatto.
Da un lato il centrosinistra vedrebbe aumentate le possibilità di lasciare la destra fuori dalla stanza dei bottoni in Provincia, dall’altro lato l’UdC avrebbe un incarico a cui attualmente non potrebbe ambire in quanto ha la strada sbarrata da Capponi (che difficilmente farà un passo indietro per cedere la maglia rosa all’UdC)
Poi le “giustificazioni”, per avallare questo matrimonio di puro interesse, le si trovano anche facilmente.
Il Pd è soci diranno che è “imperativo battere la destra”, che “l’accordo si fonda su un serio programma e non sulle poltrone”, che “in un momento di crisi come questa è necessario che tutti si assumano le proprie responsabilità”… e via fregnacce dicendo.
l’UdC potrebbe benisssimo trovare la giustiifcazione nel fatto che “in Regione si è iniziato un discorso profiquo che va portato avanti anche a livello provinciale”… e via scantafavole simili.
Il problema è però uno, e uno solo.
Se l’accordo si fosse fato con attori diversi, non legati a 20 o 30 anni di militanza (e di incarichi e di poltrone e di prebende), allora (e solo allora) si sarebbe potuto anche “credere” alle giustificazioni che sarebbero state portate.
Ma poichè gli attori in gioco sono gli stessi che, nemmeno un anno e mezzo fa, erano su schieramenti contrapposti e neppure minimamente convergenti ecco che le giustificazioni (che si inventerano e) che verranno portate avanti sanno di muffa, di prodotto scaduto, di pacco-doppiopacco-contropacco.
Come avevo avuto modo di scrivere altrove (https://www.cronachemaceratesi.it/?p=43689#comment-15723) non ritengo possibile che un uomo politico possa essere buono l’altro ieri, ieri, oggi ed addirittura fino a dopodomani.
Perchè, se non erro, Pettinari fino a ieri non era un oscuro burocrate dell’UdC giunto alla ribalta dopo un congresso dove sono cambiati gli assetti interni, si è decisa un’altra strategia, si sono postele fondamenta per un discorso completamente nuovo.
Fino a cinque minuti fa Pettinari in Provincia era il braccio destro di Capponi, quindi che oggi improvvisamente diventi il candidato “anti” Capponi sa di pastina politica e lo si può leggere soltanto in chiave incarichi-poltrone poichè di programi-idee-progetti questo accordo NON ha nulla.
Dei voti di protesta forse non ci si può lamentare, ma di quelli dati alla Lega sì.
Caro sig. Cherubini se vogliamo liberarci di un Berlusconi che a livello nazionale è riuscito a farci assistere al peggio del peggio (ultima la storia del peschereccio, mitragliato ad altezza d’uomo in acque internazionali grazie ad una motovedetta donata dall’italia in presenza di pavidi militari italiani)dobbiamo dare anche il nostro contributo a livello locale ingoiando qualche rospo.
L’UDC nazionale da anni ha percorso una strada diversa dal centrodestra rifiutando anche ultimamente poltrone importanti.
A livello regionale la vittoria di Spacca e l’assessorato a Luca Marconi sono una realtà.
Certamente la figura di Pettinari non è la più adatta a rispecchiare il cambiamento e sarebbe stato meglio un Marconi o una figura più defilata rispetto alla passata amministrazione ma, come si dice spesso, bisogna fare il pane con la farina che c’è.
Mi preoccupa invece la chiusura dell’articolo “coalizione di centrodestra al cui interno c’erano sia l’Udc che la lista civica Una Forza per Cambiare capitanata da Fabio Corvatta”. Non vorrei che si anticipi un cambio di rotta anche per la “lista civica” (rectius lista dei trombati rimasti senza partito ma non senza ambizione)allora sì che varrebbe la pena lasciar perdere e gridare “si salvi chi può”!!!
@ Roberto
Sì, è tristemente normale vedere questi giochetti e questi salti della quaglia. Non è la prima volta e non sarà l’ultima.
Il guaio è che di solito ci si lamenta di queste cose senza andare a vedere di chi è la responsabilità. Perché se questi signori (e chiedo scusa ai signori veri per l’accostamento) si comportano così, la colpa è NOSTRA. E’ colpa nostra che imperterriti continuiamo a votarli incuranti delle porcherie che vediamo.
@ Pio
Dici che “dobbiamo ingoiare qualche rospo”. Ancora? Non bastano quelli ingoiati in decenni di malapolitica?
Per restare nella metafora, se la farina non è buona per il pane, si cerca un altro mugnaio. E se non c’è, ci si mette noi a fare i mugnai.
Dialogo tratto da un film di cui non ricordo il titolo.
“La gente beve sabbia perché non ha l’acqua”
“No, bevono sabbia perché non capiscono la differenza”
Se fossi di Centro destra mi augurerei una candidatura di Pettinari contro Capponi. Dopo anni di opposizione dura a Silenzi, Pettinari dovrebbe infatti conquistare i voti dello schieramento avversario.
Se fossi di Centro sinistra penserei a Montanelli e al suo: “Tappatevi il naso”, ma aggiungerei, “aumentano le possibilità di vittoria? Sono proprio sicuro che gli elettori UDC si tapperanno il naso solo per soddisfarne l’ambizione? Sono sicuro di non perdere voti a sinistra?
Mi pare che Cerasi abbia speso più di una ragione su cui riflettere.
SONO ANNI CHE MI BATTO CONTRO I “A TANTO IO NON VOTO PIU'”, CHE SEMBRA ESSERE IL PARTITO DI MAGGIORANZA IN ITALIA, PERCHE’ IL SENSO CIVICO, IL VOTO PRIMA DI UN DIRITTO E’ UN DOVERE ECC.ECC. MA STAVOLTA E’ TROPPO….. SE QUESTA E’ LA SITUAZIONE DEL PD A MACERATA NON VOTO PIU’ NEANCHE IO. PERDIAMOLE ‘STE BENEDETTE ELEZIONI PROVINCIALI, LE AVEVAMO GIA’ PERSE, MA DIMOSTRIAMO UN MINIMO DI COERENZA: COSI’ ALLONTANIAMO SEMPRE PIU’ GIOVANI DALLA POLITA E CREIAMO SEMPRE PIU’ QUALUNQUISTI A VANTAGGIO OVVIAMENTE DI CHI VUOLE PROPRIO QUESTO.
@macerata59
c’è anche un’altra possibilità e cioè abbandonare una delega che ci ha deluso ed impegnarci in prima persona.
Presto arriverà a tutti i cittadini un invito in questo senso..
Quest’ipotesi fa venire la nausea anche ai più forti di stomaco. Io spero, per quel poco di dignità che ancora resta nel PD e anche per rispetto di quei giovani che nel PD lavorano e si impegnano, tutto ciò non accada, in caso contrario occorre veramente riflettere sulla prospettiva ipotizzata da Cherubini, indipendentemente dalla propria idea politica. Credo che si veramente arrivato il momento di azzerare i vertici dei partiti politici, di destra o di sinistra che siano.
Questa notizia è bellissima.La sconfitta della destra e di Capponi in primis, si può ottenere soltanto con qualche sacrificio caro PD! Il detto macchiavelliano “il fine giustifica i mezzi” mi pare che sia ancora valido anche ai nostri tempi o no! In Comune sono affari loro, se vogliono ripensarci ad aiutare seriamente Macerata si viene sempre in tempo. Nessuno ha chiuso in Comune la porta all’UDC, partito serio e antifascista
E’ meglio una sconfitta dignitosa che una vittoria ottenuta vendendosi per 30 denari. Non sono contro l’allenza Pd-Udc, ma contro la candidatura di Pettinari, simbolo di arroganza politica il cui veleno ha ricoperto l’operato degli amministratori di centro sinista (Comune Provincia). Il Pd che sostiene la candidatura a Pettinari è un Pd alla deriva.
Se il problema è Pettinari (e mi sembra di capire che lui ed i suoi coetanei in qualche modo lo sono) tiriamo fuori noi qualche nome magari dalla c.d. società civile: Associazioni, sindacati, università…ci sarà pure un UDC per bene e non compromesso con la passata amministrazione in tutta la provincia!
vi prego non tacciatemi di qualunquismo, ma a mio modo di vedere oramai in Italia e non solo la politica e corrotta dai troppi interessi di chi la fà. Il mio è un ragionamento trasversale alle parti politiche, non ci sono più (per lo meno così sembra) nella nostre classe politica persone che hanno interesse a fare il bene della collettività, o pensano alle loro tasche o pensano solo a dare addosso alla parte politca avversa, ma io dico mai che siano in accordo su nulla (escludendo gli aumenti di stipendio per loro). Bisognerebbe creare una nuova classe politica che sia serva della democrazia e del popolo e non sua padrona. Chi vuole fare il politico lo deve fare per mestiere e, se vuole la pensione, farlo per 40 anni come tutti quelli che lavorano sul serio, devo ricevere stipendi adeguati alle loro mansioni e non stipendi da calciatori, non devono avere tutti i vantaggi derivati dalla loro posizione (sta gente non paga nulla). QUESTA é SOLO UNA MIA OPINIONE: E’ ora di cambiare.
Credo che per fare i consiglieri (comunali e/o provinciali) non serva smettere di lavorare. Peccato che molti non smettono perché devono ancora incominciare (a lavorare)! Ecco, secondo me se non si risolve questo gap siamo totalmente nella m…a!
Chi vuole fare il politico deve farlo per vocazione, non per mestiere; e dunque GRATIS. Altrimenti i parassiti aumentano a dismisura. E più loro aumentano, più le nostre tasche si svuotano: direi che può bastare così.
Davòli, impariamo dalla saggezza plurisecolare della Chiesa! Dopo due, tre mandati, i parroci vengono cambiati, perchè sennò si compromettono con l’ambiente, perdono di passione,si possono innamorare di qualche catechista, filare con il Sindaco,con il Farmacista o con il Maresciallo…e perdere la prospettiva della loro missione. Chi sceglie la politica o il sindacato come sola professione, diventa schiavo della sua scelta, si incatena al voto dei suoi benificiati, piega la funzione pubblica alla esigenza personale di conservare il posto, e via dicendo. Insomma credo che da parte di tutti si possa convenire che alla nomenclatura conservatrice sia da preferire la passione e l’impegno di politici liberi dal bisogno. E, per chiudere, C.M. può farci conoscere gli amministratori comunali, provinciali, regionali e dei parlamentari che vivono solo di rendita politica? Perché questa curiosità? Ma perché sarebbe più agevole misurarne il relativo tasso di libertà.
@Rugens.
La tua curiosità, sulla rendità dei politici, è provocatoia e malsana…. 🙂
Non mi sembra che, tra i nostri amministratori, vi sia la fila all’ufficio del lavoro in quanto disoccupati o in mobilità.
Ergo questi nostri amministratori NON dovrebbero campare solo grazie alla politica poichè dovrebbero essere occupati.
Quindi conseguentemente tutti hanno FORMALMENTE un’occupazione, un lavoro, una società che gestiscono.
Il problema è capire SOSTANZIALMENTE come vivrebbero (SENZA incarichi politici) perchè so di imprenditori (ovvamemente “prestati” alla politica e che lo fanno solo per amore della collettività) che CON IL PROPRIO LAVORO non arrivano a guadagnare € 10.000/anno.
Cioè imprenditori che (anche senza incarichi politici) vivrebbero, apparentemente bene, con SOLI 834 euro/mese…. (beato chi ci crede, perchè sarà suo il regno dei cieli)
x La redazione:
Cara redazione, apprezzo moltissimo il vs impegno attraverso il quale mettete a disposizioni della collettività informazione grutuita. Però una critica mi sento di farla, a proposito dell’articolo pubblicato giovedi 16/09 dal vs giornalista Matteo Zallocco concernente l’alleanza UDC-PD con Pettinari Presidente.
L’articolo è ben dettagliato, ricco di informazioni, dettagli, e si desume che al 99,99% l’UDC, abbia finalmente deciso da che parte stare. E si in qui nulla da eccepire. Tra l’altro l’articolo è stato si d’ora letto circa 1600 volte, e non credo che siano sempre le stesse 10 persone che lo leggono, sintomo cioè di grande partecipazione intorno a questi temi. Ora e qui comincia la critica, stamane acquisto il Resto del Carlino, e a pag. 9 trovo un’ intervista rilasciata dallo stesso Pettinari al giornalista Giancarlo Falcioni, dal titolo ” Non sarò mai l’anti Capponi”. Il che è tutto dire. Di fatto nell’intervista Pettinari ribadisce a più riprese che non c’è stato mai nesun incontro nè mai si è parlato di alleanze e candidature. Lui è in attesa dei ricorsi presentati dal PDL, e lui stesso parteciperà finanziariamente alle spese per i ricorsi. Ora mi domando: come è possibile che a distanza di un giorno sulla stessa notizia ci siano versioni cosi diverse? E’ possibile che uno dei due giornalisti abbia preso un granchio. O ancora può essere che lo stesso Pettinari dia versioni differenti. Oppure non lo so. Spero di avere da voi esperti del settore una risposta su quanto accaduto. Gazie
Caro Gabriele
Alla nostra testata non è arrivata nessuna smentita.
La notizia del probabile accordo (così come i dettagli) non ci è stata fornita da Pettinari ma da altre fonti che si sono rivelate sempre attendibili.
Forse hanno ragione tutti e due: Pettinari non sarà l’anti Capponi perchè Capponi non sarà più il candidato del Centro Destra 🙂