di Alessandra Pierini
Si chiama Claudia Baiocco, ha 43 anni e dopo aver passato gli ultimi 15 anni a Roma dove ha lavorato anche al fianco dell’ex Ministro Scajola ha scelto di tornare a Macerata, nella sua Potenza Picena, e di lavorare per la Provincia di Macerata dove, dallo scorso aprile, riveste il ruolo di addetta per le relazioni istituzionali della Presidenza. Dalla finestra del suo ufficio sventolano le bandiere della Provincia di Macerata, dell’Italia e dell’Europa. “Le bandiere mi seguono ovunque vado, fino a poco tempo fa, le utilizzavo quotidianamente al Ministero dello Sviluppo Economico e le ho ritrovate anche qui” ci dice. I suoi strumenti di lavoro sono il Libro del Governo e un blocco rosso a spirale in carta Fabriano dai quali non si separa mai. Orgogliosa della sua marchigianità, impeccabile nell’abbigliamento e nei modi, moderata nei toni, sorridente, decisa e sicura di sé, Claudia è stata accolta da un comunicato stampa dell’ex presidente della Provincia Silenzi che l’ha definita “gran cerimoniere”, ruolo che lei ha svolto ad altissimi livelli e che ritiene complesso e molto impegnativo.
Claudia, si sente più romana o maceratese?
“Io sono nata a Montecanepino e teatro della mia infanzia è stato il giardino settecentesco di Villa Buonaccorsi. In tutti questi anni passati a Roma non ho mai cambiato la mia residenza e non ho perso occasione per tornare a casa. Da sempre sono stata molto legata ai miei cari e al territorio e ho passato le mie estati in spiaggia allo stabilimento Nettuno di Porto Potenza Picena dove ho da anni lo stesso ombrellone. Tutti mi hanno sempre riconosciuto come marchigiana. Ricordo che Vittorio Merloni incontrandolo a Roma all’inizio della mia carriera mi disse: ‘Siete rimasti tu e Diego Della Valle a parlare ancora marchigiano’ perché ho sempre rifiutato di fare corsi di dizione per modificare il mio accento.”
Come è arrivata a Roma?
“Ho frequentato il liceo scientifico a Civitanova, poi mi sono laureata in lettere a Macerata e ho iniziato a lavorare come supplente e a dare ripetizioni pomeridiane. Dopo le prime esperienze mi accorsi che volevo fare qualcosa di diverso dall’insegnamento e che mi sentivo portata per altro. In questa fase conobbi un politico locale che fu molto importante per il mio excursus professionale, che lavorava a Roma, il quale mi spinse a fare altro. Grazie a lui entrai dal portone principale ed iniziai facendo due stages, uno con Poste Italiane, l’altro con Gepi diventata poi Sviluppo Italia, dove mi occupavo di relazioni esterne. Poi fui notata dal Presidente di una grande agenzia di comunicazione, seconda in Italia e prima a Roma per importanza con la quale ho lavorato 13 anni, occupandomi di grandi eventi istituzionali, tra questi incontri politici, convegni e anche il Forum della Pubblica Amministrazione di cui sono stata il capo ufficio stampa per dieci anni. Ero costantemente in contatto con le massime cariche, a 25 anni davo del tu a presidenti, ministri e personalità. Ero dirimpettaia di Achille Bonito Oliva, con il quale mi confrontavo abitualmente su tanti temi e sono amica intima di Vittorio Sgarbi al quale ho presentato più di dieci anni fa la sua attuale compagna in occasione di una cena organizzata dall’allora Presidente di Confindustria Giorgio Fossa.”
Quando è avvenuto l’incontro con l’ex ministro Scajola?
“Dal 1998 al 2001 ho organizzato, tramite l’agenzia di cui ero collaboratrice, incontri con il Presidente Berlusconi per il partito Forza Italia di cui era coordinatore Scajola. Nel 2008 ho incontrato di nuovo Scajola per un evento pubblico e durante una chiacchierata mi disse: ‘Dottoressa Baiocco, ho bisogno di lei’. Il giorno dopo mi fece chiamare dalla sua capo segreteria. ’ Dopo un mese, iniziai a lavorare come Capo dell’Ufficio Cerimoniale del Ministero dello Sviluppo Economico.”
Quali erano i suoi compiti?
“Parte del lavoro riguardava l’attività legata alla sua segreteria, selezionavo gli inviti ad eventi pubblici, con lui preparavo tutti i programmi nazionali , organizzavo incontri all’interno del Ministero, mi occupavo dell’accoglienza degli ospiti, degli incontri bilaterali internazionali, dell’accoglienza, dell’organizzazione delle sale, degli eventi e dei voli di Stato. Mi sono occupata anche di una parte dell’organizzazione del G8 sull’energia con molta fatica ma soprattutto con grande soddisfazione.”
Come mai ha deciso di lasciare Roma, il lavoro e tornare a casa?
“Sono rientrata per motivi familiari, per le esigenze dei miei genitori che ahimè sono andati avanti con l’età. All’inizio, quando cullavo l’idea di ritornare mi hanno dato per pazza, nessuno avrebbe rinunciato ad un così importante incarico. Dentro di me, però, ho sempre avuto il sentore che sarei tornata nella mia terra e che Roma sarebbe stata una tappa seppur molto importante, soprattutto per la mia carriera.”
Quali cambiamenti ha trovato?
“Il cambiamento è stato più che altro dal punto di vista professionale. L’ambiente maceratese è molto differente: è più informale, diretto ed anche molto più concreto.”
Come ha preso le vicende che hanno visto il ministro Scajola protagonista?
“Quando sono tornata ho provato una grande felicità ma è durata poco proprio per quello che è successo al mio ministro, il lato umano di questa vicenda mi ha molto colpito”.
L’ha sentito di recente?
“Ogni tanto sento lui e la moglie con i quali ho un ottimo rapporto di stima e di amicizia”
Si è fatta una sua idea sulla vicenda?
“Non ho dubbi che il ministro non c’entri nulla su ciò di cui è accusato. Non mi meraviglierei se alla fine dell’indagine si scoprisse che è stato vittima di un complotto. E’ sempre stata una persona rigorosa, attenta alla cosa pubblica e con un alto senso dello stato e soprattutto un grandissimo lavoratore. Basti pensare che per rispettare il budget ministeriale relativo alla rappresentanza, molto ridotto, mi aveva dato indicazione di offrire solo bicchieri d’acqua, niente caffè, niente pasticceria, attento a comprimere le delegazioni per gli spostamenti e con lui non abbiamo mai sforato con le spese. Gli auguro con tutto il cuore che questa brutta vicenda si chiuda in fretta e che possa ritornare al più presto al suo lavoro, sono convinta che stiamo perdendo, in questa delicata fase del Paese, il contributo di un grande politico .”
Quali sono le sue funzioni nella Provincia di Macerata?
“Con lo staff del Presidente, abbiamo cercato di mettere a fuoco attività istituzionali necessarie sia sul territorio che verso le istituzioni centrali. Non mi occupo di cerimoniale “tout court” ma quando serve posso contribuire a dare consigli, inoltre sono un’esperta di comunicazione, quindi anche in questo settore potrei dare il mio contributo. Ad esempio in occasione della Raci abbiamo avuto nella sede della Provincia la visita di un ministro e di un ambasciatore africani, ho dato indicazioni affinché si seguissero le regole di cerimoniale previste.”
Com’è il suo rapporto col Presidente Capponi?
“Ottimo. Mi trovo bene con lui perché è un uomo pragmatico, vicino alle esigenze dei cittadini, attento e un grande lavoratore ed io sono abituata a rapportarmi con persone di questo calibro.”
Cosa ha pensato quando è stata definita “gran cerimoniere”?
“Ero a Roma, e subito ne ho riso per come ero stata definita. Poi scoprendo che il fine era quello di colpire Capponi, mi sono dispiaciuta. Evidentemente, per alcuni, dalle nostre parti la definizione di capo del cerimoniale ha un’accezione diversa di quella che ha negli altri paesi del mondo” .
Foto di Guido Picchio
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il capo del cerimoniale è proprio una figura fondamentale per una amministrazione provinciale. fondamentale.
complimentoni per il tailleur rubato dalla tomba di Jacqueline Kennedy
Non riesco a quantificare quanti voti si perdono con queste figure professionali quanto inutili, ma credo che ne siano tanti.
devo dire che ho molto apprezzato l’elenco delle “amicizie intime” e il “darsi del tu a 25 anni con presidenti”.. non conosco la signora in questione, ma di certo dal Ministro ha appreso l’umiltà!!! per non parlare dell’utilità della figura in Provincia, giustamente sottolineata da altri interventi…
Speriamo che prima possibile vengano chiusi quei carrozzoni inutili e costosi (e pieni dei fancazzisti, ballerine di seconda fila, portaborse nullafacenti e politici trombati) che sono le Province.
con tutto il rispetto per la dottoressa vorrei fare alcune considerazioni: 1) il ministro Scajola si dimette e con esso decade anche il suo staff; 2) il cerimoniale in una provincia di modeste dimensioni, e per l’entità del lavoro da svolgere potrebbe essere demendato ad un dirigente o ufficio (mica sarà il Quirinale!); 3) Scajola è di centrodestra e Capponi pure; 4) per le parte relativa alla comuncazione istituzionale c’è un ufficio stampa (peraltro molto competente). Allora questa mansione e questo dispendio di risorse era proprio necessario (soprattutto in tempi di vacche magre)? Se fosse accaduto all’ex Presidente Silenzi, quanti avrebbero parlato di “incarichi di partito”? Qui mi pare, invece, che lo si voglia presentare come un servizio insostitubile e addirittura dovremmo quasi ringraziare l’incaricata…. A me puzza tanto di doppiopesismo… tanto dovevo.
chiudere le province???? Vallo un po’ a dire a Fermo!!!!!
E perchè le microregioni come le Marche???
Marche+Abruzzo+Umbria+Molise = 4000000 di abitanti (meno della provincia di RM) 4 consigli regionali + 13 consigli provinciali.
Perchè il Sig Capponi non ci comunica quanto ci costa questo scherzetto !!!!!
Ci costa, la Signora, sui SESSANTAMILA euro l’anno, oltrea rimborsi spese, diarie, ecc.
Mentre ci avvertono che tutti dovremo tirare la cinghia c’è che sperpera il NOSTRO denaro. Complimenti presidente Capponi!
@ Stefano Intermesoli,
sono d’accordo e vorrei anche allargare il ragionamento…
e perchè allora i Comuni come Gagliole per esempio? Si facessero il loro bravo referendum se far parte di San Severino, Castelraimondo o Matelica, ma che senso ha che rimane un Comune con Sindaco, vice sindaco, assessori, rappresentanti in comunità montana, segretario comunale part time, vigili urbani sempre con la bava alla bocca posizionati vicino il cementificio a fare cassa. Anche questi sono sprechi.
Poichè mi sembra che la Provincia di Macerata sia già in possesso di un ufficio stampa che, tra le altre cose, dovrebbe essere capace di curare le relazioni esterne presumo allora che l’incarico, conferito alla dott.ssa Baiocco (incarico che lei stessa dice non essere cerimoniale), sia qello di stappare i crodino e di offrire i salatini ai rinfreschi….
A parte gli scherzi questo è il classico esempio di amministrazione virtuosa: non si butta via nulla ma si ricicla tutto, a spese del contribuente.
Veramente una ragazza meritevole………….ha conosciuto un politico locale che lavorava a Roma ed e` entrata direttamente dal portone principale………..
Questa si che e` meritocrazia..
Praticamente potrebbe fare anche la Pr nelle discoteche lungo la costa.
a me sta bene tutto: la proliferazione di consigli comunali provinciali regionali e di quartiere, i carrozzoni, gli incarichi inutili, le leggi ad personam, i favori ai soliti noti, tutto, ma una volta tra questi fortunati non potrei capitare pure io?? un paio di migliaia di euri da buttare per darmi una qualifica qualunque, un compito a caso, non si trovano proprio?? se me li dessero, gli farei vedere come li so aprire io i crodini! ho una certa professionalità, e do del tu a tante persone…
incredibile,ma qual è il lavoro concreto?so solo che quest’assunzione nello staff di Capponi(ne ha altri 4)ci costa più di 70.000 euro all’anno.Una cifra che in tempi di crisi e di tagli come l attuale è sconsiderata.Capponi ha impostato la sua “violenta”campagna elettorale sulle spese per lo staff,ora lui da Presidente non soltanto spende molto di più ma si permette anche il lusso di assumere un capo del cerimoniale e ai non meglio precisati rapporti Istituzionali ,con il silenzio di tutti i consiglieri di centro destra e anzi fanno dire all’assessore ai Servizi Sociali Mariani(Lega Nord)che non ci sono le risorse per garantire servizi agli anziani soli….ma di tutto questo gli elettori di centro-destra cosa pensano?non hanno nulla da obbiettare?
Entrai nel Fronte della Gioventù ( organo giovanile del MSI ) nel 1986 ed ho vissuto gli anni dei voltagabbana locali che fluttuavano tra le correnti rautiane e finiane con una naturalezza incredibile……Conosco un pò questo arcipelago di “destra”
e nelle revisioni ideologiche di quel periodo che personalmente ritengo in gran parte frutto dell’arrivismo e della fame di danaro e privilegi si intravedevano le prime comparse di questi personaggi “indispensabili” e ben retribuiti…
Francamente questi soldi li avrei spesi per l’organizzazione di veri eventi sportivi
e culturali gestiti da professionisti ad esempio la costruzione di un autodromo
o perlomeno visto che da oltre 4 anni c’è un progetto di privati in quel di Cingoli
per la realizzazione di un bell’impianto che completerebbe il polo motoristico mondiale della bella cittadina, proverei a sbloccare l’iter cominciato con il lavoro dell’ex sindaco Gianfilippo Bacci
Provare a ragionare ” in grande” ogni tanto aiuta a sprovincializzarsi….
Un autodromo a Cingoli??? Il gran premio di Formula Uno a Cingoli invece che a Monza? Buona idea!
Premesso che la nostra realtà provinciale non necessita di figure istituzionali del genere (anche se potremo forse imparare come ricevere “doni” esterni e sconosciuti!?!?), sono sempre interessato quando si parla di Cingoli.
Lasciamo però perdere l’idea malsana di un autodromo in una zona di impatto ambientale ed oltretutto tecnicamente irrealizzabile!
Il nostro ex Sindaco Bacci ha praticato la politica del fare!
Come pilota è anche bravino….ma non certo con questa idea!
Vorrei che si parli di Cingoli perché si evitasse di far diventare il Balcone delle Marche un immenso letamaio.
Penso che se un gran cerimoniere ci possa evitare questa iattura, potrei anche ripensare il mio parere su questo spreco inutile di risorse….
Mi chiedo come la pensi la dottoressa Baiocco, sperando diversamente dal proprio datore di lavoro!!!!
Paolo Menicucci
Debbo essere sincero mi aspettavo una risposta da Presidente Cappon in cui dichiarava ” Mi impegnerò per ACCLARARE chi ha assunto in mia insaputa un GRAN CERIMONERE “
Solleticato da qualche commento sopra, vorrei buttare sul tappeto la candidatura di San Severino Marche per un Gran Premio di Rally Cittadino da farsi tra il Rione Settempeda (quello davanti l’ospedale per chi non è di quì) e il centro. La spesa, sarebbe proprio irrisoria, giusto qualche balla di paia, il tratto, infatti, è già ben attrezzato con dossi artificiali naturalmente scassati, buche di media grandezza chem aumentano di sicuro il coefficiente di difficoltà, rotonde a profusione per derapate indimenticabili e tutto il resto. Il circuito sarebbe per metà su strada asfaltata e per l’altra metà, quella del rione Settempeda, su sterrato, giusto per rendere la gara veramente competitiva. Il circuito c’è, adesso manca solo la volontà politica… Non ci resta che aspettare !
Gelsomino…. Ma di cosa ti lamenti?
Strada dissestata vicino l’Ospedale?
Casa e bottega nel medesimo posto: se qualcuno si fa male l’ambulanza arriva subitissimo. 😛
Tremonti ha deciso la soppressione delle province con meno di 220000 abitanti!!!!
Dovrebbero essere un decina ma alla fine : “ne rimarrà soltanto…..0”
Terni per esempio ha 219876 abitanti. Nel giro di 4 anni cercherà di dare la residenza a quei 150 abitanti che le garantirebbero il mantenimento della provincia.
Segnalo poi il caso curioso delle Marche dove dovrebbero chiudere bottega Fermo e Ascoli Piceno così rimanendo tutta la zona sud senza provincia di riferimento.
Ma si può dico io???
Ma chi ha fatto questa scelta? Non poteva dare un occhiata a quello che accadeva?
Io personalmente abolirei tutte le province ma visto che non hanno questa intenzione a che serve abolirne 2o 3 su 110?
@ Cerasi
è così, c’abbiamo l’ospedale e la pista per l’eliambulanza a ridosso del circuito.
Diciamo che manca la … volontà politica 🙂
Penso che se si parli di spreco di soldi l’ex presidente dovrebbe evitare commenti. Per ristrutturare un ponte dopo avere fatto il lavori lo hanno dovuto chiudere e rifarlo nuovo e poi si vanta di aver ricostruito un ponte in tre mesi, quanti sprechi per quel ponte penso molti di più di 70.000 per un cerimoniere almeno qualche zero di più.
il ministro non si è accorto di chi gli pagava la casa, ma di questa donna si è accorto.forte veramente forte
Ho capito bene 60.000 mila euro + rimborsI vari e questo adesso ed in questo periodo????
Complimenti Capponi, immagino fosse necessario…..Aboliamo le province subito!
Mi scuso per la provocazione in merito all’impiego dei 70000 euro annui da destinare alla gestione / mantenimento di un eventuale autodromo da costruire in provincia di Macerata ma non conosco altri progetti tali da poter realmente creare un buon moltiplicatore economico ” locale” visto che tutti gli altri sport sono in rosso e non rendono niente.
Ovviamente vado fuori tema ( si parlava di incarichi, prebende, ecc. ecc.)
ma insisto sul problema s p o r t e in particolare sport motoristico che piano piano si sta riprendendo da anni di malagestione (si veda l’affaire ACI MACERATA)
In ogni regione italiana l’approccio , la partecipazione ed il sostegno economico
è decisamente elevato.
Nelle Marche e soprattutto a Macerata c’è stata una involuzione spaventosa.
Siamo passati in breve tempo da una prova di Campionato Europeo Velocità Montagna al nulla.
Nel 2008 grazie a Gianni Battistelli, attuale presidente dell’ACI Macerata e ad alcuni sponsor siamo riusciti a far rinascere questa manifestazione che tutta Italia ci invidia. Risultato : alberghi pieni, bar e ristoranti che lavoravano, soddisfazione della popolazione locale ecc. ecc.
Possiamo dunque immaginare quali vantaggi darebbe un impianto permanente
ben strutturato.
ps : il sarcasmo di 4 mentecatti buoni solo a criticare è ben accetto.