di Matteo Zallocco
“L’unica strada da seguire è quella di impugnare la delibera di approvazione del bilancio del Cosmari”. E’ intenzionato a ricorrere al Tar il Comune di Macerata dopo l’assemblea di lunedì in cui il bilancio è stato approvato con soli tre voti contrari (Macerata, Pollenza e Sefro) e due astenuti (Matelica e Montecassiano).
“La nostra è una battaglia di legalità” hanno spiegato il sindaco Romano Carancini e l’assessore all’ambiente Enzo Valentini nel corso di una conferenza stampa. La questione è quella sollevata da Cronache Maceratesi domenica scorsa attraverso le parole del sindaco, che ha ripetuto: “Il trasferimento de rifiuti nella discarica di Fermo comporta un ulteriore costo di 1.600.000 euro per il Cosmari, da spartire tra tutti i Comuni. E questa ripartizione va a pesare in particolare sul Comune di Macerata che si dovrebbe accollare la spesa di circa 600.000 euro. Ma i criteri di spartizione non erano stati stabiliti in maniera predeterminata e oggettiva, questa applicazione è assolutamente illegittima”.
Attraverso questi criteri il Cosmari premia i Comuni virtuosi, ossia quelli che hanno una percentuale superiore al 50% di raccolta differenziata: “A noi – spiegano Carancini e Valentini – spetterebbe un costo di 160 euro a tonnellata contro i precedenti 117 euro, con un aumento del 37%. Per quasi tutti gli altri Comuni l’incremento invece è del 7% e dovranno pagare 125 euro a tonnellata”. Vengono contestati anche i tempi: “Approvare il bilancio di previsione del 2010 il 17 maggio, a metà anno, è grave visto che doveva essere approvato entro il 31 ottobre dell’anno precedente. Pretendere una cifra di 600.000 euro all’improvviso da un Comune già in difficoltà è chiedere un miracolo. Inoltre è già prevista una penalità a chi non ha alte percentuali di raccolta differenziata visto che si portano ad abbancare più rifiuti indifferenziati. Ancora più grave è l’articolo 28 dello statuto che in sostanza impone che non si possono cambiare le tariffe con criteri diversi”.
Il sindaco parla anche di come vengono raccolte le percentuali di raccolta differenziata: “Non c’è un ente terzo a giudicare ma è il Cosmari stesso a farlo, indicando attraverso i suoi parametri i Comuni virtuosi”. Carancini sottolinea che “non c’è nessuna volontà di instaurare un rapporto conflittuale ma questo non significa subire passivamente atti non legittimi, non passeremo sopra neanche ai cattivi odori del Cosmari che sono costretti a sopportare ogni giorno gli abitanti di Sforzacosta”.
Viene criticata anche la Provincia: “Il trasferimento dei rifiuti nella discarica di Fermo è stato deciso nel settembre del 2009 per un periodo di 5 mesi. Al momento del rinnovo del contratto, prolungato fino a dicembre 2010, Fermo ha applicato una serie di costi molto più alti che hanno portato a questo aumento. Sarebbe stato più lungimirante un contratto a lungo a termine”.
Carancini e Valentini non nascondono comunque che la raccolta differenziata (si attesta sul 37%) a Macerata vada migliorata: “Abbiamo già idee precise su cosa fare, entro la fine di luglio partirà almeno un progetto sperimentale. Gli interventi dovranno essere diversificati nelle varie zone, va rivisto il porta a porta in centro storico che ha una vocazione culturale e turistica e non si può presentare con l’immondizia per terra. Dovranno essere messe in campo nuove idee”.
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Beh, c’è da prendere atto che qualcosa cambia davvero.
ciò, tuttavia, è soltanto una mia opinione
Carancini e Valentini non nascondono comunque che la raccolta differenziata (si attesta sul 37%) a Macerata vada migliorata: “Abbiamo già idee precise su cosa fare, entro la fine di luglio partirà almeno un progetto sperimentale. Gli interventi dovranno essere diversificati nelle varie zone, va rivisto il porta a porta in centro storico che ha una vocazione culturale e turistica e non si può presentare con l’immondizia per terra. Dovranno essere messe in campo nuove idee”.
Amen!
Bisogna educare a fare la differenziata, molte persone anche sensibili a questo argomento (compresi universitari fuori sede) non hanno gli appositi bidoni dove farla ed i problemi del porta a porta li conosciamo tutti. Educazione+strutture (in questo caso posti dove lasciare i rifiuti) sono le soluzioni. Poi vorrei anche sapere cosa viene effettivamente differenziato e cosa… incenerito. Qualche tempo fa a Forlì venne fuori che l’HERA, una multiservizi che si occupa di rifiuti e non solo, in realtà ricicla una minima parte di quello che viene differenziato. Non so se fossero voci prive di fondamento, ma un controllo credo sia essenziale, no?
Invece di “impugnare la delibera” sarebbe il caso di impugnare ( non dico dove ma ognuno penso capisca) il precedente assessore all’ambiente per sapere che ha fatto in 5 o 10 di amministrazione.
a me preouccupa le “scelte folli” del Consmari e del suo cda.
Questa situazione è veramente paradossale, da anni i cittadini di Sforzacosta sono presi in giro dal Cosmari e sopportano per conto degli altri comuni virtuosi della provincia i disagi enormi causati loro dall’inceneritore ,ora dovranno magari anche subire un aumento della tassa sui rifiuti.Bene fanno il sindaco Carancini e l’assessore Valentini a far pesare il problema dei cattivi odori …ma lo sapete quanto si riconosce in eco indennizzo al comune di Macerata 21.000,00 euro all’anno .Spero veramente che questo sia l’inizio di una nuova storia anche su questo tema .
Ha fatto bene il Sindaco a “contestare” la cifra richiesta dal Cosmari. Infatti “contestare” una delibera, le sue griglie applicative ( coefficienti etc. ), è cosa buona e giusta. Altrettanto lo è chiedere delucidazioni sulla “raccolta differenziata”. Quis custodet custodem? Esiste, cioè, una “garanzia certificatoria” che sia “oggettiva” nello stabilire che quel Comune o l’altro “raccoglie in modo differenziato” seguendo alcuni protocolli? Inoltre, e indipendentemente dal Sindaco, come mai si “scarica” tutto a Fermo? Perchè, dunque i costi si moltiplicano? Non spetta alla Provincia “trovare” la “buca” ? Perchè non lo ha fatto fino ad oggi? Lo chiediamo a Pirandello?
Quanta raccolta differenziata passa comunque per il camino del consmari????
Personalmente più che il Comune che ricorre al TAR per i suoi errorri ricorrerei io alla Corte dei conti per farmi ridare i soldi che mi fanno spendere in più perché la nostra classe politica è stata poco efficiente nel settore dei rifiuti. E’ tanto più inefficente, per non dire altro, oggi leggendo l’intervento del consigliere Garufi che non sa, da consigliere e che vota le delibere e che ci amministra, che la percentuale della raccolta diferenziata è certificabile. Mamma mia che classe politica abbiamo!!!!
Un appello a CM.
Per favore fate un’indagine per rispondere alla domanda di Ciccarelli (che anch’io avevo posto qualche giorno fa).
E’ importante sapere quanta differenziata va a buon fine e quanta invece finisce comunque in discariche e inceneritori!!!!!
M i piacerebbe sapere come mai Carancin,i si accorge solo oggi che Macerata fa pena dal punto di vista della differenziata? Per causa della sua precedente amministrazione, noi dobbiamo pagare le conseguenze e ora si scricano le proprie responsabilità sul consmari! Sono proprio curioso di vedere come riorganizzeranno la differenziata a macerata. Sempre in tema di servizi, la disinfestazione per le zanzare qundo pensano di iniziarla?
Per Platti: la mia richiesta sulla “raccolta differenziata” non era sulla “percentuale” della raccolta ma sulla ” certificazione” che la raccolta sia “davvero” differenziata. Monachesi ha risposto, in altro sito, che “non esiste prova certificatoria”, il che pone grandi dubbi, non sulla percentuale della “ipotetica differenziata”, ma sulla “qualità” della differenziata. Sul tema dell’aumento richiesto al Comune di Macerata si veda Pirandello, in particolare Uno nessuno e centomila. Se si “svuota” a Fermo, pagando di più, chi non ha fino ad ora deciso di attivare la “buca” nella nostra Provincia?
Dal Corriere Adriatico di oggi:
Il Municipio annuncia il ricorso alle vie legali ma il suo rappresentante nel consorzio ha avallato il bilancio
Cosmari, Spernanzoni si vota contro
Macerata Si chiama Giuseppe Spernanzoni, i maceratesi lo ricordano come assessore alla viabilità nella giunta Maulo quando il sabato sera andavano in giro per il centro a verificare se i vigili facevano le multe alle auto in sosta. Ai giorni nostri Spernanzoni è noto per essere il presidente della cooperativa sociale Meridiana e rappresentante del Comune al Cosmari. Ed è proprio in questa ultima veste che l’azione di Spernanzoni sta facendo discutere ed anche parecchio. Allora il sindaco Romano Carancini vota contro il bilancio preventivo del Cosmari ed accusa il consorzio di voler penalizzare Macerata con quella richiesta aggiuntiva di 600mila euro per lo smaltimento dei rifiuti. Il sindaco Carancini, che rappresenta pro tempore il Comune e i maceratesi, annuncia addirittura il ricorso alle vie legali contro quel bilancio. Insomma una posizione forte, pare di capire.
Si può essere d’accordo o meno ma Carancini è il sindaco, rappresenta una maggioranza, rappresenta i maceratesi. Siccome il Cosmari ha un consiglio di amministrazione che prende in esame il bilancio, lo approva e lo porta all’esame dell’assemblea dei soci, la curiosità ha spinto alcuni a verificare la posizione del rappresentante del Comune di Macerata nel Cda Cosmari (13mila euro l’indennità) , appunto Giuseppe Spernanzoni. Pare di capire che il bilancio sia stato discusso e varato dal Cda senza alcun rilievo. Insomma il sindaco vuole andare dal giudice contro il bilancio del Cosmari ma il “suo” rappresentante si è espresso a favore. Vero è che Spernanzoni è stato nominato al Cosmari da Meschini ma è anche vero che dovrebbe rappresentare il Comune che ha un giudizio diverso dal suo. Una volta c’erano le dimissioni.
Il Comune di incazza e il proprio rappresentante ha votato a favre?????
Orizzonti della scienza e della tecnica… 🙂
Il consigliere Spernanzoni quando ha votato a favore era in assoluto accordo col sindaco che lo aveva nominato, diversamente non è possibile. Di quel Sindaco che dava queste indicazioni, Carancini ne era capogruppo, che poi sarebbe un po’ il portavoce della maggioranza consiliare e del sindaco. Ma di che si meraviglia Carancini ?
Cari amici da molti anni il cosmari e insieme all’impianto tutta la classe politica si morde la coda. In quegli anni fu un atto molto coraggioso, si sono evitate 57 discariche, sbagliato il posto, sbagliata la tecnologia. dobbiamo creare le condizioni affinchè finisca per sempre questo sperpero di denaro per rattoppare di continuo quello che non funzionerà mai. Rivedere il sito e incominciamo a parlare di termovalorizzatore ultima generazione, affinchè la zona fortemente urbanizxzata non abbia più a che fare con i cattivi odori e l’impianto possa produrre come si fa in tutta Europa. Cingoli, Appignano, Fermo prima per anni la Pieve di Macerata non saranno mai soluzioni idonee. I Verdi francesi e tedeschi al governo del loro Paese, adottano queste soluzioni perchè sono le più sicure. Il coraggio politico deve entrare anche da noi, la classe politica giovane che è entrata a far parte delle amministrazioni, incomincino a dimostrare quello che valgono e prendersi pure le loro responsabilità nelle cose impopolari come quelle dei rifiuti.
“termovalorizzatore ultima generazione”?
Ma ancora non abbiamo capito che questi cosi il valore lo creano solo ed esclusivamente nelle tasche di chi li costruisce e di chi li gestisce?
L’ultima generazione sarà la nostra se non ce ne liberiamo una volta per tutte.
L’impiato del Consmari era “vecchio” prima ancora che nascesse.
Quando da noi si cominciòa costruirlo in latre zone itaiche simili impianti venivano dismessi poichè erano già obsoleti.
Cioè in pratica noi abbiamo realizzato un inceneritore con tecnlogia vecchia prima ancora che venisse costruito…. Cioè oggi la tecnologia del Cosmari (nonostante le toppe, gli aggiustamenti e i fltri) è jurassica.
Ma cosa brucano dentro al Cosmari?
La INdifferenziata?
Il Cartone, la Plastica, la Carta differenziata?
Caro Peppe Dantini, seriamente dimmi cosa si deve fare, il problema esiste e bisogna risolverlo. Tu puoi protestare e fai bene, ma chi deve decidere secondo te cosa deve fare di questo impianto vecchio e nato male? Macerata Fermo non sono un quartiere di Roma? Non ti sempbra giusto che devono operare insieme sul problema rifiuti? Insisto,quali sono le novità della nuova classe politica giovanile eletta: in Provincia, in Comune ?
@Cerasi
Cosa bruciano? “Ufficialmente” solo l’indifferenziato, per un totale di 23000 tonnellate, cioè meno di un terzo. Poi da sempre c’è chi sostiene che ci buttino dentro anche la plastica perché ha un alto potere calorifico, ma questo è tutto da dimostrare; il Cosmari dichiara che quando la temperatura scende, bruciano gasolio.
@Tacconi
Che il problema esista e si debba risolverlo non c’è dubbio. Che Macerata e Fermo possano, e magari debbano, lavorare insieme anche.
Dobbiamo però liberarci da una bugia che politici e industriali (opportunamente supportati dalla stampa e da altri soggetti che preferisco non definire) ci propinano da anni: per i rifiuti bisogna scegliere tra incenerimento e discarica.
NON E’ VERO!!! E’ UN IMBROGLIO!!!
Le esperienze (per fortuna sempre più numerose) fatte in Italia e all’estero, dimostrano che l’incenerimento può essere evitato e contemporaneamente l’uso delle discariche ridotto al minimo. Le tecniche per raggiungere questi obiettivi esistono già, bisogna solo metterle in pratica: riduzione, riuso, riciclo. Quello che manca è la volontà.
Quello che c’è da fare ormai lo sanno anche i muri, ma un po’ per pigrizia molto per interesse ce ne freghiamo pensando solo all’oggi. I nostri figli non ci perdoneranno.
PS: “nuova classe politica giovanile”? Alzi la mano chi l’ha vista…
Io penso che un limite della gestione dei rifiuti a macerata risieda nell’affrontare il problema solo nella fase finale, quella cioè della raccolta, della eventuale cernita, e dell’eliminazione. Si considera prevalentemente la vita del rifiuto dal cassonetto alla discarica/cernita/inceneritore mentre andrebbero organizzate strategie di riuso per alcuni oggetti prima che diventino rifiuti.
Prendendo spunto da quanto avviene in germania (in verità posso parlare solo per berlino) si dovrebbe considerare il riuso delle bottiglie in vetro con l’introduzione della cauzione; è qualcosa che mooolti anni fa si faceva anche qui in italia ma che purtroppo è sempre stata legata ad un’idea di “povertà” e quindi inevitabilmente destinata ad estinguersi con il maggior benessere economico.
Concordo assolutamente con le considerazioni di Dantini sulla mancanza generale di senso civico ma penso anche che per modificare l’italica indole alcuni piccoli meccanismi di convenienza economica debbano essere forniti ai cittadini; per essere invogliati ad essere virtuosi felicemente.
Segnalo che esiste un sistema evoluto per la raccolta differenziata dei contenitori per bevande, che premia il cittadino virtuoso. Il sistema permette di differenziarli e compattarli per tipologia (plastica PET, alluminio e acciaio) e per colore (PET trasparente e di vari colori), e di raccoglierne grandi quantità in contenitori interrati. In Francia e, più vicino, in Piemonte, la sperimentazione è partita da tempo e dà buoni risultati. E’ ora che anche Macerata si allinei con le moderne tecnologie, che da una parte aumentano la percentuale di raccolta e dall’altra incentivano anche economicamente il cittadino.
Con il suddetto sistema, si depositano le bottiglie di plastica e le lattine vuote nel ‘serbatoio’ più vicino e si riceve un “bonus” in Euro che potrà essere speso presso i negozi e i supermercati convenzionati. Tale sistema fa si che non si vedrà mai più una bottiglia di plastica o una lattina in giro o in discarica o, peggio, nell’inceneritore. La resa è efficientissima, ecologica ed economica, si eliminano gli elevati costi dei servizi di raccolta e i costi di selezione negli impianti di recupero e il “bonus” fa risparmiare sulla spesa e PREMIA l’impegno di chi adotta questa nuova modalità di raccolta differenziata.
Vedo che sul cosa bisognerebbe fare molti hanno le idee chiare, e comunque penso non ci sia nulla da inventarsi ex novo per Macerata, le esperienze dei paesi più “civilizzati” di noi nel settore della raccolta differenziata dovranno sicuramente essere prese a modello: ma a questo punto la domanda sorge spontanea, come diceva un vecchio conduttore televisivo: chi deve farlo? Chi è cioè il soggetto titolato ad avviare tali attività a Macerata? Il Comune, la SMEA, il Consmari … o nessuno, come avvenuto sino ad ora? Qui dovrebbero rispondere i “politici”, ma, immaginando le risposte che arriveranno, vorrei ricordare prima di tutto che la campagna elettorale è terminata.
L’amico Tacconi, con il suo ultimo intervento, presta il fianco ad una considerazione semplicissima.
Se da un lato i “giovani” eletti in Comune ed in Provincia hanno poca esperienza e, presumibilmente, avranno bisogno di tempo per studiare e capire i meccanismi (ache della raccolta e dei rifiuti) d’altro lato questi giovani hanno dalla loro che non sono “colpevoli” per quanto di sbagliato hanno fatto i “vecchi” al riguardo della politica (locale e nazionale) degli ultimi 20 anni.
Ciò significa che se, in tanti aspetti delle vicende politico/economiche (locali e nazionali), siamo arrivati sull’orlo del baratro ciò è dovuto per la pessima e superficiale classe politica che ci ha preceduto (e che, in molti casi, ancora resta inchiodata alla poltrona, alpotere e agliincarichi).
Una classe politica miope che ha fatto molte scelte sbagliate, che se ne è semrpe fregata di guardre al futuro perchè solo interessata al presente.
Insomma se su tanti asptti della nostra vita siamo immerisi fino al collo nella c@@@@, ciò lo si deve ai tanti “vecchi” che sarebbe ora che lasciassero il campo libero.
@Peppe
Ma nell’indifferenziato ci finisce di tutto: plastica, carta, residui di detersivo, oli delle scatolette di tono… Cioè dal camino passa di tutto e di più, anche se è meglio non dirlo ad alta voce.
Una curiosità, visto che moltissimi Comuni sono assai virtuosi a fare la differenziata (e quindi “ufficialmente” carta, cartone e plasitca non finiscono incendiati), si sa quante decine e decine di migliaia di euro spende il Consmari per il gasolio?
Hai ragione Gianfranco. “Indifferenziato” è appunto un termine che significa “qualsiasi cosa”.
Quando dico (anzi lo dice il Cosmari) che solo l’indifferenziato va nell’inceneritore significa che non ci va ciò che viene “raccolto” come differenziato.
Da cosa dipende quello che c’è nell’indifferenziato? Ovviamente da quello che ci buttano i cittadini. Ecco perché insisto nel dire che una parte della responsabilità è nostra: quello che fanno Smea e Cosmari dipende da quello che facciamo noi.