Da Roberto Cherubini, riceviamo:
“Occorre premettere che il risparmio energetico dovrebbe essere per ogni amministrazione comunale una priorità assoluta sia per motivi ambientali che di bilancio.
Detto ciò credo che occorra approfondire l’accordo del Comune con la GDF sia perché non è chiaro chi ha deciso questo accordo (almeno non lo è per me), sia perché la storia della GDF (Gas de France) è in controtendenza ad esempio con la delibera sull’acqua voluta dal consigliere Mandrelli.
Da non dimenticare che la GDF ha un progetto (in fase di procedimento istruttorio) per la costruzione di un rigassificatore al largo di Porto Recanati.
I rigassificatori sono quei mostri posizionati spesso nelle coste italiane non perché sono utili al Paese ma perché generano utili spaventosi anche stando fermi!
È proprio così, perché una delibera del 2005 dell’ autorità per l’energia ed il gas assicura “anche in caso di mancato utilizzo dell’impianto, la copertura di una quota pari all’80% di ricavi di riferimento”.
Questo significa che costruisci un rigassificatore, hai poco gas o nessuno si serve della tua struttura, ma prendi lo stesso i soldi. Chi paga? Noi con la bolletta del gas.”
La nostra bella terra ha vari progetti in piedi per questi mostri perché ovviamente fa gola a molti, tra i quali GDF che si è aperta la strada “sponsorizzando” manifestazioni varie (Sferisterio in primis).
Non abbiamo trovato dei buoni compagni di viaggio, ce ne accorgeremo quando ci chiederanno la gestione dell’acqua!!!
Che almeno, nell’ottica della trasparenza tanto decantata, ci spieghino chi ha fatto l’accordo e se la trattativa è stata privata…semplicemente per fugare i soliti dubbi che noi “cattivi” abbiamo sempre in questi casi…”interesse privato in atto pubblico”.
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Accordo di sei anni tra Gdf Suez e Comune di Macerata:
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Meno male che qualcuno l’ha detto: un accordo guarda caso di sei anni, tanto per mettersi al sicuro anche dopo l’amministrazione attuale e preparare il terreno: il classico cavallo di Troia