di Mauro Montali
Una piccola bomba politico-elettorale sta per scoppiare sui cieli tranquilli, ancorchè piovosi, di Macerata. L’innesco potrebbe essere a tempi brevi. Una grande lista civica trasversale irromperà, se del caso, sulle scene disarticolando gli schieramenti tradizionali. L’idea è di Ivano Tacconi (nella foto di Guido Picchio), capogruppo dell’Udc in Consiglio comunale, protagonista degli ultimi trent’anni della vita pubblica cittadina, consigliere votatissimo e ultrapopolare. “Mi si potrà dir tutto – chiosa lui- ma non che non ami Macerata”. I cittadini lo sanno e per questo lo eleggono, a furor di popolo, ogni volta che si mette mano al voto.
Ma ecco la bomba: un “rassemblement” che va da Massimiliano Bianchini ad Anna Menghi, dallo stesso Tacconi a Maurizio Mosca passando per Federico Valori, socialista, Giorgio Ballesi e Guido Garufi, versione locale dell’Italia dei Valori, fino a lambire, così si dice, anche Stefano Di Pietro, assessore comunale uscente. Ne stanno discutendo e la “cosa”, per dirla con il vecchio Achille Occhetto, sembra davvero passibile di sviluppi imprevedibili. Dunque, altro che centrodestra o centrosinistra. Il buon Tacconi, stavolta, l’ha pensata davvero bene. E in grande. Ma non sarà un ballon d’essai e basta? Il leader Udc se la ride. I suoi capelli bianchi, peraltro bellissimi, sventolano al vento e sorride. “Guardi l’Udc, se l’operazione va in porto, si spoglierà anche del suo simbolo. Un sacrificio per la città, poi tra cinque anni vedremo”. Tacconi, ma è sicuro, che tutti gli altri ci staranno? “Perchè no, qui si tratta di una lista, come dire, apolitica, realizzata solo per fare delle cose, per mettere mano alla rinascita della città”.
Ivano Tacconi si sente, e lo è, l’ago della bilancia. Senza Udc, sia a destra che a sinistra, non si vince. Per questo si sente di alzare la posta. Poi si faranno le valutazioni del caso. Ossia se questa lista civica non dovesse decollare, l’Udc comunque tornerà al centro dei desideri sia dell’uno che dell’altro schieramento tradizionale. Un train de vie per Mari, Mandrelli, Conti o Pistarelli che dir si voglia, o di chiunqe altro aspiri allo scranno più alto di piazza della Libertà. “Pistarelli dice lei? Un momento” commenta Tacconi, come a dire che su quel nome ci potrebbero essere delle riserve.
Ma fermiamoci un attimo e torniamo alla lista civica prossima ventura. Una lista del genere sembra fatta su misura per Massimiliano Bianchini, nel caso in cui non dovesse passare, sempre ammesso che ci siano, alle primarie allargate del Pd. In tal caso avrebbe l’appoggio di Maurizio Mosca (e non è poco) eppoi di tutti gli altri “irregolari ” di cui si è detto. Ma è così? Proprio così? “Mah, veramente è prematuro parlarne” dice Ivano Tacconi. Che aggiunge: “Ci riuniremo e decideremo. Del resto Anna Menghi non ha voglia alcuna, credo, di candidarsi a sindaco ma sarebbe, comunque, un’ottima amministratrice”. E lei, Tacconi, non avrebbe voglia? “Guardi, io già mi sono autocandidato ma semplicemente per paradosso. Non sono della partita, tuttavia, nel caso in cui…, rivolgerei Macerata come un pedalino”.
Ecco, Pistarelli. Non le va bene come candidato del Pdl? Ivano storce la bocca. “Non ci ha mai chiamato e la sua sovraesposizione mediatica ci dà un pò di fastidio. Perchè non sente il bisogno di confrontarsi con noi? Eppoi: Pistarelli è uno dei responsabili della defenestrazione di Anna Menghi. E’ una ferita ancora aperta. Tuttavia non sono tenero neppure nei confronti di Tonino Pettinari, vice presidente della Provincia di Macerata nonchè segretario regionale dell’Udc. Come mai non ci consulta quando ci sono in ballo questioni che riguardano il capoluogo?”
Strana storia, questa dell’Udc. Di centrodestra in Provincia, qualcos’altro di diverso a Macerata.
Tant’è vero che Tacconi dà un giudizio positivo sull’operato del sindaco Meschini. “E’ stato un buon primo cittadino. Ha fatto quel che ha potuto: palazzo Buonaccorsi, la biblioteca, ha puntato su Musicultura e Sferisterio. Questo è il futuro della città: turismo e cultura. Ed aveva ragione Adriano Ciaffi quando parlava della città dei centomila abitanti. Macerata non è diversa da Corridonia, Appignano eccetera. Macerata è Corridonia e tutte le altre cittadine dell’hinterland”.
Possibile che non trova una critica da fare a Giorgio Meschini? “Il problema non è lui. Sono i poteri forti”. Ancora con questa storia dei poteri forti. Ma dove stanno? Chi sarebberro? “Guardi che esistono. E arrivano a bloccare, a condizionare gli assessori. Che non sono liberi. Ognuno di loro risponde ad un gruppo, ad una lobby in grado di bloccare i progetti. In Ancona sono stati capaci di completare i lavori di Longarini. A Macerata no. Perchè non hanno mai voluto il parcheggio a Rampa Zara?”.
Torniamo all’argomento clou. Siete più vicini al centrodestra o ai suoi antagonisti? “Il Pdl ha vinto le elezioni provinciali, è vero. Ma ci si dimentica che senza il contributo di Civitanova e di Matelica, dove l’ex sindaco Gagliardi ha tirato molto bene, il centrosinistra avrebbe vinto. E stando ai numeri Macerata ancora è in mano al centro sinistra. Questo è il punto. Io sono grato, peraltro, a questa amministrazione, a questo consiglio comunale, che hanno adottato la mozione dell’Udc sul collegamento viario tra via Mattei e la Pieve, un’opera, quando sarà realizzata, in grado di risolvere gran parte dei problemi della viabilità maceratese”.
Insomma Tacconi: chi può prendere in mano la direzione complessiva della città? A parte, ovviamente, voi della superlista cittadina. Risponda chiaramente, please. “A sinistra circolano quei nomi che sappiamo, tutti nobili per carità. Ma nessuno di questi è in grado di mettere d’accordo tutta la coalizione o ad avere il consenso della grande maggioranza dei cittadini. Lo stesso discorso vale per la destra”.
Pistarelli, dunque, non è amato. A sinistra l’Udc non vede chi appoggiare. Meglio giocare questa carta della super lista. E la città rimane sempre più sotto il ricatto, ma non è la parola giusta, dell’Udc. Questo è lo stato dell’arte.
Chissà se al Vescovado sono contenti.
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Tutto questo può essere collegato a questa intervista a Massimiliano Bianchini:
https://www.cronachemaceratesi.it/?p=7085
L’assessore alla cultura già lo scorso 3 luglio stava pensando ad un’alleanza con l’Udc.
Certo è che con una superlista di centro lo scenario della politica maceratese sarebbe completamente diverso in vista delle elezioni.
Se la notizia fosse confermata sarebbe, in versione moderna e aggiornata, una specie di riedizione della coalizione caravanserraio (però sempre benedetta dalla Curia, perchè senza benedizione si perde) del gruppone mistico-politico-messianico che, nel 1994, portò Maulo in Comune.
(già all’epoca sembrava che ci fosse il miracolo di un cambiamento, cambiamento che si perse ben presto per strada…)
Un grande vecchio della politica, un astro nascente da sinistra che però strizza l’occhio al mondo cattolico (perchè altrimenti senza quei voti l’astro diventa calante), un parente di un ex democristiano, un ex socialista in cerca di nuova collocazione, un civico che, precedentemetne, era stato un grande elettore del centrodestra ai tempi della Menghi…..
Interessante e disomogenea coalizione che vuole andare a pescare un pò da tutte le parti… Magari facendo finta di essere anche “antipolitica”.
Ci sarebbero una lunga lita di “però” da avanzare, una lunga lista di fatti da far notare, una lunga lista di controsensi…. Ma ci sarà tempo anche per questo.
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Candidarsi al rinnovamento, facendo finta di essere “nuovi” quando negli ultimi 10 anni (alla luce del sole e sottobanco) si è governato, però mi sembra sia un prendere per il naso gli elettori.
che scenario..
Ivano lo conosco da tanti anni e devo dire che ha proprio nel cuore Macerata, quindi ogni sua iniziativa è degna di attenzione. Mi auguro per noi che Lui rimanga nella nostra grande famiglia del centro destra perchè è una risorsa indispensabile.
Un abbraccio Deborah.
Nonostante siano ancora ipotesi (molto) campate in aria già si mettono le mani avanti.
Magari sbaglio ma “risorsa indispensabile” mi sa tanto di sviolinata…
Forse, per sicurezza, sarebbe il caso di alzare la posta in gioco…
Condivido pienamente l’opinione di chi traccia un possibile scenario inedito a Macerata in vista delle prossime amministrative. Di vero c’è un fatto: il gruppo UdC in comune è profondamente diverso da quello in provincia. Là c’è Pettinari che, per cinque anni, ha attaccato l’amministrazione di Silenzi in maniera, a tratti, violentissima. In comune, invece, il gruppo ha tre anime: Pizzichini che è all’opposizione, Picchio che lo è fino ad un certo punto e Tacconi che ha (quasi) sempre appoggiato Meschini. Che dire? Aspettiamo. Io mi auguro una coalizione di centro sinistra più ampia del passato, con l’ingresso a pieno titolo del comitato Anna Menghi e un dialogo con le forze cattoliche che potrebbero guardare sempre più a sinistra. Non l’Udc, sia chiaro. Ma eventuali personaggi che, come Ivano Tacconi, hanno dimostrato serietà e amore viscerale verso la città senza alcun pregiudizio di sorta.
Quanto sostiene Tacconi non è fuori del mondo. E’ pur vero che il commento di Gianfranco è di un realismo crudo ma oggettivo, simile al film Ladri di biciclette. Osservo, tuttavia, che l’utilitarismo è comunque e dovunque, come anche la strategia.Quella “bipolare” non è forse una strategia, anche subliminale e ipnotica? Corrisponde alla idea “innata” che la “verità” o sta da una parte o dall’altra. Come a dire che o si è della Juventus o del Milan, dimenticando l’Inter e tutto il resto, oppure che la donna più bella “debba” essere o bionda o mora, ma non esiste anche la castana? Tale forma di obbrobrio “bipolare” o di logica bipolare è quella più spendibile per la “massa”. La massa ( si veda l’enorma bibliografia a proposito) ha bisogno di “semplificazioni” ( purtroppo) Il che non significa affatto che la semplificazione sia la verità. Diciamo meglio che la logica “bipolare” è più spendibile e “vendibile” in quanto “fa presa”. Detto questo, ricorderei che Popper, nel suo statuto epistemologico, “bandisce” la logica bipolare ( e con verifica, nella equazione= vero\falso\probabile, che è come a dire: tertium datur). La dimostrazione “pacchiana” della applicabilità della logica bipolare ( per cui in politica ognuno deve “digerire” le abissali differenze tra gli alleati che compongono i due “poli”, purchè il “bipolarimo” si salvi e resurrexit e sia indenne, una sorta di “sostanza metafisica”, intangibile, a-priori, non discutibile, una certezza universale) risiede nella astuta strategia aplicata a mani basse affinchè il “due poli” siano “omogenei” ( questo è quello chesi vuol far credere agli elettori). Ed allora tutte le “forze” che costituiscono ciascun polo si accordano su una parola magica ( quanto il bipolarimo): programma. In questo senso e solo in questo diventano zii, cugini, fratelli, i “diversi”. Ciò si chiama con una altra parola magica: alleanza programmatica ( io sto con te, ma volgio vedre il rpogramma, cribbio!)Questa fase della politica è di grande interesse, anche semiotico,o letterario, se si vuole, perchè “svela” i rivela vecchi trucchi del mestiere che vengono riproposti dentro il Sacraio del due Poli. Sacrario perchè, come ho tentato didimostrare, i Poli, essendo due ( e non Trini) sono indiscutibilmente Veri e autentici, alicamente parlando.Altro tema “utilizzato” è la corsa a “chi è più cattolico”. Tristissima considerazione ( ma vera) che mi ricorda non poco i sociologi che mettonoi a fuoco “l’utilizzo della morale borgese e dei suoi interessi”ai soli fini “elettorali”. A partire da Nietzche ( quello della Genealogia della morale, però ). Cosa rimane della “nostra” Macerata? Non lo so. Ripiego su Montale: ” non chiederci la formula che nuovi mondi possa aprirci”.Quanto ancora al Terzo Polo auspicato da Tacconi, vorrei aggiungere una ultima e finale considerazione a proposito della politica, in generale: il Terzo Polo già c’è a Macerata, e da tempo. Solo che non si presenta “mai” al consiglio comunale. Questo Polo di “interessi” non è di destra nè di sinistra, gioca come ai cavalli, direi che “punta”.Punta sul cavallo vincente e con questo fa o tenta di fare i patti. Appare ovvio che questo Terzo Polo è facilitato se “deve” scegliere solo tra due cavalli, i cavalli bipolari di destra e di sinistra.Per i Centro vorrebbero chiamare l’esorcista. Nella citta ideale ( quella del dipinto, però) occorrerebbe sblindare un Logica. Infatti, come divevano i latini, pacta servanda sunt, i patti debbono essere mantenuti, ma pochi conoscono il seguito: ad impossibilia nemo tenetur. Nessuno è tenuto a rispettare le cose impossibili.Chiedo scusa per l’intervento anche un po’ teoretico, ma è assodato dalla scienza che la Genesi derivi dal Caos, enon dall’ordine. Guido Garufi
Dopo averlo letto 3 volte l’intervento dell’amico Garufi (perchè a volte i commenti di Guido sono così: se non li digerisci lentamente non li capisci!!!) non posso che dirmi d’accordo, anche se differisco per le conclusioni.
Quel “terzo polo” non ha bisogno di puntare su un cavallo o sull’altro perchè, chiunque sarà il Sindaco, sarà comunque un Sindaco pesantemente condizionato sulle scelte urbanistiche in quanto questo “polo” è saldamente dentro ogni schieramento, ogni partito, ogni associazione… E fin dentro gli uffici del Comune, oramai da anni.
Per cui che diventi Sindaco Bianchini o Pistarelli, Tacconi o la Menghi, Carancini o Conti o addirittura Delle Fave questo è solo un dettaglio perchè gli “illuminati” continueranno a massacrare di cemento la città, continueranno a stravolgere i quartieri, continueranno a soffocare ogni zona verde.
Caro Gianfranco anche questo è vero. Spero solo che il “voltaggio” degli “illuminati” non sia incandescente. Ma a parte la battuta, anche vera, ti vorrei consigliare la lettura di Rivelazioni non autorizzate di Marco Pizzuti , editore Punto d’Incontro e su google ” tuttouno”. Il primo lo conoscevo il secondo me lo ha consigliato l’amico Franco Zazzetta. Anche per uno storico come lui alcune “documentazioni” sono incredibili ( e vere). Nel sito e nel libro si parla di “illuminati”. Ma questa è una altra storia. Ciao, Guido
Credo che Alessandro Savi esprima una posizione corretta, se non altro ricoscendo al Comitato Anna Menghi un ruolo che gli è stato dato dall’elettorato e non dalle parole. Ripeto noi del Comitato Anna Menghi non siamo per questi motivi “figli di un Dio minore” perché comunque esprimiamo una volontà popolare
Ma nessuno disconosce al Comitato Menghi il fatto di essere rappresentanti di una volontà popolare.
Solo che anche l’intervento dell’amico Savi si deve elggere in un’ottica squisitamente politica: l’apertura di credito non è fatta sulle vostre proposte…Ma solo per avere uno schieramento più ampio contro il centro destra.
Mi sembra strano che il consigliere Munafò, che non è un neofita, non comprenda questo.
Caro Gianfranco, io l’apertura al Comitato Menghi l’avevo presa in considerazione già 5 anni fa e rimpiango di non averci creduto fino in fondo già da allora. Dopo un paio di anni di screzi reciproci (dal 2000 al 2003 più o meno) ho imparato ad apprezzare e rispettare il gruppo Menghi sia per la sua coerenza che per la sua serietà. Questo lo ho dichiarato più volte sia ai giornali che in Consiglio Comunale oltre, ovviamente, ai diretti interessati Inoltre ho maturato una personalissima opinione sulle ragioni della caduta di quella amministrazione che preferisco non scrivere nè qui nè da nessun’altra parte: so di avere ragione ma non posso provarlo. Per quanto riguarda le proposte del gruppo Menghi rivolgo a te e a tutti gli amici di CM una semplice domanda: c’è uno schieramento o un potenziale candidato sindaco che ha già iniziato a parlare di programmi e ad scoltare le proposte dei partiti, delle liste civiche o dei comitati? Ancora non sappiamo chi saranno i candidati sindaci nè conosciamo le alleanze, ragion per cui è ancora presto per parlare di cose concrete. Resto convinto di una cosa: il Comitato Menghi, in qualsiasi schieramento entrerà ( e se ci entrerà), dovrà farlo in maniera organica, con i suoi futuri consiglieri e il suo futuro assessore. Per quanto mi riguarda li vedo più vicini a noi, vista l’esperienza passata. E li ritengo un’arma in più non solo per vincere, ma anche per governare bene.
Caro Alessandro.
Il tentativo di riavvicinamento al Comitato Menghi l’ho vissuto in prima persona poichè in quel’epoca ero segretario cittadino dello SDI ed ancora ricordo che tra l’autunno e l’inverno 2004-2005 facemmo almeno una settantina di riunioni interpartitiche (cercando di coinvolgere diversi soggetti politici, non solo il Comitato Anna Menghi) che non portarono a nulla poichè erano tutti disposti ad entrare….
….Ma tutti “presentavano il conto” (cioè richieste di incarichi) perchè del programa e del progetto politico non fregava nulla a nessuno.
Per quanto riguarda le future elezioni è chiaro, scontato, lapaissiano che i due schieramenti cercherano di caricare sul carro chiunque possibile offrendo posti di responsabilità (assessorati, presidenza Enti, ecc.) per acalappiare i possibili portatori di voti.
Quindi in definitiva, con la scusa del Programa che poi verrà sempre lasciato ad ammuffire in qualche cassetto quello che si fa è il classico mercato delle vacche (ti ricordo che il programa del centrosinistra 2000-2005, riveduto e corretto nel 2005 per arrivare al 2010, è stato in LARGHISSIMA parte disatteso o STRAVOLTO) .
Il programma è la scusa, i pronunciamenti sono del fumo abilmente sparso… Poi ci si riunisce attorno ad un tavolo e si “contratta”:
-se prendo un certo numero di voti e un certo numero di consiglieri mi dai questo,
-se ne prendo di più aggiungi quello,
-se ne prendo di meno mi accontento di questo.
Non facciamo finta che sia qualcosa di diverso, perchè non lo è.
Così avverrà nel centrodestra, così averrà nel centrosinistra poichè oramai i Partiti sono solo degli scheletri burocratici che servono solo per occupare poltrone e potere…
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…..E non a caso negli ultimi 20 anni la percentuale di votanti e scesa alle elezioni: a testimonianza che sempre più persone hanno oramai capito che si fa politica non per il bene del Paese ma per i propri interessi di bottega.
Poi si cerca di ammantare tutto con belle parole, belle frasi ma la sostanza non cambia.
Negli ultimi 5 anni, con la complicità dell’opposizione, i soliti 4 hanno fatto il bello e il cattivo tempo a Macerata.
I consiglieri non hanno inciso nulla, perfino alcuni assessori contavano come il 2 di coppe quando briscola era denari.
Far finta che tu ( o uno degli altri 39 consigleiri) abbia potuto, anche minimamente, fare la differenza è solo una bugia che ti racconti a te stesso…
Io sono per l’azzeraento dell’attuale classe politica, di tutti i Partiti, poichè se l’Italia è allo sbando non lo si deve solo a quanto successo negli ultimi 15 anni ma almeno a quanto è successo negli ultimi 30….
… E chi faceva politica 30 anni fa, spesso la fa ancora oggi.
ANNO 2009 – ANNO 2014 Liste Civiche che si organizzano per una coalizione e con alcuni di cinque anni fa. Ufffa che noia… cari amici il treno è passato. Lavorai tantissimo, Voi e l’UDC mi avete lasciato solo. MI DOVEVATE DARE ASCOLTO MEL 2009, ORA TUTTO E’ CAMBIATO E I MACERATESI SI SONO ROTTI DI ASCOLTARE STORIELLE. FINALMENTE CREDONO IN ALTRE PROSPETTIVE NECESSARIE DA SUBITO AL CAPOLUOGO.
l’UDC alle ultime elezioni amministrative di Macerata aveva preso intorno al 4%, successivamente il Partito di Casini a livello nazionale è quasi scomparso, oggi un suo esponente che rappresenta una parte del partito maceratese si propone come il coordinatore di una nuova coalizione di centro, dove questa nuova coalizione dovrebbe diventare la stampella per Massimilano Bianchini che dopo 10 anni da Assessore con Meschini si era candidato alle primarie del PD contro Carancini. Da 4 anni nella Giunta Carancini la lista di Bianchini “Pensare Macerata” vanta anche un Assessore che è anche Vice Sindaco, Tacconi più che un cambiamento, propone un assist politico a Bianchini, sparando nomi a destra e sinistra, così da permettergli di avere un punto di forza con il PD, con Carancini e con una forza di trattativa alternativa per le regionali. Non è certo questo il metodo per proporre un cambiamento, ma visti i personaggi mi sembra che sia un metodo strumentale di un vecchio metodo di fare politica, con annunci che servono a mandare messaggi alla politica invece di pensare veramente al bene comune di una città che questi personaggi hanno contribuito a distruggere.
Pochi giorni fà abbiamo letto di una coalizione di Liste Civiche con Anna Menghi, Ballesi ed altri, che messi insieme tutti i loro voti alle precedenti elezioni possono contare su un dato di partenza di ca. il 20%, non ho visto ne Tacconi, ne Bianchini alla presentazione, forse non erano invitati? o forse la coalizione di Civiche stà lavorando per loro? o forse visto che sono stati tenuti fuori hanno studiato questa uscita a sorpresa?
Solo i diretti interessati potranno dare risposte, Anna Menghi & Co. fateci sapere se volete affidare il timone della nuova nave politica Maceratese a Tacconi, “forse” solo Schettino potrebbe fare peggio……………
mi sembrava un articolo di questi giorni, quindi il precedente commento non è giusto.
GANDALF stia attento alle date, di solito non rispondo agli anonimi. Mi riferivo al mio tentativo fatto nel 2009 e riportato da un grande giornalista Mauro Montali. Come vede essere avanti di cinque anni rispetto ad alcuni ritardatari politici maceratesi é penalizzante. A presto Ivano Tacconi