
Daniela Serafini (a destra) con la collega Catia Luciani
Un lungo sfogo per mettere i puntini sulle i, ma prima di tutto per confermare il suo impegno a sostegno della maggioranza. Dopo essersi vista sfilare il ruolo di capogruppo del Centro Destra Corridonia, «decisione dei referenti locali di Fratelli d’Italia e dell’Udc», Daniela Serafini racconta la sua verità sul cambio alla guida del gruppo consiliare che ha visto la promozione di Lina Agostinelli al suo posto.
«La mia revoca dal ruolo di capogruppo non cambia ciò che è essenziale: il mio impegno verso Corridonia e verso i cittadini rimane integro – ribadisce via social Serafini – la mia esperienza politica è iniziata nel 2018, all’interno della lista civica Corridonia Futura, tra i banchi dell’opposizione. È stato un percorso formativo prezioso, nel quale ho imparato a muovere i primi passi e a lavorare in un gruppo coeso, fondato sul confronto e sulla condivisione di idee e visioni. Da quel lavoro è nato il progetto politico che abbiamo portato avanti nel mandato successivo. Nel 2022 mi è stato proposto di candidarmi all’interno della lista partitica. Ho ritenuto opportuno partecipare, mettendo a disposizione l’esperienza maturata e con l’obiettivo di contribuire alla realizzazione del progetto per Corridonia costruito negli anni precedenti. Mi è stato poi chiesto di assumere il ruolo di capogruppo del Centro Destra Corridonia e, proprio per garantire equilibrio e rispetto verso tutte le componenti della coalizione, ho scelto di non aderire ad alcun partito. La mia adesione al centrodestra si è ulteriormente consolidata durante l’ultima campagna elettorale regionale. Ho svolto il mio incarico con senso di responsabilità e massimo equilibrio. Per me un ruolo istituzionale non è mai stato un titolo personale, né tantomeno un vantaggio economico: è sempre stato, e continua a essere, un impegno verso la comunità».

Daniela Serafini (terza da sinistra) alla presentazione della candidatura a sindaca di Giuliana Giampaoli nel 2022
Il lungo ragionamento della consigliera non ci sta ad essere inquadrata come il “battitore libero” della maggioranza. «Credo nella politica come servizio e sacrificio. Nonostante un lavoro di cui sono molto orgogliosa e che mi impegna molto e una famiglia con due figli adolescenti, ho garantito una presenza costante e puntuale a tutti gli appuntamenti istituzionali – sottolinea Serafini – in questi anni ho lavorato per unire, non per dividere, affrontando anche i temi più delicati con spirito costruttivo. Ogni volta che ho espresso il mio punto di vista nelle sedi opportune, l’ho fatto con la volontà di contribuire e mai di ostacolare. Non ho mai fatto mancare il mio sostegno alla maggioranza, né in Consiglio comunale né nel lavoro quotidiano sul territorio. Vi erano già stati tentativi di modificare gli assetti del gruppo consiliare, ma ho sempre ritenuto necessario tutelare la correttezza del percorso e il rispetto dovuto ai cittadini che ci hanno scelto».
Di certo, però, il passo indietro non è stato condiviso. «È importante ribadire che la mia sostituzione non deriva da un venir meno del mio sostegno alla coalizione, che è sempre stato costante, leale e coerente. Anche qualora ci fosse stata la volontà di procedere a un avvicendamento, possibilità numericamente praticabile già da aprile 2025, dopo l’ingresso della consigliera Agostinelli, ritengo che tempi e modalità avrebbero potuto essere diversi, perché chi ricopre incarichi politici deve sempre rispondere al bene della città. E questo rimarrà il mio unico faro – evidenzia Serafini – la decisione dei referenti locali di Fratelli d’Italia e dell’Udc di affidare il ruolo di capogruppo alla consigliera Agostinelli, eletta nel 2022 a sostegno di un’altra candidatura, per molti mesi su posizioni differenti rispetto all’attuale maggioranza e rientrata nel gruppo del Centro Destra Corridonia solo da aprile 2025, sarà valutata dai cittadini e da nessun altro. Per quanto mi riguarda, continuerò a far parte del gruppo, lo stesso con cui sono stata eletta e con cui intendo proseguire il lavoro a sostegno della sindaca Giuliana Giampaoli. È una scelta di coerenza verso i cittadini e verso il mandato che mi hanno affidato. Desidero infine ringraziare di cuore chi ha deciso e voluto sempre confrontarsi con me, e le persone che in questi giorni, non solo con le parole, mi hanno concretamente sostenuto confermando la serietà, il rispetto delle istituzioni, la correttezza che mi contraddistingue e che non passano inosservati. Valori che imprescindibilmente proseguirò ad esercitare, con la stessa dedizione di sempre, ora da semplice consigliera. Ringrazio anche chi non mi ha sostenuto: ogni confronto, anche il più difficile, è un’occasione di crescita».
Centro Destra Corridonia, Lina Agostinelli promossa capogruppo al posto di Daniela Serafini
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Come al solito, Cronache Maceratesi è attenta ai problemi locali; e quindi ha voluto mettere a conoscenza i suoi lettori di un avvenimento, che dimostra la mancanza di un reale senso politico da parte dell’Amministrazione comunale di Corridonia.
Guardiamo le cifre: la lista politica di Centrodestra sostenitrice del candidato sindaco Giuliana Giampaoli ha preso alle ultime amministrative (che l’hanno portata al potere) 1137 voti di preferenza tra quelli avuti dai partiti di Centrodestra (Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia e UDC) e quelli avuti da candidati senza tessera, mentre la lista civica “Cambiamo Corridonia” ha preso 2216 voti di preferenza. Quindi i quattro Partiti di centrodestra hanno vinto grazie alla lista civica, che ha avuto più voti dei Partiti di Centrodestra.
Ovviamente tutti e quattro i partiti del Centrodestra hanno avuto gli assessorati, pur avendo alcuni meno preferenze dei candidati politici.
Tanto per portare un esempio, i candidati Daniela Serafini (122 preferenze), ma pure i “civici” Gioele Giachè (187 preferenze), Matteo Ceschini (158), Onelia Ceschini (134), Pio Chiaramoni (134) e Giovanna Pierucci (120) hanno preso più voti della candidata di Fratelli d’Italia Gemma Acciarresi, che ha avuto 118 preferenze…
Si dirà: ma i politici di Centrodestra hanno garantito l’appoggio politico del Centrodestra in Regione. Non lo so se e quando è avvenuto questo aiuto regionale… Ma nella vicenda che ha fatto arrabbiare moltissimo la gente, quale è stata quella di non potere avere un centro prelievi provvisorio a Corridonia, un aiuto dalla Regione proprio non si è visto.
Lo “scandalo” si è avuto quando il consigliere comunale Lina Agostinelli, eletta con 74 voti con la lista del candidato sindaco Sandro Scipioni (“Corridonia Rinasce” e “Noi Cittadini”), ha abbandonato i banchi dell’opposizione per passare nella maggioranza, ottenendo per premio il posto di Capogruppo della maggioranza in consiglio comunale, che era occupato da Daniela Serafini…
Adesso piacerebbe sapere le motivazioni di questa decisione che ha molto poco di democratico, ma soprattutto di calcolo partitico. Adesso credo che il sindaco Giuliana Giampaoli svelerà l’arcano di questa scelta che ci sembra più frutto di un intrallazzo partitico voluto da Fratelli d’Italia, che da qualcosa di sconosciuto e di inconfessabile riguardante l’ex-capogruppo di maggioranza Daniela Serafini.
Lo chiedo, in quanto sostenitore di questa maggioranza di Centrodestra, nonché estimatore di Daniela Serafini, che ricordo combattente insieme a Giuliana Giampaoli quando erano consigliere all’opposizione dell’Amministrazione Cartechini.
Sono già circolate nei caffè di Corridonia giustificazioni in merito a questo avvicendamento incomprensibile. Adesso la Città si aspetta, poiché si tratta di esponenti amministrativi molto conosciuti al grosso pubblico, che il sindaco Giampaoli – o chi per lei – sveli l’arcano (che a me sembra più che altro un basso intrallazzo partitico, che porterà danno all’amministrazione comunale, pure nel proseguimento della vita amministrativa e alle prossime elezioni amministrative… Pure se all’opposizione in consiglio comunale c’è un vuoto scandaloso).