di Matteo Zallocco
Un gesto intimidatorio o una bravata di qualche vandalo? I Carabinieri stanno indagando sul grave episodio che ha visto protagonista, questa mattina, l’assessore al centro storico, alla viabilità e alla sicurezza del Comune di Macerata Giovanni Di Geronimo. Il portone della sua abitazione in via Pergolesi 4 era completamente imbrattato da vernice, risultata poi infiammabile. Ad accorgersene è stato uno dei tre inquilini dell’abitazione che alle 6 di questa mattina era uscito per portare fuori il cane. “Inizialmente sembrava catrame – dice il terzo inquilino – poi i dipendenti della Smea hanno accertato che era vernice infiammabile ma non c’erano tracce di fuoco. Forse gli autori del gesto sono stati interrotti e non hanno potuto portare a termine quanto forse avevano in mente ”.
Via Pergolesi è l’ultima traversa di viale don Bosco prima della stazione. Una zona già considerata a rischio sicurezza, come spiega lo stesso assessore Di Geronimo: “Parliamo da tempo del degrado di questo quartiere in cui si incontrano varie etnie. Recentemente, con la nuova illuminazione, c’è stato un miglioramento ma non mancano episodi spiacevoli proprio perché la stazione ferroviaria è frequentata da persone di diverse nazionalità. Non vorrei accusare nessuno, potrebbe anche essere una bravata, ma tutti pensano a qualcos’altro visto che in questa casa ci abito io che da tempo sto cercando di fare qualcosa per migliorare la sicurezza in questo quartiere.
Ora l’episodio è al vaglio dei Carabinieri – aggiunge Di Geronimo, esponente della lista Città Viva – dopo che in mattinata abbiamo sporto denuncia insieme agli altri due inquilini, Cocci e Bellesi. Questo episodio non ha precedenti, siamo l’unico portone di questa via che resta un po’ isolata ma il degrado riguarda tutta la zona e questo fatto dimostra che nel nostro quartiere è aumentato considerevolmente”.
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Esprimo la mia solidarietà a Giovanni Di Geronimo ed alla sua famiglia, condividendo le preoccupazioni per la sicurezza del quartiere. Ho anch’io segnalato, anche parlandone con Giovanni tempo addietro, l’anomalia di un a zona, quella della Stazione, per definizione “sensibile” ma come tale non considerata. A parte l’illuminazione rinnovata – che comunque è già qualcosa – stupisce la scarsa presenza di forze dell’ordine, anche per i normali servizi di controllo. Credo che l’amministrazione potrebbe farsi carico di trovare un momento di confronto con i soggetti deputati (polizia, carabinieri e polizia municipale) per cercare di coordinare una presenza meno episodica per i servizi di prevenzione e controllo.
Si ricordi anche che le stazioni ferroviarie, in genere, sono – o dovrebbero essere – uno dei biglietti da visita delle città.
Gesto vigliacco e inqualificabile
Tutta la mia solidarietà all’amico Giovanni.
Una città piccola come un fazzoletto, che non ha nella propria tradizione fenomeni spregevoli come questo capitato all’amico Giovanni Di Geronimo o come quelli dei giorni scorsi – ai danni dell’anziana nel sottopasso delle Fosse o del passante di Sforzacosta colpito a pistolettate – una città come Macerata più che mai ha bisogno di ritrovare le proprie radici culturali migliori, e la propria umanità. Di là parte la migliore prevenzione e si concreta in ordinaria amministrazione il controllo, altrimenti destinato a misure d’emergenza a noi maceratesi totalmente sconosciute. Nell’esprimere a Giovanni tutta la mia solidarietà e vicinanza, invito a ripensarci tutti quanti per quello che siamo sempre stati e rischiamo di non essere più. Se poi queste manifestazioni non provengono da alcuni di noi, maggiormente ancora si dovrà essere noi stessi fino in fondo: l’uomo, che è animale mimetico, non potrà non innamorarsi del buono che la nostra terra ha coltivato e accresciuto in secoli di tenace e laboriosa semplicità.
Me ne ero andato con le preoccupazioni che purtroppo ancora vedo.
Veramente sembra un posto frequentato da incivili la nostra citta` e non mi sbagliavo.
Come fermare tali imbecillita`.
Avrei tanta voglia di tornare e tastare con mano la situazione.
Ma non e` detto che non lo faccia.
La nostra civilta` che fine fara`?
Quando vedo queste cose ho sempre p iu` nostalgia della citta dove sono cresciuto dove ho sofferto e vissuto……
Per il signor Marcelli: può cambiare disco x cortesia? Abbiamo capito che lei se ne è andato da Macerata xché convinto di vivere nel Bronx..non può mica ripeterlo ogni giorno!!
Tutta la mia solidarietà a Giovanni Di Geronimo!!!
Per Menghi (forse treise). Ho espresso solamente il dispiacere del verificarsi di reati quotidiani e se aver nostalgia della propia terra e` discriminatorio si vede che lei non e` attacato affettivamente al posto dove vive.
per risanare la zona della stazione propongo o l’apposizione di un gigantesco crocifisso modello rio de janeiro, o in alternativa l’intitolazione di una via a craxi. e chi non è d’accordo o è un senzadio rivoltante, o un forcaiolo amico di di pietro (l’ex pm…)
Per Marcelli. Stavo solo scherzosamente invitandola a darci un taglio con la sua ormai noiosissima vicenda..non se la prenda così!! Si rilassi..
Io sono rilassatissimo.Pensa se quello che e` successo all`anziana nel sottopassaggio avesse riguardato la sua famiglia o un amico.
Vedrebbe le cose diversamente.
Le cose non succewdono solo agli altri ma possono succedere anche a noi e comunque gli altri siamo noi.
Non ho mai raccontato la mia vicenda come fai a definirla noiosissima. IO non porto rancore e sono sempre iperrilassato
Sicera vicinanza all’amico Giovanni. Speriamo sia stata solo una bravata, ma temo di no…
Caro Giovanni, è necessario rinforzare la vigilanza come suggerisce Bruno Mandrelli. Un saluto caro da Guido
Sono costernato di quanto accaduto. Solidarietà all’amico Giovanni.
Occorre affrontare il problema della sicurezza senza pregiudizi
Carissimo Assessore Di Geronimo, La mia sincera solidarietà e quella del gruppo consiliare. Non scoraggiarti, comunque vadano le cose, questa città resterà sempre civile. I maceratesi tutti sono con te. Un abbraccio.
Solidarietà a Di Geronimo anche da Sara Giannini, consigliere regionale del Pd:
“Ammiro l’equilibrio e la serenità con cui l’assessore Di Geronimo ha affrontato il grave episodio che lo ha visto protagonista, ma di fronte ad azioni come questa, sempre più frequenti, purtroppo, niente può essere lasciato al caso.
Occorre affrontare il problema della sicurezza nei quartieri, senza pregiudizi, mettendo in campo azioni efficaci e coordinate con le Forze dell’ordine e con tutti i soggetti istituzionali preposti”.
Caro assessore, la mia solidarietà per l’accaduto. Ma purtroppo lei sa benissimo che non è un caso isolato a Macerata. Sono decenni che si segnalano atti di vandalismo nel centro storico che hanno portato alla raccolta di 7000 firme per la chiusura della discoteca. E mi fa rabbia che la cosa venga portata all’attenzione dell’opinione pubblica solo quando si colpisce un personaggio di rilievo. Nel 2001 ho fatto il giro delle istituzioni per segnalare gli atti di vandalismo e non solo che accadevano di notte, invitando a mettere in campo i Vigili Urbani anche di notte, ma ho sbattuto contro un muro. Era chiara la volontà di far diventare Macerata un dormitorio per anziani. E mi duole constatare che avevo visto bene. E la vicenda assume toni assurdi quando si leggono i commenti a questa vicenda legata, purtroppo, ad altri episodi di criminalità. COSA SIGNIFICA PENSA SE FOSSE ACCADUTO AD UNA PERSONA DI FAMIGLIA? E’ successo perchè la signora aggredita è una nostra vicina di casa, quindi di famiglia. NON SCAVIAMO UNA BUCA PER METTERCI LA TESTA. Ma tentiamo di fare un passo indietro nel tempo e facciamo del nostro vicino uno di casa.
La solidarità va all’assessore, a cui rinnovo la mia stima, (lei è l’unico della giunta Meschini che va salvato dal disastro). ma anche alla signora aggredita e tutti gli abitanti del centro storico che hanno subito atti di vandalismo non menzionati dalla stampa
Sincera solidarietà all’assessore.
La mia piena solidarietà all’assessore Di Geronimo per l’atto inqualificabile e non accettabile, a tutti gli atri che hanno scritto dico: “perché non avete espresso la stessa solidarietà ad Anna Menghi portatitrice di handicap quando, non anonimamente, bensì nell’assise consiliare è stata stata additata come storpia, o anche che aveva l’esigenza di rivendicare il suo handicap?” Frasi che sono agli atti del Comune di Macerata? Una vernice è più importante politicamente parlando di biechi insulti ad una portatrice di handicap?
……Non mi piace chi è troppo solidale
e fa il professionista del sociale
ma chi specula su chi è malato
su disabili, tossici e anziani
è un vero criminale…..
(G. Gaber)
Caro Placido, quando qualcuno ha indicato Anna con gli epiteti da te descritti, ha sempre trovato la mia ira funesta che lo fatto ricredere, Ma non perchè è Anna, che stimo tantissimo e tu lo sai. semplicemente perchè nessuno si deve permettere di insultare biecamente un proprio simile, sopratutto per quello che il Signore gli ha negato. Ma sai, qui si parla tanto di razzismo e si scandalizzano se chiamamo negro un africano, si rompono le dita a mandare sms di solidarietà per i poveri bimbi di Haiti, e non guardano il bambino sotto casa che muore di fame (tanto per fare un esempio citiamo la vicenda che ha coinvolto la signora Faggiolati). Falsi o iporcriti? Ai posteri l’ardua sentenza
Ringrazio Fabrizio Gentili per il suo intervento il fatto inquietante che dimostra la veridicità di quanto da me asserito e che tutti gli altri che sono intervenuti tacciono, mi riferisco in particolare a Mandrelli , Savi , Tacconi che erano consiglieri comunali all’epoca dei fatti da me esposti, a Francesco Ciccarelli che circola sempre per le stanze del comune, ecc..