Da Francesco Maria Gennaro di una Forza per Cambiare:
“Giudico molto positivamente il recente intervento pubblico del Presidente del Consiglio provinciale di Macerata, Umberto Marcucci e la sua conseguente proposta di intitolare una via a Bettino Craxi. E con l’occasione lo ringrazio a nome di tutti i socialisti, i riformisti e le persone libere. Autorevoli prese di posizione come la sua, infatti, assieme ad altre di assoluto prestigio (una su tutte quella del Presidente Napolitano), contribuiscono, nel decennale della scomparsa del Leader PSI, a segnare un passo rilevante nella maggioranza dell’opinione pubblica, che finalmente sta rivalutando le gesta e l’operato dell’ex Presidente del Consiglio.
Personalmente, anche quest’anno, assieme ad una folta delegazione di giovani maceratesi, mi sono recato ad Hammamèt per rendere omaggio al grande statista socialista, che con il suo lungimirante piglio decisionista e riformatore ha fatto dell’Italia la quinta potenza industriale del mondo, introducendo nel nostro Paese e nella sfera politica elementi di assoluta novità ed efficacia. Inoppugnabili alcune delle sue più illustri vittorie: dalla sfida della scala mobile, a Sigonella; dal concordato con la Chiesa, all’installazione degli Euromissili; dall’aiuto per le cause di liberazione nazionale ai Paesi oppressi dell’Europa e dell’America Latina, sino all’impegno come Ambasciatore Onu per il debito nei Paesi del terzo mondo.
“Ricordando alla cittadinanza –prosegue il giovane esponente legato al circolo nazionale “noi Riformatori” dell’On. Questore della Camera Colucci- quanto Craxi fosse legato ed affezionato alla nostra città, che lo ha visto ospite in ripetute occasioni, in particolare durante il servizio di Leva del figlio Vittorio (Bobo), ritengo piuttosto significativa e calzante un’iniziativa in sua memoria, nel nostro capoluogo. Pertanto, a nome dell’associazione del territorio “Una Forza per Cambiare”, presieduta dal Capogruppo in Provincia Fabio Corvatta, prendo l’impegno di sottoporre al vaglio della prossima amministrazione comunale di Macerata la proposta di intitolare una via a Bettino Craxi.
Non sarà certamente abbastanza; non rappresenterà neanche la risoluzione dei problemi dei cittadini maceratesi (che chiedono con forza un sostanziale e netto cambiamento rispetto alla gestione cittadina degli ultimi lustri), ma sarà indubbiamente un atto volto a ristabilire una giustizia alla storia, talvolta poco equa, perchè scritta esclusivamente dai vincitori. Vincitori che però il tempo galantuomo ha dimostrato essere vinti.
Una verità da lasciare in eredità alle future generazioni”.
Nelle foto: Francesco Maria Gennaro nella recente visita ad Hammamet.
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L’intervento di Marcucci: “Non solo Civitanova, ma tutti i Comuni della provincia, dovrebbero dedicare una via a Craxi”.
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Ritengo che a Macerata prima di dedicare una via a Craxi, sarebbe bello intitolare una via o qualche importante sala del comune ad IMPORTANTI personaggi MACERATESI recentemente scomparsi, come l’arch. Mario CRUCIANELLI, Maurizio FATTORI e Fabrizio GIUSTOZZI…Tanto per citarne alcuni e senza far torto a nessuno di quelli che certamente ho dimenticato..
Fabio Massimo Conti
Al di là del giudizio su Craxi e sui “vincitori che però il tempo galantuomo ha dimostrato essere vinti” (ma che cacchio dice questo?), credo sia inopportuno intitolare una via all’ex leader socialista. Inopportuno proprio perché il giudizio della storia non è affatto chiaro e sereno come si pretenderebbe e la cosa susciterebbe reazioni negative (già me le immagino le gare ad andare a scrivere “latitante” o “ladro” nel cartello dedicato a Craxi).
E poi basta con questo provincialismo: sarebbe inopportuno a Milano, figuriamoci a Macerata!
Ricordo infine a Gennaro e Marcucci una responsabilità craxiana cui non dovrebbero essere indifferenti: “Qualcuno era comunista perché abbiamo avuto il peggior partito socialista d’Europa”…
A proposito… C’è a Macerata una via dedicata a Gaber?
Signor Francesco Maria Gennaro, ma che si è bevuto il cervello?
Vuole che la arrestino per “apologia di reato”??
Tralascio per carità ed amor di patria tutte le questioni morali in cui Craxi è stato coinvolto e mi limito a commentare un dato di fatto: Craxi è stato il responsabile principale della scomparsa di uno dei partti socialisti più importanti d’Europa, il Parttio Socialista Italiano. A proposito: c’è una via a Macerata dedicata a Nenni? E a Pertini? Se non ci sono ( e nel caso ci siano non credo si trovino tra le vie più importanti della città, a parte il ponte di Villa Potenza intitolato al grandissimo presidente partigiano) è il caso di pensare prima a queste grandi figure del socialismo italiano prima che a Craxi. E’ vero che la morte ci fa aumentare di statura ma di qui ad osannare personaggi del genere ce ne passa… Berlinguer, poco prima di morire, parlò di una “questione morale” che, di lì ad un decennio, avrebbe travolto proprio Craxi e la coeva classe dirigente. No, mi dispiace, proprio non ci siamo. Lasciamolo piangere (e rimpiangere) – ovviamente dal punto di vista politico e non umano – da coloro che lo hanno sostenuto e lo sostengono ancora. Credo pochissimi, oramai…
PS: condivido la proposta di Conti. Crucianelli, Fattori e Giustozzi, se non altro per la loro moralità, meriterebbero ben più di Craxi. E, almeno, sarebbero maceratesi illustri.
Una proposta nonn esclude l’altra. Sono pienamente d’accordo sulla precedenza assoluta di intitolare una via a Crucianelli, Fattori e Giustozzi, ben prima di ogni altro illustre non maceratese. Per i loro meriti, sono certo troverebbero adesioni assolutamente convinte, maggioritarie e bipartisan. La proposta su Craxi è caduta ora per l’anniversario del decennale, non certo per sostituire la memoria di altre persone. Quindi non capisco quest’accanimento. Su Craxi potremmo parlare per ore dei suoi meriti e delle sue responsabilità, che in quel clima erano diffuse e generalizzate e che vanno inserite in un contesto rigido dello schema post-Yalta della Guerra Fredda.
Peccato che il giustizialismo ed il populismo abbiano così tanti supporters.
Di norma devono passare 10 anni, dalla scomparsa, per poter intitolare vie (se ci sono state eccezioni lo si deve a particolari condizioni: mote in servizio, morte per aver salvato qualcuno, ecc.).
Inoltre non basta avere alta moralità o aver pagato sempre le tasse per avere intitolata una via….
Per quanto riguarda la questione morale, caro Alessandro, vuoi forse farci credere che il PCI manteneva la struttura che manteneva solo con i soldi delle tessere, l’autofinanziamento, le collette e le piadine alle feste dell’Unità???
Sono stato l’ultimo capogruppo del Partito Socialista di San Severino Marche e mai mi è capitato di ascoltare una parola di apprezzamento per Craxi levarsi dai banchi di Alleanza Nazionale, di Forza Italia o della maggioranza diessina, margheritina e infine piddina. I civici lasciamo perdere.
D’altronde non poteva essere diversamente. Basta immaginarsi coloro che stavano davanti all’Hotel Raphael per evincere che tutto sommato c’è stata, quantomeno, una certa coerenza politica.
Non sono Craxiano perché non si può essere Craxiani senza Craxi. E’ una leggerezza politica prima che storica. Questo nostro ricondurre la politica all’impersonificazione col leader non ha mai portato nulla di buono e non lo porterà mai. Si può apprezzare la politica riformista di Craxi e questo, ad essere onesti, lo potremmo apprezzare in molti. Craxi che fa circondare i navy seals dai carabinieri inoltre è una immagine forte e indelebile. Sulla politica economica ci sono persone che hanno parlato molto e meglio di me anche se non credo sia giusto addebitare unicamente a Craxi la vergogna del debito pubblico. E’ scorretto prima che bugiardo. Ma ve lo immaginate Prodi che in un moto d’orgoglio fa circondare i navy seals dai carabinieri oppure Berlusconi che fa puntare i mitragliatori sulle teste di cuoio russe? Il politico Craxi contro questi due? Non ci può essere match per differenza di categoria!
Sono fermamente convinto pure io delle oggettive difficoltà di avere un processo sereno durante il periodo denominato tangentopoli, ma Craxi uomo di Stato perché questo era, si doveva far processare e finire anche in galera nel caso. La storia restituisce sempre ragione, ma fuggire no. Posso comprendere un privato, ma un leader di quella statura no! D’altronde l’Italia ci ha sempre regalato uomini in fuga a cominciare da Vittorio Emanuele III . Una vergogna indelebile, e come Craxi ha contribuito a mettere in difficoltà il socialismo italiano, quel Re in fuga ha disarcionato la monarchia italiana ridotta a balletti e pagliacciate televisive, riabilitata prima da Fabio Fazio che dal popolo italiano.
Adesso ricorre il decennale e si commemora Bettino. No. E’ solo uno spregiudicato tentativo di associare la vicenda Craxi a quella di Berlusconi. Berlusconi con Craxi ci ha “mangiato” prima e ci mangia pure adesso.
Ma cosa ci raccontiamo, Mediaset aveva impalato Brosio davanti al tribunale di Milano a sputtanare tutta la prima repubblica ( per poi incassare da Fabio Fazio pure lui), la Lega Nord andava in Parlamento e mostrava il cappio, i missini si erano finiti i soldi spicci al Raphael, la gioiosa macchina da guerra di Achille Occhetto, D’Alema e compagnia cantante soffiavano sul fuoco fino al punto che un po’ di fuoco amico ha toccato pure loro. Ma non diciamoci cavolate: a Craxi lo odiavano tutti e tutti avevano, in tutto quest’odio, qualcosa da guadagnarci. L’unico partito uscito indenne da mani pulite è stato quello di Pannella, ma non mi pare gli abbia giovato poi un granchè e non può essere diversamente in un paese dove il presidente della Cei continua a dire a politici genuflessi cosa devono fare. E non sarebbe nemmeno questo il problema, il dramma è che questi lo fanno veramente!
Nessuna via a Craxi ma convegni convegni e convegni !
Ho perplessità ad accettare di intitolare una via a Craxi, ma come ho già detto in Italia ci sono vie intitolatre allo stalinista Togliatti (che perseguitò i prigionieri italiani in Russia), quindi non vedo perché non intolare una via anche a Craxi. Su Mario Crucianelli, anche se è stato una amico di vecchia data, credo che sia assolutamente inopportuno intitolare stanze o vie perché in un’assise comunale appellò i portatori di handicap spregiativamente come “storpi” e su questo fatto fu anche condannato. E’ una questione di rispetto.
Caro Gianfranco,
tessere, autofinanziamento, collette, piadine e quote versate dagli eletti. E, in misura marginale, qualche dirigente corrotto toccato da tangentopoli. Vogliamo mettere vicino il PCI (poi PDS) agli altri partiti che da tangentopoli sono stati letteralmente distrutti?
Il mio – sia chiaro – non è giustizialismo. Mai e poi mai avrei fatto ciò che è stato fatto al Raphael. No alla gogna ma, per cortesia, cerchiamo di non affondare le verità incontrovertibili.
Caro Alessandro, non voglio far polemica.
Ma la ridicolaggine che oramai da 20 anni si ripete spesso -per cui il PCI (con centinaia di sedi e altrettanti dipendenti stipendiati, forse alcuni anche al nero) sopravvivesse SOLO con le feste, collette, piadine e tessere- è un’altra di quelle gigantesche fandonie che passa di bocca in bocca come verità.
Ma ti pare che uno sconosciuto Greganti (che ufficialmente nel Partito contava come il 2 di coppe quando briscola era bastoni) collettasse per se, invece che per il Partito?
Ma quanto dovevano essere deficenti gli imprenditori che pagavano uno sconosciuto (che collettava, ufficialmente, a nome del Partito ma che in realtà intascava per se)???
Anche il più cretino, di imprenditore, prima di smazzettare avrebbe voluto conferma che i soldi non si fermavano da Greganti ma andavano ai piani alti…..
Però Greganti ha detto che non prendeva per il Partito (e guarda caso poi, assumendosi la colpa è stato “promosso” sebbene malfattore)
Oppure vogliamo parlare, tanto per restare sul piano locale-localissimo, dei tanti iscritti al PCI che furono condannati mi sembra per truffa ai danni della CEE e falso in bilancio (ma non vorrei sbagliare le imputazioni perchè sono passati molti anni) ma che dissero che avevano truffato per se e non per il Partito?
(guarda caso, anche qui, tutti “promossi” ad incarichi importanti, pur essendo dei malfattori)
Io non voglio assolutamente accomunare, nelle Grandi Ruberie della I Repubblica, tutti come se tutti avessero la stessa colpa o avessero chiesto tangenti alla stessa maniera.
Ma, se non ricordo male, nel 1983 una delle prime inchieste sui finanziamenti illeciti e tangenti prese in Emilia diversi esponenti del PCI e del PSI….
Quindi smettiamola di fare finta che siccome Berlunguer era una brava persona, automaticamente, tutto il PCI era fatto da onesti e integerrimi funzionari: loro come gli altri (in diversa misura) mangiavano nel piatto delle tangenti e degli illeciti soldi ai Partiti e, in diverse occasioni, esponenti di primo piano del PCI presero anche soldi all’estero (da una potenza straniera).
E’ desolante dover constatare quanto imbarazzo suscita ancora la questione che mi ha visto coinvolta con l’architetto Mario Crucianelli. Voglio su queste esplicitare che fui costretta a denunciarlo dopo che sia in consiglio comunale, che fuori, organi di partito interpellati dalle associazioni delle persone disabili non ritennero di dire una parola di condanna a quanto era stato detto nell’assise comunale.
Debbo dare atto all’avv.to Vitaliana Vitaletti, all’epoca dei fatti consigliere comunale, che fu l’unica a prendere la parola per condannare apertamente quanto detto dall’arch. Crucianelli.
Oggi non ha più senso parlarne, però dispiace rilevare quanta omertà c’è ancora su quest’argomento.
In merito invece alla questione Craxi sono ormai maturi i tempi per dare un giudizio politico della vicenda. E’ necessario che il Paese esca da questo pantano della cosiddetta seconda Repubblica che della prima ha preso i difetti e non certo le virtù.
Anna
con tutti i problemi che ci sono in italia questo perde tempo per dedicare una via a craxi…………
c’è bisogno di aria nuova, non di politica vecchia
Cara Anna,
credo che la migliore risposta agli omertosi la possa dare una politica nuova, attenta alle esigenze dei più deboli. Macerata, in questi dieci anni, ha brillato – tra l’altro – per la totale incuranza nei riguardi dei disabili e dei portatori di handicap. Non ultimo il rifacimento assai bruttino della Galleria del Commercio che, all’immagine sepolcrale che riesce a dare di sé, non ha in nulla previsto l’abbattimento delle barriere: né sulle scale, né all’entrata dei negozi, né sul marciapiede esterno di Corso Matteotti.
L’allora superficiale rozzezza di Mario Crucianelli, indice di un’insensibilità grave e gravemente diffusa, trova il suo triste riscontro anche (o forse soprattutto) in questi aspetti amministrativi e sociali. Chiunque sarà il prossimo sindaco, che abbia in animo di cambiare atteggiamento.
Lo scomparso Crucianeli, se non ricordo male, si lasciò trasportare dalla discussione fino al’insulto.
Fatto odioso, riprovevole, esecrabile, condannabile, da rifiutare categoricamente…..
Però non facciamo i verginei.
In centinaia di consigli, assemblee, riunioni, dibattiti, tavole rotonde (perfino in Parlamento) volano offese, insulti, parolaccie, riferimenti all’attività della mamma, della sorella, dei perenti morti….
Oppure è esecrabile solo se è pubblico, mentre se si parla male di altri (in riunioni ristrette e lontano dai microfoni) tutto si può pensare, tutto si può dire???
(perchè è pieno di persone che, in pubblico, fanni i pieni di virtù ed -in privato- sono pieni di vizi e straparlano male degi avversari politici con terminologie spaventose)
Lo ripeto: la condana nell’erratto ateggiamento di Crucianelli deve essere totale e senza se o ma….
Ma non facciamone un caso nazionale (o la scusa per parlare male dell’amministrazione, caro Filippo)….
…intitolere vie a Craxi…a Crucianelli…ma non è meglio intitolarne a noi cittadini comuni che ci facciamo il mazzo dalla mattina alla sera e che in + non abbiamo mai ricevuto condanne…penali?….xchè sennò potremmo intitolare a anche una via a Pacciani o soprattutto Carletti…grazie a lui,infatti,Macerata è stata sulle prime pagine di tutti i giornali…
Bravo Decio parlare chiaro è sintomo di trasparenza