Assemblea provinciale Pd,
Sciapichetti si presenta dimissionario.
Ricci all’attacco sull’avviso di garanzia

MACERATA - Il dirigente Democrat rimette il mandato alla direzione ma oggi i vertici hanno già anticipato che resterà fino al prossimo congresso. L'ex candidato governatore: «Un’analisi del voto? La nostra una proposta di cambiamento radicale, nei marchigiani è prevalsa l’idea della continuità, dobbiamo prenderne atto». La segretaria regionale Chantal Bomprezzi sul caso Mastrovincenzo ha chiesto di evitare «inutili polemiche»

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Sulla destra Angelo Sciapichetti, al centro Matteo Ricci

di Luca Patrassi (Foto di Fabio Falcioni)

Il segretario provinciale del Pd Angelo Sciapichetti ha annunciato le dimissioni nel corso dell’assemblea del partito svoltasi oggi pomeriggio nell’aula verde dell’ex seminario vescovile di Macerata. Sciapichetti ha rimesso il mandato nelle mani della direzione provinciale che sarà convocata la settimana prossima per discutere l’argomento e con ogni probabilità respingere le dimissioni.

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Ci si attendeva una mossa dalla segretaria regionale Chantal Bomprezzi ma la stessa ha rifiutato di rilasciare dichiarazioni ai giornalisti presenti.

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A sinistra il sindaco di Monte San Giusto Andrae Gentili. In seconda fila la parlamentare Irene Manzi

Assemblea a porte chiuse quella di oggi, accesso vietato ai giornalisti. “Aperta a iscritti e simpatizzanti per avviare un’analisi del voto regionale” era scritto nell’invito che annunciava la presenza dell’europarlamentare Matteo Ricci e della segretaria regionale Chantal Bomprezzi. Più disponibile (almeno rispetto alla segretaria Dem) Matteo Ricci che prima ha fatto il suo intervento all’assemblea ed è poi uscito per rispondere alle domande.

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Il sindaco Leonardo Catena (a sinistra)

Secondo fonti ufficiose (ma attendibili) Matteo Ricci ha attaccato duramente sulla questione dell’avviso di garanzia, arrivatogli ad inizio della campagna elettorale, evidenziando come abbia influito sull’esito e annotando soprattutto alcuni aspetti legati alla Procura di Pesaro.

Davanti ai microfoni Matteo Ricci ha osservato partendo dall’analisi post elettorale e dalle ricette di quanti hanno ragione con il senno di poi: «E’ giusto fare un’analisi del voto, è giusto incontrare di nuovo una comunità che si è battuta fino in fondo con me in una campagna difficile e che sapevamo sarebbe stata complicata. Ce l’abbiamo messa tutta, abbiamo rappresentato 287mila marchigiani, una grande responsabilità ma non ce l’abbiamo fatta.

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In piedi Osvaldo Messi

Una proposta di cambiamento radicale ma nei marchigiani è prevalsa l’idea della continuità, dobbiamo prenderne atto. Forse abbiamo sottovalutato l’avversario per forza e per radicamento. Il 44,5% che abbiamo preso deve essere un punto di ripartenza, anzitutto per  il Pd che non può tornare alle divisioni autodistruttive degli ultimi 15 anni. C’è una coalizione per la prima volta si propone unita e dobbiamo salvaguardare questa coalizione per il futuro. Quando si perde non è facile, anche chi come me ha avuto l’onore di rappresentare questa coalizione ha la responsabilità di gestire la sconfitta. Il prossimo anno sarà importante, abbiamo tante città che vanno al voto come Macerata».

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Ricci evita commenti diretti sulla situazione legata alla segreteria Bomprezzi dopo il caso Mastrovincenzo (che è stato espulso dal Pd in seguito alla sua candidura alle Regionali con la lista di Matteo Ricci, fatto che aveva comunque comunicato al partito ricevendo l’ok): «Sto cercando di dare il mio contributo da parlamentare europeo senza entrare nelle questioni interne. Per fortuna si è rimediato sulla vicenda Mastrovincenzo, per il resto non entro nella discussione interna al Pd».

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Assemblea provinciale molto partecipata, unico assente tra i big l’ex sindaco di Macerata Romano Carancini bloccato dal virus influenzale. Dodici gli interventi, In sala c’erano la deputata Irene Manzi, il consigliere regionale Leonardo Catena, i segretari dei maggiori circoli della provincia, poi ancora Giulio Silenzi, Andrea Perticarari, Andrea Gentili, Marco Belardinelli, Raffaele Consalvi, Francesco Vitali, Giuliano Centioni. Quanto all’intervento di Chantal Bomprezzi la segretaria Dem ha invitato il partito a proseguire nel segno dell’unità evitando «inutili polemiche», così ha definito la vicenda Mastrovincenzo. Infine l’assemblea ha chiesto al segretario Sciapichetti di rimanere alla guida del partito fino al prossimo congresso ed è dunque evidente che le dimissioni di Sciapichetti durino poche ore, appunto fino alla prossima direzione provinciale.

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