Il vescovo contro le omelie
dei frati del Centro Studi Biblici

Montefano divisa per motivi religiosi. Interviene anche Monsignor Giuliodori

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Padre Alberto Maggi

di Alessandra Pierini

C’erano una volta Don Camillo e l’Onorevole Peppone, simboli dello scontro tra culture differenti nel suggestivo scenario della vita di paese. Se nell’Italia del dopoguerra a contrapporsi erano la Chiesa rappresentata da quel sacerdote, così lontano dall’ideale uomo di chiesa, e il Partito Comunista incarnato dal Sindaco, sempre pronto a mettere il bastone tra le ruote al curato, c’è nella nostra provincia un paese, Montefano, che come la Brescello di Guareschi, è un microcosmo della realtà. Come in ogni paese anche qui l’immediatezza delle relazioni e delle situazioni accentua le differenze e le prese di posizione, ma sessant’anni dopo Peppone e Don Camillo, non sono più potere politico e religioso a fronteggiarsi.
Ci sono in paese a distanza di poche centinaia di metri la chiesa di San Donato col suo parroco Don Andrè e il Convento di San Filippo Benizi dei Servi di Maria, sede del Centro Studi Biblici di Padre Alberto Maggi.

Nel “Centro Studi Biblici” Padre Alberto Maggi e Padre Ricardo Perez Marquez studiano la parola e la diffondono in maniera molto semplice ed immediata, anche nel corso di incontri trasmessi in video conferenza dal sito del centro.
In passato fecero discutere le prese di posizione di Padre Maggi a favore dei gay e dal sito Pontifex il frate era stato accusato di “non credere nella Risurrezione di Lazzaro e nel potere dello Spirito Santo”, ma comunque gli incontri e le omelie dei servi di Maria hanno continuato ad essere molto partecipate e molti arrivano da tutta Italia per ascoltare le sue spiegazioni della parola.

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Padre Alberto Maggi e Padre Ricardo Perez Marquez

 

Qualche giorno fa, durante l’omelia per la festa del patrono, nella Chiesa di San Donato, il vescovo Giuliodori è intervenuto sulla questione: ““Chiesa e Parola di Dio – ha detto il vescovo Giuliodori -sono in sostanza una cosa sola, nessuno può avere la pretesa di separare le due cose. Attenzione quindi a ciò che si dice – ha proseguito il vescovo – e come lo si dice perché se è vero che si è liberi di leggere e interpretare i libri è anche vero che diventa difficile capire chi vuole dare un significato diverso a ciò che diverso non può essere”. Le parole del Vescovo sono state considerate una presa di posizione ufficiale nei confronti del “Centro Studi retto dai servi di Maria” come lo ha definito Giuliodori, soprattutto dopo che parroco, associazioni cattoliche montefanesi avevano segnalato alla curia le “strane prediche” dei frati esprimendo preoccupazione  anche per il notevole flusso di gente che arriva nel centro per le lezioni.

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La Piazza di Montefano e in fondo la chiesa di San Donato

Padre Alberto non ci sta. Nella Messa di domenica si è presentato in abiti civili prima dell’omelia e ha precisato la sua posizione per poi andare avanti normalmente con la celebrazione. “Il Vescovo non ci conosce – ci dice Padre Maggi – e non è mai venuto nel nostro centro quindi per noi la sua presa di posizione è stata una sorpresa. Ho affrontato la questione con i miei fedeli ma prima dell’eucarestia e senza l’abito religioso perchè credo che non siano queste cose di cui parlare durante l’omelia.Mentre le altre chiese si stanno svuotando noi non sappiamo più dove mettere le persone ma non possono prendersela con noi per questo.”
Padre Alberto ha anche deciso di far conoscere meglio la sua attività alla Curia chiedendo a quanti lo conoscono di esprimere la loro solidarietà  tramite uno strumento veloce e moderno, la posta elettronica: “Ancora un attacco da parte della curia maceratese nei confronti del Centro Studi Biblici e di Alberto Maggi. Questi attacchi rischiano di far chiudere una realtà che per molti è stata fonte di vita. A questo punto non si può più stare in silenzio e chiediamo a quanti hanno avuto beneficio dalla nostra attività di far sentire anche la loro voce.” In questi giorni sono arrivate migliaia di mail da ogni parte del mondo e anche la pagina di facebook di padre Maggi è stata invasa di messaggi di solidarietà. “Il nostro – va avanti Padre Maggi – non è un atteggiamento di crociata, solo vogliamo che la Curia si renda conto di quanto bene facciamo. A ottobre terrò una conferenza a Londra e poi in Messico e in altre parti del mondo, siamo stimati a livello nazionale, non capisco perchè proprio a Montefano ci attaccano come fossimo degli eretici. Noi continuiamo sereni nel nostro lavoro forti del seguito di quanti ci seguono ed amano.”
Intanto anche i cittadini si sono attivati, sempre in due direzioni e su Facebook sono nati due gruppi completamente opposti, il primo “Quelli che non capiscono la Bibbia del Centro Studi Vannucci di Montefano” e il secondo “Io adoro il Centro Studi Biblici”.

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Monsignor Claudio Giuliodori

Il buon Don Camillo, quando non sapeva decidersi, parlava direttamente  col Cristo raffigurato nel Crocefisso che proponeva sempre sagge soluzioni. Forse anche in questo caso sarebbe bene consultarlo.



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