
Samira Lui
La regina del prime time al centro commerciale Val di Chienti per il 27esimo anniversario. La festa con la showgirl è domenica a partire dalle 17,30.
Samira Lui è la carismatica co-protagonista del game show “La Ruota della Fortuna” al fianco di Gerry Scotti su Canale 5.
Durante la festa di anniversario, la showgirl intratterrà il pubblico con la sua energia e simpatia, coinvolgendo i partecipanti in momenti di gioco e interazione dal vivo.
«Siamo felici di celebrare i 27 anni del centro commerciale Val di Chienti con un evento pensato per le famiglie e con un’ospite speciale come Samira Lui – ha detto Gianluca Tittarelli, direttore del Centro -. Vogliamo ringraziare i nostri clienti per la fiducia e l’affetto che ci dimostrano da tanti anni, invitandoli a condividere con noi questo momento di festa». L’ingresso all’evento è gratuito.
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Ah, il Val di Chienti! Quel gran budello di cemento e di vetro, quel labirinto di scale mobili che salgono e scendono come le budella di un vitello macellato male, quel mostro architettonico piovuto giù dalle Marche come un meteorite di pannelli prefabbricati, compie ventisette anni, ventisette!, e li compie con Samira Lui, sì, proprio lei, la Samira, quella gran bomba televisiva con le gambe che sembrano due autostrade per il paradiso e il sorriso che ti fa dimenticare il mutuo da pagare, e tutto questo sotto le luci al neon che sfarfallano come lucciole epilettiche, tra i negozi che vendono mutande a tre euro e borse firmate a mille, e il parcheggio che è un campo di battaglia di SUV e di utilitarie scassate, con i carrelli che cigolano, cigolano, cigolano come le ossa di un vecchio artritico!E lì, nel cuore del Val di Chienti, tra il negozio di elettronica dove ti rifilano il telefono che si rompe dopo due giorni e la profumeria dove la commessa ti spruzza il campioncino in faccia come se fosse acqua santa, lì si celebra il compleanno, il ventisettesimo compleanno, con Samira Lui che taglia la torta, una torta di panna e di zuccheri raffinati, una torta che è un insulto alla dieta mediterranea, una torta che è il simbolo, il simbolo massimo, il simbolo ontologico del consumismo trionfante, del capitalismo che ti ciuccia l’anima e ti sputa fuori con la carta di credito fumante!E la folla, ah la folla!, quella gran massa di umanità in tuta e in tacchi a spillo, di nonne con la borsa della spesa e di ragazzini con il cappuccio calato sugli occhi, si accalca, si accalca, si accalca intorno a Samira Lui, che è lì, splendente come una divinità pagana in mezzo a un tempio di merce, e firma autografi, e sorride, e fa selfie, e il flash dei telefonini è un temporale artificiale, un temporale di pixel e di vanità, mentre il centro commerciale, quel gran mostro, quel gran pasticcio, quel gran garbuglio di corridoi e di ascensori, sembra quasi vivo, sembra quasi pulsare, pulsare di vita artificiale, di vita comprata a rate, di vita che è un’illusione, un’illusione di felicità confezionata in scatola!O Val di Chienti, tu sei il nodo gordiano del nostro tempo, il garbuglio inestricabile di desideri e di debiti, il pasticcio di maccheroni esistenziali condito con salsa di pomodoro industriale, e noi ci mangiamo dentro, ci mangiamo la Samira, ci mangiamo la torta, ci mangiamo il sogno, e sputiamo l’osso del portafoglio vuoto, e continuiamo a girare, girare, girare tra i negozi, tra le luci, tra i carrelli, verso il nulla che ci aspetta all’uscita, con il biglietto del parcheggio che scade e la pioggia che bagna il parabrezza. Auguri, Val di Chienti. Auguri, Samira. Auguri a noi, poveracci.