di Giancarlo Liuti
Rilevando la strana consonanza tra Franco Capponi e Casa Pound volevo appunto mettere in evidenza la stranezza – anzi, la paradossalità – della circostanza che un movimento rivoluzionario quale proclama di essere Casa Pound si fosse oggettivamente schierato a favore del centrodestra. Com’è possibile – mi chiedevo – che dei rivoluzionari, i quali, per loro natura, dovrebbero scagliarsi contro l’ordine costituito e contro ogni egemonia culturale e politica, corrano in aiuto di forze che da tempo detengono un enorme potere a livello nazionale, hanno recentemente conquistato la Provincia di Macerata e ora si proponevano di conquistare anche Macerata città? Da qui il sospetto non infondato – e suffragato dai modi e dai tempi di quella lugubre iniziativa funeraria – che fra Casa Pound e il centrodestra si fosse stabilita una sorta di innaturale alleanza, forse per una sopraggiunta confusione tra le due visioni del mondo, da una parte “Pound” come poeta e dall’altra “pound” come sterlina, vale a dire come denaro. Un sospetto che confermo e che, a giudicare dall’evasività di certe reazioni, è prossimo a diventare certezza. Rivoluzionari che vanno a braccetto col potere? Il potere che va a braccetto coi rivoluzionari? Ecco una novità degna di studio da parte di storici, politologi, sociologi e antropologi. Che poi Casa Pound sia un movimento alle cui radici figurano idee, riti, simboli e linguaggi esplicitamente legati alla mitologia fascista è un fatto incontestabile, ma mi interessa fino a un certo punto. Ognuno è libero di esprimere se stesso, né intendo appellarmi al divieto costituzionale di ricostituire il partito fascista o invocare interventi repressivi per l’avvenuta violazione delle norme sulle campagne elettorali. Affinità fra il linguaggio di Franco Capponi e quello di Casa Pound? Non capisco come si possa negarla, visto che Capponi ha visceralmente parlato di una Macerata in agonia e Casa Pound, altrettanto visceralmente, di una Macerata già morta. Ma anche questo m’interessa poco. Sono invece contento del fatto che linguaggi simili, caratterizzati da una violenza verbale che non appartiene al carattere, al costume e al civismo dei maceratesi, siano stati sconfitti. Tutto qui.
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Quella strana consonanza tra Capponi e Casa Pound:
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Non trovo affatto nuova la consonanza tra la “professione” rivoluzionaria e il potere costituito (e autoritario). Berlusconi dal ’94 ad oggi si professa estraneo ai partiti e rivoluzionario, come la Lega dei trecentomila fucili pronti a sparare. In più, non credo serva neanche ricordare chi faceva passeggiate rivoluzionarie nel ’22.
TROVO CHE STATE GIRANDO INTORNO AD UNA FRASE IN MANIERA OSSESSIVA …FORSE VISTO IL SUCCESSO RILEVATO DAI COMMENTI…CONTINUATE A “COVARE” ODIO NEI CONFRONTI DI UN LEADER A VOI NON CONGENIALE-
EPPURE AVRESTE TANTO SU CUI DISCUTERE…:
– Contaminazione di Wlodek Goldkorn –
Wlodek Goldkorn
Colleghi stranieri mi chiedono: ma cosa succede col Pd? La mia risposta è la seguente. Succede che il Partito democratico, in fondo, non ha alcun interesse perché lo stato esistente delle cose cambi. Mi spiego. Ci sono alcune centinaia, anzi migliaia di persone che fanno parte del (chiamiamolo così) gruppo dirigente di questo (chiamiamoli così) partito. Sono politici di professione: gente che non saprebbe fare altro, ed è giusto così. In fondo fare il politico è un mestiere in tutto il mondo. Ma il Pd ha una cosa particolare: è un gruppo dirigente, senza un vero partito. L’unico modo per assicurare a tutta questa gente uno stipendio è quindi farli eleggere al parlamento o a qualche consiglio (regionale, provinciale)…
Ecco il punto: abbiamo alcune migliaia di persone che prendono degli stipendi da politici, senza fare politica. Senza cioè porsi il problema di dover governare, e quindi prendere decisioni e assumersi delle responsabilità. Qualcuno di voi lettori è in grado di sognare per se stesso una situazione migliore di quella?
http://goldkorn.blogautore.espresso.repubblica.it/2010/04/14/per-il-pd-la-situazione-attuale-e-la-migliore-possibile-una-visione-nichilista/
A quanto pare c’è la volontà di non capire, ma pazientiamo facendo finta che dall’altra parte ci sia un interlocutore disposto ad ascoltare e rispondiamo.
Abbiamo effettuato quell’azione in quella settimana perchè era proprio notizia di quella settimana che due negozi storici del centro avessero chiuso e lo stesso si profilasse per il Cinema Italia. E come dichiarato ai giornali, il nostro scopo era quello di sottolineare una situazione che il neo sindaco, fosse stato Carancini o Pistarelli, avrebbe dovuto risolvere. Il nostro augurio era (ed è) che essendo capitato tutto ciò prima delle elezioni, il neo sindaco si fosse sentito maggiormente responsabilizzato nei confronti della situazione centro storico, A PRESCINDERE DA CHI FOSSE.
Continua a metterci sullo stesso piano di Capponi: visto che non mi va più, come si suol dire, di fare a cappellate con i passeri, copio/incollo un mio commento all’altro suo articolo, che ovviamente non ha ricevuto risposta:
“Dov’è la consonanza nel linguaggio? Abbiamo mai definito Macerata una “zavorra”? Abbiamo sostenuto che fosse morta, perchè il suo cuore pulsante, il centro storico lo è. E’ stato più volte sottolineato il tono “astioso” usato da Capponi nei confronti di Macerata. Dov’è l’astio nella nostra azione? La volontà di far emergere un problema affinchè venga risolto è astio? Dunque anche i commercianti del centro che si sono ripetutamente lamentati erano in consonanza di idee con Capponi?
Giancarlo Liuti ha scritto: “Come non rilevare, allora, una certa identità di linguaggio e perfino di idee fra “Casa Pound” e Franco Capponi?”
Tutto ciò può essere definito con una sola parola: tendenzioso.”
E per quanto riguarda la squallida insinuazione di una presunta alleanza tra noi e il centrodestra per non si sa bene quale introito, forse farebbe bene ad informarsi sullo spropositato numero di locali che, in quanto associazioni di sinistra, ricevono fondi ed agevolazioni dalle casse comunali, creando di fatto un monopolio lobbystico assolutamente intoccabile.
Le nostre uniche risorse sono i sacrifici dei nostri militanti e l’autofinanziamento (altrimenti stia pur certo che avremmo aperto qualche spazio fisico se avessimo avuto dei finanziamenti, ma questi sono i soliti due pesi due misure: lei che è così democratico che cosa ne pensa di ciò?).
Poi fa sorridere il suo discorso, di una banalità e pressapochismo sconcertante, riguardo al fatto che “non ci scagliamo contro l’ordine costituito ma corriamo in aiuto di una forza” ecc. ecc.: a ben vedere contro l’ordine costituito ci siamo scagliati, visto che abbiamo attaccato l’amministrazione che da 10 anni ha governato questa città. O forse l’egemonia c’è solo quando si parla di centro destra? Capisco che Berlusconi sia diventata la vostra tremenda ossessione, ma dire che siamo corsi in aiuto del centro destra, snaturando così la nostra “fama di rivoluzionari” è veramente ridicolo.
La ringrazio comunque che continua a parlare di noi visto che ad ogni suo clamoroso autogol ci dà l’opportunità di intervenire e far capire a chi legge chi è chi.
Di nuovo.
Signo Liuti, ma se ce l’ha tanto col signor Capponi, ma prendersela con lui e basta no eh? le serve il nome di CaasapPound perchè i suoi interventi vengano letti di piu’?
for Casa Pound Macerata:”… Casa Pound e il centrodestra si fosse stabilita una sorta di innaturale alleanza, forse per una sopraggiunta confusione tra le due visioni del mondo, da una parte “Pound” come poeta e dall’altra “pound” come sterlina, vale a dire come denaro….”- SI è ARRIVATI A SOSPETTI ED ILLAZIONI…da cotanto ingegno giornalistico non me lo aspettavo
Accipicchia, il terzo articolo nel giro di pochi giorni su questi manifestini… mi sembra un’esagerazione.
Ottima osservazione Pasquino! bravi a Casa Pound, per me, avete pienamente colto nel segno! quanto al sig. Liuti mi permetto di sottolinearLe che il 29% dei maceratesi (sicuramente maggioranza) non accetta simili linguaggi, ma un 28.7% non lo reputa tale; ai restanti può andar bene tutto dal silenzio alle urla.
… Quanto alla violenza io penserei alle statuette del duomo di Milano non ad iniziative ironiche e goliardiche
Ancora con la statuina del Duomo di Milano, per di più tirato da uno che con la testa non ci stava???
Ma se nemmeno Berlusconi ci si è attaccato per farsi pubblicità in quanto tutto è stato poco chiarito (e c’era il rischio che fosse l’ennesima bufala)….
“violenza verbale” è una definizione talmente vaga che ci può stare di tutto, e spesso dipende dall’interlocutore e dalla sua sensibilità.
Che l’iniziativa di CasaPound sia stata “forte” non c’è dubbio; che si possa definirla violenta non sono d’accordo, ma questo ovviamente dipende da un approccio del tutto personale.
Ben più dure e più gravi sono state, secondo me, le dichiarazioni di Capponi; più gravi perché vengono da un organo istituzionale e non da un movimento indipendente (o che spero tale), ma anche perché fatte per pura e semplice propaganda elettorale, mentre quelle di CP possono essere considerate una sollecitazione a parlare di alcuni problemi. E se anche quella di CP fosse stata una mossa propagandistica da campagna elettorale non ci vedo nulla di male (a parte la questione del sabato, ma le norme sono state violate tutte ripetutamente), mentre Capponi, in qualità di rappresentante istituzionale, avrebbe dovuto astenersi.
Quanto “al carattere, al costume e al civismo dei maceratesi” ho l’impressione che si stia menando il can per l’aia. Caro Liuti, l’unica cosa che, ancora una volta, è stata sconfitta è l’attenzione ai problemi veri. Da giorni si parla dei manifesti di CP e non del problema che intendevano affrontare.
Ai maceratesi non piace laviolenza evrbale solo da una CERTA… parte!!!
Compliemnti a questi cittadini finti perbenisti… CasaPound ha fatto quello che faccio io quando la sqaudra di calcio di un mio amico eprde la champions…
non sono geni nè alrtro, hanno fatto una critica (tralaltro copiano Corridonia che l’aveva fatta 2- 3gg prima…) senza alcun clamore, perchè quelli di corridonia, sono molto più intelligneti e spiritosi dei maceratesi… ^_^
Dunque, a dare il triste annuncio del “brutale assassinio” della città ad opera di una “Amministrazione senza scrupoli e iniziative”, sarebbero stati quei cittadini e commercianti” ridotti al lastrico. Ora l’intellettuale organico Liuti, che ha sempre avuto il cuore a sinistra ma il portafoglio sempre rigorosamente a destra, dopo approfondita analisi rileva che sia il metodo, sia il merito del manifesto sono di matrice fascista. Inoltre evidenzia che quella violenza verbale ha una inquietante assonanza con il linguaggio critico sulla città usato da Capponi. In questo tenta di narcotizzare la critica anche di quei cittadini e commercianti di sinistra che effettivamente si sentono sul lastrico e che effettivamente hanno assistito a dieci anni di rapina del territorio senza scrupoli (indipendentemente dal voto).
Che noia mortale questi argomenti in politica. Che palla infinita la storia del fascismo e del comunismo. Non è stato sufficiente studiarli nei libri di scuola? Nel 2010 definire una persona fascista o comunista equivale, secondo me, a definirla napoleonica. Questi argomenti appartengono a un’altra generazione, e capisco che per i cinquantenni o sessantenni riparlarne sia un modo per sentirsi ancora giovani. Dottor Liuti, il muro è caduto, dall’89 i blocchi contrapposti non esistono più. Il comunismo, il fascismo la democrazia cristiana: tutto finito, sorpassato!
Oggi siamo nell’era digitalizzata, nell’era di internet e della tutela ambientale. Voi ci parlate ancora di cose che non ci interessano più (se non a qualche alienato dall’una e dall’altra parte). Credetemi, sono temi di cui non interessa più niente a nessuno, sicuramente a nessuno dai 36 anni in giù!
Magari invece si potrebbe discutere del motivo per cui le istituzioni, Provincia e Comune in testa, ancora non usino la tenologia di internet nei loro uffici: mai sentito parlare di Skype? E il risparmio energetico, sapete cos’è? Perché ad esempio non dire che, nei famosi primi 100 giorni di governo, in Provincia si potevano cambiare tutte le luci degli uffici sostituendole con lampade al Led mirando al risparmio energetico, ed usare Skype, e sistemare i pannelli solari per rendere gli uffici pubblici autosufficienti energeticamente?
Se il 50 per cento dei cittadini non va più a votare, forse è perché gli argomenti trattati da giornalisti e politici non interessano più! Non sarebbe più attuale ed utile sollevare una questione ambientale per tutta la provincia? Qualcuno oggi cita Ezra Pound, che però era nato nel 1885. Non potremmo ascoltare cosa dicono personaggi come Steven Paul Jobs, Sergey Brin e Larry Page, Mark Elliott Zuckerberg,Steve Chen e Chad Hurley, Al Gore? Ammesso che il dottor Liuti sappia chi sono, cosa fanno e dicono. Non vogliamo vedere che direzione ha preso il resto del mondo?
Siete vecchi, e parlare ancora di questi argomenti non vi farà tornare giovani.
comprendo ora, dopo questo ennesimo articolo del sig. Liuti, le ragioni che hanno determinato il Presidente Capponi a nominare un nuovo responsabile della rivista della Provincia di Macerata 57 e capisco anche perchè ci fu un consigliere provinciale di minoranza che fece la difesa d’ufficio del signor Liuti.
Condivido molto l’intervento del sig. Fabrizio Nascimbeni: una delle vere piaghe del dibattito politico-culturale in Italia è quello di aver cancellato con un “delete” ogni attenzione alla modernità e al pensiero che produce. Perdipiù coltivando una imbarazzante ignoranza del passato. Altro che radici, altro che tradizioni! Magari si conoscessero criticamente radici e tradizioni: forse sarebbe un motivo in più per guardare avanti piuttosto che per camminare a passo di gambero! Quando torneremo al 2010?!?
A proposito di violenza verbale ci piace riportare ciò che disse il buon Liuti (Cfr. “Ma quale declino/ Macerata in crescita”, Il Resto del Carlino del 17/02/2010): “la città di Padre Matteo Ricci non merita gli istinti primordiali della Lega”.
Ora il giornalista sentenzia su Capponi, forse in quanto ex seguace di Ciaffi, e sulla iniziativa metapolitica di Casa Pound.
condivido pienamente il discorso fatto da fabrizio nascimbeni