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La rivolta dei nonnini:
rifiutato il trasferimento a Matelica
“Mai via da Ussita”

SISMA - I 23 anziani che soggiornavano nella casa di riposo, ora inagibile, hanno detto no all'ipotesi di lasciare la loro cittadina e ora sono stati sistemati in un albergo

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Il palazzo comunale di Ussita transennato

Il palazzo comunale di Ussita transennato

 

di Federica Nardi 

Nonnini di Ussita in rivolta: costretti a lasciare la casa di riposo a causa dei danni subiti dalla struttura per il sisma, hanno detto no all’ipotesi di venire trasferiti all’ospedale di Matelica. Vogliono rimanere nella città dove hanno sempre vissuto e dove le loro giornate, almeno fino al 24 agosto scorso, erano scandite dalla rassicurante quotidianità.

Via da Ussita? No, grazie. Se in questi giorni c’è chi fugge il più lontano possibile dalle zone colpite dal sisma e dove nuove scosse avvengono con cadenza quotidiana, c’è anche chi invece non vuole proprio saperne di trasferirsi, nemmeno per qualche mese. Ai 23 ospiti della casa di riposo Sant’Antonio, dopo il sisma del 24 agosto e le decine di scosse forti che hanno reso la struttura inagibile, avevano detto di andare a Matelica. Questa la soluzione che era stata trovata e per gli anziani ieri non sarebbe rimasto altro che lasciare il paese dove molti di loro erano cresciuti, per raggiungere una terra “straniera”: Matelica, a 50 chilometri da casa. Ma loro si sono ribellati: non volevano lasciare Ussita, i loro amici, i loro affetti, la piccola famiglia che li aveva sempre e comunque fatti sentire a casa loro. Piuttosto, chi poteva, sarebbe tornato a vivere da solo. Un bel problema, ritrasferirsi in una casa nel bel mezzo dell’emergenza sisma, soprattutto se non si gode di buona salute o non si è del tutto autonomi. Ma i nonnini si sono giocati il tutto per tutto perché lasciare Ussita, per loro, sarebbe stato peggio di ogni altra cosa, un vero e proprio trauma. Così hanno puntato i piedi, alzato la voce e qualcuno li ha ascoltati. Il sindaco di Ussita, Marco Rinaldi, si è subito dato da fare per evitare l’esodo dei nonnini. La casa di riposo Sant’Antonio andrà sistemata e si attende ora il parere della Protezione civile su tempi e modi. Ma i 23 anziani resteranno nella loro città, ospiti già da ieri dell’hotel Crystal dove a prendersi cura di loro sarà il personale della cooperativa che gestiva anche la casa di riposo ora chiusa.

 

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