
Giordano Ripa
«Spiace che la soddisfazione per i grandi meriti riconosciuti all’ospedale di Macerata siano macchiati dall’inerzia perniciosa che segnalo da tempo sulla gestione politica della nostra sanità». Parole e musica di Giordano Ripa, candidato sindaco della lista civica Futuro per Macerata, nel commentare i risultati dell’indagine Agenas sugli ospedali italiani.
«Con molta soddisfazione ho appreso che Agenas ha confermato che al nostro nosocomio, come dico da tempo e con cognizione di causa visto che vi ho prestato servizio fino a due anni fa, ci sono eccellenze che lo rendono un polo all’avanguardia in Italia – sottolinea Ripa – tra le unità operative top sono rientrate a pieno titolo la Chirurgia oncologica, la Cardiologia e l’Ortopedia e mi complimento con i colleghi che le dirigono con visione e competenza contribuendo a posizionare l’ospedale di Macerata ben oltre il primo livello stabilito dall’ormai famigerato decreto Balduzzzi del 2015, essendo dotato di molte unità operative e servizi che sono asset di qualità non presenti in altri ambiti provinciali. Questo patrimonio sanitario acquisito grazie alla grande professionalità impegno ed abnegazione di tutte le figure professionali operanti in ambito ospedaliero va preservato oltre che ulteriormente incentivato e favorito sotto forma di nuovi potenziamenti ed ogni tentativo di ridimensionamento va tenacemente ostacolato ed in questo senso mi batterò sempre, come ho fatto, a livello politico, nei cinque anni della consiliatura comunale che si sta per chiudere, a differenza di tutta la maggioranza politica che ha governato la città, sindaco in primis, che è rimasta sempre in silenzio subendo supinamente scelte paradossali e dannose per la popolazione maceratese e dei comuni limitrofi».
Insomma, meriti tutti di medici e sanitari, colpe tutte della politica, secondo Ripa. «Cito su tutte lo spostamento di Chirurgia della tiroide e l’imbarazzante vicenda del nuovo ospedale – sottolinea il consigliere comunale – a fronte di una Chirurgia oncologica di altissimo valore presente a Macerata, come recentemente certificato, la Chirurgia della tiroide, che tratta quasi esclusivamente i tumori, è stata scippata all’Unità operativa di chirurgia di Macerata e trasferita all’ospedale di Civitanova. Scelte come questa e tante altre non sono accettabili e richiedono prese di posizione molto decise. Per il nuovo ospedale di Macerata, essenziale per poter garantire a tutte le unità operative di poter lavorare in un contesto moderno, funzionale ed atto a garantire ai malati i migliori sevizi sia in termini assistenziali sia in termini di comfort aspettiamo che il sindaco Parcaroli mantenga almeno la promessa di incatenarsi per protesta. L’aveva fatta all’inizio della consiliatura e, nonostante essa sia ormai al termine, in più di 5 anni caratterizzati da proclami, slogan e riunioni farsa dei governi regionale e comunale di centrodestra non è ancora stato redatto un progetto esecutivo definitivo che rappresenti il punto di partenza per tutto il successivo iter tecnico-amministrativo, a partire dall’esproprio del terreno su cui dovrebbe sorgere l’edificio. Solo con questo si può procedere al bando integrato per l’assegnazione dei lavori e realizzazione dell’opera, con tempi che inevitabilmente saranno molto lunghi. Quindi, mentre Agenas certifica la qualità di alcune cure essenziali made in Macerata, il cui merito va solo ed esclusivamente agli operatori sanitari, gli amministratori locali non hanno saputo contrastare scelte dannose e, per quanto riguarda il nuovo ospedale, hanno fatto continue promesse finora non mantenute prendendo in giro un intero territorio. E tutto questo si va a sommare alle scelte sbagliate della precedente amministrazione di centrosinistra, che avrebbe voluto un ospedale unico provinciale individuando, tra l’altro, un’area non idonea».
Agenas, ospedale di Torrette al top. Macerata eccelle in chirurgia oncologica
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